giovedì 31 maggio 2018

En plein air, una mostra fotografica al Corridoio fiorentino

EN PLEIN AIR
MOSTRA FOTOGRAFICA


Il 31 maggio è stata inaugurata En Plein Air, la mostra degli studenti del corso di Landscape and Architecture Photography della FUA Florence University of the Arts, allestita nella galleria Corridoio Fiorentino, in Corso dei Tintori 21. 

Gli studenti di fotografia, guidati da Marco Gualtieri, che si sono specializzati in queste settimane sulla fotografia del paesaggio, sono riusciti a sfruttare al massimo l’ambiente eccezionale che Firenze e la Toscana offrono, ed hanno esplorato la città ed i suoi paesaggi naturali al fine di creare una collezione completa ed esaustiva. 

"Cerca di dimenticare quali oggetti hai davanti a te: un albero, una casa, un campo o qualunque cosa. Semplicemente pensare: 'Ecco un quadratino di blu, qui un oblungo di rosa, qui una striscia di giallo’ e dipingila come ti sembra, il colore e la forma esatti, fino a quando ti dà la tua impressione della scena, prima di te".Claude Monet

Il desiderio di catturare il paesaggio, essendocisi immersi, connette pittori e fotografi allo stesso modo. La pratica risale a secoli fa, ma in realtà è stata trasformata in una forma d'arte solo dagli impressionisti francesi del XIX secolo. 

Dalle opere in mostra si evince come i ragazzi siano riusciti a catturare le atmosfere create dalla luce, raffigurandone le qualità mutevoli ed effimere, invitando gli spettatori ad impegnarsi in un viaggio visivo che li farà sentire parte del paesaggio.

Marco Gualtieri è un fotografo paesaggista con base a Firenze. Ha una laurea in Arti visive del DAMS (Drama, Art and Music Studies) - Università di Bologna, un diploma di laurea in Cinematografia della National Film School di Roma, un certificato in Documentari e Fotogiornalismo dall'International Center of Photography di New York.  Il suo lavoro è stato esposto negli Stati Uniti, dove ha vissuto e lavorato negli ultimi dieci anni. Marco attualmente fa base a Firenze e collabora con la Florence University of the Arts come istruttore di fotografia.

Corridoio Fiorentino
Corridoio Fiorentino, all’interno della School of Digital Imaging and Visual Arts della FUA, è una delle sedi CEMI (Community Engagement Member Institutions) che fanno parte della Fondazione Palazzi ed è il nuovo spazio espositivo per le opere fotografiche e di design di artisti esterni, studenti e professori della Florence University of the Arts.

FUA The Florence University of the Arts 
FUA, con le sue 9 facoltà nel centro storico di Firenze, ha 7 sedi all'avanguardia, tra cui vere e proprie finestre aperte sulla città e veri esempi di integrazione: un ristorante, una pasticceria, una casa editrice, due gallerie d’arte e di design, un negozio di moda, gestiti interamente dai propri studenti con la formula dell'Experiential Learning. 

EN PLEIN AIR

CORRIDOIO FIORENTINO 
Florence University of the Arts – Corso dei Tintori 21
50122 Firenze
Ingresso libero

Nicoletta Curradi 

Le sculture di Aart Schonk in mostra all'Istituto Olandese

Continua la stagione espositiva dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, dedicata alle ultime espressioni della cultura dei Paesi Bassi in relazione con l’arte italiana.

Si inaugura 
giovedì 31 maggio 2018 La Mano Creativa,mostra di sculture di Aart Schonk, un tributo all’opera di questo artista olandese, scomparso nel dicembre del 2015.Schonk ha sempre avuto un legame molto forte con Firenze, dove ha insegnato per alcuni anni all’Istituto Olandese e con Pietrasanta, dove ha passato le sue estati dalla fine degli anni Settanta, vicino alle cave in cui sceglieva il marmo per creare la sua arte.
Fino al 28 giugno all’Istituto Olandese si potrà ammirare la sua ultima composizione di nove statue Progetto Gaia, oltre ad una serie di statue di dimensioni più piccole ispirate alla mitologia greca. Mentre dal 4 al 15nel giardino di Torre di Sopra, a pochi passi dall’Istituto - eccezionalmente aperto al pubblico dalla famiglia proprietaria, grande collezionista dell’artista – sarà esposto Metamorfosi, uno fra i suoi primi progetti scultorei.
Le opere esposte sono uno spaccato dell’espressione creativa di Schonk, che traeva dalle profondità del marmo le sue creature monumentali e guardava al mondo mitologico, ma anche alla tradizione fiorentina di Donatello e Michelangelo, per narrare una sua personale storia dell’esistenza umana. Sentimenti ed emozioni escono fluenti dalle sue sculture, animate da amore, rabbia, attesa, dubbio, e fermate in una dimensione sollevata dal tempo e dallo spazio.
L’artista ha sempre lavorato il marmo senza l’ausilio di macchinari, ma solo con le sue mani e il mazzuolo, utilizzando il metodo Taille directe o Taglio Diretto, un approccio non pianificato con cui scolpiva direttamente la pietra per ottenere l’opera finale, senza modelli in scala o maquette, ma affidandosi completamente al suo occhio interiore o ad un modello dal vivo in posa davanti a lui.Ha sempre cercato di far risaltare le figure tridimensionalmente ma il profondo rispetto per i materiali usati e per la natura lo hanno spinto a prediligere il non-finito, in cui le figure sembrano emergere naturalmente dalla pietra. 
È solo grazie alla profonda comprensione del materiale, della figura umana, dell’anatomia del corpo e della mente e alla mia tenacia, che è nata in me la determinazione per raggiungere il mio obiettivo artistico” - Aart Schonk

Ritratto Aart Schonk
Aart Schonk nasce a Laren nei Paesi Bassi nel 1946, in una famiglia di artisti: i genitori erano entrambi pianisti, il nonno paterno Jan Schonk era famoso per le sue ceramiche e il nonno materno Bart van der Leck uno dei fondatori del Neoplasticismo. Dal 1966 al 1971 studia alla Rijks Akademie di Amsterdam, dove insegna disegno anatomico dal 1972 al 1987. Nell’estate del 1968 visita per la prima volta Carrara e realizza la sua prima scultura presso lo studio Nicoli, dove lavoravano tanti scultori provenienti da tutto il mondo. Era il periodo dominato dall’arte astratta e da scultori come Henry Moore e Marino Marini, i maggiori esponenti di tale corrente. Nel 1976 scopre Pietrasanta, dove conosce gli scultori figurativi Bruno Lucchesi e Stanley Bleifeld, con cui stringe una grande amicizia, e dove vivrà e lavorerà tutte le estati, fino alla sua morte nel 2015. Appassionato di mitologia greca e romana, dal 1993 Schonk lavora come scultore a tempo pieno. Per lungo tempo insegna agli studenti dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze. Numerose le mostre personali e collettive in tutta Europa e i riconoscimenti internazionali ricevuti, tra cui nel 2008 il Premio Internazionale “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”. Tra i progetti speciali realizzati, due busti dei Re d’Olanda per l’Università di Leida e per la Corte Suprema dell’Aja.
La mostra è organizzata dall'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte, in collaborazione con Miriam Welsing, direttore dell’agenzia MIRacoli www.miracoli.it

L’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, fondato nel 1958, promuove la florida tradizione di scambio culturale tra l’Italia e i Paesi Bassi, attraverso un’intensa attività di ricerca sull’arte italiana, l’arte olandese e fiamminga e il lavoro degli artisti olandesi e fiamminghi nel nostro Paese. L’Istituto offre alloggio a studiosi e studenti provenienti dai Paesi Bassi e non solo, mettendo a disposizione numerosi strumenti di ricerca e formazione, tra cui la fornita biblioteca. Vengono pubblicate annualmente opere accademiche e organizzati convegni internazionali, conferenze e corsi di approfondimento. L'Istituto fa parte dell'Università di Utrecht ed è amministrato dal Comitato esecutivo degli Istituti Accademici Olandesi all’estero.
LA MANO CREATIVA
Aart Schonk, uno scultore olandese in Toscana
1 – 28 giugno 2018
Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte

Firenze, Viale Torricelli 5
Orario: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 e 14.00/17.30
Ingresso gratuito
T. +39 055 221612
niki@nikiflorence.org
www.niki-florence.org
4 – 15 giugno 2018
Giardino di Villa di Torre di Sopra

Firenze, Viale Lorenzo Magalotti 6
Orario: dal lunedì al venerdì 17.00/19.00
Ingresso gratuito su appuntamento
Tel. 055 221612 mail niki@nikiflorence.org





Nicoletta Curradi 

Memoria e Contemporaneità, una giornata di studi al Teatro La Compagnia

Giovedì 31 maggio al Teatro Cinema La Compagnia prende vita la giornata di studio e dibattito organizzata dalla soprintendenza archivistica e bibliografica e dalla Regione Toscana.

Tra gli ospiti il neodirettore del Centro Pecci Cristiana Perrella, il filosofo e psicanalista Romano Madera, lo storico Adriano Prosperi e la scrittrice Melania Mazzucco.

Al termine verrà proiettato
il documentario di Graziano Graziani “Pina Bausch a Roma”
e si terrà la prima assoluta dello spettacolo teatrale dedicato alla danzatrice e coreografa “Palermo, Palermo. L’artista, la città, l’archivio dal vivo” 

a cura di Massimiliano Barbini de Il Funaro di Pistoia


A cosa serve la memoria? Qual è il rapporto tra il nostro tempo e la memoria? E cosa c'entra la danzatrice e coreografa Pina Bausch con questi temi? Per rispondere a queste ed altre domande la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e la Regione Toscana hanno organizzato “Memoria e contemporaneità: Una, nessuna o centomila?” giornata di dibattito e approfondimento al Cinema Teatro La Compagnia, in programma giovedì 31 maggio a partire dalle 9:30.
Il tema della memoria e della contemporaneità verrà declinato su tre versanti fondamentaliquello della memoria individuale nei suoi aspetti autobiografici, quello della memoria collettiva e del mito delle cosiddette “radici”, quello della memoria come cifra interpretativa dell’arte contemporanea. L’archivio si rivelerà così come una particolare “messa in scena” della vita, l’alambicco dove si deposita, si elabora e si distilla la memoria biografica e la rappresentazione del sé, ma anche come il luogo da cui attingere per legare le generazioni, i territori, le comunità in una narrazione comune, senza indulgere a falsi miti identitari.
La salvaguardia, la tutela e la conoscenza del patrimonio archivistico stanno alla base di questo evento che lega a doppio filo la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica e la Regione Toscana. È per questo che la Vicepresidente della Regione Monica Barni e Diana Marta Toccafondi, Soprintendente Archivistica e Bibliografica della Toscana, hanno siglato un '“Accordo di collaborazione”, una fucina di progetti condivisi che condividono un obiettivo comune: far emergere e far conoscere a tutti il grande patrimonio documentario toscano.
La giornata di studi, aperta al pubblico - tutta giocata sulla falsa riga dei titoli di pirandelliana memoria - comincia alle 9:30 e prevede una prima parte di introduzione con la Vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, la Soprintendente Archivistica e Bibliografica della Toscana Diana Marta Toccafondi insieme a Roberto Ferrari della Regione Toscana e a Micaela Procaccia della Direzione Generale Archivi del MiBACT . Alle 11 spazio alla prima sessione con “Sei personaggi in cerca d'autore: memoria di sé, memoria degli altri”, che vedrà Gloria Manghetti del Gabinetto Vieusseux moderare gli interventi del filosofo e psicanalista Romano Madera, introdotto da Roberto Cecchetti, e della scrittrice Melania Mazzucco. La seconda sessione, alle 14, intitolata “Il fu Mattia Pascal: il mito dell’identità e delle radici” vedrà la soprintendente Diana Marta Toccafondi presiedere l'incontro con lo storico Adriano Prosperi e, a seguire, con Barbara Catalani, architetto e ideatore del Museo Magma di Follonica e con l'antropologo Pietro Clemente. La terza sessione “I giganti della montagna: l'arte in lotta con l'oblio” vede Roberto Ferrari incontrare il neodirettore del Centro Pecci di Prato Cristiana Perrella e, a seguire Cristina Baldacci (Institut for Cultural Inquiry di Berlino) e Assunta Porciani (Quadriennale di Roma)
Ma non è tutto, l'accordo Soprintendenza-Regione ha realizzato l’obiettivo di operare un censimento degli archivi dell’arte contemporanea in Toscana, oltre a mettere in salvo le registrazioni dei concerti jazz del Teatro Metastasio di Prato degli anni 60 e 70, digitalizzare e pubblicare in rete l’archivio del produttore Andres Neumann conservato al Funaro di Pistoia, o censire gli archivi delle principali compagnie teatrali toscane. L'appuntamento del 31 maggio intende andare oltre i confini consueti della mera ricognizione e dimostrare come con gli archivi teatrali non solo si possa raccontare il teatro, ma si possa fare cinema e fare teatro.
È così che, grazie alle carte di Andres Neumann, alle 17.30 verrà proiettato il documentario di Graziano Graziani “Pina Bausch a Roma”, nato da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann a partire da alcune foto inedite dell'Archivio Teatrale Andres Neumann relative alla residenza della danzatrice e coreografa a Roma nel 1999. Alle 21 invece si terrà la prima assoluta dello spettacolo “Palermo, Palermo” curato da Massimiliano Barbini, che dimostra come ogni archivio sia ancora materia viva a cui può essere restituita voce. “Palermo Palermo”, una delle vette creative del lavoro di Pina Bausch è un’opera esemplare sulla modalità seguita dalla danzatrice per raccontare una città e “inserirla” nella sua poetica. Frutto di una residenza voluta dall’allora (era il 1990) e tutt’ora sindaco Leoluca Orlando e dal Teatro Biondo, lo spettacolo, lontano dalla tentazione di restituire immagini da cartolina della città, mette di fronte ad aspetti peculiari e, al tempo stesso, universali di questo straordinario luogo dello spazio e della mente. Massimiliano Barbini racconterà agli spettatori di questa grande vicenda. Con lui sul palco, il polistrumentista Gennaro Scarpato sonorizzerà la serata con strumenti, principalmente a percussione, di varia natura provenienti dall’Archivio musicale della Fondazione Luigi Tronci, creando così un dialogo tra due archivi e servendosene anche per restituire, con la sua interpretazione, il processo creativo di Pina Bausch. Completa il cast la presenza degli allievi del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze che eseguiranno dal vivo musiche presenti nello spettacolo originale.
“Questo evento è stato pensato per fare un bilancio del triennio di collaborazione tra Mibact e Regione Toscana nella realizzazione di progetti importanti ed innovativi in campo archivistico per far emergere e far conoscere a tutti il grande patrimonio documentario toscano – spiega Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana - Il tema centrale è quello della memoria. Gli archivi, di qualunque tipo essi siano, non sono solo strumenti di conservazione della nostra memoria individuale e collettiva ma anche luoghi vivi e parlanti”
“Questa giornata è un’occasione unica per confrontarsi con il tema della memoria – spiega la soprintendente Diana Marta Toccafondi - un tema che permea le nostre singole vite così come la realtà in cui viviamo. In ultima analisi ogni nostro comportamento, tanto privato quanto politico, è condizionato dal nostro rapporto con il tempo e le sue dimensioni. Per questo è importante collaborare tutti insieme per comprendere meglio le diverse dimensioni e i diversi significati della memoria. È quello che abbiamo fatto e stiamo facendo in Toscana da molti anni”

Queste le istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione dell’Accordo e che metteranno a disposizione del pubblico panel illustrativi sui progetti realizzati:

Scuola Normale Superiore; Portale web “Archivi in Toscana” Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux; Museo Magma e Centro di Documentazione Ivano Tognarini; Teatro Metastasio, Prato; il Funaro Centro Culturale, Pistoia ; Centro Pecci; Associazione culturale Senzacornice; Fondazione Giovanni Pascoli, Barga; Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia ; Archivio Storico della Città di Piombino; Parco Minerario dell'Isola d'Elba, Università di Siena-sede di Arezzo.
La giornata è realizzata in collaborazione con: Fondazione Primo Conti; Fondazione Sistema Toscana; Direzione Generale Archivi; Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR)

Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 21 maggio 2018

Il 13° Congresso dell’European Glaucoma Society alla Fortezza da Basso






Sono circa 3.000 e sono arrivati a Firenze da tutta Europa i delegati per il 13° Congresso dell’European Glaucoma Society  che si svolgerà fino a domani (22 maggio) alla Fortezza da Basso, confermando l'importanza delle strutture congressuali di Firenze Fiera come location privilegiata in Italia per i mega congressi internazionali.  

“Ogni nuovo congresso EGS – dichiara il Prof. David Garway-Heath, presidente EGS – si basa sui successi del passato: nuovi standard, un programma scientifico vario e stimolante che può contare su ben 20 sessioni e una vasta gamma di corsi di formazione offerti a vari livelli per soddisfare le diverse esigenze dei nostri delegati. Un’area dedicata ai poster e un ampio spazio espositivo hanno arricchito il programma scientifico dell’evento, che è stato in grado di attrarre contemporaneamente apprendisti, oftalmologi  e glaucomatologi. Inoltre l’ambiente amichevole, informale e multiculturale ha incoraggiato il networking, la condivisione e lo scambio”.

I ricercatori hanno affrontato, su più fronti, le varie problematiche riguardanti il glaucoma (una malattia progressiva che si manifesta di preferenza a livello della papilla del nervo ottico, ma che compare a carico di quasi tutte le altre strutture oculari), con lo scopo di migliorare la comprensione di questa malattia, oltre che fornire un approccio razionale alla sua diagnosi e trattamento.

Nicoletta Curradi

giovedì 17 maggio 2018

Un evento imperdibile in Casentino


L'offerta turistica di Austria Turismo presentata a Firenze


Al turista appassionato di storia e di arte l'Austria ha davvero molto da offrire e il workshop di Austria Turismo Firenze del 15 maggio ha svelato mete e attrazioni assai interessanti.


In Carinzia, la regione più meridionale dell'Austria, il castello di Hochosterwitz è un meraviglioso castello che sembra proprio quello delle favole. Non si può arrivare in auto fino a Hochosterwitz. Ci vuole circa mezz'ora per raggiungere a piedi il castello, ma la passeggiata è veramente l’essenza del castello. 

Il castello, simbolo della storia carinziana, fu già menzionato in documenti nell’860 d.C. Il 22 novembre 1541 l’imperatore Ferdinand I trasferì il feudo della proprietà del castello a Christoph Khevenhüller von Aichelberg, il capo della provincia, per il suo sostegno alle truppe imperiali durante la guerra contro i turchi. Il castello è ancora oggi proprietà della famiglia Khevenhüller, ed è visitabile da aprile a novembre.
Il castello colpisce per la sua posizione sulla cima di un monte ripido ed è una delle più affascinanti costruzioni difensive dell’Europa centrale. L’accesso porta il visitatore ad attraversare 14 portoni storici che formano il primo culmine della visita e finisce nell’impressionante cortile. Info:



Una tappa a Vienna è d'obbligo, se si viaggia in Austria e il Belvedere è uno dei monumenti più visitati. Non è soltanto un fastoso castello barocco, bensì ospita anche una delle più pregevoli collezioni di opere d’arte in Austria – con le opere principali di Gustav Klimt, Egon Schiele e Oskar Kokoschka Il principe Eugenio di Savoia (1663-1736), grande condottiero e amante dell'arte, fece costruire da Johann Lukas von Hildebrandt una residenza estiva. Fu così che sorse il palazzo di Belvedere con giardino annesso, a quei tempi ancora fuori dalla città.Quest'opera d'arte  è composta da due castelli: il Belvedere Superiore e il Belvedere Inferiore. Oggi vi si trova una raccolta di opere d'arte austriache dal Medioevo ai nostri giorni .Belvedere superiore - La più grande collezione al mondo di Klimt e “Il bacio” Il cuore della collezione del Belvedere è composto dai 24 dipinti di Gustav Klimt, con le sue rappresentazioni dorate de "Il bacio" e "Giuditta". Soprattutto "Il bacio" di Klimt è famoso in tutto il mondo. Il quadro risale agli anni 1908/09 e ritrae Klimt e la sua compagna Emilie Flöge come una coppia di amanti. "Il bacio" è senza dubbio l'opera d'arte più famosa di tutta l'Austria. Di sorprendente bellezza sono tuttavia anche i ritratti di donna di Klimt, visibili nel Belvedere superiore. Nel 2018 la mostra permanente del Belvedere superiore è stata completamente riorganizzata: in sette sale tematiche distribuite su tre livelli in cui sono esposte complessivamente 420 opere. La visita inizia con il tema della storia del Belvedere. Nelle sale successive sono esposte opere d’arte del Medio Evo, del Barocco, del Classicismo e dell’epoca Biedermeier. Al Modernismo viennese e all’arte intorno al 1900 è dedicato naturalmente un ampio spazio al primo piano, dove ha trovato la sua nuova collocazione anche il “Bacio” di Klimt. Infine, al secondo piano, si può ammirare l’arte del periodo fra le due guerre e del periodo postbellico Mentre il Belvedere superiore serviva alla rappresentanza, il Belvedere inferiore era adibito a residenza del principe Eugenio di Savoia. Lo splendore feudale del proprietario dell'edificio si riflette nella Sala delle Grottesche, nella Galleria dei Marmi e nella Sala degli Ori. Nella Prunkstall, dove una volta sostavano i cavalli del corpo del principe, è oggi possibile ammirare l’arte medievale. Il giardino del Belvedere è il punto forte dell'architettura del paesaggio barocco. Tre ampie terrazze con bacini d'acqua collegano il Belvedere superiore con l’inferiore. 
Belvedere 
Prinz-Eugen-Straße 27, 1030 Wien

Info: www.belvedere.at





Nicoletta Curradi

Dopo 7 anni il Panino Tondo cambia mood





Streetfood sì, ma con la garanzia di mangiare sano e italiano: Il Panino Tondo, storico SClocale in via Montebello 56r e primo home delivery di qualità in Italia, rinnova menu e look. Alla vigilia del settimo compleanno, che si festeggerà il prossimo 20 maggio, Samuele Gallori, ideatore del brand e responsabile della cucina di Il Panino Tondo, sfoltisce l’offerta in carta, in favore di una maggiore presenza di proposte del giorno, preparate espresse con ingredienti sempre freschi e stagionali. Lo stesso format sarà adottato dagli altri due ristoranti “fuori dalle mura” cittadine, a Lastra a Signa (via Livornese, 165) e Sesto Fiorentino (Via Gramsci, 169).
Accanto ai più classici panini, da oggi in poi sarà possibile scegliere tra sei piatti del giorno “à la carte”, tra insoliti burger dalle influenze fusion, come il Curryburger con zucchine e curry, o ispirati ai piatti regionali di altre regioni, come il Siracusa, con pomodori secchi, melanzane e ricotta salata. Tra le proposte del giorno anche originali bagel e insalate sempre diverse, come quella completamente veg, con verdure grigliate, crema di olive, olive taggiasche, pomodoro e fiori di zucca.
Sul fronte burger la formula resta quella consolidata in 7 anni di Panino Tondo: scegli la carne, tra 100%Chianina IGP Certificata,bovino 100% toscano e pollo (grigliato o cotoletta), scegli la misura (100 o 200 gr) e personalizzi la ricetta. Otto le combinazioni presenti in carta, tra cui i best seller Classico, Cheeseburger, BBQ e America, con salsa cheddar, bacon e anelli di cipolla fritti, ma anche il Grigliato di Cinta, arricchito da pancetta di cinta grigliata e insalata di campo, il Chianina, con pecorino fresco, marinatura di salvia e rosmarino e pancetta appena scottata, e il Diavoletto, insaporito da salsa piccante con jalapeno e habanero. In alternativa alla carne si può provare un felafel integralecon hummus di ceci home made o un bagel al salmone dal richiamo newyorkese.
Upgrade anche per la gestione del delivery, attività che Il Panino Tondo ha affiancato a uno dei servizi maggiormente presenti sulla piazza fiorentina. Una scelta fatta per garantire ai propri clienti una riduzione dei tempi di attesa e una migliore qualità dei prodotti ricevuti a domicilio. Resta invece invariata l’opzione catering, per la quale Il Panino Tondo è attivo con due foodtruck.
Per l’occasione anche il locale si è rifatto il look: sgabelli alti, tavoli in legno e pareti “tatuate” con le nuove grafiche. I nuovi interni dialogano con il Ristorantino di Pesce, aperto dallo stesso Gallori in piazza Giorgini solo pochi mesi fa, per rispondere alla sempre maggiore richiesta di una cucina di mare in città, in chiave easy e family-friendly. Uno spirito, quello dello streetfood di qualità, pensato per chi vuole stare attento a ciò che mangia senza rinunciare al gusto, si ritrova sul Lungarno del Tempio, dove Samuele Gallori è presente fino ad ottobre con il foodtruck di Panino Tondo, declinato in questo caso con gli hot dog e tacos mex.
Panino Tondo
Via Montebello n. 56r - Tel. 055 5385465 - www.ilpaninotondo.it 
Aperto mar-ven ore 11.30 – 14.30 e 18.30 – 22.30; sab - dom ore 18.30-22.30 
Nicoletta Curradi 







mercoledì 16 maggio 2018

Al via il 17 maggio la XXIV edizione di Artigianato e Palazzo



XXIV EDIZIONE ARTIGIANATO E PALAZZO:

DAL 17 AL 20 MAGGIO 2018 AL GIARDINO CORSINI DI FIRENZE
LE MIGLIORI ESPRESSIONI DEL FATTO A MANO MADE IN ITALY



 Il 16 maggio, alla presenza dell’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze Cecilia Del Re, del Direttore del Polo Museale della Toscana Stefano Casciu, del Presidente e amministratore delegato Richard Ginori Giovanni Giunchedi, della Vicepresidente di Fondazione CR Firenze Donatella Carmi Bartolozzi, della Presidente di Associazione Amici di Doccia Livia Frescobaldi Malenchini, del designer Duccio Maria Gambi, della giornalista gastronomica Annamaria Tossani e degli organizzatori Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani, è stata presentata la XXIV edizione di ARTIGIANATO E PALAZZO.
Un nuovo appuntamento con la qualità e il sapere tramandati dai migliori rappresentanti dell’artigianato Made in Italy, che si inaugura giovedì 17 maggio, alla presenza del già sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Ilaria Borletti Buitoni, e che quest’anno diventa evento benefico grazie alla raccolta fondi “ARTIGIANATO E PALAZZO PER IL MUSEO DI DOCCIA”.
Fino a domenica 20 maggio 2018, 100 maestri artigiani italiani e stranieri con le loro dimostrazioni dal vivo, la Mostra Principe dedicata alla Manifattura della porcellana Richard Ginori e numerosi appuntamenti, tra cibo, musica e presentazioni di libri, attendono i visitatori nel seicentesco Giardino Corsini di Firenze, aperto al pubblico per l’occasione.

“Ci è parso doveroso organizzare una grande raccolta fondi per la prossima riapertura del Museo della Porcellana della Manifattura Richard Ginori di Doccia per permettere ad una collezione di valore inestimabile, testimonianza di storia e cultura di respiro internazionale, di tornare ad essere fruibile dal grande pubblico, che con la nostra mostra ogni anno stimoliamo ad apprezzare le cose belle e rare” - dichiarano Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani - da oltre ventiquattro anni impegnati nell’organizzazione di ARTIGIANATO E PALAZZO e nella valorizzazione dei mestieri che appartengono al nostro paese.

Ecco le iniziative in programma per la raccolta fondi, che vedranno coinvolti organizzatori, pubblico e aziende sostenitrici della XXIV edizione di ARTIGIANATO E PALAZZO, il cui ricavato sarà interamente donato ad Associazione Amici di Doccia:

Gli ingressi ad ARTIGIANATO E PALAZZO (offerta minima 8,00 euro; 6,00 per i ragazzi tra i 12 ed i 18 anni, i più piccoli entrano gratuitamente).
È possibile fare le donazioni anche presso i Box Office presenti nei 35 punti vendita Unicoop Firenze in Toscana e ricevere un attestato per visitare la Mostra.

La vendita di 20 opere che il designer fiorentino Duccio Maria Gambi ha realizzato per l’occasione, rivisitando secondo la sua sensibilità creativa in bilico tra arte, artigianato, design e gesto artistico contemporaneo, alcuni oggetti iconici delle collezioni Richard Ginori, accostati ad un materie insolito come il cemento. Lavori complessi che uniscono la delicatezza, la leggerezza e la fragilità della porcellana alla durezza, pesantezza e resistenza del cemento, che si potranno ammirare sotto la Loggia del Buontalenti di Giardino Corsini durante la manifestazione. 
ARTIGIANATO E PALAZZO | Duccio Maria Gambi per il Museo di Doccia

Il ricavato delle vendite del Pop Up shop di Richard Ginori che sarà presente al Giardino Corsini, dove si potranno acquistare le collezioni in porcellana bianca della manifattura.

Le donazioni raccolte attraverso il dispositivo “Donachiaro” progettato da Itineris Italia e allestito nel Giardino Corsini nei giorni della manifestazione.


Inoltre, nei quattro giorni della manifestazione, nella Limonaia Piccola di Giardino Corsini, si potrà ammirare la Mostra principe “La trasmissione del sapere – dalla madre terra all’opera d’arte” dedicata all’azienda Richard Ginori, che ricreerà una vera e propria “fabbrica” dell’eccellenza Made in Italy per mostrare i vari momenti del processo creativo attraverso i quali quotidianamente dal 1735 realizza opere uniche in porcellana. 
Per la prima volta sarà possibile ammirare fuori dalla fabbrica di Sesto Fiorentino i maestri della Manifattura, specializzati nelle varie lavorazioni: dalla modellazione, alla colatura della “barbottina”, fino alla decorazione e pittorica, che terranno dimostrazioni dal vivo per raccontare al pubblico una storia che arriva ai giorni nostri con un ampio bagaglio di conoscenza, innovazione e bellezza. 
P
La nuova selezione di circa 100 maestri artigiani italiani e stranieri per quattro giorni nelle Limonaie, lungo i viali del Giardino monumentale e nel nuovo spazio dell’Orto delle Monache, realizzerà dimostrazioni dal vivo di lavorazioni manuali, trasmettendo al pubblico il ricco patrimonio di sapere e utilizzo delle tecniche che rende unico il loro lavoro.

Tra loro alcune interessanti novità, come la designer statunitense Laura Fair, specializzata nella serigrafia manuale su tessuti e carta; il brand QZERTY che nasce nel 2013 dall’incontro tra una Olivetti Lexikon 80 e il giovane architetto Luca Crevenna, che da quel momento si appassiona alle macchine da scrivere e inizia a collezionarle e restaurarle; la Fornace Biritognolo, che produce mattoni, listelle e mattonelle interamente realizzate a mano con l’argilla del territorio umbro; la ricamatrice Lara Viviani, che ha imparato dalla madre e dalla nonna le tecniche tradizionali tipiche del territorio, dall’intaglio al punto antico fiorentino al telaio; l’azienda Giorgio Pesci & Figli, tra le eccellenze nella produzione di Terracotte artistiche dell’Impruneta, tra le colline fiorentine; Maria Paola Pedetta che “ricicla” pellicce d’epoca abbandonate negli armadi, abbinandole a inserti di tessuti pregiati per trasformarle in pezzi unici glam e molti altri.

Saranno presenti anche quest’anno alcuni espositori particolarmente affezionati ad ARTIGIANATO E PALAZZO, rappresentanti delle più antiche lavorazioni artigianali ma anche espressione delle ultime novità nel design, dall’intarsio delle pietre dure, all’arte del bronzo, della ceramica e della porcellana, dalla lavorazione della scagliola o del cuoio alla molatura del vetro, dalla decorazione alla profumeria, dall’oreficeria alla realizzazione di scarpe e accessori su misura. Tra questi ricordiamo due realtà che si tramandano l’arte del lavoro manuale di padre in figlio: il laboratorio di bronzo e metalli per riproduzioni artistiche Duccio Banchi e Il Bussetto che realizza oggetti esclusivi in cuoio e pelle, seguendo le antiche tradizioni della lavorazione della pelle fiorentina. E ancora, la ceramista Paola Staccioli conosciuta per la sua capacità di trasformare gli oggetti in opere d’arte; il decoratore Tommaso De Carlo esperto di incisione, intaglio e restauro; i mosaicisti Iacopo e Bruno Lastrucci che eseguono la lavorazione artigianale del commesso fiorentino con l’antica tecnica Medicea e l’ausilio di colle a caldo e pietre a colori naturali; la giovane Cecilia Falciai che ha ripreso la tradizione famigliare della scagliola attualizzandola nelle forme e nei decori; LAO Le Arti Orafe Jewellery School che da oltre trent’anni forma i migliori orafi internazionali, combinando l’insegnamento di lavorazioni tradizionali e tecniche all’avanguardia; Duccio Mazzanti, mago della decorazione realizzata con piume di ogni genere e colore; la ceramista olandese Jacqueline Harberink ed il suo design minimalista senza tempo. 
E ancora il gradito ritorno di Aprosio & Co marchio celebre da oltre 25 anni in tutto il mondo per i gioielli, gli accessori e i manufatti per la decorazione di interni realizzati con perline di vetro e cristallo; le calzature “furlane” di tutti i colori, forme e materiali di Piedaterre; gli elementi di arredo in bronzo ed altri materiali ricercati per la casa de Il Bronzetto.

Giunge alla V edizione il contest BLOGS & CRAFTS i giovani artigiani e il web, realizzato in collaborazione con Fondazione Ferragamo, Barberino Designer Outlet, Starhotels e Source. che promuove la creatività e l’espressione artistica delle giovani generazioni. 
Per la prima volta i 10 artigiani under 35 vincitori del concorso, scelti tra i migliori talenti del fatto a mano italiano per la loro capacità di rinnovare la tradizione con tecniche innovative e gusto contemporaneo, lavoreranno ed esporranno le loro creazioni in una speciale Limonaia completamente ristrutturata. Contemporaneamente, i più brillanti blogger del nostro paese racconteranno live blogging tutta la Mostra, gli artigiani e gli eventi in programma. 

Tra le iniziative imperdibili “Ricette di Famiglia” - realizzato in collaborazione con Richard Ginori, Riccardo Barthel e Desinare – appuntamento gastronomico a cura della giornalista Annamaria Tossani, che per questa edizione sarà ispirato ad alcuni oggetti storici conservati al Museo di Doccia e oggi poco utilizzati, presentati da Drusilla Foer, Luca Calvani, Annie Feolde e Sierra Yilmaz. Sarà l’occasione per tornare a mettere al centro dell’attenzione l’apparecchiatura e la piacevolezza dell’addobbo della tavola. Ogni giorno alle 18,00 nel Giardinetto delle Rose gli ospiti racconteranno aneddoti sulla storia degli oggetti, mentre gli chef di Desinare (Michela Starita, Enrica della Martira, Arturo Dori, Christian Giorni) prepareranno nella cucina allestita da Riccardo Barthel ricette inedite, che saranno offerte in degustazione al pubblico sui nuovi piatti in porcellana appositamente realizzati con un decoro dedicato all’iniziativa da Richard Ginori.

Inoltre, tutti i giorni alle 19,00 gli appuntamenti di “Mani che compongono, un progetto della violoncellista polistrumentista Naomi Berrill, presente nel programma dell’Estate Fiorentina 2018, che mette in comunicazione l'artigianato e la musica, attraverso una serie di percorsi attraverso i diversi mestieri - in cui la musica muterà a seconda delle varie lavorazioni che si incontrano e dell'atmosfera che ogni singolo artigiano riuscirà a condividere con la musicista: dalla musica prebarocca fino al jazz contemporaneo, passando per il pop più sofisticato, la classica del '900 ed i colori del folk irlandese.

Al Giardino Corsini si potranno trovare i food truck di alcuni fra i migliori artigiani del gusto italiani per un’esperienza gastronomica tra street food e tradizioni culinarie regionali: LùBar che propone gli autentici arancini siciliani, La Toraia con le sue specialità a base di carne chianina, Pescepane con squisiti piatti a base di prodotti del mare, Panino Tondo per i vegetariani e gli amanti degli abbinamenti inusuali, Fatti di Fritto con i croccanti cartocci di pollo, pesce, coccoli, La Pentolina che servirà dolci e caffè a colazione e aperitivi al tramonto, Bocconi di Lamporecchio che prepara i tradizionali “brigidini” e altri dolciumi sfiziosi, Vivoli che produce gelato artigianale dal 1929.

E ancora venerdì 18 maggio alle 11.30 la presentazione del “Premio Armando Piccini – Heritage for the future”, concorso di oreficeria e design del gioiello realizzato in occasione dei 115 anni dalla nascita della Maison Piccini, in collaborazione con Associazione OmA e LAO – Le Arti Orafe Jewellery School, con l’obiettivo di consentire la formazione di maestranze specializzate nel settore dell’oreficeria e rafforzare le competenze di giovani artigiani; sabato 19 alle 16.00 la presentazione del libro di Angiolo Pucci: “I Giardini di Firenze” volume IV. Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani (ed. Olschki, 2017); tutti i giorni dalle 15 alle 18 laboratori di intreccio di vimini con Giotto Scaramelli.

Saranno assegnati anche il “Premio Perseo - Banca CR Firenze” all’espositore più apprezzato dal pubblico, il “Premio del Comitato Promotore” per lo stand giudicato più bello dal Comitato Promotore Internazionale e il “Premio SOURCE” che offrirà ad uno dei 10 artigiani selezionati per BLOGS & CRAFTS la partecipazione all’evento organizzato da SOURCE, Design & Networking Agency per l’edizione 2019 del Fuorisalone di Milano.

Maggiori informazioni su www.artigianatoepalazzo.it, primo sito web riscritto dall’intelligenza artificiale grazie a SpeedWeb Al, sistema all’avanguardia capace di ottimizzare l’esperienza di navigazione, rendendo il sito più leggero e veloce, che ha migliorato del 250% le performance di caricamento del sito di ARTIGIANATO E PALAZZO.

Per il sostegno della manifestazione si ringraziano Fondazione CR Firenze, Fondazione Cologni, Barberino Designer Outlet e Unicoop Firenze.
Si ringrazia inoltre Perego Carta che ha fornito la carta Favini per realizzare l’intero coordinato.


Comitato Promotore Internazionale

Stefano Aluffi Pentini, Barbara Berlingieri, Jean Blanchaert, Fausto Calderai, Matteo Corvino, Michel de Grèce, Maria de’ Peverelli, Elisabetta Fabri, Bona Frescobaldi, Anna Gastel, Mario Augusto Lolli Ghetti, Fabrizia Lanza, Ginevra Marchi, Raffaello Napoleone, Carlo Orsi, Alvar Gonzales Palacios, Beatrice Paolozzi Strozzi, Natalie Rucellai, Luigi Settembrini, Simone Todorow, Christian Witt-Dörring.


ARTIGIANATO E PALAZZO XXIV edizione
17/18/19/20 maggio 2018
Orario continuato 10/20
Giardino Corsini Via della Scala, 115 | Firenze

Per maggiori informazioni www.artigianatoepalazzo.it
Tel. +39 055 2654588/89 

Nicoletta Curradi

martedì 8 maggio 2018

Al Beer House Club il primo tank toscano di Pilsner Urquell




È stato presentato ufficialmente ieri, 7 maggio, il primo tank di Pilsner Urquell non pastorizzata che ha trovato “casa” in Toscana al BEER HOUSE CLUB di Corso dei Tintori 34/R a Firenze.

Pilsner Urquell non pastorizzata è la punta di diamante dei Superpremium Brands di Birra Peroni, una birra talmente fresca da essere proprio come quella che si beve nelle cantine del birrificio in Repubblica Ceca. La non pastorizzazione esalta, nel boccale, quelle che sono le caratteristiche inconfondibili di Pilsner Urquell: l’amaro del luppolo Saaz, probabilmente il più pregiato al mondo, e la dolcezza delicata del malto moravo. Pilsner Urquell è ancora oggi prodotta esclusivamente a Plzen, in Repubblica Ceca, con la stessa ricetta e gli stessi ingredienti del 1842, e questo rappresenta un grande valore aggiunto di purezza.

Da oggi anche a Firenze si può vivere una vera «Pilsner Urquell Experience», al BEER HOUSE CLUB di Corso dei Tintori 34/R che ospita ben due tank (ovvero due “serbatoi”) di birra Pilsner Urquell non pastorizzata.  Un totale di 1000 litri di birra che viene spillata direttamente dai tank. La stessa birra non pastorizzata che si può bere nelle cantine del birrificio Plzen. 
Questa speciale versione di Pilsner Urquell è trasportata in pochissimo tempo da Pilsen a Firenze(1080 km circa) in cisterne refrigerateche vanno a rifornire periodicamente i due tank fissi da 500 litri. 

«Nel 2015, in occasione della presentazione del tank installato in Expo, al padiglione della Repubblica Ceca – ha spiegato Luca Beretta, direttore della Superpremium Business Unit di Birra Peroni, - avevamo preannunciato l’intenzione di collocare dei tank anche in Italia, come sta già accadendo in Europa. La promessa è stata mantenuta. In un periodo piuttosto breve il progetto del tank outlet è cresciuto ricevendo un altissimo gradimento e ci aspettiamo molto per il futuro. La selezione dei locali è accuratissima. Quello di Firenze è il nostro sesto tank outlet in Italia dopo Milano, Bovolone, Modena e i due outlet romani». 

Il Beer House Club è da anni un’insegna rinomata nel panorama dei locali che servono birra di alta qualità nell’area fiorentina. L’arrivo del tank, inoltre, ha dato degli stimoli nuovi alla cucina che, oltre agli hamburger di chianina, tra i più apprezzati, ora propone: un risotto mantecato con la Pilsner Urquell spillata dal tank; il goulash in cui la carne è marinata nella birra non pastorizzata e viene sfumata con la birra stessa e il più noto Birramisu.
“Questo prodotto ci ha convinti da subito, quando lo abbiamo provato in un locale di Roma. Da quando abbiamo la Pilsner Urquell non pastorizzata i consumi di birra sono aumentati di oltre il 20%” dichiara Enrico Pecoraro, direttore del locale “e ho già scommesso con la proprietà che entro sette mesi faremo montare un terzo tank!”.

Nicoletta Curradi