sabato 30 giugno 2018

I vincitori del Premio Nazionale Nereo Rocco 2018


Il 28 giugno  scorso presso il Museo del Cal io di Coverciano si è riunita la giuria del Premio Nazionale Nereo Rocco presieduta dal Presidente Maurizio Romei.


I 35 giurati hanno decretato i seguenti risultati :

Roberto Mancini  Premio per lo sport

Federico Buffa. Premio per il Giornalismo sportivo 

Cristiano Giuntoli. Premio per il Personaggio emergente. 

Il Premio alla Carriera  2018 è stato assegnato a Xavier Zanetti. 

Il Premio per lo "Sport nella città di Firenze" è andato ad Axel Belig, mentre la, Pallavolo Femminile Savino Del Bene conquista il  Premio Speciale US Settignanese 2018.

I Diavoli d'argento sono stati assegnati a 

Emiliano Betti

Emiliano Bigica

Luciano Casini

Simone Maccari

Chiara Romei


La consegna dei premi avverrà nel corso di una cerimonia ai primi di settembre.


Nicoletta Curradi

martedì 26 giugno 2018

Eldorato, una installazione di Giovanni De Gara a San Miniato


L’installazione di Giovanni De Gara presentata giovedì 28 giugno alle 19



Le porte di San Miniato dorate con le coperte dei migranti
Le porte dell’Abbazia di San Miniato al Monte saranno avvolte nelle coperte termiche dorate con cui vengono accolti i migranti, quando scendono dai barconi stremati dal viaggio della speranza verso i paesi europei.
L’installazione “Eldorato – Nascita di una nazione”, attesa giovedì 28 giugno alle 19, è stata ideata dall’artista fiorentino Giovanni De Gara per dare “un segno forte di accoglienza e promuovere una riflessione profonda sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione ad un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano”.
Dalle porte di San Miniato l’installazione parte per un lungo viaggio che da Firenze proseguirà verso sud, fino a Lampedusa, per poi risalire a Roma, nella speranza di rivestire di questo provvidenziale oro le porte di San Pietro.
Il progetto “Eldorato - Nascita di una nazione” sarà presentata da padre Bernardo, insieme a don Andrea Bigalli, allo scienziato Stefano Mancuso e allo storico dell’arte Tomaso Montanari.
“Ospitiamo volentieri un’opera che -in piena sintonia con il quotidiano magistero di Papa Francesco- vuole ricordarci che oggi più che mai è imprescindibile dare attenzione ai lontani, agli ultimi.” Commenta padre Bernardo, abate di San Miniato al Monte. “Non si tratta di un buonismo generico ma di un contributo per una riflessione alta ed evangelicamente ispirata circa una ritrovata considerazione per l’avventura di ogni vicenda umana, soprattutto quella di chi come l'antico Israele e la stessa Santa Famiglia di Nazareth ha sperimentato la condizione dell'esule. Un appello che sentiamo in linea con la grande tradizione lapiriana di questa città e soprattutto di questo luogo che il Sindaco Santo chiamata una "terrazza protesa verso tutte le Nazioni”.

Nicoletta Curradi

lunedì 25 giugno 2018

Conad del Tirreno cresce del 4 %


 
L’assemblea generale dei soci di Conad del Tirreno si è tenuta al Convitto della Calza il 25 giugno. Sono stati presentati i risultati dell’esercizio 2017. 

Conad del Tirreno chiude l’esercizio 2017 con una crescita del 4% sull’anno precedente, con un fatturato da 2,49 miliardi di euro, un patrimonio netto di 345,2 milioni e 10 mila occupati. In programma investimenti nel triennio 2018-2020 per accrescere quota, efficienza e offrire ai clienti servizi sempre migliori.

L’insegna ha presentato alla base sociale (213 soci, di cui 122 in Toscana e provincia di La Spezia, 38 nel Lazio e 53 in Sardegna) i risultati dell’esercizio 2017, chiuso con un giro d’affari complessivo di 2,49 miliardi di euro (+4% rispetto al 2016) e un utile netto di 25,2 milioni di euro. La solidità della cooperativa è testimoniata dal patrimonio netto di 345 milioni di euro, base del piano triennale di sviluppo 2018-2020 che vede investimenti per 246,5 milioni di euro finalizzati ad accrescere le quote di mercato e l’efficienza complessiva del gruppo distributivo. Azioni e progetti mirati a rafforzare il legame con i clienti, privilegiando un’offerta conveniente e di qualità e destinando risorse anche allo sviluppo dei servizi. Le nuove aperture produrranno inoltre positive ricadute sulle economie locali, in linea con la visione d’impresa della cooperativa. Conad del Tirreno si conferma così il primo gruppo distributivo in Sardegna (con una quota di mercato di oltre il 18%) e nel Lazio (23,5%, assieme all’altra cooperativa Conad che opera in regione, PAC 2000A), e rafforza la propria presenza in Toscana, con una quota di mercato che supera il 15% (fonte: GNLC II semestre 2017).
“Abbiamo chiuso il 2017 – sottolinea l’amministratore delegato di Conad del Tirreno Ugo Baldi – con risultati più che positivi, ben oltre l’andamento del mercato e dei consumi. Abbiamo lavorato in modo speciale per rafforzare il rapporto con il cliente e il territorio, con un’offerta attenta a fornire risposte adeguate al ritmo dei cambiamenti in corso. I risultati di bilancio – continua – sono il frutto di scelte lungimiranti e del successo del nostro modello fatto di imprenditori indipendenti associati in grado di distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Vogliamo accrescere la fiducia riservataci dai clienti rafforzando qualità, informazione ed “esperienzialità” nei nostri punti di vendita. Più il mondo diventa virtuale, più il cliente è alla ricerca di esperienze reali per essere sempre più coinvolto, sorpreso e ispirato. Nessun uomo è un’isola e neanche il supermercato lo è: dunque, ascoltare e al contempo gratificare e rassicurare ogni consumatore con un’offerta che coniughi al meglio la capacità di innovare con la tradizione, la qualità con la convenienza. In uno scenario – conclude – in cui l’asticella della fiducia, dell’efficienza e delle competenze si alza sempre più, dobbiamo essere capaci di esprimere risposte veloci, rafforzando i nostri asset distintivi e lavorando scrupolosamente sulla ricerca di efficienza. Abbiamo investito e innovato il nostro network logistico per supportare la competitività, la qualità e la reattività alle aspettative dei nostri clienti”.
Conad del Tirreno ha in attività 342 punti di vendita (195 in Toscana e nella provincia di La Spezia, 77 in Sardegna e 70 nel Lazio): 29 Conad Superstore, 112 Conad, 148 Conad City, 44 Margherita, 9 Sapori&Dintorni Conad. A questi si aggiungono 11 distributori di carburanti, 22 parafarmacie, 3 ottico, 2 PetStore e 27 bistro-bar. La cooperativa articola la propria offerta in tutti i canali distributivi dove è presente con più formati, dal negozio di prossimità al superstore. Punti di vendita differenti per funzione, vocazione e dimensioni, accomunati da un obiettivo: offrire la migliore risposta alle esigenze dei clienti, in termini di qualità e convenienza, con una forte focalizzazione sulla marca del distributore e sui prodotti alimentari e freschissimi.
Conad del Tirreno ha sviluppato una logistica efficiente ed avanzata, attenta alla qualità, all’innovazione e  al rispetto dell’impronta “green” e della sostenibilità ambientale. In linea con questi principi, da sottolineare l’importante progetto di sviluppo attuato nel Cedi di Montopoli in Val d’Arno (PI) e la realizzazione del nuovo polo logistico Fresco di Civitavecchia/Tarquinia.
La marca Conad è ormai un valore di successo, con tassi di crescita costanti nel tempo. Nei supermercati di Conad del Tirreno la quota si attesta al 29%, con punte del 38% nei negozi di prossimità, a conferma del ruolo strategico nello sviluppo e nella relazione di fedeltà con i clienti. Sempre forte l’attenzione all’italianità dei prodotti, all’origine delle materie prime e a un tessuto produttivo locale fatto di piccole e medie imprese di eccellenza che compongono la struttura del sistema produttivo del Paese. Sono 1.212 i fornitori dai quali la cooperativa acquista oltre 10 mila prodotti food e freschi per un fatturato di 389 milioni di euro.
“Il socio imprenditore – afferma il presidente di Conad del Tirreno Valter Geri – rappresenta la nostra distintività, per la sua capacità di dialogare con la comunità in cui opera, ponendo massima attenzione al sostegno e valorizzazione del territorio e investendo sulla professionalità dei propri collaboratori, impegnati nell’ascolto dei clienti con aspettative sempre maggiori. Ciascuno di noi – continua – è sempre più consapevole che fiducia, competenza, professionalità e un sorriso accogliente sono gli ingredienti distintivi che una squadra motivata e vincente deve offrire quotidianamente ai clienti per essere autentici protagonisti del nostro Persone oltre le cose”.
In un 2017 dove il potere d’acquisto è rallentato rispetto al biennio precedente, si conferma la lotta al carovita promossa da Conad del Tirreno. Le numerose iniziative messe in campo – tra cui Bassi&Fissi, un paniere di prodotti quotidiani a prezzi convenienti tutto l’anno – hanno generato oltre 200 milioni di euro di risparmio per i clienti. Una fidelizzazione espressa da un milione e mezzo di Carta Insieme che, oltre ai punti per la raccolta, riserva ogni giorno occasioni di risparmio.
Sono 11 gli impianti di distribuzione in funzione in Toscana, Sardegna e Lazio; lo scorso anno, rifornendosi a queste pompe, gli automobilisti hanno risparmiato oltre 8,5 milioni di euro. Grazie al nuovo accordo con Enel per favorire la diffusione della mobilità elettrica, è prevista l’istallazione di 56 postazioni di ricarica  presso i supermercati. Le 22 parafarmacie hanno venduto farmaci da banco con sconti fino al 40 per cento rispetto ai prezzi praticati dalle farmacie tradizionali. Conad del Tirreno e i propri soci hanno destinato oltre 3 milioni di euro a iniziative di responsabilità sociale nel campo dello sport – con particolare attenzione al sostegno dei settori giovani di molte discipline sportive –, della cultura e del tempo libero, oltre che per sostenere enti, associazioni onlus e parrocchie locali.

Nicoletta Curradi

Woman in Change si riunisce al Flo il 27 giugno



Il prossimo 27 giugno si terrà il secondo incontro ufficiale del gruppo di Facebook Woman in Charge, composto da più di 25 mila donne della provincia di Firenze.
Dopo il successo del primo evento benefico a favore dell’associazione Onlus Porte Aperte di Sovigliana organizzato presso la piscina del parco dei Renai lo scorso 31 maggio, a cui hanno partecipato tante donne, le WIC si ritroveranno al Flo a piazzale Michelangelo dalle 20 a mezzanotte. Un modo per conoscersi realmente, dopo averlo fatto virtualmente su Facebook.
Non mancheranno momenti di spettacolo grazie ad alcune componenti del gruppo che si sono offerte volontarie: le ballerine di danza classica e moderna Belly&Tutù, l danzatrici di To’bàn BellyDance che si esibiranno in danze arabe con contaminazioni di danza terapia e un gruppo della scuola di danza classica e latino americana Accademia di Danza Città di Scandicci.
I biglietti per partecipare alla serata sono ormai finiti e sarà impossibile partecipare senza il biglietto distribuito grazie alla collaborazione di alcune WIC che hanno messo a disposizione le loro attività commerciali a Firenze, nell’area metropolitana e in provincia per la prevendita.
Anche l’organizzazione della serata è stata realizzata grazie alla collaborazione di alcune WIC che hanno messo gratuitamente a disposizione del gruppo la loro professionalità e disponibilità per a riuscita dell’evento.
Woman in Charge è un gruppo tutto al femminile creato su Facebook grazie all’intuizione della sua fondatrice Carla Castro, cittadina messicana residente in Italia dal 2001 e titolare da circa 15 anni di ha un’attività imprenditoriale a Firenze.
“Ho voluto organizzare una rete al femminile – spiega Carla Castro - per cercare di migliorarsi e realizzare i propri sogni nel cassetto attraverso il supporto di altre donne che sentissero la sua stessa necessità e credessero nell’aiuto reciproco”.
Il gruppo è nato lo scorso gennaio e si basa sul sostegno e sulla collaborazione fra i suoi membri per arrivare ad una crescita personale ed empowerment ma anche su principi come la fiducia e la positività, l’amicizia, l’aiuto reciproco e la territorialità.
L’obiettivo è quello di sviluppare l'empowerment della donna, far crescere l'imprenditorialità femminile favorendo il commercio locale fiorentino, aiutare le donne nella quotidianità, di supportarle e sostenerle nello sviluppo di progetti, iniziative imprenditoriali e di stimolarle a cercare la felicità e a sentirsi realizzate. Woman in Charge è una vetrina sull’universo femminile, dove ognuna è libera di esprimere le proprie qualità, raccontare la propria storia le proprie aspirazioni, debolezze, può promuovere la propria attività, può chiedere supporto anche morale.
I benefici sono immediati: si ricevono consigli su luoghi, prodotti, servizi, libri, eventi, ecc, ma principalmente si stringono legami, si realizzano sinergie e collaborazioni e questo consente di crescere personalmente e professionalmente favorendo l’imprenditorialità, diminuendo l’insicurezza e i rischi di fallimento, favorendo il commercio locale e fornendo nuove opportunità di lavoro e di sbocchi commerciali.
Il gruppo è privato (massima sicurezza per la privacy), ovvero non è visibile su Facebook, e possono entrare a farne parte, esclusivamente su invito di un’altra WIC, tutte le donne maggiorenni senza necessariamente svolgere un’attività imprenditoriale o avere altre caratteristiche particolari.
Libertà nell’interazione fra le persone ma sempre nel rispetto delle regole di comportamento che sono alla base del gruppo. “Woman in Charge serve a fare rete fra le sue componenti – prosegue Carla Castro – nel rispetto delle norme della buona educazione e del rispetto reciproco. Per questo rispettare le opinioni altrui, senza far polemica, insultare o denigrare, non si parla di politica, di religione o di altri temi sociali, per quello ci sono altri gruppi, ed è importante tutelare la privacy di ognuno”.
Il successo del gruppo è sorprendente: dallo scorso gennaio in soli sei mesi le adesioni hanno superato ogni aspettativa arrivando a riunire oggi più di 25.000 donne fiorentine (35% donne tra 35 e 45 anni, 30% tra 45 e 54 anni, 20% tra 25 e 34 anni) tra professioniste, commercianti, impiegate, hobbiste, casalinghe, imprenditrici, studentesse ma anche disoccupate alcune delle quali hanno trovato un lavoro. Sorprendenti anche i numeri del gruppo su Facebook: 20 mila interazioni giornaliere suddivise tra post, commenti e like con una media di uno ogni 4 secondi, e 16 mila membri attivi al giorno. Dalla nascita del gruppo sono moltissime le donne che si sono incontrate per stringere sinergie, per sviluppare progetti, per vendere o comprare, per darsi consigli e per supportarsi o anche solo per prendere un caffè e stabilire nuove amicizie.

Nicoletta Curradi 

martedì 19 giugno 2018

Apre Gallibreria Centro Di, un nuovo spazio espositivo a Firenze



Apre  GalLibreria Centro Di
Un nuovo spazio espostivo 

 nella sede rinnovata della casa editrice

Mercoledì 20 giugno 2018, ore 18.00

inaugurazione al pubblico con la mostra 

Centro Di & Guests: Zona Archives 

Libri d’artista - Artists’ books 

1960s > 2018

20 giugno - 20 luglio 2018




Il Centro Di, la storica casa editrice fiorentina fondata nel 1968 da Alessandra e Ferruccio Marchi, inaugura mercoledì 20 giugno 2018 la sua sede rinnovata in via dei Renai 20r e lo fa nel nome della sua altra grande vocazione oltre all’editoria, l’attività libraria specializzata, aprendo GalLibreria Centro Di. 


La casa editrice dispone di un archivio ricchissimo, eredità della storica libreria di piazza de’ Mozzi chiusa alla fine degli anni Novanta: oltre 25.000 titoli tra volumi d’arte, architettura, arti decorative, archeologia, cataloghi di mostre e libri d'artista pubblicati in tutto il mondo fra gli anni Sessanta e Ottanta. E da oggi la GalLibreria, sotto la guida di Ginevra Marchi, proporrà, insieme alla vendita delle edizioni Centro Di, una serie di mostre tematiche sui libri e con i libri. Sei esposizioni all’anno che prenderanno spunto proprio dai volumi dell’archivio storico, catalogati in sezioni tematiche, a cui si aggiungeranno opere di collezionisti privati e nuove edizioni nazionali e internazionali, con il preciso intento di comporre una ideale bibliografia del tema proposto, partendo dal passato e arrivando fino agli esiti più recenti. Seguendo l’idea di contribuire a promuovere intorno al libro un movimento di artisti, collezionisti, editori, appassionati, studiosi, la GalLibreria intende proporre un lavoro di selezione di libri fruibile da un pubblico variegato, lavoro che torna ad essere importantissimo in un momento in cui la velocità e la facilità di accesso alle informazioni non è sempre garanzia di qualità nella fruizione di argomenti, testi e idee.  


La prima mostra, che si aprirà contemporaneamente all’inaugurazione della GalLibreria, si intitola Centro Di & Guests: Zona Archives. Libri d’artista - Artists’ books 1960>2018 e sarà incentrata appunto sui libri d’artista. Gli esemplari esposti offriranno un’incursione fra le modalità con cui gli artisti, dagli anni Sessanta al Duemila, hanno scelto il libro come mezzo di espressione, utilizzandone forma e struttura e trasformando l’oggetto in lavoro artistico e opera d’arte.


Tra le prossime mostre sono previste, ad ottobre, un’esposizione dedicata al rapporto fra il collezionista e l’artista, in questo caso fra la famiglia Zattoni e il noto esponente francese di Fluxus Ben Vautier e, a dicembre, una mostra che avrà come tema l’ornamento.


I libri selezionati per le esposizioni saranno in vendita nella GalLibreria in occasione delle inaugurazioni delle mostre e per tutta la loro durata. Da settembre saranno acquistabili anche online sul sito www.centrodi.it 




La mostra


Centro Di & Guests: Zona Archives. Libri d’artista - Artists’ books 1960>2018, che resterà aperta sino al 20 luglio (da lunedì al venerdì dalle 11 alle 18, il sabato su appuntamento), propone una scelta di significativi esemplari di libri d’artista provenienti dall’archivio della libreria e realizzati negli anni Sessanta e Settanta, anni cui il Centro Di era all’apice della sua attività libraria. Per completare la mostra con libri più recenti, in un percorso che arriva fino ai giorni nostri, il Centro Di ha invitato Maurizio Nannucci a presentare, come guest di questo primo appuntamento, una sua selezione dalle raccolte di Zona Archives relativa soprattutto al periodo che va dagli anni Ottanta fino a oggi.


Il tema del libro d’artista è presentato in circa 200 titoli e autori tra cui Stefano Arienti, James Lee Byars, Giuseppe Chiari, Hans-Peter Feldmamn, Gilbert & George, Ketty La Rocca, Sol LeWitt, Jonathan Monk, Maurizio Nannucci, Olaf Nicolai, Yoko Ono, Giulio Paolini, Dieter Roth, Ed Ruscha, Rirkrit Tiravanija, Andy Warhol, Lawrence Weiner, solo per citarne alcuni. Il libro d’artista, argomento affascinante e per certi aspetti controverso lungi dall’esaurirsi con una singola mostra e in un’unica proposta di vedute, sarà oggetto di altre esposizioni che si avvicenderanno con variazioni sul tema.


Maurizio Nannucci, uno dei protagonisti dell’arte italiana degli ultimi decenni, esplora nel suo lavoro le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista.
Zona Archives è un work in progress che Nannucci porta avanti dalla seconda metà degli anni Sessanta, parallelamente alla sua ricerca artistica. Zona Archives ha sviluppato e proseguito l’attività svolta dal 1974 al 1985 in via San Niccolò 119 da Zona non profit art space, che è stato uno dei più importanti e stimolanti spazi autogestiti da artisti promuovendo pratiche sperimentali e interdisciplinari e producendo oltre 300 tra mostre ed eventi.
L’archivio raccoglie oggi circa 30.000 documenti dell’arte degli ultimi cinquant’anni con fondi riguardanti la poesia concreta, i libri e i dischi d’artista, la small press scene e gli ephemera.
Organizza inoltre esposizioni dei materiali d’archivio ed eventi in collaborazione con musei, biblioteche e istituzioni pubbliche a livello internazionale, come la recente installazione sonora “ZonaRadio” all’HangarBicocca e la mostra “About Concrete Poetry”, attualmente in corso al Mamco di Ginevra.

Nicoletta Curradi 





lunedì 18 giugno 2018

Il Millennium Sunset Concert il 21 giugno a San Miniato al Monte

L’intero ricavato della serata sarà devoluto alla realizzazione di una scultura commemorativa per il millenario



Giovedì 21 giugno alle 19.30 il concerto di beneficenza organizzato dall’Associazione Passignano
Musiche dal Medioevo al contemporaneo, compresa una composizione inedita scritta da Ian C. Scott
Sul palco Orpheus Ensemble, La Filharmonie, orchestra da 25 elementi diretta dal M° Nima Keshavarzi,
Medici Dynasty produzione teatrale. Un dono e una sorpresa per tutti i partecipanti

Mille anni di musica, mille candele, mille partecipanti, una scenografia unica: quella del sagrato della Chiesa di San Miniato al Monte, con lo skyline di Firenze a fare da quinta al palco che ospiterà un’orchestra da 25 elementi giovedì 21 giugno, dalle ore 19.30 fino al tramonto. E’ il Millennium Sunset Concert, spettacolo di beneficenza patrocinato da Comune di Firenze e Consiglio della Regione Toscana, sostenuto da Palazzo Tornabuoni Associazione e organizzato dall’Associazione Passignano, no profit nata a Firenze nel 2017 con lo scopo di tutelare l'architettura, l'arte e le eccellenze italiane attraverso grandi eventi di fund raising finalizzati a un singolo progetto ben determinato. In questo caso il ricavato dalla vendita dei biglietti del concerto, incluso nel cartellone delle celebrazioni per i mille anni dell’Abbazia, sarà devoluto alla realizzazione di una scultura, che sarà donata alla comunità di San Miniato e installata presso il complesso ecclesiastico.
L’intera serata è pensata come un flusso continuo tra musica, teatro e danza, scandito dalla voce narrante dell’attore Glauco Mauri, che attraverso alcuni episodi chiave ripercorrerà la storia di Firenze e dell’Abbazia di San Miniato degli ultimi mille anni. La musica seguirà lo stesso percorso, accompagnando gli spettatori in un viaggio dal Medioevo alla contemporaneità. Quest’ultima sarà rappresentata da un’opera inedita, scritta per l’occasione da Ian Cecil Scott, compositore fiorentino e direttore artistico dell’evento, eseguita in prima assoluta la sera del 21 giugno.
The Millennium Composition è costituita da quattro movimenti ispirati ai quattro elementi dell’universo:  acqua, aria, terra e fuoco. Ciascun movimento è scritto secondo uno stile differente, in grado di evocare un luogo e una tradizione in particolare. L’acqua segue canoni orientali, con richiami a Cina, Giappone e Mongolia, l’aria ricorda la cultura yiddish e russa, il fuoco cita la cultura araba, mentre la terra parla il linguaggio dell’Occidente. Al termine di questo passaggio, i quattro temi si armonizzeranno, con un valzer viennese, diventando un unico movimento, e comunicando così un messaggio di pace e dialogo tra popoli, culture e percorsi diversi, eppure accordabili in un’unica melodia.
Ad aprire il concerto le musiche del Medioevo e del Rinascimento eseguite su antichi strumenti da Orpheus Ensemble. A seguire l’orchestra La Filharmonie, composta da 25 elementi e diretta dal Maestro Nima Keshavarzi, con Francesca Caligaris (soprano) e Antonia Fino (contralto), eseguirà musiche del repertorio classico, operistico e romantico, tra cui lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, O babbino mio caro, aria dell’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, e il Trittico Botticelliano di Ottorino Respighi. Ad accompagnare la musica saranno le performance teatrali a cura di Medici Dynasty produzione teatrale, che ridaranno vita ad alcuni tra i maggiori avvenimenti del millennio.
Il viaggio nel tempo terminerà con l’esecuzione del Millennium Composition, seguita da una preghiera a cura dell’Abate Bernardo, a cui faranno seguito un canto gregoriano e una sorpresa per tutti i partecipanti.
Il concerto terminerà quando il sole tramonterà dietro le colline, nel giorno del solstizio d’estate, facendo scivolare la platea nella luce dei vespri, momento altamente simbolico per la comunità benedettina. Come ricordo della serata ogni spettatore riceverà una candela e un portacandele realizzato esclusivamente per l’occasione da Migone, in edizione limitata di mille pezzi.
Il costo del biglietto è di 35 euro più i diritti della prevendita. I biglietti sono disponibili online su BoxOffice(http://www.boxofficetoscana.i t/event/millennium-sunset-conc ert/) e TicketOne (https://bit.ly/2ydIvXB) e nei rispettivi store, nonché direttamente a San Miniato al Monte, con la possibilità di acquistare gli ultimi biglietti all’ingresso fino alle ore 19 del giorno stesso del concerto.

Info:

Nicoletta Curradi 

domenica 17 giugno 2018

Fly presenta Reinvention il 19 giugno

Martedì 19 giugno, dalle 18 alle 21, in Borgo Pinti 20r, FLY- Fashion Loves You, il negozio-laboratorio creativo associato alla Fondazione Palazzi - Florence Association for International Education, propone REINVENTION, una serata di moda, musica e artigianato, organizzata dal dipartimento di moda della FUA Florence University of the Art.


Un evento all’insegna della reinvenzione di se stessi attraverso gli abiti che si scelgono di indossare ogni giorno, reinventando il passato nel presente. Questo fenomeno può riguardare i materiali, riciclati in una forma più contemporanea di stile ed espressione, oppure la ricerca dei migliori pezzi vintage, magari fatti a mano, sostenendo anche l'economia locale, andando su una strada diversa da quella dell'industria globale della moda “veloce”.
Ed è proprio con questa filosofia che la “reinvenzione” va a toccare il progresso, la produzione, la diversità.

Il programma prevede, oltre ad un allestimento originale dello spazio-laboratorio per l’occasione, anche la realizzazione personalizzata per gli ospiti di calzature e prodotti in pelle, e come novità ci sarà una performance di musica dal vivo del simpatico studente FUA Justin Bruno.

I dettagli dell'evento sono, come per ogni fashion aperitivo a Fly, coordinati e svolti dagli studenti e coinvolgono i corsi di diverse facoltà e dipartimenti di FUA Florence University of the Arts, come 
Apicius International School of Hospitality, Digital Imaging and Visual Arts, Fashiona and Accessory Studies and Technologies.

FLY Fashion Loves You
FLY è un laboratorio didattico e aperto al pubblico, che propone, senza scopi di lucro, con la formula del conto vendita, giovani designer emergenti, abiti vintage griffati e pezzi unici realizzati dagli studenti FAST Fashion and Accessories Studies & Technology, dipartimento accademico attivo nel settore della moda appartenente a FUA.FLY è continuamente alla ricerca di nuovi talenti – dai giovani designer che hanno già la propria linea, allo studente trasferitosi a Firenze per imparare i mestieri del settore. 

FUA The Florence University of the Arts
FUA, con le sue 9 facoltà nel centro storico di Firenze, ha 7 sedi all'avanguardia, tra cui vere e proprie finestre aperte sulla città e veri esempi di integrazione: un ristorante, una pasticceria, una casa editrice, due gallerie d’arte e di design, un negozio di moda, gestiti interamente dai propri studenti, senza scopo di lucro, con la formula dell'Experiential Learning. 

FLY REINVENTION 
19 GIUGNO 2018 ore 18-21
FLY Fashion Loves You
Borgo Pinti 20r - Info: + 055 260209 
Ingresso libero

Nicoletta Curradi 

giovedì 14 giugno 2018

A Firenze ritorna il grande tennis




Fino al 1994, il Circolo Tennis Firenze ha ospitato una tappa del circuito maggiore ATP, un torneo che vanta tra i vincitori fuoriclasse come Ilie Nastase (nel 1973, alla prima edizione), Adriano Panatta, José Luis Clerc, Vitas Gerulaitis e Thomas Muster, oltre alla partecipazione di un personaggio come Arthur Ashe. Nell’ultima edizione, Marcelo Filippini, regolarista che si attaccava alle caviglie dell’avversario senza più mollarle, come è tipico degli uruguagi, vinse in tre set contro Richard Fromberg, uno dei pochi australiani che giocava meglio sulla terra rossa. Da quel momento, i dirigenti del circolo hanno preferito concentrarsi sull’evento ITF Under 18, ancora oggi tra i più apprezzati a livello europeo e che ha appena visto concludersi la sua 43esima edizione.

Però, in una città dove il tennis è in costante crescita, c’era la volontà di tornare a organizzare un evento del circuito professionistico, partendo dalla categoria Challenger, dove l’Italia è protagonista assoluta. “L’occasione è arrivata quando abbiamo conosciuto Carlo Alagna e la sua società Makers che vanta una grande esperienza nell’organizzazione di tornei di questo livello – spiega Flavio Benvenuti, direttore del Circolo Tennis Firenze -. Ci è stata prospettata questa ipotesi e, dopo un’attenta valutazione, abbiamo notato un grande interesse da parte delle istituzioni e delle aziende alle quali abbiamo presentato il progetto, a partire da Toscana Aeroporti che sarà lo sponsor principale”.

I primi riscontri positivi hanno acceso l’entusiasmo, considerando che il circolo, nella sua ultrasecolare storia, ha ospitato anche incontri di Coppa Davis: “Abbiamo una forte connotazione sportiva e tennistica – ha aggiunto Benvenuti – e infatti abbiamo subitor icevuto il sostegno dei nostri soci: da parte di tutti c’è la consapevolezza che fra gli obiettivi del circolo c’è anche la promozione del tennis ad alto livello e organizzare un
orneo ATP Challenger è uno strumento importante per dare visibilità al nostro sport e al nostro club”.

Il torneo avrà un montepremi di 64.000 euro e si disputerà dal 29 settembre al 7 ottobre. Proprio la collocazione in calendario potrebbe rappresentare un punto di forza: trattandosi dell’ultimo torneo ATP Challenger sulla terra rossa in Europa, potrebbe attrarre importanti specialisti, a caccia di punti per migliorare la propria classifica mondiale prima della fine della stagione. Inoltre, saranno presenti alcune delle migliori speranze del tennis azzurro. In questo senso, il Circolo Tennis Firenze è lieto di annunciare che è già stata assegnata la prima wild card per le qualificazioni al 16enne Lorenzo Musetti, il nostro miglior giocatore juniores, che quest’anno ha vinto proprio il torneo ITF Junior organizzato alle Cascine.

Ma un ruolo decisivo lo reciterà anche la città perché è ferma intenzione degli organizzatori fare in modo che l’evento non sia vissuto solo all’interno del Circolo Tennis ma che abbracci l’intera Firenze, con le sue bellezze artistiche che saranno un richiamo fondamentale per i giocatori e gli spettatori. E infatti sono state previste attività promozionali affinché la città di Firenze sia la grande protagonista di un evento che alle spalle ha un progetto pluriennale con l’obiettivo di farlo diventare una grande realtà nel panorama tennistico nazionale e internazionale.







Torneo: Firenze Tennis Cup
sede: Circolo Tennis Firenze
Data: 29 settembre - 7 ottobre
Montepremi: 64.000 euro
Categoria: ATP Challenger

Nicoletta Curradi 


mercoledì 13 giugno 2018

Cuoio di Toscana, un evento speciale a Pitti Uomo 94



Tra gli ospiti il regista Stefano Lodovichi e l’artigiano di scarpe su misura Roberto Ugolini. Nel corner #MillennialSole saranno svelate le calzature realizzate dagli studenti di Polimoda

Cuoio di Toscana rocks: la live performance di una band che interpreta i capolavori del rock, un’esposizione di chitarre elettriche, una esclusiva cocktail list ispirata ai più celebri chitarristi della storia. La musica è stata il filo conduttore di #Leathersolerocks party, spumeggiante e colorato omaggio al cuoio da suola più amato dalle griffe internazionali svoltosi il 13 giugno nella P.O.P. Arena di Pitti Immagine Uomo 94, la nuova area relax ed eventi in optical technicolor di Pitti Immagine Uomo 94, nel piazzale centrale all’interno della Fortezza da Basso.

L’evento è stato una preview del nuovo grande progetto a firma Cuoio di Toscana, ancora top secret, che sarà svelato il prossimo autunno, in cui il Consorzio leader nella produzione di cuoio da suola (con quote di mercato pari al 98% della produzione italiana e oltre l’80% di quella europea) intreccerà le proprie attività con varie arti. In primis la musica, linguaggio trasversale, che avrà il compito di avvicinare i più giovani al mondo tradizionale e artigianale del cuoio.

Guest star del party Stefano Lodovichi, co-sceneggiatore e regista de Il Cacciatore (puntate 1 - 6), serie tv andata in onda in prima serata su Rai Due prodotta da Cross Productions, Rai Fiction e Beta Cinema, unica serie italiana in concorso alla prima edizione di Canneseries, vincitrice, con Francesco Montanari, del premio per la migliore interpretazione. Proprio Lodovichi firmerà la regia del nuovo progetto, a cui prenderà parte anche Roberto Ugolini, tra i più noti artigiani della scarpa su misura, anch’egli presente all’evento per Pitti.

In quanto sponsor tecnico di 5 progetti finali degli studenti Polimoda del corso in Footwear and Accessories Design, Cuoio di Toscana ha ospitato il corner #MillennialSole dove è stato possibile osservare in esposizione i progetti realizzati con il proprio cuoio da suola.

Dice Antonio Quirici, presidente di Cuoio di Toscana: “Abbiamo scelto il mondo della musica per il nostro nuovo progetto, e abbiamo scelto il rock perché crediamo che sia uno dei linguaggi più immediati, adatto al target giovanile e dinamico a cui ci rivolgiamo. Come per i precedenti progetti speciali che hanno coinvolto artisti quali Caterina Murino, Morgan e Patty Pravo, adesso lavoreremo con un regista di talento quale Lodovichi, e con un artigiano di grande valore quale Ugolini; sveleremo presto una star del mondo della musica. Il nostro intento è la divulgazione dell’alta qualità e del valore del Made in Italy, come il nostro cuoio, che è un prodotto d’eccellenza che caratterizza con eleganza, stile e raffinatezza le più belle scarpe del mondo. Siamo sicuri che il talento artigiano sia il grande patrimonio dell'Italia e che sia importante tutelarlo e farlo conoscere il più possibile, perché è solo riconoscendolo che non perderà mai di valore”.

Dichiara il regista Stefano Lodovichi: “Penso che sia importante lavorare per valorizzare il made in Italy. In particolar modo, la collaborazione con Cuoio di Toscana mi dà la possibilità di raccontare l’eccellenza artigianale della nostra terra e della mia regione. Il termine artigiano deriva dalla parola latina “ars, artis” e significa “arte”. L’artigiano è colui che esercita l’arte, il proprio talento, attraverso competenze precise e talvolta grazie all’utilizzo di strumentazioni meccaniche. Il regista è colui che mette in scena una storia secondo una visione personale, attraverso la conoscenza di un vocabolario specifico, di una grammatica precisa e degli strumenti del mestiere (come le tecniche di ripresa, di montaggio e molto altro). Per questo motivo, senza alcun dubbio, il regista può essere definito un artigiano. Non  è un caso infatti che i più grandi autori della storia del nostro cinema siano stati creatori di mondi, visionari e grandissimi sperimentatori in ambito tecnico sempre alla ricerca di linguaggi nuovi e unici perché in fondo creare un bel film non è così differente dal creare una bella scarpa. In fin dei conti parliamo sempre di potenziali opere d’arte”.

Cuoio di Toscana è un cuoio da suola unico ottenuto con concia lenta al vegetale, un processo antico basato sull’utilizzo di tannini naturali ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho. Il marchio nasce con l’obiettivo di farsi portavoce nel mondo della qualità Made in Italy: consumatori, produttori, designer e opinion leader nel settore della moda sono i primi destinatari delle sue attività di promozione e comunicazione.

Al Consorzio, aderiscono attualmente sette imprese accomunate dagli stessi valori - naturalità, eccellenza, stile, sostenibilità, comfort - dalla stessa tradizione artigiana e da un marchio, nato a tutela di un patrimonio di competenze e know how unico al mondo. Le aziende che fanno parte del brand sono di Santa Croce sull’Arno (Bonistalli e Stefanelli Spa) e di San Miniato, località Ponte a Egola (Gruppo Conciario CMC International Spa, Conceria Gi-Elle-Emme Spa, Cuoificio Otello, Lamonti Cuoio Spa, Conceria 3S Srl e Volpi Concerie Srl).

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

Enjoy Elba, la nuova rivista della perla dell:Arcipelago toscano



Ristoranti, produttori, tradizioni enogastronomiche, artisti, angoli meno noti e interviste a personaggi che hanno fatto la storia dell'isola, questo e molto altro ancora troverete tra le 148 pagine del primo numero di Enjoy Elba.
I lettori saranno guidati alla scoperta di luoghi, tradizioni e suggestioni culturali, oltre a proposte relative a mangiare, bere e vivere con stile l'isola d'Elba.
L’idea di realizzare un magazine per promuovere la perla dell'Arcipelago Toscano attraverso la grande ricchezza del suo patrimonio culturale, è nata tramite l’associazione Elba Taste e dal felice incontro con il progetto di Vetrina Toscana che ha permesso di muovere i primi importanti passi nella comunicazione di questo territorio.
“Enjoy Elba nasce dalla sfida di far conoscere e rappresentare l’Isola d’Elba al di là delle sue bellezze del mare e delle spiagge per le quali è diventata famosa, ma attraverso gli straordinari artigiani del cibo che sono presenti sull’Isola, i personaggi che hanno fatto la storia di questi luoghi, le innumerevoli presenze storico culturali delle quali è ricco questo territorio” - afferma Valter Giuliani, uno dei promotori di questo progetto.
La sfida è su molti piani: proporre un prodotto analogico in epoca digitale, proporre delle aziende attraverso il racconto per immagini e scritto dei protagonisti, per arrivare ai prodotti; spostare il punto di vista della comunicazione puntando sulla cultura di un territorio come attrattore turistico. Un modo di raccontarsi che ha preso le mosse dalle esperienze fatte con Vetrina Toscana, basato sul dialogo e l'intersezione tra enogastronomia, cultura e prodotti.
“Un modo nuovo di presentare il territorio in linea con le tendenze attuali del turismo con particolare attenzione alla qualità di prodotti e servizi, alla sostenibilità e all'autenticità dell'Isola” - dichiara Stefano Ciuoffo, Assessore alle Attività produttive, Turismo e Commercio della Regione Toscana, che prosegue - “Un'iniziativa di privati, ma con una visione di interesse pubblico”.
La rivista, che ha una tiratura iniziale di 20.000 copie, è composta da 148 pagine con testi in italiano, inglese e tedesco, sarà in distribuzione gratuita in tutto il territorio nazionale attraverso le agenzie di Viaggi del Mappamondo e in alcune agenzie in Svizzera e in Germania.
Sull'isola si troverà presso le biglietterie Blu Navy di Portoferraio e Piombino, gli Infopark e le Case del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e l’Associazione Albergatori.
Sarà disponibile anche una versione online scaricabile dal sito enjoyelba.eu
Alla realizzazione hanno contribuito tra gli altri: l’Associazione Albergatori, Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la compagnia di navigazione Blu Navy e aziende attente al territorio come Go Elba.



Nicoletta Curradi 




lunedì 11 giugno 2018

The elegance of speed, una mostra di fotografie dell Archivio Locchi a Palazzo Pitti




La mostra su"The Elegance of Speed"  fino al 16 settembre all'Andito dei Angiolini a Palazzo Pitti a Firenze espone 90 scatti inediti dell'Archivio Foto Locchi che vogliono celebrare i primi 'bolidi' della storia con El le fotografie che documentano le gare sulle strade della Toscana, i concorsi al Giardino di Boboli fra il 1934 e il 1965. Proprio a Firenze nel 1853 Barsanti e Matteucci idearono e brevettarono il primo motore a scoppio. La mostra si inserisce negli eventi in programma per Pitti Uomo 94.
La mostra esalta l'apprezzamento dell'automobile dal punto di vista della tecnica, dell'areodinamica e della struttura e rievoca un periodo di grandi trasformazioni anche nella viabilità cittadina e nella storia di Firenze. L'esposizione è articolata in tre sezioni, una è dedicata alle corse che attraversavano le dolci colline toscane grazie a una rete di competizioni (Circuito del Mugello, Coppa della Consuma, Circuito delle Cascine, Circuito di Firenze e Firenze -Fiesole). Nel giugno del 1935 il leggendario Tazio Nuvolari su un'Alfa Romeo bimotore preparata da Enzo Ferrari in persona battè il record di Hans Stuck proprio sulla Firenze-Mare. 
La seconda sezione riguarda i piloti, uomini innamorati della velocità, esponendo alcuni cimeli come caschi e tute. Oltre a Nuvolari, accanto a lui sono presenti Giannino Marzotto, il thailandese Principe Bira, l'aristocratico Felice Trossi, e la nobile Maria Teresa de Filippis soprannominata 'Pilotino'. Infine la terza sezione è dedicata alle carrozzerie, con tante foto che documentano i concorsi di eleganza destinati al mercato d'élite.

L'Archivio Storico Foto Locchi è tutelato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il suo alto valore artistico e documentaristico poichè raccoglie oltre 5 milioni di immagini sulla storia di Firenze e della Toscana dagli anni Trenta a oggi. L'Archivio nacque per volere di Tullio Locchi e Silvano Corcos, oggi Erika Ghilardi, discendente diretta della famiglia gestisce quello che è considerato un vero e proprio patrimonio della cultura italiana e internazionale.


Nicoletta Curradi

sabato 9 giugno 2018

Modartech, sfilano le creazioni 2018



È tornato puntuale l' 8 giugno l'appuntamento con il Fashion Show all'Istituto Modartech, la serata-evento durante la quale viene presentato al pubblico il risultato di un anno di lavoro creativo.
E per il 2018 gli allievi della scuola sembrano aver superato se stessi partendo da un tema al centro del dibattito internazionale – l’innovazione responsabile – declinato in una serie di proposte che mescolano la tecnologia, la sartorialità e l’impegno. L'evento si è tenuto nel nuovo padiglione del Museo Piaggio, con in passerella i lavori dei giovani designer allievi della scuola.
Si intitola “Respons-ability” il progetto nel quale arte del saper fare, ispirazione creative, ricerca e innovazione vengono sperimentate con un approccio responsabile.
Nascono così le collezioni dei ragazzi iscritti al terzo anno del Corso di Fashion Design che da quest’anno rilascia il diploma accademico equiparato alla laurea di primo livello grazie al riconoscimento arrivato all'Istituto Modartech dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca all'inizio del 2018 e che parifica l'esperienza triennale fatta a Pontedera ad un vero e proprio percorso universitario.  Creatività e grandi idee nelle collezioni dei ragazzi, che dal Fashion Show 2018 hanno regalato suggestioni, messaggi e spunti di riflessione sui nuovi modelli creativi e produttivi dell’industria della moda.

Artigianalità e innovazione al centro della collezione collettiva “Artigianal technology”, che ha visto gli studenti di Fashion Design del secondo anno impegnati nella realizzazione di una linea di k-way che unisce l'alto artigianato con le tecnologie del terzo millennio. Per la realizzazione dei capi è stata utilizzata la lana garfagnina tessuta a mano con antichi telai e tinta con colori naturali, applicata su nylon made in Italy con alte performance tecniche quali impermeabilità, idrorepellenza e traspirabilità con attivazione fisica e non chimica.

Gli studenti del corso di Fashion Technology hanno proposto invece un Omaggio a Cristobal Balenciaga, storico designer e innovatore nella moda (soprattutto per quel che riguarda forme e volumi) di cui ricorrono gli 80 anni dalla fondazione dell'atelier parigino. Per celebrare lo stilista e rendere omaggio alla sua creatività, gli allievi del corso hanno presentato una collezione reinterpretando in tessuti di canapa biologica un capo storico della maison utilizzando l'ultraviolet, colore pantone 2018 con trattamenti di colorazione sostenibile.






Infine  è stato possibile toccare con mano i risultati del progetto del Corso Fashion Design dedicato alla calzatura con  sneakers e “socks boots” mescolate in un perfetto connubio di design e progettazione creativa.

Sabato 9 e domenica 10 giugno, andrà in scena a Pontedera “Shopping ecologico”, due giorni organizzati da Confesercenti Toscana Nord. Modartech parteciperà all'evento con l'allestimento della mostra a villa Crastan “Riciclarte Lo Scarto Genera Arte"– che rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di giugno - di cui saranno protagonisti una serie di outfit che esprimono una visione sostenibile.
Nel corso del weekend l'Istituto parteciperà inoltre all'allestimento delle vetrine dei negozi del corso di Pontedera proponendo il tema della responsabilità e dell'arte del saper fare (esaltando l'artigianalità e il fatto a mano) grazie alle creazioni degli allievi dei corsi Fashion Design e Fashion Technology.

“Da una visione ambientalmente sostenibile, tema dei lavori dello scorso anno, siamo passati all’innovazione responsabile – spiega Alessandra Carta, Direttore Creativo di Modartech -. Un progetto che non implica soltanto un lavoro creativo, ma anche una presa di coscienza importante da parte dei ragazzi, che si devono chiedere il perché delle loro creazioni”.
“Dare sempre di più, è questo l'obiettivo che ogni anno poniamo a noi stessi e ai ragazzi che frequentano i nostri corsi – spiega Alessandro Bertini, direttore dell'Istituto Modartech - I progetti dei giovani talenti, espressione di artigianalità, ricerca e tecnologia, presentati all’interno dei nuovi spazi del Museo Piaggio, tra moto d’epoca, Vespe e Ape, da sempre espressione del design italiano, rappresentano i valori fondanti e la vera essenza del made in Italy dove l’attenzione al bello e l’alta qualità rendono unico il nostro paese. Perché la moda non è solo un puro esercizio di stile,  ma anche uno specchio dei tempi.”

I partner
Il Fashion Show è stato realizzato dall’Istituto Modartech in collaborazione con Comune di Pontedera e Fondazione Piaggio, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e Centro di Firenze per la Moda Italiana.
Tra i partner tecnici: Campolmi Roberto Filati, Confesercenti Toscana Nord, Esanastri, Eurostick,  Frizza,  Ghioldi, GIT, Hemmers, Italian Converter,  Italtessil, Leathertex, Lamintes, Ditta Giovanni Lanfranchi, Laura de Cesare Tessitura, Luca Niccolini Confezione, Maeko, Calzaturificio Maruska, Confezione Remy,  Sardelli Rinaldo Modelleria,  Circolo Fotografico L’Occhio Sensibile, Elevent, MB Vision, Renè Olivier Production, Valdera Video. Shooting fotografico a cura dello studio Gianni Ugolini; djset a cura di Bruni & Danielle e Impure, con special partner Where is Daddy?


Nicoletta Curradi 

giovedì 7 giugno 2018

Estra supporta le start up innovative


ESTRA. Presentazione all'hotel Cavour di Firenze. 
Al via “E-qube Startup&idea Challenge” a supporto di progetti ad elevato valore innovativo e tecnologico.
Formazione, mentorship e supporto al business al centro del programma di accelerazione promosso da Estra S.p.A. ed in collaborazione con Nana Bianc
Investimenti fino a 120.000 euro per l’implementazione dei migliori progetti selezionati.
Estra S.p.A. in collaborazione con Nana Bianca dà avvio oggi al programma “E-qube Startup&idea Challenge”.
L’iniziativa, ideata da Estra S.p.A. e sviluppata in collaborazione con Nana Bianca, si rivolge alle start up, ma anche a gruppi non ancora costituiti in società di capitali, che intendono portare avanti progetti di sviluppo di prodotto o di servizio di natura informatica o tecnologico-manifatturiera ad alto potenziale innovativo con prospettive di sviluppo commerciale attraverso la rete e il digitale.
Obiettivo della selezione è l’individuazione e il lancio sul mercato delle migliori idee in ambito digital ed energy sia in termini di sviluppo tecnologico che di crescita di mercato al fine di fornire supporto e accelerazione ad iniziative imprenditoriali innovative.
I progetti e le idee tecnologiche, con forte connotazione digitale, dovranno essere relative alle seguenti aree di mercato: Sharing & Circular Economy, Smart Cities Solutions, Internet of Things, Energy Efficiency & Mobile, Retail Energy & Fintech, Mobility, Telecommunications, Machine learning & AI solutions, Marketing & Communications.
“L’ideazione e promozione di E-qube Startup&idea Challenge da parte di Estra conferma ancora una volta la forte attenzione del nostro Gruppo nei confronti dei valori dell’innovazione e dello sviluppo imprenditoriale nell’ottica di costituzione della smart city del futuro. La sfida ’e-qube” lanciata da Estra nasce con la volontà di trovare e supportare idee che abbiano forza, prospettive e grande consistenza in aree ad altissimo potenziale di sviluppo. Questo progetto rappresenta al contempo un’opportunità per la nostra società, che si apre al mondo delle start-up, e per quest’ultime che possono avvalersi del supporto di una realtà strutturata come quella di Estra.” ha dichiarato Francesco Macrì, Presidente di Estra.
“Aprire un canale di dialogo tra le grandi imprese come Estra e nuove startup digitali. Questo è particolarmente importante in un contesto come quello italiano, dove, se da un lato le startup non possono contare su un mercato dei capitali privati sviluppato come in altri paesi, dall’altro i grandi gruppi industriali non sempre riescono a cogliere le opportunità delle nuove tecnologie introdotte dalle startup e lavorare davvero in ottica di open innovation. L’unione delle forze del network digitale di Nana Bianca e la profonda conoscenza del settore utility di Estra sono il primo passo verso questo obiettivo. Siamo sicuri che il progetto porterà a risultati soddisfacenti.” ha dichiarato Silvio Agresti, Direttore del programma di Nana Bianca.
I soggetti interessati a partecipare, possono presentare la propria candidatura al programma, a partire da oggi, entro il 28 settembre 2018. Al termine della call si procederà alla valutazione delle proposte ricevute e all’individuazione di quelle più interessanti in termini di contributo innovativo, sviluppo tecnologico, potenzialità di mercato nonché di pertinenza rispetto ai settori previsti dal regolamento. I progetti selezionati, scelti da esperti del settore nominati da Estra S.p.a. e Nana Bianca, accederanno al programma di accelerazione e riceveranno un grant di investimento di importo fino a 40.000 euro che sarà elargito da Estra S.p.A (per un impegno finanziario complessivo fino a 120.000 euro).
L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, si arricchisce da quest’anno del programma di accelerazione di Nana Bianca promosso da Estra S.p.A.; tale percorso di accelerazione è volto a fornire supporto ai fini della creazione di nuove imprese e/o accelerazione di start up già esistenti cercando sinergie e integrazioni con i business tradizionali di Estra .
Le start up selezionate avranno pertanto l’opportunità di seguire un programma di accelerazione della durata di 16 settimane che prevede moduli di formazione imprenditoriale a supporto dello sviluppo del business curati da Nana Bianca e con il contributo di Fondazione CR Firenze e Fondazione per la ricerca e l’innovazione dell’università degli studi di Firenze.


Nicoletta Curradi 

mercoledì 6 giugno 2018

Alla Tornabuoni Arte una personale dell'artista norvegese Anne-Karin Furunes



Tornabuoni Arte ospita dall8 giugno  la personale dell’artista norvegese  Anne-Karin Furunes.



Anne-Karin Furunes (Trondheim – Norvegia, 1961), ha compiuto studi artistici a Oslo e Trondheim e di architettura a Londra e Copenhagen. Ha realizzato una serie di lavori pubblici in Norvegia ed ha tenuto mostre personali in Europa, Canada e Stati Uniti. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni come The National Museum of Contemporary Art ad Oslo, The National Museum of China a Pechino e The Museum of Art and Design a New York.
Nei suoi dipinti Anne-Karin Furunes utilizza foto d’archivio di volti anonimi per indagarne la personalità e l’identità, ricercando negli sbiaditi tratti fotografici labili tracce di vite dimenticate e personalità sfuggite al registro della storia. Gli ingredienti usati sapientemente dall’artista nelle sue tele sono la luce e la memoria. I suoi lavori hanno come riferimento la suggestione dello scorrere della storia e dell’essere umano che la vive, solo nelle ultime opere tra i soggetti scelti dall’artista compaiono anche elementi naturali. «Anne-Karin Furunes – scrive Rachele Ferrario nel catalogo della mostra – da molti anni s’interroga sulla storia, sul bisogno oggi sempre più impellente “di conservare per preservare e di preservare per tramandare”. I volti femminili cui ha ridato vita in questi ultimi decenni ci raccontano battaglie personali e collettive, evocano le tragedie che hanno attraversato l’Europa e il mondo occidentale, il crollo dell’impero zarista e austroungarico, due conflitti mondiali, la Shoah e l’eugenetica, una guerra fredda; e battaglie che per i ventenni degli anni Ottanta hanno rappresentato un simbolo e la fine di un’epoca: la protesta contro il regime cinese degli studenti universitari di Pechino nella piazza di Tienanmen (cui si riferisce una serie dei suoi ritratti) e il crollo del muro di Berlino.»
Furunes osserva e memorizza le fotografie, poi le riproduce su superfici verniciate grazie a migliaia di perforazioni. Una tecnica che ha una dimensione artigianale, quasi scultorea, fatta con punzone e martello. I buchi-incisioni hanno dimensioni diverse per far passare la luce che definisce, attraverso i rapporti di chiaroscuro, i tratti dell’immagine. La perforazione funziona come un negativo, come la lastra di un’incisione. Ad un primo fuggevole sguardo ciò che vediamo dell’opera è una tela ricoperta da centinaia di fori perfetti di dimensioni diverse. Soltanto distanziandoci dalla superficie del quadro emerge un volto o un paesaggio, all’inizio soltanto un’allusione all’immagine ritratta, poi, tanto più ci si allontana dall’opera, la rappresentazione si definisce in modo più nitido. Se si sbaglia punto strategico, l’immagine svanisce. Dice Anne-Karin dei suoi disegni di buchi: “L’immagine evapora appena ci si avvicina alla tela. Da vicino si vedono le pareti reali attraverso i buchi vuoti”. Grazie al variare della luce e delle condizioni metereologiche del giorno e dello spazio per cui vengono pensate e in cui sono allestite, queste opere si arricchiscono sempre di nuovo e rinascono a una propria nuova vita.

Nicoletta Curradi