domenica 23 dicembre 2018

UAM Pass, un biglietto lungo un anno ai Musei del Bargello



Dal 1 gennaio 2019, i Musei del Bargello amplieranno l’offerta e le modalità di visita con l’introduzione di nuove tipologie di bigliettazione. Oltre a mantenere le tariffe e i singoli biglietti in vigore per ciascun istituto (Bargello 8 euro, Cappelle Medicee 8 euro, Davanzati 6 euro), sarà possibile acquistare un biglietto cumulativo, al costo di 18 euro, valido 3 giorni dalla data di emissione e, soprattutto, la grande novità sarà la possibilità di acquistare lo UAM Pass – biglietto annuale per 50 euro. 
Questa tessera offrirà un numero di accessi illimitato a tutto il gruppo dei Musei del Bargello, garantirà la priorità di ingresso, la possibilità di visitare le mostre senza maggiorazione del biglietto, la partecipazione gratuita a visite guidate, conferenze, eventi, laboratori per famiglie e concerti durante l’apertura dei Musei. Lo UAM Pass potrà essere acquistato nelle biglietterie dei Musei del Bargello (Cappelle, Davanzati e Bargello stesso) oppure online, e consentirà inoltre di usufruire di un 15% di sconto nei bookshop dei Musei del Bargello.


Il Direttore dei Musei del Bargello, dottoressa Paola D’Agostino, spiega che «l’introduzione di UAM Pass – un biglietto lungo un anno, così l’abbiamo definito, è stata oggetto di attenta valutazione da parte del CdA e del Comitato Scientifico dei Musei del Bargello e, quindi, approvata dalla Direzione Generale Musei. La maggior parte delle card e delle politiche di bigliettazione introdotte negli ultimi anni sono indirizzate prevalentemente ai turisti in visita per pochi giorni a Firenze. UAM Pass va ad arricchire ulteriormente le proposte già in essere perché è dedicato in primo luogo a fidelizzare i residenti a Firenze e in Toscana, ma naturalmente è esteso a tutti, visitatori italiani e stranieri per incoraggiarli a tornare più volte, seguendo percorsi unici e itinerari di visita, attraverso il centro storico fiorentino per rivedere le collezioni dei Musei del Bargello, scoprirne aspetti inediti, e immergersi nei principali edifici monumentali della città. UAM Pass vuole anche incentivare una diversa modalità di visita e fruizione dei Musei del Bargello: l’atmosfera che caratterizza molti degli istituti afferenti ai Musei del Bargello è di accoglienza, intimità, possibilità di soffermarsi a guardare le opere, interagire con esse, in modi diversi e meno frettolosi. Con lo UAM-Pass i possessori potranno sentirsi componenti attivi di questi Musei per condividere e raccontare essi stessi la storia del Rinascimento e dell’eccellenza dell’arte fiorentina, italiana e del mondo».

Per raccontare la ricchezza delle collezioni, per tutelare la preziosità ed unicità dei monumenti che le accolgono, il 2019 sarà un anno ancora più ricco di novità, con nuovi allestimenti, inaugurazioni, eventi culturali, attività didattiche, e avvio di grandi lavori strutturali che la Direzione dei Musei dei del Bargello è lieta di anticipare al pubblico che vorrà visitare più volte questi splendidi cinque musei nel corso del prossimo anno.
Comunicazione, promozione, eventi e didattica: i Musei del Bargello al servizio degli amanti dell’arte
Il nuovo Pass si inserisce in più ampio e articolato piano di comunicazione e promozione il cui fine è favorire la miglior conoscenza di questo complesso museale la cui genesi organizzativa è relativamente recente. I Musei del Bargello comprendono ben cinque gioielli monumentali (Bargello, Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, Orsanmichele e Casa Martelli), ciascuno con una propria storia e identità ma tutti saldamente legati tra loro da una fitta trama di connessioni e rimandi storico-artistici. I cinque musei sono inoltre i luoghi privilegiati attraverso i quali scoprire, leggere e ammirare, attraverso le sue testimonianze scultoree, la storia dell’arte rinascimentale fiorentina nel suo nascere e divenire. 
Passaggi importanti di questo messaggio comunicativo sono stati, nel 2018, la presentazione della nuova denominazione, dell’identità visiva unitaria e il lancio di una campagna social sul nuovo profilo Instagram. Per il nuovo anno verranno realizzate delle nuove brochures dei musei che illustreranno ai nostri visitatori, in modo semplice ed elegante, gli ambienti e quei capolavori “da non perdere” che rendono questi musei famosi in tutto il mondo.
Una nuova segnaletica di orientamento per i visitatori e delle didascalie aggiornate verranno realizzate all’interno del Museo delle Cappelle Medicee sviluppando un modello informativo che verrà quindi esteso agli altri quattro musei.
I Musei del Bargello sono luoghi vivi all’interno dei quali turisti e fiorentini possono vivere una molteplicità di esperienze culturali come concerti, eventi, presentazioni, performance. Tra i più noti si possono ricordare i concerti dell’Estate al Bargello e i Giovedì a Casa Martelli. Per il 2019 questi musei vogliono tentare un salto di qualità: non limitarsi a ospitare tali iniziative ma diventare parte attiva della loro programmazione e organizzazione. Per tale ragione verrà nominata ad inizio 2019 una Commissione artistica, composta da personalità illustri del mondo della cultura, che avrà il compito di vagliare e selezionare le proposte culturali che saranno presentate all’interno di un bando pubblico.
Nel prossimo anno verrà poi sviluppato un programma didattico che mira a collocare i musei nella loro funzione primaria di educazione al patrimonio, realizzata anche secondo le più moderne forme di mediazione di conoscenza. Tra visite guidate e laboratori didattici si sta pazientemente costruendo una rete di potenziali visitatori futuri e, soprattutto, si sta conducendo una campagna di conoscenza e divulgazione del nostro patrimonio, in forme più tradizionali e in forme di comunicazione digitale. Particolare attenzione verrà riservata ai temi dell’inclusione e dell’accessibilità attraverso appositi laboratori multisensoriali destinati alle persone ipovedenti.
Durante le vacanze di Natale e tra gennaio e marzo sono previste una serie di visite didattiche alle collezioni dei Musei. In particolare saranno calendarizzate delle visite per famiglie dedicate alla scoperta della Firenze dei Medici e ai maestri di Leonardo da Vinci attraverso le collezioni del Bargello e di Orsanmichele e di Palazzo Davanzati.

Restauri, riallestimenti e grandi lavori strutturali: i Musei del Bargello al servizio del patrimonio 
Nei Musei del Bargello è in corso un ampio programma di rinnovamento che investe soprattutto una nuova e più moderna filosofia espositiva. In maniera graduale, e mantenendo l’obiettivo primario di garantire al pubblico la possibilità di accesso al maggior numero di sale possibile, molti ambienti sono stati ripensati e verranno riallestiti secondo più aggiornati criteri di allestimento, oltre a migliorare la sicurezza delle collezioni. Si avrà cura inoltre di ampliare e rendere più moderni ed efficaci gli apparati didattici e la segnaletica di orientamento visitatori al fine di migliorare la fruibilità degli edifici monumentali e delle collezioni, nonché renderle più accessibili ai giovani e alla nuove fasce di visitatori dei nostri Musei.
Al Museo Nazionale del Bargello a inizio anno avremo gli esiti della gara, in corso con Invitalia, per la fornitura di nuove vetrine dopodiché partiranno, tra giugno e settembre 2019 i riallestimenti della Sale degli Avori e della Sagrestia, realizzati su progetto di Guicciardini e Magni, che si prevede di concludere entro il nuovo anno. Riaperte al pubblico queste due importanti sezioni verranno riallestite la Sala del Medagliere e quella barocca, con l’esposizione anche nuove di sculture che finora erano tenute nei depositi dei Musei.


Nicoletta Curradi

venerdì 21 dicembre 2018

Home TexStyle a febbraio a Firenze

Torna in grande stile a Firenze la fiera sulle collezioni di biancheria per la casa, tessile per l’arredamento e nautica.Firenze Home TexStyle, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con Acropoli Srl di Bologna, si svolgerà dal 2 al 4 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso in contemporanea con la 12° edizione di Immagine Italia & Co., anteprima collezioni intimo – lingerie, promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Pistoia.  
La manifestazione va a colmare un tassello rimasto vuoto in questi ultimi anni (dal 2014) nel panorama fieristico italiano, cioè un evento interamente dedicato all’eccellenza del ‘pianeta’ tessile. Coinvolti tutti i settori del comparto: dalla biancheria alle tovaglie, tende, tappeti, editoria tessile, tessile per la nautica.


Una mostra che vuole ripartire alla grande per rispondere alle esigenze sia del mercato italiano che internazionale, ma a misura d’uomo, alla quale sarà infatti riservato il padiglione Cavaniglia.3.300 metriquadri di forte allure e suggestione con le mura perimetrali del monumento ‘mediceo’ cinquecentesco a vista su un lato dell’edificio.

Uno spazio di grande fascino e supertecnologico, a disposizione delle aziende espositrici che da sabato 2 a lunedì 4 febbraioprossimo presenteranno i mood del momento, i nuovi stili e le ultime tendenze associate ad accostamenti inediti ed originali per un pubblico di buyer, professionisti e operatori di settore sempre più esigenti e a caccia di nuove proposte e suggestioni creative.   

L’intento è quello di mostrare in tutta la sua vitalità ed ampiezza di espressioni il talento italiano e l’artigianalità delle aziende italiane di settore, della quale oggi più che mai abbiamo bisogno per rilanciare l’economia italiana. Con il made in Italyil prodotto italiano viene infatti percepito non solo come prodotto d’eccellenza e di qualità ma anche come simbolo di un insieme di valori tradizionali senza uguali nel resto del mondo.  Il confronto con l’estero è aperto attraverso l’invito rivolto ad aziende internazionali.

L’ambizione è quella di riportare a Firenze la fiera di riferimento su scala nazionale per il tessile declinato su tutti i settori. Ne è convinto Carlo Amadori amministratore unico di Acropoli, partner di Firenze Fiera nella progettazione e commercializzazione dell’evento, che afferma: “Dopo aver progettato ben 78 manifestazioni in Italia, da Abitare il Tempo e Tesori dal Tempo di Verona al Salone dell'arte del Restauro a Ferrara, fino ad AbitaMi, nel settembre 2011 in concomitanza con il Macef e sempre per Fiera Milano, aver collaborato ad HOMI -  ho compreso quanto mancasse una manifestazione di settore: l’importanza del tessuto in Italia ha fatto sì che mi rendessi conto che bisognava tornare a pensare ad un’unica manifestazione.  La presenza di Immagine Italia in questo panorama, da ormai 13 anni, ha fatto sì che, insieme a Firenze Fiera si tornasse a puntare su un’unica fiera del tessile, ampliando il tema intimo / underwear fino a ricomprendere i settori: Biancheria, Tovaglie, Tende, Reggitende, Tappeti, Editoria Tessile e Nautica”.
“Nasce così Firenze Home TexStyle– conclude Amadori - il nuovo grande evento sul tessile per la casa che mi auguro possa diventare il punto di riferimento per aziende, espositori e buyer per il mondo tessile.”

INFO:
Firenze - Fortezza da Basso – Padiglione Cavaniglia
Da sabato 2 a lunedì 4 febbraio 2019
 Orario di apertura : sabato 2 e domenica 3 febbraio: 9,00 – 18,00 – lunedì 4 febbraio: 9,00 – 15,00

Nicoletta Curradi 

giovedì 20 dicembre 2018

La Terrazza Marasco vive anche in inverno in chiave streetfood



Trippa, lampredotto e altre specialità tipiche fiorentine sbarcano in piazza Poggi
I piatti più rappresentativi della cucina di strada fiorentina in uno dei luoghi più iconici della città: al Kiosko di Easy Living sulla Terrazza Marasco (piazza Poggi) sbarca lo streetfood degli Eredi Nigro. Ogni giorno, domenica esclusa, dalle 11 alle 17 sarà possibile gustare trippa, lampredotto, lingua, hamburger, hot dog di chianina e altre specialità della tradizione fiorentina con vista sull’Arno e sulla città.
Chiusa la stagione estiva, che vede Easy Living protagonista da oltre 10 anni in San Niccolò, la Terrazza Marasco torna così a vivere anche d’inverno, grazie alla collaborazione con Lorenzo Nigro, titolare e volto di uno dei food truck più celebri d’Italia.
Sulla lavagna sarà sempre possibile scegliere tra diversi piatti del giorno come inzimino di lampredotto con carciofi, porri, bietole o fagioli con pomodoro, peposo, bollito, poppa o nervetti in insalata. Tra i best seller della ditta Eredi Nigro naturalmente il panino con il lampredotto “con il tuffo” (ovvero con il pane imbevuto nel brodo), anche in versione salsa verde al tartufo e piccante, seguita dalla vaschetta di trippa, l’hamburger e l’hot dog di chianina.
“Questa partnership – dichiarano i titolari di Easy Living ed Eredi Nigro – sancisce la collaborazione tra due realtà appartenenti a mondi differenti ma ugualmente radicate in città. Un segnale positivo per Firenze e un modo per valorizzare una zona che d’inverno entra in letargo, ma è comodamente raggiungibile anche in auto, restando fuori dalla Ztl”.
“Ci aspettiamo molti fiorentini in pausa pranzo – aggiungono i gestori dell’attività – anche perché in quest’area della città manca un prodotto del genere. Ma anche famiglie e stranieri”. Per questo ci saranno anche ricette più family oriented e proposte veg in grado di accontentare il gusto di un pubblico più ampio, con prezzi pop da 1 euro per il crostino fino ai 3,5 euro del panino e i 5 euro per l’hamburger.



Nicoletta Curradi 

mercoledì 12 dicembre 2018

Una nuova mostra a Casa Buonarroti: Vasimania


Nel 1726 usciva a Firenze il De Etruria Regali di Thomas Dempster con l’aggiunta delle Explicationes et conjecturae di Filippo Buonarroti, il quale aveva corredato l’intera opera di un ricco apparato grafico di reperti archeologici. Partendo da questa importante pubblicazione curata dal Buonarroti, la mostra Vasimania intende analizzare l’interesse per una classe di materiali che da questo momento entra sempre di più nel panorama antiquario e collezionistico: la ceramica. Il contributo dato dal Buonarroti, attraverso le immagini, allo studio dei vasi, allora considerati etruschi, ben presto darà origine all’importante dibattito sui luoghi di produzione di tali manufatti – risolto grazie all’intuizione di Luigi Lanzi all’inizio dell’Ottocento – e alla formazione di grandi collezioni di ceramica.
 La mostra è suddivisa in tre sezioni. La prima sezione, La forza dell’immagine, è dedicata alle pubblicazioni settecentesche che trattano di ceramica e che vedono la luce sulla scia delle Explicationes et conjecturae, fino ad arrivare alle opere monografiche, come quella monumentale di Pierre-François Hugues d’Hancarville (1766-1776) e quella di Wilhelm Tischbein (1791-1795) sulle collezioni di sir William Hamilton, o quella antologica di Giovanni Battista Passeri (1767-1775) sulle principali collezioni vascolari italiane dell’epoca. 
Nella seconda sezione si sviluppa il tema Un nuovo collezionismo. Il panorama collezionistico dell’epoca è univoco sia per quanto concerne le più ridotte ma selezionate collezioni, sia per le più copiose. A Firenze una considerazione particolare merita la collezione granducale che ha origine fino dal “bellissimo vaso di terra antiquissimo”, destinato a Lorenzo il Magnifico. L’importanza e la cura dedicata dai Medici al collezionismo di ceramica antica è testimoniato da una serie di manufatti, come i piani di tavolo in commesso di pietre dure eseguiti dalla Manifattura granducale. La terza sezione, Il Vaso Medici, è dedicata al vaso marmoreo che Filippo Buonarroti, come testimoniano disegni conservati tra le sue carte, ebbe modo di ammirare a Roma a Villa Medici prima che venisse portato a Firenze, il che sarebbe avvenuto solo nel 1770. Restaurato nel 1779 da Francesco Carradori, il vaso fu esposto nella Galleria degli Uffizi, nella Sala dei Niobidi, dove costituì una delle attrazioni maggiori per visitatori e artisti.


Firenze, Casa Buonarroti, 12 dicembre 2018 - 28 febbraio 2019

Nicoletta Curradi 

lunedì 10 dicembre 2018


Dal 14 dicembre 2018 al 5 maggio 2019 a Palazzo Monferrato
Via San Lorenzo 21 - Alessandria

Vernissage di venerdì 14 dicembre 2018  ORE 18 Ingresso APERTO A TUTTI

#AlessandriaScolpita |1450-1535 Sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento


Stiamo entrando nella settimana clou dell’inaugurazione di una mostra enorme: Alessandria Scolpita porta a Palazzo Monferrato una cinquantina di opere per un totale di 70 pezzi quasi tutti restaurati di recente, provenienti da 37 prestatori fra privati e musei (da Roma, Milano, Torino, Genova, Savona e Chiusi della Verna), con il coinvolgimento di Confraternite e Chiese di varie località piemontesi delle province di Torino, Asti, Cuneo oltre naturalmente ad Alessandria, la più rappresentata. 
La mostra vuole ricostruire l’identità culturale originale del territorio dell’attuale provincia di Alessandria fra Gotico e Rinascimento. 
Avrà una durata importante (fino al 5 maggio) e ha raccolto molti consensi e patrocini da istituzioni e privati. Insomma, un lavoro enorme che merita di essere raccontato.

Si tratta anche di un nuovo modo di proporre una città che vuole recuperare un ruolo artistico e culturale. Anche per turismo.

La mostra di Palazzo Monferrato infatti ha un collegamento esterno dall’esposizione, con sette punti di interesse artistico nella città.

Sette sono le sedi in cui sono presenti opere di scultura e di pittura - legate al filo della narrazione espositiva di Palazzo per fare conoscere la città anche proprio attraverso l’arte e la sua cultura. Questi punti esterni al Palazzo, sono uniti da un fil rouge di storia dell’arte.
Per questo itinerario culturale e affascinante, che può essere libero o guidato, sono previsti materiali di supporto per chi volesse da dicembre a maggio, scoprire liberamente il prosieguo della mostra in città, oppure optare per visite guidate e organizzate (una al mese), itinerari artistici da godere “a piedi” che fanno conoscere il valore  culturale e slow di questa bella città piemontese
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Nicoletta Curradi

venerdì 7 dicembre 2018

"Firenze su misura", la nuova guida dell'alto artigianato fiorentino


Una prestigiosa iniziativa è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno della Fondazione CR Firenze con la creazione di  ‘Firenze su misura’, la guida dedicata all’alto artigianato fiorentino.

Una nuova edizione rinnovata nel design e nei contenuti in cui storie, volti e immagini raccontano l’eccellenza dei mestieri d’arte a Firenze. attraverso sei categorie - home décor, gioielleria, pelle, accessori, sartoria e profumi – una selezione dell’artigianato fiorentino e con esso il passato, il presente e il futuro della città stessa. Un viaggio suggestivo tra tradizione, manualità e creatività, attraverso botteghe ultracentenarie, ma anche laboratori di recente costituzione e artigiani che di queste arti si sono innamorati e che sono ritratti nella nuova edizione di ‘Firenze su misura’. La guida dedicata all’alto artigianato fiorentino rinnovata nel design e nei contenuti è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno di Fondazione CR Firenze, e con il patrocinio del Comune di Firenze. Attraverso storie e immagini ‘Firenze su misura’ apre le porte di quelli che sono dei veri e propri templi del saper fare agli amanti del bello, mostrandone, oltre ai volti, le creazioni più iconiche selezionate appositamente per questa pubblicazione. Sono 280 pagine in doppia lingua (inglese-italiano), ricche di colore, con più di 350 foto inedite scattate da Dario Garofalo. La guida è presente nelle migliori librerie della Toscana, di Milano e Roma, e distribuita nelle più importanti strutture alberghiere di Firenze.



Il volume è stato presentato  il 6 dicembre scorso al Museo  Nazionale del Bargello, da sempre luogo di grande ispirazione per l’artigianato, grazie ai capolavori e alle collezioni qui custodite. Al progetto Firenze su misura sono legati 7 video, realizzati appositamente e dedicati alle sei categorie della guida, che attraverso ritmo, colore e scene di lavorazione, mostrano sia la grande manualità e sapienza di questi artigiani che la loro creatività e contemporaneità.
La guida è stata realizzata anche grazie al contributo di The Mall Luxury Outlets, da sempre impegnato a valorizzare qualità, bellezza, eleganza e il legame con il territorio.
A partire da fine agosto, per due mesi, The Mall Firenze sarà il luogo di un ciclo di appuntamenti che vedranno come protagonisti alcuni dei maestri artigiani in collaborazione con OMA e Gruppo Editoriale.


"La Fondazione è lieta di aver sostenuto questa guida perché rappresenta una vetrina importante delle eccellenze fiorentine - ha affermato Giovanni Fossi, consigliere di Fondazione CR Firenze e vicepresidente OMA - Da anni, con OMA siamo impegnati per dare visibilità e offrire un aiuto alle botteghe artigiane, che vantano un incredibile know how e meritano di essere conosciute e valorizzate".  


“Le nostre aziende ne hanno fatta di strada - racconta Maria Pilar Lebole, responsabile Associazione OMA per Fondazione CR Firenze- Hanno dimostrato di segnare un modello vivo e produttivo e una continua proposta stilistica e formale. Alcuni dei maestri artigiani qui raccontati, sono approdati, con le loro opere d’autore, nei più importanti parterre europei e internazionali e hanno portato lo stile fiorentino all’attenzione dei più quotati critici e esperti di mestieri d’arte.”

“Nell’anno della candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l’artigianato - aggiunge Cecilia Del Re, assessora Sviluppo economico e turismo città di Firenze, che ha dato il suo patrocino all’iniziativa - ci fa molto piacere presentare questa guida: uno strumento utilissimo non solo per i cittadini, ma anche per tutti coloro che vengono a visitare la nostra città e possono trovare nelle botteghe fiorentine luoghi di storia e saper fare. Un saper fare che si tramanda di generazione in generazione e che proprio qui trova linfa e un ambiente da sempre creativo.”
“I Musei del Bargello (nella nuova articolazione che comprende oltre allo stesso Bargello, capofila, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Cappelle Medicee) - spiega Paola d’Agostino, direttrice dei Musei del Bargello - raccontano attraverso le proprie collezioni, edifici e vicende storiche, lo strettissimo nesso tra sofisticata invenzione artistica ed esperta technè artigiana della città gigliata. Siamo lieti, quindi, di ospitare la presentazione di Firenze su misura proprio al Bargello che, con le sue collezioni enciclopediche di sculture e arti decorative, rende visibile l’eccellenza delle manifatture fiorentine del passato che trova ancora oggi eco nelle botteghe presentate in questa guida”.

Nicoletta Curradi

mercoledì 5 dicembre 2018

Dal 6 dicembre l'Antologia scelta 2019 della Tornabuoni Arte


TORNABUONI ARTE
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ANTOLOGIA SCELTA 2019
Firenze, Lungarno Benvenuto Cellini 3
Inaugurazione sede Firenze
giovedì 6 dicembre 2018, ore 18.00

Tornabuoni Arte propone anche quest’anno il consueto appuntamento con la mostra antologica della sua collezione, come sempre con una doppia inaugurazione nelle sue sedi di Firenze e di Milano. Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2019, aprirà giovedì 6 dicembre alle ore 18.00 nella galleria fiorentina in lungarno Benvenuto Cellini 3 e giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, presso la sede milanese di via Fatebenefratelli, 36.
Questa preziosa antologica, documenta il complesso lavoro di ricerca e di studio che Tornabuoni Arte persegue con passione da sempre, attraverso il significativo circuito espositivo e culturale che ha attivato sia in Italia che all’estero, coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, con una programmazione internazionale, realizzata grazie al rapporto consolidato con critici d’arte, curatori e collezionisti. La raccolta di opere moderne e contemporanee, esposta in parte nelle due sedi italiane, è uno strumento importante dedicato a un pubblico attento ed esigente allo stesso tempo, ma anche ai numerosi addetti ai lavori.
L’Antologia 2019 propone opere dagli anni Venti del Novecento ad oggi e si sviluppa in ordine alfabetico. L’arte sia italiana che internazionale è ben rappresentata da oltre un centinaio di artisti e dai capolavori da loro prodotti. La copertina del volume è un omaggio ad Alberto Savinio, Le prisonniers, dipinto nel 1931, legato al ciclo dei Giocattoli, al tema dell’infanzia, ricorrente e fondamentale nelle sue opere.
Partendo dalla A, apriamo con due donne, la prima è Marina Abramović, madre della performance contemporanea, di cui troviamo una foto del 2005, Banging the skull, tratta dalla serie Balkan Erotic Epic. La seconda è una grande interprete dell’astrattismo in Italia, a partire dalla fine degli anni Quaranta, Carla Accardi, con uno dei suoi sicofoil, Oro arancio, del 1967, che tanto hanno contribuito a renderla celebre. Seguono Adami, Afro, Agnetti, Arcangeli e Giacomo Balla con la grande tela Ballalucecolormare, del 1924, e Fiori + Spazio; Motivo decorativo floreale, del ’25, dove si accentuano alcuni dei temi della sua sperimentazione ovvero “la linea della velocità”, la scomposizione spaziale, la compenetrazione di forze e di forme.
Di Alighiero Boetti ci sono ben cinque opere: due carte intelate del 1980 e del 1990, due ricami su tessuto, un Tutto del 198 e un ricamo, Talvolta sole talvolta luna, la persona e il personaggio…  , inoltre un ricercatissimo Lavoro postale (Permutazione), sempre dell’89, formato da 20 buste affrancate e timbrate accompagnate da 20 fogli con calligrammi. Ricordiamo che Tornabuoni Arte ha collaborato nel 2017, alla realizzazione della mostra Alighiero Boetti: Minimum/Maximum, a cura di Luca Massimo Barbero, presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, a testimonianza della continua attenzione verso la ricerca e l’offerta culturale, così come ha promosso la pubblicazione del volume Burri-Plastiche, a cura di Bruno Corà, presentato ad Art Basel nel 2018. Qui, nell’antologia scelta, Alberto Burri è presente quattro opere, tra cui Catrame, 1950, e Muffa, 1951, che rappresentano “l’ebrezza materica” dell’artista di Città di Castello.
Insieme a Burri, Tornabuoni Arte, ci mostra un gruppo di artisti come Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi che hanno condiviso l’esperienza della XXXIII Biennale di Venezia del 1966. Quattro bellissimi Concetti spaziali, dal 1957 al 1959, e Attesa, essenziale taglio su tela bianca del 1964, per Fontana. Una rara superficie blu, 1963, per Enrico Castellani. Per Bonalumi, due tele estroflesse, Blu, 1972, e Grigio, 1981. Di Scheggi, a cui la galleria ha riservato una considerazione particolare negli ultimi anni, ci saranno invece, tre opere: Intersuperficie curva bianca e Intersuperficie curva dall’azzurro, rispettivamente del 1964 e del 1966, insieme a Zone riflesse, 1964.
Anche a Piero Dorazio, Tornabuoni Arte ha dedicato una bellissima pubblicazione e una mostra con 10 suoi capolavori, in corso presso la sede di Milano fino al 10 dicembre, e che ha, in questo volume, ben sei dipinti.
L’antologia tiene conto anche dei Movimenti e Gruppi che hanno determinato il panorama artistico dal secondo Novecento come il Nouveau Rèalisme, teorizzato da Pierre Restany nei primi anni Sessanta con opere di Arman, Christo, Mimmo Rotella. Come anche la Scuola di Piazza del Popolo a Roma che ha qui alcuni dei lavori più significativi di Tano Festa, Mambor, Pino Pascali. L’Arte Povera, oltre al già citato Boetti, è rappresentata da Pierpaolo Calzolari, Ceroli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Pistoletto e Giuseppe Penone con un’opera del 2000, Respirare l’ombra. Non mancano anche alcuni dei capolavori della Transavanguardia, da Nicola De Maria a Sandro Chia e Mimmo Paladino.
Questa incredibile raccolta, selezionata per il 2019, si chiude con uno sguardo sulle ricerche più contemporanee di artisti quali Gilbert & George, Anish Kapoor, Günther Ueker, Antonie Tàpies e Andy Warhol con il ritratto di Karen Lerner del 1972.
Info: Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze

orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì (9.00-13.00/15.30-19.30); sabato (11.00-19.00); ingresso libero
Tel. 055/6812697 – Fax 055/6812020 – e.mail: info@tornabuoniarte.it - www.tornabuoniarte.it
Nicoletta Curradi 













martedì 4 dicembre 2018

A Santa Maria della Scala l'evento conclusivo dedicato dalla Toscana all'anno del cibo italiano





Nell'evento conclusivo dell'anno del cibo italiano la Toscana ha scelto di trattare di arte, paesaggio, cultura e  naturalmente di cibo.   ‘Toscana, l’arte del gusto, il gusto dell’arte, turismo, cultura, enogastronomia e territorio’ è il titolo dell'iniziativa che si è svolta il 3 dicembre con grande affluenza di pubblico presso il complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena. L’organizzazione era a cura di Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, in collaborazione con gli assessorati regionali al turismo e al commercio e all’agricoltura, del Comune di Siena e di Santa Maria della Scala. A Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze nei giorni scorsi  l’assessore regionale a turismo e commercio Stefano Ciuoffo ha presentato in anteprima l’iniziativa. A Siena si è voluto puntare i riflettori sul contagio secolare tra arte ed enogastronomia, con l’evento clou, la prestigiosaLectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio. La giornata è stata pensata e ideata insieme a Vetrina Toscana da vari ormai impegnata, grazie ad un circuito strutturato creato insieme ad Unioncamere, a far conoscere ed apprezzare una delle leve più importanti per la promozione turistica del territorio”.L’evento clou dell’anno del cibo è stato dedicato alle sinergie fra cibo, arte, cultura e turismo e ha avuto come momento centrale la Lectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio, dal titolo ‘L’Arte del gusto e del vivere in Toscana’, che si è tenuto all’interno di un luogo d’arte d’eccezione, Il Pellegrinaio, che contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, con scene di vita quotidiana che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici. Gli chef di Vetrina Toscana hanno presentato alcune esperienze che ben rappresentano il circolo virtuoso che si può instaurare tra arte, cultura, territorio ed enogastronomia. Poi si è parlato  della dimensione territoriale della cultura con ‘Il Giardino di Daniel Spoerri e il ristorante Non solo Eat Art’ con Roberto Rossi, proprietario del ristorante ‘Silene’ e gestore dei servizi all’interno del parco; dell’ integrazione e reciproca valorizzazione tra musei e ristoranti con ‘Il Museo e il Giardino di Villa Bardini e La Leggenda dei Frati’ con Filippo Saporito. Infine, Christian Borchi, dell’Antica Porta di Levante di Vicchio, ha trattato della cultura e dei prodotti tipici nei borghi con ‘L’influenza del territorio sulla cucina nella terra dei Medici’.Oltre all’arte spazio anche ad alcuni numeri sul turismo enogastronomico: la professoressa Roberta Garibaldi, dell’Università degli Studi di Bergamo, illustrerà tendenze nazionali e internazionali. Per fare il punto sull’Anno del Cibo Italiano in Toscana interverranno Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita e gli assessori regionali Stefano Ciuoffo e Marco Remaschi.Il pomeriggio è stato dedicato alla comunicazione enogastronomica con due appuntamenti: ‘Dallo story telling al menu: l’arte di sapersi raccontare’ e ‘Buone pratiche del Bel Paese a confronto’, dove Sicilia, Piemonte e Toscana hanno dialogato sui temi del turismo e dell’enogastronomia.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 3 dicembre 2018

Il River to River diventa maggiorenne: dal 6 all'11 dicembre la 18/a edizione


Dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze e in vari spazi della città. Tra i temi, i sentimenti al giorno d’oggi tra tabù sociali ed emancipazione femminile, l’aspirazione al successo dei giovani fino alla battaglia per l’istruzione elementare
Il River to River Florence Indian Film Festival diventa maggiorenne: al via la 18/ma edizione
35 gli eventi in programma per festeggiare i diciotto anni del festival, tra proiezioni, mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off

Un’edizione in cui attualità e cultura pop si incontrano, raccontando l’India contemporanea
Ha detto Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze, durante la conferenza stampa: “L’india non è più così esotica e lontana, anzi ogni anno ritorna a deliziarci a dicembre con un cinema di altissimo livello e suggestioni che fanno riflettere e che toccano temi cari a tutti”


Diventa maggiorenne il River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana. Protagonista di questa 18/ma edizione sarà l’India contemporanea, con i suoi desideri, le battaglie sociali, gli usi e i costumi, raccontati in 35 pellicole in prima italiana ed europea. Le proiezioni si terranno dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) e in vari spazi della città, alla presenza di registi e ospiti.
Fra le tematiche: dalle storie d’amore senza tempo, che sfidano i tabù e la differenza di estrazione sociale, nella prima italiana di “Sir” della regista Rohena Gera (in sala dalla primavera 2019) all’emancipazione femminile in “Chitra (Nude)” di Ravi Jadhav bandito da vari festival internazionali che mette il mondo del nudo al centro del film; dalle aspirazioni canore e i sogni di successo in “Fanney Khan”, satira sul mondo dello spettacolo di Atul Manjrekar con le star Anil Kapoor e Aishwarya Ray Bachchan; alla love story in salsa Bollywood “Manmarziyaan” (Husband Material) di Anurag Kashyap e i conflitti e le differenze tra musulmani e hindu in “Mulk” di Anubhav Sinha alla presenza dell’attrice Taapsee Pannu (protagonista anche del film di chiusura Manmarziyaan), dall’esilarante pellicola on the road “Karwaan” di Akarsh Khurana, commedia degli equivoci con la star internazionale Irrfan Khan, passando dal tema dell’istruzione elementare raccontato in “T for Taj Mahal” lavoro di Kireet Khurana, ospite del festival, fino a quello de lavoro con “The Lift Boy” di Jonathan Augustin, tratto da un’incredibile storia vera.
In programma anche eventi collaterali tra cui mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off, tutti sotto la direzione di Selvaggia Velo, affiancata per la prima volta nella selezione dei film dal consulente alla programmazione Massimo Benvegnù. Un’edizione in cui attualità e cultura pop si incontrano, raccontando l’India di oggi, attraverso pellicole anticonvenzionali, che sfidano i pregiudizi sociali, e commedie romantiche.
Afferma Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze: “Un festival che era maturo da tempo, per la sua offerta, la qualità e la cura delle proiezioni. Quest’anno, tra le novità, le food-box che accompagnano le proiezioni con la possibilità di mangiare le specialità di cui si parla. Quest’anno il festival dedica ampio spazio alla tematica dell’amore oltre che alle donne. I temi toccati non sono mai scontati, ma al cento di un caleidoscopio sociale che l’India rappresenta per noi. L’india, dunque, non è più così esotica e lontana, anzi ogni anno ritorna a deliziarci a dicembre con un cinema di altissimo livello e suggestioni che fanno riflettere e che toccano temi cari a tutti. Ogni anno vengo volentieri al River to River come spettatrice e appassionata dell’India!”
Per il primo anno, il festival ha un nuovo sostenitore: la Bagri Foundation, una fondazione di tipo familiare creata nel 1990 con sede in Regno Unito, gestita da tre generazioni tutte accomunate dallo stesso spirito di curiosità. Tramite un ampio e vario programma artistico e formativo, la Fondazione offre agli artisti e agli studiosi di tutta l’Asia una maggiore visibilità sulla scena globale. La Bagri Foundation crede nel potere della collaborazione e mira a contribuire al dibattito globale, promuovendo il dialogo artistico tra le varie culture e discipline, a dare un generoso supporto alle nuove opere artistiche di talenti straordinari, condividere conoscenze e competenze derivate, riguardanti o ispirate alle culture di tutta l’Asia e sostenere interpretazioni artistiche innovative e nuove idee che coinvolgono creativamente tradizione e contemporaneità (https://www.bagrifoundation.org/). La Bagri Foundation è lieta di essere il major sponsor della diciottesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival. La Trustee Alka Bagri ha dichiarato: “Crediamo nella visione del festival, che è quella di realizzare uno spazio dedicato che permetta al pubblico di assimilare, farsi coinvolgere e riflettere sul mondo del cinema indiano, offrendo una piattaforma vitale per espandere la portata di questi film verso pubblici internazionali e ampliare la conoscenza della cultura cinematografica indiana”.
Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.
Il festival si avvale del sostegno del major sponsor Bagri Foundation e degli sponsor Salvatore Ferragamo e Instyle; dei partner tecnici Hotel Roma, Pensione Canada, Air India, Fondazione Studio Marangoni, Marchesi Frescobaldi, Amblè, Cescot Firenze, Buh!, Pocket Films , Indian Association of North Italy; infine, dei media partner MYmovies.it, Firenze Spettacolo, The Florentine, Rdf e Novaradio.
Il programma del festival si divide tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima visione italiana, spesso alla presenza di ospiti internazionali tra registi e attori. Di ogni categoria il pubblico decreterà il vincitore, a cui sarà assegnato il “River to River Audience Award”.


Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

Materia e creatività, una mostra all'Accademia delle Arti del Disegno

Dal 5 al 29 dicembre 2018, l’Accademia delle Arti del Disegno, con il proposito di favorire il dialogo e la riflessione sulla Scultura e la varietà delle sue espressioni artistiche, dedica una mostra a diciannove scultori dell’Accademia: Simone Azzurrini, Pier Giorgio Balocchi, Beatrice Barni, Franco Berretti, Luca Calò, Giuseppe Calonaci, Roberto Ceccherini, Mario Daniele, Antonio Di Tommaso, Piero Gensini, Marcello Guasti, Giancarlo Marini, Valentino Moradei Gabrielli, Niccolò Niccolai, Gabriele Perugini, Guido Pinzani, Silvano Porcinai, Vincenzo Vigoroso, Antonio Violano.


Personalità affermate la cui attività attraversa un arco temporale di quasi cinquant’anni nel corso dei quali si sono avvicendati movimenti, tendenze stilistiche, materiali e tecniche di esecuzione. Diciannove sculture realizzate in marmo, bronzo, ferro, legno, terracotta, smalto, grès, plexglass, policarbonato, pietra sintetica, gesso patinato e sfere di quarzo delineano il percorso della collettiva “Materia e Creatività”, a cura del Prof. Antonio Di Tommaso, Presidente della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno, allestita nella Sala delle Esposizioni, in Via Ricasoli n.68 (angolo Piazza San Marco), a Firenze, e visitabile con ingresso gratuito.

Gli scultori hanno indagato le tradizioni del mondo occidentale e orientale e dalle loro opere emerge una panoramica varia e articolata delle espressioni, degli stili, dell’uso dei materiali e delle tecniche operative rispondenti al percorso formativo di ciascuno, al personale mondo interiore e alle finalità che ognuno attribuisce all’arte. Sono così delineate anche le correnti artistiche alle quali, pur con l’originale contributo di ogni artista, tali opere possono essere ricondotte. I più maturi si sono forgiati nella Firenze fervida d’arte del Ventennio e del dopoguerra e partiti in tanti, se non tutti, da una formazione che dava ampio spazio al figurativo, ognuno di loro ha compiuto un personale percorso, puntualmente discostandosi dalla formazione acquisita e inoltrandosi spesso nei terreni della sperimentazione.
Molti si sono lasciati alle spalle la lunga tradizione del figurativo e hanno intrapreso percorsi inediti, guardando alle tendenze nazionali e internazionali, ampliando la gamma dei materiali utilizzati e volgendo l’attenzione verso l’informale e l’astratto, superando i pregressi modelli espressivi oppure consolidandoli, ricorrendo o meno al simbolismo, alla metafora linguistica, rappresentando la natura, la figura umana, oppure l’ambiente.

Fin dal Medioevo a Firenze e in Toscana, l’importanza attribuita alla Scultura l’ha resa elemento dominante nelle grandi cattedrali, esaltata da artisti straordinari come Donatello nel Quattrocento e Michelangelo nel Cinquecento, oltre che da una schiera di maestri eccellenti come Bandinelli, Ammannati, Cellini e Giambologna; questo ha determinato che Firenze divenisse, fino al XVII secolo, la capitale europea della Scultura. Nei secoli successivi aumentò l’interesse per la Pittura, al punto tale da mettere un po’ in ombra la Scultura, meno facilmente accessibile, trasportabile e comprensibile, oltre che, quasi sempre, più costosa. Anche per questa ragione la mostra organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno permette al pubblico e agli esperti di cogliere il valore di un’espressione creativa certamente complessa, continuamente chiamata a confrontarsi con i materiali antichi e moderni, a misurarsi con gli spazi aperti, in contesti urbani o in ambienti naturali modellati dall’arte dei giardini e del paesaggio.

Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, sottolinea che “gli scultori toscani hanno voluto proseguire le loro diverse rotte accogliendo e interpretando le novità, senza perdere di vista le eccellenze offerte dal territorio, come la tradizione apuana del marmo e la diffusa presenza di fonderie d’arte tra Firenze e la costa. Firenze stessa, con le città e i centri della Toscana, non può non aver contribuito alla loro formazione anche inconscia, grazie alla presenza nei diversi siti di una statuaria d’eccellenza, che allinea capolavori nelle chiese e nei musei, così come sulle pubbliche piazze e vie e negli spazi ameni dei giardini”.

L’iniziativa espositiva trae ispirazione anche dalla consapevolezza della responsabilità della Scultura nella società attuale e nella storia, anche alla luce della lunga tradizione che vede la Scultura come portatrice di densi significati simbolici, civili, etici ed estetici, ed è a questo proposito che Antonio Di Tommaso, Presidente della Classe di Scultura e curatore della mostra, afferma: “la scultura non è solo “idea”, è anche concretezza, richiama ad un’analisi del “fare”, propone l’uso di molte tecniche possibili e di svariati materiali. Il confronto fra artisti di varie tendenze e opinioni è il “nutrimento” essenziale della Scultura e dell’Arte tutta, affinché dall’analisi e dalla riflessione scaturisca un pensiero sia estetico che etico”. Un linguaggio e un dialogo, quindi, “utile per stimolare e alimentare un impegno civile, capace di raggiungere in particolare i giovani; un impegno che susciti in loro nuovi percorsi e nuove idee le quali, oltre a comunicare un messaggio estetico, siano anche lette come impegno civile e morale”.

A corredo della mostra è stato realizzato un catalogo edito da Polistampa con i testi di Cristina Acidini, Antonio Di Tommaso e Antonio Frintino.


La mostra sarà visitabile dal 5 al 29 dicembre 2018 con i seguenti orari: 
Da martedì a sabato: ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00
Domenica: ore 10.00-13.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero

 Nicoletta Curradi