giovedì 27 giugno 2019

La 26/a edizione di LuglioBambino al via il 30 giugno



Il tema della 26°edizione di LuglioBambino è il diritto, di ogni bambina e bambino, ad avere un’istruzione di qualità, che affondi le sue radici nell’arte, nella poesia, nella musica e nella pittura.
Tutti sappiamo bene come un popolo che non insegni la musica, la poesia e l’arte ai propri figli, che non li educhi al bello, sia destinato a diventare superficiale ed ignorante. E tutti sappiamo quanto sia pericolosa l’ignoranza, quanto sia facile controllare e manipolare un popolo che ignora. Il fondamento di un’istruzione di qualità è la letteratura: i poeti sanno usare le parole e trovano parole dotate di bellezza che danno voce all’esperienza umana e che, meglio di qualsiasi affascinante innovazione elettronica, insegnano a stare al mondo. Frequentare i libri sviluppa un pensiero autonomo e critico, capace di formare le coscienze di cittadini responsabili che sanno difendere il proprio diritto a scegliere la libertà.
Dal 30 Giugno al 17 Luglio torna LuglioBambino. In questo festival della città Metropolitana di Firenze, ciascuna città protagonista del progetto ha individuato la propria vocazione artistica: Campi Bisenzio curerà il teatro per ragazzi, Calenzano il cinema per ragazzi, Sesto Fiorentino la letteratura per l’infanzia, Signa il circo e Scandicci l’arte contemporanea.
Organizzato da AttoDue, promosso dai Comuni di: Campi Bisenzio - Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa, Scandicci, Città Metropolitana di Firenze e Regione Toscana, LuglioBambino ha la direzione artistica di Manola Nifosì e Sergio Aguirre.
Il Festival prende il via domenica 30 Giugno alle ore 18.30 a Signa (Parco dei Renai) con Collettivo Clown che presenta lo spettacolo “Spaventati panettieri”.
Dal 2 al 5 di Luglio il Festival si sposta a CiviCa, Biblioteca di Calenzano con il Cinema come protagonista, 2 laboratori per bambini dagli 8 ai 12 anni: Fa - stop Motion, Laboratorio di cinema di animazione a cura di Lorenzo Ciacciavicca e  Film in Tasca, Laboratorio di cinema per bambini, condotto da Paolo Beneventi. Il 4 luglio ci sarà Corti da favola- Selezione di cortometraggi internazionali per ragazzi. La giuria di bambini delle scuole di Calenzano sceglierà il Corto vincitore della terza rassegna di Cortometraggi per ragazzi di Calenzano.
La sera del 2 luglio, al Castello di Calenzano, Alto Livello della compagnia Teatro all’improvviso ed il 5 Luglio lo spettacolo di circo teatro Clown Cabaret,  mentre il 3 alle ore 18.30 al Parco del Neto si terrà l’animazione  Aram Sam Sam della compagnia Circusbandando.
Dall’8 al 14 Luglio il Festival invade artisticamente il Centro di Campi Bisenzio con animazioni, grandi giochi, letture, presentazione di autori, spettacoli in Piazza Dante, giardino di Piazza della Resistenza, Villa Rucellai e TeatroDante Carlo Monni.
Nel pomeriggio laboratori, presentazioni di libri, letture, ovvero laboratori di teatro-gioco a cura del Centro Iniziative Teatrali, Laboratorio Yoga family (Ginkgo Lab asd), L’ho fatta grossa -laboratorio di manualità- (Spazio Arte) e letture a cura dell’Associazione Mamme amiche di Campi Bisenzio, il laboratorio di scrittura a cura del Porto delle Storie, gli scacchi Giganti in piazza e Giocosamente presenta Ludus in tabula, grandi giochi in piazza.
Lo Spazio Libreria, gestito da Fahrenheit, sarà aperto ogni giorno dalle 18.00 alle 23.00. Li  si terranno letture, presentazioni di libri e incontri con gli autori.

Dall’8 all’11 Luglio nel giardino di Villa Rucellai si presenteranno gli spettacoli in concorso, visionati dalla Giuria dei Bambini e la Giuria dei Giornalisti.
L’8 Luglio la Compagnia Laborincolo presenta Sette in un colpo, dai Grimm alla tradizione orale umbra, una delle fiabe più diffuse. Italo Calvino, che di bambini e di letteratura se ne intendeva, parla di 350 varianti! LuglioBambino ha chiesto di raccontarla ad un sarto in persona che si è messo a inventare con le sue stoffe e coi bottoni, ne è uscita una versione che non s’era mai vista!

Il 9 Luglio Cicogne Teatro porteranno Ele & Fanti, ma niente paura, non ci saranno elefanti sul palco ma nelle mani dell’attrice e nelle sue parole, che daranno vita ai simpatici abitanti della grande savana dorata, che appare magicamente sulla scena.

Mercoledì 10 Luglio disegno dal vivo, ombre, mostri ed attori della compagnia Luna e Gnac presentano Moztri, uno spettacolo poetico, comico ed originalissimo capace di coinvolgere i bambini e commuovere gli adulti. L’ultimo spettacolo in concorso l’11 Luglio sarà Cenerentola in bianco e nero, produzione di Proscenio Teatro. Attori, pupazzi e figure animate per una favola senza tempo. Un particolare allestimento dove il pubblico può scegliere il finale tra le diverse possibilità offerte dalla messa in scena.
Il 12 luglio Fantulin con il suo teatrino di burattini ed il 13 luglio, la compagnia svizzera Cirque Toameme con lo spettacolo “En route pour les temps modernes”

Domenica 14 Luglio al TeatroDante Carlo Monni si presenta la produzione del festival ed AttoDue, Mastrolibro e la meravigliosa avventura di Manola Nifosì. Emma vive in un universo limitato, dai confini prestabiliti, netti e precisi, fatto di “sano realismo” e di controllo, un controllo che lei stessa pretende ed esercita per dominare le sue paure. Poi un giorno i suoi genitori prendono una decisione, tra le più difficili: mandarla da sola “oltre la siepe” del giardino ad affrontare la città. Un improvviso temporale la costringe a ripararsi dentro la Biblioteca comunale, un enorme edificio fatto di corridoi e sale rivestite di libri… e dai libri presto saltano fuori personaggi che hanno fatto la storia della letteratura, e nei quali Emma inizierà a riflettersi. Personaggi che la spingeranno ad affrontare da sola nuove e insolite esperienze, che la coinvolgeranno in avventure meravigliose che solo i libri possono regalare.
Lunedì 15 Luglio il festival si sposta a Scandicci presso la Biblioteca Comunale, dove alle 17 prenderà vita un laboratorio d’arte contemporanea: il meraviglioso mondo dei colori. Martedì 16 sempre alle 17 lo spettacolo per i più piccoli: Burattini in carne ed ossa di Selene Bortolotto.
Nella giornata di chiusura di Mercoledì 17 luglio doppio appuntamento (alle ore 21 e 22) della performance itinerante Una notte in biblioteca, con prenotazione obbligatoria (0557591860) spettacolo indicato per bambini dai 5 anni in su. Contemporaneamente a Sesto Fiorentino nella  Biblioteca Ragioniere, alle ore 21,15 Martina Folena presenta lo spettacolo di narrazione Narrando s’impara. Le cose che accadono creano scompiglio, cerco una storia a cui un po’ somiglio, con le parole faccio una strada perché mi segua ovunque io vada. Antica fiaba che mi fai saggio,  albo illustrato per darmi coraggio, ali di libro per prendere il volo così che io possa narrare da solo.

LuglioBambino alla sua 26° edizione, si conferma occasione irripetibile per stare insieme, ascoltare, ospitare, lasciarsi invadere pacificamente da giocolieri e saltimbanchi, dall'Arte tout court che dicevamo all'inizio.


Per info: 347 243 3106  - 329 863 8437

Nicoletta Curradi

mercoledì 26 giugno 2019

I tessuti raccontano la storia degli ebrei agli Uffizi



Agli Uffizi fino alla fine di ottobre una mostra inedita con 140 opere tra arazzi, merletti, stoffe e addobbi.



La storia degli ebrei italiani osservata da una prospettiva inedita e cromaticamente caleidoscopica, quella dell’arte del tessuto: è Tutti i colori dell’Italia ebraica, grande mostra accolta dal 27 giugno al 27 ottobre nell’aula magliabechiana della Galleria degli Uffizi di Firenze. Circa 140 opere, tra arazzi, stoffe, addobbi, merletti, abiti, dipinti ed altri oggetti di uso religioso e quotidiano, presentano per la prima volta la storia degli ebrei italiani attraverso una delle arti meno conosciute, ossia la tessitura, che nel mondo ebraico ha sempre rivestito un ruolo fondamentale nell’abbellimento di case, palazzi e luoghi di culto. Ne emerge un ebraismo attento alla tradizione, ma anche gioioso, colorato, ricco di simboli. Si riconosce inoltre il carattere interculturale e internazionale di questo popolo, soprattutto grazie all’eccezionale varietà dei motivi sui tessuti, dove il colore spesso predomina in maniera stupefacente.
Si parte dai tempi antichi e si arriva fino alla moda del Novecento e all’imprenditoria tessile moderna, affrontando temi chiave quali il ruolo della scrittura come motivo decorativo, l’uso dei tessuti nelle sinagoghe, il ricamo come lavoro segreto, il ruolo della donna. Protagoniste già nella Bibbia, anche nei secoli recenti le stoffe hanno la capacità di esprimere l’anima del popolo ebraico attraverso capolavori assoluti, spesso provenienti dal vicino e dal più lontano Oriente con cui gli ebrei italiani entravano in contatto per legami familiari e per commerci: si veda la spettacolare tenda (la parokhet), di manifattura ottomana del primo quarto del XVI secolo, prestata dal Museo della Padova Ebraica.
Le diverse comunità ebraiche italiane, in osmosi con la società circostante con cui si confrontavano, finivano per acquisire linguaggi ed espressioni artistiche locali: nelle opere tessili provenienti da Livorno, Pisa, Genova e Venezia, ad esempio, è manifesta l’influenza del vicino Oriente, molto diversa da quanto vediamo in quelle romane, fiorentine o torinesi, che si confrontavano con il gusto dei poteri dominanti in Italia.
Nel percorso della mostra sarà possibile ammirare alcuni pezzi rarissimi, provenienti da musei e collezioni straniere, che conducono idealmente il visitatore attraverso le feste ebraiche: tra questi i frammenti ricamati provenienti dal Museum of Fine Arts di Cleveland, le due tende dal Jewish Museum di New York e dal Victoria and Albert Museum di Londra che insieme a quella di Firenze formano un trittico di arredi (per la prima volta riuniti insieme) simili per tecnica e simbologia.
Straordinario e unico è un cofanetto a niello della fine del Quattrocento proveniente dall’Israel Museum di Gerusalemme che, come una specie di computer ante litteram ad uso della padrona di casa, tiene il conto della biancheria che via via era consumata dai componenti della famiglia.
Dagli abiti – in particolare quelli femminili – spesso si ricavavano le stoffe preziose per confezionare paramenti e arredi sinagogali, dove talvolta è possibile individuare le linee delle vesti e il loro uso originario. Nel Ritratto del conte Giovanni Battista Vailetti di Fra Galgario, del 1720 (un prestito eccezionale dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia) il personaggio indossa una splendida marsina in prezioso broccato e nell’Allegoria dei cinque sensi di Sebastiano Ceccarini (1745), ad esempio, la veste della bambina è dello stesso tessuto della mappà Ambron realizzata a Roma nel 1791-92.
Splendidi i ricami, alcuni con ‘stemmi parlanti’ (gli ebrei non potevano ricevere un titolo nobiliare) entro fastose cornici barocche. Vere e proprie “pitture ad ago” che brillavano alle luci mobili delle candele e delle torce, in un trionfo di sete colorate, di fili d’oro e d’argento, sono opera delle abili mani delle donne che, pur rinchiuse tra le mura domestiche, esprimono una stupefacente inventiva e ampiezza di conoscenze.
Tra i tessuti più antichi in mostra, databili al Quattrocento, sono una tenda per l’armadio sacro proveniente dal Museo Ebraico di Roma, un’altra proveniente dalla Sinagoga di Pisa e un telo del ‘Parato della Badia Fiorentina’ che in origine ricopriva per le feste solenni tutte le pareti della chiesa. Sono tutti eseguiti in un velluto cesellato e tramato di fili d’oro nel motivo della ‘griccia’ – una melagrana su stelo ondulato – che è forse il disegno tessile più tipico del Rinascimento in Toscana.
Una scoperta sorprendente è l’Aron Ha Qodesh, un armadio sacro proveniente dalla più antica sinagoga di Pisa. Le decorazioni dipinte e le dorature del mobile, ora riscoperto come originale del XVI secolo, sono riemerse sotto le innumerevoli mani di tinta bianca che l’avevano deturpato.
Le sezioni tematiche della mostra giungono ai giorni nostri, passando attraverso il collezionismo tessile dell’Ottocento, di cui fu massimo esponente Giulio Franchetti, che ha donato la sua raccolta al Museo del Bargello, ma anche l’imprenditoria - in particolare di quella pratese con la famiglia Forti-Bemporad - e la creatività di alcune famose stiliste.
L’esposizione termina con un capolavoro assoluto, il merletto lungo otto metri disegnato da Lele Luzzati per il transatlantico Oceanic. È un collage di pezzi antichi e moderni che riproduce I fasti e le immagini della Commedia dell’Arte Italiana, in un medium inusitato, che unisce l’antica manualità a un’incredibile forza espressionista.
Come afferma il Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt: “è una rassegna di amplissimo respiro su un tema mai affrontato prima. Il visitatore rimarrà sorpreso dalla varietà e ricchezza degli oggetti esposti, che spaziano dai solenni parati liturgici ai doni diplomatici, dagli abiti ai ricami, dai ritratti al prêt-à-porter e molto altro: sono le fitte, preziose trame del popolo ebraico in Italia”.
La presidente della fondazione per il Museo Ebraico di Roma Alessandra Di Castro, commenta: “La produzione ebraica dei tessuti, come anche degli argenti e di altre tipologie di arti decorative, è intimamente legata alla storia dell’arte italiana in una dimensione più generale; ha risentito nei secoli dei cambiamenti di gusto della civiltà artistica italiana e a sua volta li ha determinati, influenzati. E per questa ragione la mostra riguarda tutti e accende le luci della ribalta su un patrimonio comune – incredibile per qualità e quantità – che va valorizzato, promosso, tutelato e soprattutto raccontato perché lo si conosca in tutta la sua ricchezza”.

Nicoletta Curradi

venerdì 21 giugno 2019

I premiati della 39/a edizione del Premio Nereo Rocco


Il 20 giugno scorso al Museo del Calcio si è riunita la giuria del 39/o Premio Nereo Rocco. 
Federico Chiesa che ha iniziato nella Settignanese, Leonardo Semplici che ha iniziato ad allenare sulle panchine di Eccellenza del Sangimignano e del Figline, Francesco Franchi che è vicepresidente della LND, la squadra del Grassina: parla fiorentino e il linguaggio del calcio dilettanti il 39° Premio nazionale Nereo Rocco. E il 2 settembre, dopo il famoso torneo internazionale riservato agli Allievi, saranno questi i personaggi, oltre a molti altri campioni del calcio,  che al Museo del calcio riceveranno  gli ambiti premi che una giuria di giornalisti e addetti ai lavori ha decretato. Tra i giurati il direttore del Centro Tecnico di Coverciano Maurizio Francini,dal presidente el Museo del calcio Fino Fini, dal consigliere regionale del CRT Brogi, da segretario del CRT Falciani, dal delegato provinciale per Firenze del CRT Bellocci, dal presidente regionale AIac Casini, da quello provinciale Calamai, da quello del Cra fiorentino Matteini, dal vicepresidente della Settignanese Fani oltre che da tecnici, dirigenti di società dilettantistiche e professionistiche.
Dopo una breve presentazione dei candidati al premio, presentazione a cura di Furio Valcareggi e Maurizio Romei presidente della Settignanese sono stati votati: Federico Chiesa come vincitore del premio Nereo Rocco per lo sport, Marco Civoli per il Nereo Rocco per il giornalismo sportivo, Leonardo Semplici per il Nereo Rocco come personaggio emergente. Poi a Francesco Franchi sarà conferito il premio per lo “Sport nella Città di Firenze”, al Grassina neo promosso in serie D il premio speciale della Settignanese, a Giuseppe Bergomi il premio alla carriera, ad Armando Colotta e Roberto Mercuri il Diavolo d’Argento, a Mirko Borghi il premio Nereo Rocco all’arbitro di sicura affidabilità.


Nicoletta Curradi 

venerdì 14 giugno 2019

Al via il 15 giugno Utopia del Buongusto 2019





Diventato ormai un cult, con l’estate, immancabile, ritorna il festival Utopia del Buongusto di Teatro Guascone (Pontedera – Pisa) che quest’anno compie ventidue anni. Come sempre, promette anche per il 2019 un pieno di serate a base di cene e Teatro. Ventiduesimo atto di scorribande del primo esperimento internazionale di vita godereccia. Per la direzione artistica di Andrea Kaemmerle. Ed il motto è sempre lo stesso: “Si può solo godere o soffrire, godicchiare non è serio”. Due le cifre che l’accompagnano: 1351 serate in ventuno anni con 180.000 spettatori.
In cinque mesi ci saranno oltre 40 date disseminate in tutta la Toscana, dal 15 giugno fino al 16 novembre tra le province di Arezzo, Livorno, Firenze, Lucca e Pisa, in circa una quindicina di comuni. 
Tra i vari e tanti ospiti ci saranno molte compagnie tutte da scoprire provenienti da tutta l’Italia. Il battaglione di artisti che accompagna il festival si rinnova e conferma ogni anno. Il tempo ha fatto regalo di grandissime collaborazioni con persone vere. Arrivano corpi a rinnovare gli anticorpi contro solitudini e paure. Sarà un estate di grandi attori, di autori imperdibili e di storie sconosciute. Poi musica dal vivo in enorme dosaggio.
Non mancheranno le novità teatro e prime nazionali. Ovvero, Angeli a terra, Odore di Marsiglia, Jesus Christ meets the orchestra, Attori x (per), Toscanacci nuova versione e Bepi, Vita, fisime e batticuori di Giuseppe Viviani, pittore e arsellaio. Confermata per il secondo anno la cena dello chef, con cene speciali più ricercate e spesso a tema.
Utopia del Buongusto si propone ancora come la più grande rete regionale di Teatro all’aperto, più che un evento raro, una buona abitudine normale e semplice. Come sempre Utopia scova e offre al suo pubblico tanti spettacoli inediti, sostenendo la nascita di nuovi copioni e la ricerca drammaturgica.
Anche quest’anno sarà un viaggio teatral - gastronomico per aie, frantoi, cortili e sagrati, sempre pronto a sedurre il pubblico con cibi ancora un po’ più buoni e spettacoli ancora un po’ più belli. Una promessa per chi incontra solo adesso la manifestazione diretta da Andrea Kaemmerle. L’atmosfera informale e birbante dei primi anni c’è sempre, ancora la stessa voglia di incontrare persone, accompagnarsi nelle notti di estate e coltivare semi di umanità. Nonostante i tagli e le sforbiciate ai bilanci “Utopia” è tornata.
Utopia 2019 parte sabato 15 giugno a La Salana, ostello sulla via Francigena a Capannori (Lucca) con Guascone Teatro che presenta “Amerikaos”. Di e con Andrea Kaemmerle e con Roberto Cecchetti (violino), Marco Vanni (sax), Emiliano Benassai (pianoforte e fisarmonica) e Filipppo Pedol (contrabbasso). Cena in luogo. Informazioni e prenotazioni 3280625881 – 3203667354.
La presentazione di Andrea Kaemmerle (direttore artistico di Guascone Teatro)
«Anche se si vive con l'impressione di non poterci fermare mai , ecco uno strano festival di teatro che da 22° anni si da un'INIZIO e sfugge ad ogni FINE. L'ho inventato io, so perché l'ho fatto e so perché cerco con ogni forza, ogni trucco, ogni ragionamento acrobatico ed accalorato di mantenerlo in splendida forma. Per me è un amore, una fissazione, una missione, un sogno, un costante allenamento al funambolismo.
Come si fa con le valige fatte per non tornare mai, ci ho messo dentro tutto quello che ha fatto di questa mia vita un faticosissimo incantarsi di continuo. Prima cosa, gli artisti. Come si potrebbe fare ad insistere con un mondo senza questi esseri che ogni giorno si mettono a giocare da capo con parole , pensieri, suoni. Esseri che fanno si che il loro mestiere si nutra di passioni e studiano una vita il come pizzicare una corda di violino o muovere un labbro e dar libera uscita a sussurri ed improperi. Soffiatori di tubi forati , cucitori di pezze di stoffa da poco. Esseri che dalla notte dei tempi hanno mangiato ghiande per mettere su carta i propri pensieri e consegnarli al fiume dei giorni con la fiducia immotivata che questo migliorasse il mondo. Io, senza questa accolita di avventurieri del sorriso, artigiani dell'essere, fragili, imbecilli *, egocentrici fino alla follia ma imbattibili alleati nella lotta tra l'amore e l'egoismo.
Io, non saprei, non vorrei, vivere. La cosa poi è più magica perché chi ancora riesce a vedere si sarà accorto che spesso c'è più arte nei gesti di un vecchio che pota un pesco, in un bambino che cerca coccole, in una donna che cura la sua piantina di basilico che negli adulati professionisti dell'arte.
Poi la valigia di Utopia ha in se luoghi bellissimi, cuochi, cibi, vini, 35 spettacoli diversi, risate. Mani, volti, voglia di lentezza ed allegria. 1351 serate alle spalle e 180.000 presenze forse potrebbero suggerire che questo non era ed è necessario solo a me, siamo tanti a cercare un modo gustoso di vivere. Vi aspettiamo e ricordate il motto del festival è sempre lo stesso “Si può solo soffrire o godere, godicchiare non è serio”.  * Imbecille = persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso e dal comportamento fuori dagli stereotipi (da Treccani)
Istruzioni per un buon uso di Utopia - Le cene iniziano alle 20,00. Gli spettacoli alle 21,30. Dopo ogni spettacolo verranno offerti al pubblico Vin Santo, cantuccini ed altri dolci. Si consiglia vivamente di prenotare le cene con almeno un giorno di anticipo telefonando direttamente  ai numeri dell’organizzazione. Cena (facoltativa) ore 20,00 – Euro 12,00 –Escluso eventi speciali. Inizio spettacoli ore 21,30 - Euro 8,00 -  Escluso eventi speciali.
Cena dello Chef (novità 2018). Si tratta di cene speciali firmate da uno chef, più ricercate e spesso a tema euro 20,00.
Se non ci trovi al telefono fatti social! Scrivici su messenger a Guascone Teatro, scrivici una mail (entro le ore 12:00 dell’evento scelto) scrivici su whatsapp, fermaci per strada, fai segnali di fumo, insomma se vuoi ci trovi.
E’ possibile prenotare anche per SMS indicando cognome, numero dei prenotati, spettacolo e data dell’evento. Importante: questo tipo di prenotazione sarà valida solo quando confermata dagli organizzatori con sms di risposta da mostrare poi alla biglietteria. Informazioni e prenotazioni 3280625881 - 3203667354 - www.guasconeteatro.it.

Nicoletta Curradi

martedì 11 giugno 2019

One planet, one future, una mostra e un progetto per l'ambiente


Fino al 30 giugno 2019 un'occasione da non perdere:  la mostra One Planet, One Future, 
organizzata da Pandini-Brun Fine Art e One Planet One Future. È una rassegna di splendide  fotografie   ospitata nel cinquecentesco Palazzo Larderel a Firenze, considerato uno dei palazzi più belli d'Italia, nella prestigiosa via Tornabuoni. . Questa collaborazione è la seconda tra la mercante d'arte, Pilar Pandini, e l'importante  artista ambientale, Anne de Carbuccia, che si sono unite per creare un'esperienza artistica unica. 
"Siamo molto contenti che Pilar Pandini della Pandini - Brun Fine Art gallery e la celebre artista ambientale Anne de Carbuccia abbiano deciso di presentare One Planet One Future a Firenze al Pitti Immagine Uomo 96", afferma Raffaello Napoleone, CEO di Pitti Immagine. " È un progetto molto bello, non solo per la qualità artistica delle opere di de Carbuccia, ma anche per il forte messaggio di consapevolezza sui cambiamenti climatici che lei spera di diffondere. Sono convinto che questa nuova mostra a Firenze sarà una grande opportunità per creare momenti di riflessione per la comunità internazionale della moda che arriva in città durante i giorni di Pitti".
Il Progetto Educativo One Planet One Future, basato sulla convinzione che l’educazione sia fondamentale per creare un futuro sostenibile, intende sviluppare un percorso didattico assieme agli educatori di tutti i gradi accademici, dalle elementari alle università.
ONE è un filmato di circa 10 minuti che racconta come Anne de Corbuccia lavora e qual è lo scopo del progetto.
Info:  www.oneplanetonefuture.org - www.annedecarbuccia.com

Nicoletta Curradi

venerdì 7 giugno 2019

Bilancio di mandato 2014-2019 della Camera di Commercio di Firenze



Giovedì 6 giugno 2019, nel corso dell'ultima riunione del Consiglio camerale che si è insediato il 10 giugno 2014, il Presidente Leonardo Bassilichi ha illustrato il Bilancio di mandato 2014-2019, presentando i risultati di questi cinque anni di gestione.

L'idea di fondo, condivisa con istituzioni, associazioni e gli altri stakeholder del territorio, è stata quella di costruire una Camera di Commercio non solo erogatrice di risorse, ma anche dispensatrice di progetti e servizi, avviando, appena prima della riforma del sistema camerale, un'operazione di riposizionamento dell'Ente e puntando ad alleggerire la burocrazia e a offrire servizi innovativi, grazie anche alla riapertura della Borsa Valori che ha l'ambizione di essere un hub dotato delle più aggiornate tecnologie messe a disposizione delle imprese.


In cinque anni la Camera si è rinnovata nella sostanza e nella forma.


Nicoletta Curradi

mercoledì 5 giugno 2019

Dal 6 giugno una nuova oasi verde a Firenze : nasce FOOO L'Orto


Giovedì 6 giugno dalle 18 l’opening party con il Circo Nero, gli ortaggi sonori di Luksek e jungle dress code
La piazza interna al complesso di The Student Hotel diventa una green court,
 dove trovare centrifughe, cocktail e cibo di qualità, in un melting pot del gusto
Ogni sera musica, laboratori, incontri in collaborazione con le realtà del territorio




Piante aromatiche, gazebo in legno e relax: in viale Lavagnini 70 sboccia FOOO L’Orto, oasi verde all’interno di The Student Hotel dove sostare per una centrifuga di frutta fresca, un cocktail, uno spuntino o una cena sotto le stelle, scegliendo tra proposte gastronomiche di qualità dai richiami internazionali, con il coordinamento di FOOO - Florence Out Of Ordinary. Da giugno a settembre la corte interna dell’ex sede delle Ferrovie dello Stato si trasforma in una green lounge, animata ogni sera da musica, incontri, eventi in collaborazione con le realtà del territorio, grazie a un allestimento sostenibile e plastic free.  


Ad aprire la stagione di FOOO L’Orto sarà un party dal sapore jungle: domani, giovedì 6 giugno, a partire dalle ore 18 e fino a tarda serata gli artisti del Circo Nero popoleranno l’orto-giardino urbano, mentre il dj producer Luksek penserà alla musica, tra chill e good vibes, alternando vinili e ortaggi “sonori” in consolle. L’ingresso è libero, il dress code suggerito è, naturalmente, green.
La green way of life è al centro dell’intero progetto. Spazio aperto alla città fin dal nome, che gioca con il “dialetto” fiorentino, FOOO L’Orto integra per la stagione estiva la proposta di FOOO - Florence Out Of Ordinary, formula che racchiude al suo interno bistrot, pizzeria, cocktail bar, bike cafè, web radio, concept store e ristorante, che si sviluppano al piano terra del complesso recentemente ristrutturato. Alla programmazione culturale dello spazio estivo contribuirà anche FOOO on bike, officina, store e bike community.
Per tutta la stagione estiva all’offerta enogastronomica di FOOO si aggiungeranno le specialità di alcune delle realtà d’eccellenza nel panorama fiorentino, pronte a “prendere casa” nella green court di viale Lavagnini. Dalla toscanità non scontata di Deli Dispensa del Podere, con i profumi dei salumi Dop e la ricotta a km zero, al fusion di Koto Ramen, qui in chiave Bun Bar, con soffici panini cotti al vapore farciti con prodotti italiani d’eccellenza, FOOO L’Orto è un melting pot del gusto dove sedersi con gli amici al termine della giornata o fare una pausa dal lavoro in un’atmosfera vacanziera. Magari gustando un “gelato contadino”, a cura di Sbrino, gelatificio artigianale che trova la sua forza nell’uso di latte crudo, frutta fresca e acqua delle Dolomiti.
In piena linea green & healthy si colloca la collaborazione con Floret, artisan kitchen bar nato all’interno dell’esperienza di Luisa Via Roma, con le superfood bowls da riempire con frutta e verdura di stagione e le pancrep’ ripiene sia in chiave dolce che salata. A trasportarci sulle rive d’Italia sarà Mezzo Marinaio, con le ricette tradizionali italiane, dalla Sicilia alla Liguria, rivisitate per un pubblico internazionale: niente fritto ma piatti gourmet e crudi, con prodotti top come i gamberi di Mazara e gli scampi italiani.
A curare la parte beverage sarà sempre il team di Fooo, capitanato dallo “sceriffo” Luca Manni, bartender già noto e premiato per i drink proposti a La Ménagère. La cocktail list è pensata per abbracciare il lato green dell’orto urbano. L’allestimento, a cura dello studio Q-bic, crea un luogo dove il verde è padrone, con vasche orto, attorno alle quali si sviluppa l’offerta food & beverage in chioschi di legno, sormontate da un cielo stellato di lampadine. Uno spazio internazionale, ma molto italiano per design, qualità e sensibilità: 700 metri quadri dove trovano spazio tavoli, sedute, postazione musica per suonare live.




Nell’orto urbano cresceranno piante aromatiche e ortaggi che riforniranno il ristorante Fooo, guidato dallo chef Fabio Barbaglini, che ne ha fatto fin da subito un avamposto della cucina naturale, attraverso un uso creativo ed eclettico in particolar modo della componente vegetale.
Il tema del vivere consapevole sarà sviluppato anche attraverso un’installazione visiva, a cura di Progetto Undici, lo studio grafico che ha accurato l’immagine coordinata complessiva: l’installazione gioca su quattro parole chiave - reduce, reuse, refill, recycle – che campeggeranno anche su altri elementi dell’allestimento.
FOOO L’Orto si sviluppa all’interno di una corte già fortemente caratterizzata dallo stile urban, le cui pareti, in continua evoluzione, ospitano i contributi di alcuni street artist di fama internazionale, tra cui D Face, Icy & Pot, Blek Le Rat.
Nella corte esterna sarà possibile gustare anche la pizza di Soul Mate Pizza & Mozzarella, nuova realtà appena insediatasi all’interno di FOOO, nella pink area che si affaccia su viale Strozzi. La cucina casalinga partenopea del ristorante Vico del Carmine, esperienza di successo in San Frediano, ha infatti trovato una seconda casa nel cuore di The Student Hotel, dove ogni giorno sforna pizze ad alta digeribilità, grazie a una lievitazione di 100 ore
L’insediamento di Soul Mate non è l’unica novità all’interno di FOOO, che ha deciso di verticalizzare l’offerta selezionando come partner aziende affermate sul territorio, con una precisa etica imprenditoriale, complementare rispetto al progetto originale. In questa direzione va anche l’apertura di Sohio Hair, ultimo nato di dieci hair stylist in città, da un progetto di esperti parrucchieri con la mission di esaltare l’artigianalità del made in Italy anche in questo settore. Con una particolare attenzione al bio e ai prodotti privi di siliconi, in pieno spirito green.

Nicoletta Curradi 


lunedì 3 giugno 2019

Agli Uffizi l'esercito dei Lanzi di Cosimo I



In occasione del cinquecentenario della nascita del primo Granduca di Firenze, in mostra dipinti, incisioni, abiti e l’armatura dello stesso Principe dei MediciLe Gallerie degli Uffizi celebrano il cinquecentenario della nascita di Cosimo I (1519-1574), primo Granduca di Firenze, dedicandogli un ‘trittico’ di mostre: “Cento lanzi per il Principe”, “Una biografia tessuta. Gli arazzi seicenteschi in onore di Cosimo I” (sala delle Nicchie e sala Bianca di Palazzo Pitti dal 5 giugno al 29 settembre) e “La prima statua per Boboli. Il Villano restaurato” (sala delle Nicchie di Palazzo Pitti dal 5 giugno al 29 settembre).La prima ad aprirsi, Cento lanzi per il Principe, è dedicata alla Guardia tedesca dei Medici (‘Guardia de’ lanzi’ in vernacolo fiorentino), composta dai caratteristici alabardieri in livrea. La mostra si svolge al primo piano degli Uffizi e non per caso: dalle finestre delle sale si può infatti ammirare la Loggia dell’Orcagna su Piazza della Signoria, che per essere stata la facciata del quartier generale della Guardia tedesca negli Uffizi è ancora oggi nota come Loggia dei Lanzi (abbreviazione daltedesco “Lanzknecht”, lanzichenecchi). Il loro arrivo a Firenze nel 1541 è una delle manifestazioni della fedeltà di Cosimo I all’imperatore Carlo
V d’Asburgo: molto prima di diventare duca di Firenze, Cosimo aveva infatti più volte potuto vedere in azione la Guardia dei cien Alemanes (cento tedeschi) che seguivano l’imperatore in tutti i suoi pellegrinaggi.Per quasi duecento anni, fino al 1738, i Lanzi hanno svolto una funzione cruciale nell’ambito della corte medicea. Compito principale della guardia era difendere la persona del sovrano e i suoi più stretti congiunti, pertanto nelle raffigurazioni degli eventi legati al sovrano, i suoi soldati appaiono quasi sempre, facilmente individuabili grazie ai loro costumi sgargianti e alla loro arma iconica: l’alabarda. La mostra percorre la storia di questa milizia sotto vari aspetti – sociale, culturale, militare: divise in quattro sezioni, oltre 90 opere tra armature, armi, vestiti, incisioni, dipinti, documenti e libri ne raccontano l’istituzione e la storia, senza tralasciare l’impatto che essa ebbe sulla vita cittadina. È un racconto a tutto campo, che coinvolge tanto il popolo quanto i personaggi della corte, dai nani alla duchessa Eleonora da Toledo. Sono esposti oggetti sensazionali: quello che restadell’armatura di Cosimo I, e la splendida armatura del capitano Fernberger con impresso lo stemma mediceo, proveniente dal Künsthistorisches Museum di Vienna, oltre ad armi, oggetti, incisioni e ritratti. Le guardie furono immagini iconiche del potere principesco, capaci, con la sola comparsa, di trasformare un qualsiasi spazio e situazione in una “scena di corte”. Dopo circa 200 anni di fedele servizio, furono l’ultima vestigia del vecchio regime ad abbandonare il proprio posto, rimanendo a scorta dell’Elettrice palatina fino all’arrivo aFirenze, nel marzo 1738, della Guardia svizzera dei Lorena che prese il loro posto. “Gli studi archivistici del Medici Archive Project sugli
alabardieri tedeschi a Firenze – commenta il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - hanno fatto emergere una messe di informazioni inedite, portando alla luce opere d’arte dimenticate o sconosciute, e offrono ora una nuova lettura per innumerevoli documenti figurativi del periodo, legati alla storia di Firenze al tempo dei lanzichenecchi”.La mostra, promossa dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con il Medici Archive Project è curata da Maurizio Arfaioli, Pasquale Focarile e Marco Merlo. 
Catalogo Giunti

Nicoletta Curradi 

sabato 1 giugno 2019

Cosmetici anti-age INSIUM di Di Lenardo presentati a Firenze



La nostra bellezza è fragile e va curata con i giusti cosmetici. 
Siamo costretti a difenderci non solo da agenti atmosferici, smog e stress ma anche da un affaticamento mentale e visivo profondo che spazza via il nostro tempo personale, prezioso e rigenerante.

INSÌUM nasce dall’idea di ricostruire un momento dedicato solo a noi stessi in cui ogni elemento è puro, semplice, realmente efficace oltre che profondamente piacevole e bello.
Un momento in cui ci occupiamo di qualcosa che dimentichiamo spesso: la nostra bellezza.


I prodotti sono stati presentati il 31 maggio presso Lò Profumo di via Pietrapiana a Firenze.




Tutti i prodotti INSÌUM sono liberi da sostanze irritanti, sensibilizzanti o possibilmente dannose per la pelle o l'ambiente. Le formulazioni sono costruite per rispettare la purezza e la concentrazione dei principi attivi, selezionati in base alla loro provata efficacia.
Il potente ed esclusivo INSÌUM BOOSTER COMPLEX (Neuroguard e Trifluoroacetyl Tripeptide-2) offre un'azione anti-age globale con ingredienti biotecnologici che lavorano in sinergia per risultati veloci e visibili.  Innovativi attivi ( MOSSCELLTEC N°1) che lavorano sul rallentamento dell’invecchiamento cellulare si fondono con principi attivi in forma purissima come il Resveratrolo,  gli Acidi Malico, Tartarico e Citrico combinati con la forza delle Vitamine C ed E che agiscono sul rinnovamento della pelle e sul blocco dei radicali liberi.

NEUROGUARD™ è un ingrediente di origine marina che ristabilendo una sana comunicazione tra nervi e fibroblasti previene l'invecchiamento. I suoi risultati eclatanti gli hanno fatto vincere il premio BEST INGREDIENT IN COSMETICS. Neuroguard riattiva la sintesi di collagene, aumenta la sintesi dell'elastina e protegge i neuroni dalla tossicità dei radicali liberi. Riduce significativamente la profondità delle rughe del contorno occhi e la rugosità della pelle del viso.
TRIFLUOROACETYL TRIPEPTIDE-2 è un peptide biomimetico che inibisce una proteina tossica responsabile dell'invecchiamento, chiamata Progerina. E’ stato dimostrato che riduce i segni dell'invecchiamento, aumentando l’elasticità e il rassodamento dei tessuti. Agisce inoltre sulla profondità delle rughe già presenti. Mette in atto una difesa biomimetica che agisce sulla prevenzione ed è in completa affinità con la nostra epidermide, per questo facilmente assimilabile e compatibile dal nostro organismo.

MOSSCELLTEC™ NO. 1 rende la pelle più resiliente, aumenta l’omogeneità dell’incarnato e attenua la profondità delle rughe. Questo ingrediente attivo ha vinto il premio come MIGLIOR INGREDIENTE ATTIVO 2018 a In-Cosmetics, summit mondiale che riunisce i  fornitori leader nella produzione di ingredienti attivi per la cosmetica. Sviluppato da un estratto delle cellule di Physcomitrella Patens Moss (Muschio), è un attivo da Biotecnologia di nuova generazione che agisce proteggendo la "salute" del nucleo cellulare agevolando la comunicazione tra Nucleo e Citoplasma. E’ il primo ingrediente attivo sul mercato ottenuto dal muschio tramite biotecnologia in modo riproducibile e sostenibile dalla cultura dei tessuti stessi.
La base di ogni prodotto INSÌUM è preziosa perché totalmente funzionale, formulata nel rispetto della pelle, composta da oli o cere vegetali per donare un nutrimento profondo e duraturo.
Tutti i cosmetici INSÌUM sono VEGANI e CRUELTY FREE e hanno ottenuto la certificazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), la più grande organizzazione mondiale per la difesa dei diritti degli animali.
Sono utilizzate solo sostanze che la pelle può accettare, dandole la piena opportunità di reintegrarsi e rigenerarsi. TUTTI i prodotti INSÌUM non contengono: siliconi, coloranti, oli minerali, derivati animali, paraffina, petrolati, PEG o PPG, vaselina, nanomateriali, Propylene Glycol, DEA e TEA, alcool, EDTA, filtri chimici, solfati e conservanti come parabeni, phenoxyethanolo e cessori di formaldeide.
La purezza delle formulazioni e delle materie prime assicura l’efficacia dei risultati riducendo rischi di allergia, reazioni cutanee o danni alla pelle.

Tutti i prodotti INSÌUM sono anti-age completi che agiscono come antiossidanti, rassodanti, illuminanti, idratanti e nutrienti. Ogni prodotto regala, insieme all’efficacia, una piacevolezza immediata, tattile e olfattiva che riesce a trasformare la beauty routine in un momento di rigenerazione fisica e mentale.
La piacevolezza tattile viene raggiunta attraverso texture ricche e vellutate che si fondono con la pelle diventando tutt’uno. Creme e sieri agiscono sulla la pelle in maniera naturale, non lasciando tracce e garantendo un rapido assorbimento.
Le fragranze, che regalano una sospensione temporale grazie alla scelta accurata di olii essenziali naturali e assoluti, conferiscono ad ogni prodotto un proprio carattere e sono studiate per svanire dopo pochi istanti.

INSÌUM rende la beauty routine SEMPLICE. Non ci sono complicazioni. Non è necessario sovrapporre, mescolare, ricordare.
Un unico prodotto: un anti-age completo per tutto il viso compresa la fragile zona del contorno occhi.

Di Lenardo produce anche ottimi vini.

Info: www.insium.it


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo