È stata aperta il 15 settembre a Siena nel complesso museale di Santa Maria della Scala la mostra Arte senese. Dal tardo Medioevo al Novecento, selezione di capolavori della Collezione del Monte dei Paschi.
La Banca Monte dei Paschi di Siena, da sempre legata ai territori di origine e a quelli di riferimento, ha raccolto in secoli di vita una vasta gamma di opere d’arte che è il risultato di una stratificazione storica di committenze e importanti acquisizioni mirate.
Una raccolta che, a poco a poco, ha assunto la fisionomia di una vera e propria Collezione.
Le prime opere d’arte, infatti, furono realizzate per dar lustro e fama all’Istituto negli episodi rilevanti della sua secolare attività.
Il maggiore sviluppo della Collezione è avvenuto, però, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, quando, in maniera illuminata, furono previsti spazi appositamente destinati ad ospitare una struttura museale nel complesso di palazzi della Sede storica, a Siena.
Da allora la Banca ha rivolto la sua attenzione ad opere di “scuola artistica” senese, considerata, fin dai suoi esordi, una delle più significative nella storia della cultura figurativa del nostro Paese.
L’obiettivo della mostra nel complesso museale, collocato di fronte al duomo, è quello di raccontare la storia dell’arte senese dal tardo Medioevo al Novecento, presentando al pubblico una serie di capolavori conservati nelle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena
Opere di maestri del calibro di Pietro Lorenzetti, Tino di Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Domenico Beccafumi, Bernardino Mei, Cesare Maccari e Fulvio Corsini permettono di ripercorrere il secolare amore di Siena per le arti figurative.
Sono in mostra grandi personalità artistiche capaci di affermarsi in patria e non solo, che testimoniano lo straordinario valore delle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena, indissolubilmente legate alla città, alla sua memoria e ai suoi valori.
Le collezioni sono costituite da dipinti, sculture e arredi, per lo più di scuola senese dal XIV al XIX secolo, non senza interessanti incursioni sul Novecento italiano.
Nicoletta Curradi
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