Il mondo dell’emergenza-urgenza si è ritrovato a Villa Vittoria a Firenze per far sentire la propria voce e chiedere risposte su temi di strettissima attualità, dalla riforma del sistema alla crisi dei Pronto Soccorso. L’occasione è il Ceu2023, Congresso nazionale Emergenza urgenza, che si terrà dal 30 marzo al 1° aprile, di cui le Misericordie sono tra gli enti promotori. Il congresso è stato voluto e immaginato da diciassette società scientifiche e associazioni tecnico professionali del settore. I temi trattati saranno condivisi con forze sindacali, enti locali, reti delle associazioni di volontariato e vi sarà un confronto con il mondo della politica e le esperienze internazionali, rappresentate da relatori di grande rilievo. Il programma aggiornato dell’evento può essere visualizzato a questo link. “Auspichiamo una partecipazione importante della componente delle Misericordie – sottolinea il presidente nazionale, Domenico Giani – ma soprattutto, per il valore e l’importanza dei temi trattati, chiediamo di essere ascoltati dalla politica, che sarà un convitato importante di questo congresso. Il tempo delle riforme è adesso”.
Il congresso e’ stato voluto e immaginato da diciassette società scientifiche e associazioni tecnico professionali del settore. I temi trattati saranno condivisi con forze sindacali, enti locali, reti delle associazioni di volontariato e vi sarà un confronto con il mondo della politica e le esperienze internazionali, rappresentate da relatori di grande rilievo. “Auspichiamo una partecipazione importante della componente delle Misericordie- sottolinea il presidente nazionale, Domenico Giani- ma soprattutto, per il valore e l’importanza dei temi trattati, chiediamo di essere ascoltati dalla politica, che sarà un convitato importante di questo congresso. Il tempo delle riforme è adesso”.
Il Congresso Nazionale Emergenza Urgenza è stato anche l’occasione per il Ministro della salute Orazio Schillaci, per presentare il Decreto Legge 34.
Intervenuto in videocollegamento, il Ministro ha affermato: “Siamo consapevoli delle tante difficoltà, ma con questo decreto vogliano dare un segnale forte d’attenzione a tutto il mondo dell’emergenza” Tra le principali norme contenute nel Decreto Legge, più gratificazioni, non solo economiche, per chi lavora nei PS, l’impegno a “scoraggiare il ricorso intollerabile ai cosiddetti gettonisti”, l’apertura allo svolgimento dell’attività libero professionale per il personale infermieristico. Ma anche pene più severe per chi commette violenza sugli operatori sanitari (“un fenomeno che vede purtroppo una maggioranza femminile tra le vittime: 7 su 10 sono donne, in particolare infermiere”.)
“È un primo passo verso una necessaria riforma integrale del sistema emergenza urgenza - ha commentato Andrea Andreucci, responsabile scientifico del CEU 2023 - che indiscutibilmente deve trovare ampia condivisione tra le forze politiche, sia tra i partiti di maggioranza che di opposizione, per il bene dei cittadini. Noi confermiamo la nostra disponibilità a contribuire ad un processo di riforma”.
Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo
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