martedì 25 febbraio 2025

Il film Silenzio! al cinema dal 27 febbraio

 



E stato presentato in anteprima il 24 febbraio scorso  al cinema Spazio Alfieri di Firenze il film Silenzio! Del regista francese Teddy Lussi-Modeste..



Periferia di Parigi. Julien è un giovane professore di lettere che cerca di coinvolgere e appassionare i suoi studenti, facendogli leggere e interpretare una poesia di Pierre de Ronsard e coinvolgendoli in attività extrascolastiche come quella di andare a mangiare un kebab con alcuni di loro. Un giorno Leslie, una delle sue alunne che è molto chiusa e ha una difficile situazione familiare alle spalle, lo accusa di molestie sessuali. Il fratello della ragazza, che ha un carattere irascibile, lo minaccia e lo vuol far cacciare dalla scuola. Il preside non prende posizione nei suoi confronti in attesa dello sviluppo degli eventi. I colleghi prima sembrano sostenerlo in blocco ma poi la maggioranza di loro è contraria ad aiutarlo economicamente nelle spese legali.


La situazione in classe diventa incandescente e Julien può contare solo sull'aiuto del suo compagno Walid. Ma anche nella loro coppia aumentano i momenti di tensione soprattutto perché con il passare dei giorni per Julien diventa sempre più difficile dimostrare la propria innocenza.


La scuola può diventare un inferno. Anche Julien, come Lucas in Il sospetto si ritrova accusato per un crimine che non ha commesso. Mads Mikkelsen e François Civil diventano figure che lottano contro i propri demoni. Sono isolate, vittime del pregiudizio. Ed entrambi i titoli mettono a fuoco una crescente angoscia.

Silenzio! (in originale Pas de vagues), mostra la realtà scolastica ma con il respiro del thriller. Tutto comincia da una lettera e un primo piano e poi uno zoom su Julien mostrano come il protagonista si trovi già chiuso in trappola, in attesa del progressivo precipitare degli eventi; una parte del corpo insegnante non lo sostiene, il preside è immobile, gran parte della classe gli si rivolta, la polizia lo tratta con sospetto permettendogli di fare un esposto e non una denuncia e il fratello della studentessa che l'ha accusato non vede l'ora di fargliela pagare.


L'ambientazione diventa sempre più claustrofobica, pubblico e privato si confondono e un suo video in cui balla col compagno (che ritorna nei titoli di coda) sulle note di "Every Single Day" di Benassi Bros. diventa la scena chiave per mostrare la totale impotenza del protagonista in una scena che colpisce per la collettiva crudeltà e dove le immagini e i suoni dei telefoni degli studenti diventano come una raffica di pallottole su un condannato a morte.


Silenzio! è ispirato alla storia vera accaduta al regista Teddy Lussi-Modeste, che insegna ancora francese nella periferia parigina e che con questo film è al terzo lungometraggio dopo Jimmy Rivière e Il prezzo del successo. Il film analizza come gli equivoci soggettivi si trasformano in un violento 'j'accuse': una frase male interpretata o soprattutto un gesto (una sua alunna ha scritto "il prof. si è morso il labbro come in un film porno") possono infatti diventare letali.


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 24 febbraio 2025

Sabato 1° marzo il convegno “Le lesioni cutanee croniche degli arti inferiori” per la prima volta al Palazzo degli Affari

 

 


 E’ il Palazzo degli Affari ad ospitare sabato 1 marzo il convegno “Le lesioni cutanee croniche degli arti inferiorila corretta gestione del paziente e della lesione”,  giunto alla V edizione, un evento scientifico che negli ultimi anni ha visto crescere positivamente il numero di iscritti fino a diventare un appuntamento di portata nazionale.

 

Tra i relatori saranno presenti professionisti di alto profilo nazionale e internazionale, oltre a rappresentanti di rilievo di molte società scientifiche. Presidente del convegno è Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento Specialistiche Chirurgiche della USL Toscana Centro e direttore del reparto di Chirurgia Vascolare del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio – Torregalli. Mentre due membri dell’equipe medica di chirurgia vascolare, Renzo Lombardi e Patrizia Dalla Caneva, sono rispettivamente responsabile scientifico e responsabile della segreteria scientifica.

 

Obiettivo dell’iniziativa è delineare le migliori e più efficaci modalità di gestione di una patologia di rilievo quali le ulcere o più tecnicamente le lesioni cutanee croniche, un problema che ha sempre una maggiore incidenza nella cittadinanza, soprattutto tra i pazienti anziani o con ridotta mobilità.

 

A questa patologia si associa una serie di problematiche complesse che vanno dalla copertura di ingenti spese sanitarie alla necessità di un approccio terapeutico multidisciplinare. È noto che la gestione dell’ulcera richiede una “presa in carico” da parte di una équipe multiprofessionale. Per questo è fondamentale che il paziente sia affidato a centri ospedalieri strutturati con un expertise dedicata. Ma ancor più importante è la continuità assistenziale ospedale-territorio per il buon controllo della lesione in tutte le sue fasi evolutive.

 

Il convegno intende fornire punti di riferimento condivisi e attuali per il trattamento delle lesioni cutanee e la conseguente gestione del paziente, evidenziando la necessità di sinergie tra le varie possibilità e sottolineando novità e certezze consolidate dall’esperienza di cura degli anni passati. Saranno affrontati argomenti di grande attualità e di crescente interesse in considerazione della professionalità consolidata dei relatori.

 

Sarà il luogo ideale per chiarire ogni aspetto relativo a questo settore in rapida evoluzione, anche perché oggi la “cura” può avvantaggiarsi non solo di trattamenti tradizionali ma anche di soluzioni ingegneristiche della medicina rigenerativa.

 

L’evento si rivolge non soltanto ai medici chirurghi ma anche a infermieri, fisioterapisti e podologi, con partecipazione gratuita. Per l’iscrizione è necessario registrarsi al link: https://fimo.biz/.

 

 Nicoletta Cirradi


sabato 15 febbraio 2025

Immagine Italia & Co. 2025 al via



Dal 15 al 17 febbraio 2025 la Fortezza da Basso ospita la 18a edizione di Immagine Italia & Co. , il salone internazionale leader in Italia dedicato al mondo della lingerie e dell'homewear .

L'evento presenta 200 marchi del settore lingerie, homewear, accessori e intimo, con il 43% di partecipanti esteri . La fiera presenta in anteprima le nuove collezioni per la stagione invernale 2025/2026. Questa è un'occasione chiave per aziende e buyer italiani e internazionali per scoprire le prossime tendenze, definite in base alle previsioni dei principali trend forecaster in collaborazione con i fashion director del settore.





Oltre alle collezioni, la fiera offre anche workshop e sessioni di formazione. 


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 13 febbraio 2025

Tumore della prostata, in Toscana oltre 2mika casi l'anno



Appropriatezza e accesso equo alle cure: la sfida per trattamenti sempre più mirati


Talmelli (Europa Uomo): “La rete dei centri multidisciplinari diventi presto realtà”


 Da una parte i numeri, impietosi.  Con 43mila nuove diagnosi di tumore alla prostata, oltre 2mila delle quali in Toscana, 8mila decessi ogni anno e 564mila uomini che, soltanto in Italia, convivono con questa forma di cancro. Dall’altra, una vera e propria rivoluzione sul piano diagnostico e terapeutico che, grazie alla scoperta di nuove metodiche di imaging radiologico e medico-nucleare permette di intercettare sempre più spesso il tumore nelle sue fasi iniziali, potendo contare su una crescente disponibilità di opzioni terapeutiche che consente trattamenti sempre più personalizzati, aumentando le prospettive di guarigione e di sopravvivenza alla malattia. Ai costanti progressi della ricerca deve però affiancarsi una strategia sanitaria che assicuri a tutti i pazienti equità di accesso a percorsi di diagnosi e cura di qualità, superando le criticità.


Di questo, e molto altro, si è parlato oggi nel corso del convegno “Il tumore alla prostata in Toscana. Qualità di diagnosi e cura, qualità della vita” promosso da Europa Uomo Italia e organizzato da Motore Sanità. Un incontro utile per un dialogo costruttivo tra pazienti, esperti e istituzioni in cui si è cercato, tra le altre cose, di individuare la via per implementare percorsi strutturati di diagnosi, cura e assistenza per chi oggi affronta un tumore della prostata, dallo screening di popolazione alla presa in carico in unità specializzate multidisciplinari. Perché oggi più che mai, la possibilità di intercettare precocemente la malattia e di ricevere la terapia più indicata, nel momento giusto e nel contesto più adeguato, rappresentano una sfida cruciale per il sistema sanitario e un diritto imprescindibile per i pazienti.


I dati della Regione Toscana: in un anno oltre 2mila nuovi casi e oltre 1.900 interventi


Per comprendere il contesto, occorre partire dai numeri. “In Toscana – ha spiegato Fabrizio Gemmi, Coordinatore dell'Osservatorio per la Qualità ed Equità, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana. - si stimano circa 2mila nuovi casi di tumore alla prostata ogni anno e si registra una crescita degli interventi chiurgici, che nel 2023 sono stati 1.908”. Il dato degli interventi, “in costante aumento dal 2017, escluso il periodo della pandemia, è frutto del miglioramento della diagnostica”. Nel 2023, “ben 1.630 operazioni sono stati eseguite con chirurgia robotica, a conferma del ruolo sempre più rilevante delle nuove tecnologie nel trattamento della patologia”.  Con l’ospedale di Careggi che “ha effettuato oltre 600 interventi, come nessun altro in Italia”. E se una piccola parte di uomini malati di tumore alla prostata risulta non operabile, per gli altri si adottano strategie terapeutiche diverse.


Talmelli (Europa Uomo): “La rete dei centri multidisciplinari diventi presto realtà”


“Oggi – ha spiegato Claudio Talmelli, presidente di Europa Uomo, l’unica associazione italiana che rappresenta i pazienti affetti da tumore della prostata e il diritto della popolazione maschile alla diagnosi precoce e a cure di qualità - iniziamo un percorso nelle regioni italiane per promuovere, in collaborazione con le Istituzioni e la comunità scientifica, una gestione più efficace della patologia. Questo obiettivo si concretizza attraverso due pilastri fondamentali: l’implementazione di programmi di screening e l’istituzione di centri multidisciplinari dedicati. 


È significativo che questo percorso parta dalla Toscana, una regione all’avanguardia nella prevenzione e nella cura oncologica. La Toscana non solo vanta una solida ed efficiente rete oncologica e una lunga esperienza negli screening, ma è stata anche la prima in Italia a riconoscere, attraverso una delibera, la necessità di istituire una rete di Prostate Cancer Unit. Da questo incontro ci aspettiamo un impegno concreto e corale: grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti – Istituzioni, medici, personale sanitario, pazienti e collettività – auspichiamo che la rete toscana dei centri multidisciplinari per il tumore della prostata diventi presto realtà e rappresenti un modello virtuoso per tutte le regioni italiane”.


Percorsi di cura e appropriatezza prescrittiva per garantire le migliori terapie


Analizzando le iniziative virtuose già realizzate dalla Regione nella gestione del tumore della prostata e le sue eccellenze ottenute nella ricerca, nella clinica e nell’organizzazione sanitaria, l’evento di Firenze è stata l’occasione per mettere a fuoco gli obiettivi ancora da raggiungere e le modalità per conseguirli, tramite una proficua collaborazione tra tutti gli attori. Promuovendo l’equità di accesso alle cure, un concetto fondamentale che non può prescindere da quello di appropriatezza.


“Negli ultimi 5 anni – ha spiegato Laura Doni, Presidente GIOTTO (Gruppo Interdisciplinare Uro-Oncologico Toscano) e Dirigente Medico Dipartimento Oncologico A.O.U Careggi Universitaria di Careggi - abbiamo assistito ad un importante cambiamento dello scenario terapeutico del carcinoma prostatico, grazie all'introduzione ed all'integrazione delle strategie terapeutiche, in cui, accanto a farmaci storici quali la classica terapia androgeno-deprivativa e la chemioterapia a base di docetaxel, trovano sempre più ampio impiego gli anti-androgeni di nuova generazione, la terapia con PARP inibitori per i tumori che presentano mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2 e, più recentemente, anche la terapia con radioligandi. L'innovazione introdotta da tutti questi trattamenti e la possibilità di integrarli con terapie non farmacologiche, si pensi ad esempio alla radioterapia, richiede un grande sforzo al clinico per rimanere al passo ed impone una riflessione sulla sostenibilità del sistema. Il Gruppo Interdisciplinare Uro-Oncologico della Toscana (GIOTTO) ha come obiettivo quello di uniformare le conoscenze e le competenze dei professionisti toscani occupati quotidianamente nel processo di cura dei pazienti affetti da carcinoma della prostata, garantendo in questo modo, l'appropriatezza del percorso e favorendo l'accessibilità alle terapie sperimentali disponibili sul territorio regionale".


"L'approccio multidisciplinare – ha sottolineato Tommaso Carfagno, Radioterapista Oncologo Referente GOM Tumori Urologici Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - prevede la creazione di un team formato da tutti gli specialisti coinvolti nella gestione  della patologia oncologica prostatica, compreso il Radioterapista Oncologo. In tal modo, si favorisce l'accesso dei pazienti ad un percorso dedicato nel quale vengono rese fruibili le competenze necessarie per una gestione efficace del tumore prostatico. Vengono rese raggiungibili a tutti le migliori cure disponibili, compresa la Radioterapia con le tecnologie più moderne ed avanzate. Le strategie curative condivise hanno un impatto positivo sull'appropriatezza  terapeutica e consentono di ottimizzare l'uso delle risorse. L'obiettivo finale è migliorare la qualità di vita dei pazienti e la loro soddisfazione per quanto concerne il rapporto con la struttura ospedaliera”.


Lorenzo Masieri, Professore Ordinario di Urologia presso il Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell’Università degli Studi di Firenze e Coordinatore del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) Tumori urologici dell'ospedale Careggi, ha evidenziato nel suo intervento il ruolo strategico del “gioco di squadra”, ossia della multidisciplinarietà che porta un valore aggiunto alla cura del paziente.  “Ciò che sta cambiando in maniera rapida e repentina in campo oncologico è l’approccio al paziente con tumore prostatico e in generale con tumori dell’area urologica. Si tratta di un approccio in cui è sempre più valido un gioco di squadra, in cui tanti e diversi attori prendono parte insieme per raggiungere l’obiettivo della cura del paziente. Questa si chiama multidisciplinarietà ed è l’anima del nostro Gruppo Oncologico Multidisciplinare, in cui più specialisti vanno a dare il proprio supporto per riuscire ad ottenere il risultato sperato. Così, al fianco dello specialista urologo, del radioterapista e dell’oncologo, che rappresentano il core del GOM urologico insieme al radiologo e all’anatomopatologo, ci sono il medico nucleare, il genetista, il geriatra, l’endocrinologo che, di volta in volta, partecipano alla cura del paziente”. Per quanto riguarda le nuove terapie, il professore Masieri spiega che sono sempre più diverse e difficili anche da gestire nelle complicanze e nella gestione quotidiana e della pianificazione e “per questo c’è bisogno sempre di più di figure che siano esperte nel settore. Il GOM ha la funzione proprio di coordianare queste operazioni e di tirare le fila. Quando poi si è di fronte a tumori prostatici avanzati (metastatici), l’obiettivo del GOM diventa quello di cronicizzare la malattia, un concetto affascinante e nuovo in cui vengono incontro i nuovi farmaci”.


“E’ passato molto tempo - ha ricordato Gianni Amunni, referente scientifico Rete Oncologica Toscana -  da quando la Toscana definì l’opportunità di istituire delle Unit dedicate alla cura del tumore alla prostata, simili e parallele alle Unit per il tumore alla mammella. Questa scelta si basava sulla definizione di volumi minimi di casistica, sulla capacità tecnica dei professionisti che operavano, mettendo delle soglie di interventi che dovevano fare come primo operatore e, soprattutto sulla certezza di una effettiva multidisciplinarità. Questa impostazione ha una lunga storia nel sistema toscano e presenta tutta la propria totale attualità”.


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 

 




mercoledì 12 febbraio 2025

La Regione per la prima volta a TESTO: dal 28 l’editoria contemporanea si ritrova a Firenze

 




Per la prima volta anche la Regione Toscana sarà presente a TESTO [Come si diventa un libro], l’evento dedicato all’editoria contemporanea e ai suoi protagonisti, organizzato da Pitti Immagine in collaborazione con Stazione Leopolda e ideato da Todo Modo, che sarà alla Stazione Leopolda, a Firenze, dal 28 febbraio al 2 marzo prossimi. La manifestazione è stata presentata il 12 febbraio al Gabinetto Vieusseux 


Con un suo spazio dedicato al ricordo di Oliviero Toscani e del suo impegno a favore della Toscana delle Donne, il progetto regionale che persegue la parità di genere anche mobilitando protagonisti e protagoniste del mondo culturale, la Regione ha allestito uno spazio in cui saranno ospitati incontri dedicati ai vari progetti regionali dedicati alla promozione della lettura, alle biblioteche, alle sue iniziative editoriali e alle attività della Stamperia Braille.


“E’ questa una manifestazione – ha detto il presidente Eugenio Giani, intervenuto alla presentazione dell’evento che si è svolta al Gabinetto Viesseux -  che punta su qualità e profondità dei contenuti e dei messaggi, nella città che storicamente è stata la città dell'editoria ai tempi di Firenze capitale. L’obiettivo non è inseguire il Salone di Torino ma puntare a una manifestazione di eccellenza sul piano nazionale. E iniziamo quest'anno come Regione con una prima presenza e un primo contributo con la prospettiva di crescere insieme”. 


Le case editrici presenti in Stazione Leopolda – con una selezione ragionata di libri e novità – saranno quest’anno 176, di cui 44 alla loro prima edizione di TESTO, oltre 210 gli ospiti che animeranno più di 200 incontri.


STARE è la dichiarazione di intenti di questa edizione, il suo manifesto – stare ad ascoltare, stare a leggere, stare a pensare –, un invito a fermarsi per contribuire con maggior consapevolezza al dibattito intorno a noi.  


Nelle due navate della Stazione Leopolda, nell’allestimento curato da Alessandro Moradei, ogni editore propone una selezione di titoli, scelti dal proprio catalogo e tra le novità, organizzati su grandi tavoli e librerie. Grazie al confronto con editor, redattori e uffici stampa e a visite guidate a cura dei librai, i lettori potranno immergersi nello spirito delle proposte come se esplorassero una grande e variegata libreria.


Nicoletta Currradi 


venerdì 7 febbraio 2025

Un convegno sulla vigilanza del mercato assicurativo di fronte all'evoluzione tecnologica e al principio di sostenibilità