Più di 100 ristoratori toscani
vi accoglieranno con un Chianti. Dal 10 al 17 dicembre al via
l'iniziativa "Chianti a tavola". Sulle tavole di tanti
locali di tutta la regione ci sarà una bottiglia di vino Chianti
docg, un suggerimento per accompagnare una cena con i piatti tipici.
Non ci poteva essere modo migliore di celebrare i 90 anni del
Consorzio, facendo diventare i ristoratori primo veicolo di
promozione del vino toscano e valorizzando così il legame tra
tradizione e territorio.
Un
connubio felice, vino e cucina, reso possibile dalla
collaborazione del Consorzio Vino Chianti con Confesercenti
Toscana-Cat e Mèntore-Confcommercio Toscana
, con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana,
all'interno del
programma di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere
Toscana
che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti
tipici del territorio.
diventano
così i primi testimonial del vino Chianti, ma a metterci
la faccia non saranno soltanto loro. Tutti i clienti saranno
invitati a farsi un selfie a tavola seguendo le istruzioni che
trovano su un pendaglio attaccato alla bottiglia e condividendo gli
scatti su Facebook o Instagram con l'hashtag #chiantiatavola. Le
foto più belle saranno utilizzate per la mostra “A tavola
con Chianti 2018”. I ristoranti aderenti saranno riconoscibili da
una vetrofania all’ingresso e dai gadget distribuiti dal
Consorzio: grembiuli, cavatappi e termometri per la temperatura del
vino.
“Vino
vuol dire convivialità, ma anche cultura e salute. Sono 90 anni che
i vini del Consorzio sono sulle tavole di tutto il mondo -
dichiara il
presidente del Consorzio, Giovanni Busi -
In ogni bottiglia ci sono materie prime di qualità, ma anche la cura
e la passione di tanti imprenditori e lavoratori toscani. I 90 anni
sono una tappa importante del nostro percorso, che vogliamo celebrare
coinvolgendo gli imprenditori locali e le istituzioni per rimarcare
il legame con il territorio, che è il nostro valore aggiunto sui
mercato internazionali. L’obiettivo di queste iniziative è
coinvolgere nell’attività di promozione tutta la filiera
produttiva, fino al ristoratore che diventa così primo testimonial
della qualità toscana a tavola.”
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