Josef and Anni Albers. Voyage inside a blind experience
Siena, Santa Maria della Scala 6 aprile – 4 luglio 2018Il Santa Maria della Scala è lieto di ospitare, dal 6 aprile al 4 luglio, l’esposizione Josef andAnni Albers. Voyage inside a blind experience. Il progetto è nato grazie a una collaborazioneinternazionale tra il Santa Maria della Scala di Siena, il The Glucksman, University CollegeCork, il Museo di arte contemporanea di Zagabria, l’Istituto dei Ciechi di Milano e AtlanteServizi Culturali, che ne ha curato la realizzazione, ed è cofinanziato dal programma EuropaCreativa 2014-2020 dell’Unione Europea. La Mostra, a cura di Gregorio Battistoni e Samuele Boncompagni, sarà ospitata, in seguito, in altre due sedi museali europee, presso il The Glucksman,University College Cork in Irlanda e al Muzej suvremene umjetnosti Zagreb, in Croazia. L’obiettivo del progetto VIBE. Voyage Inside a Blind Experience è quello di creare una mostrad’arte temporanea fruibile con pari interesse sia da soggetti normovedenti che da personecon disabilità visiva in cui le opere sono accompagnate da speciali tecnologie in grado dioffrire a tutti i tipi di pubblico suggestioni tattili e uditive.Afferma Daniele Pitteri, direttore di Santa Maria della Scala “Un approccio innovativo, che sipreoccupa di fondere in un unico esercizio conoscitivo sensoriale e partecipativo l’esperienza divisita di vedenti e non vedenti, inducendo i primi ad ampliare la propria capacità percettivaattraverso il tatto e i secondi di avvicinarsi alla complessità compositiva e stilistica delle opere.”Il percorso artistico è stato strutturato dalla collaborazione fra Atlante Servizi Culturali el’americana The Josef and Anni Albers Foundation, a cui si è aggiunto il supporto scientificodell’Istituto dei Ciechi di Milano e ruota intorno alle opere di Josef e Anni Albers. L’avventuraartistica di Josef Albers (Bottrop 1888 – New Haven 1976) e Anni Albers (Annelise Elsa FriedaFleischmann, Berlino 1899 – New Haven 1994), iniziata alla Bauhaus e durata tutta una vita, fu frale più pionieristiche del ventesimo secolo. Josef Albers, pittore, designer, insegnante e teorico delcolore, si è sempre interessato alle potenzialità dei materiali, lavorati e gestiti secondo una sperimentazione incessante e rigorosa. Anni Albers, tessitrice, pittrice e insegnante, fin dai primianni di sperimentazione condotta sulla tessitura a telaio, capì le potenzialità espressive offerte daitessuti e le assunse come punto di partenza per trasformare le stoffe in opere d’arte astratta. “Anni eJosef volevano che la loro arte portasse piacere e nuove esperienze nelle vite di più persone possibili. Percepivano un linguaggio universale e credevano in forme di piacere visivo che siestendono indietro e avanti nel tempo attraversando tutte le barriere” afferma Nicholas Fox Weber,direttore della The Josef and Anni Albers Foundation “ lavorando su questo progetto proviamo aentrare dentro ciò che alcuni non hanno, per scardinare i preconcetti di coloro che la vista ladanno per scontata, per andare oltre e ripensare l’esperienza.”Partendo dalle opere degli Albers il progetto, rivoluzionario e pionieristico, è stato creato per permettere una fruizione totalizzante e capace di coinvolgere il pubblico con disabilità visiva alpari dei normovedenti. Se infatti, ai visitatori ipovedenti e non vedenti, fino ad oggi, è stato riservato un approccio didascalico, finalizzato al riconoscere l’opera ripercorrendone con il tatto le linee compositive, con questa esposizione è possibile avvicinarsi a una esperienza che può dirsiestetica. Dichiara Franco Lisi, direttore dell’Istituto dei Ciechi. “I nostri sforzi – a prescinderedalle diverse realtà e peculiarità territoriali – saranno canalizzati a utilizzare tutte le forme di
comunicazione per poter lanciare un messaggio che vada ad arricchire e a potenziare quanto facciamo per la cultura dell’integrazione e, in particolare, per le persone non vedenti.” Possibilità di toccare le opere originali. Grazie alla generosità della Fondazione Albers sarà possibile toccare per la prima volta cinqueopere originali di Josef e Anni Albers: Rail, un tessuto che Anni produsse ad uso commerciale negli anni ’50; Montanius III, una stampa a rilievo in cui Anni tenta di manipolare la forma;Intaglio DUO E, altra stampa effettuata senza inchiostro né colori ma solo esponendo le linee inrilievo; Homage to the Square e Color study per Homage to the Square, due opere non finite diJosef in cui si possono percepire i differenti spessori degli impasti, la stesura a spatola e lecorrezioni in gesso.Il Corridoio sensorialeLa sezione, posizionata all’ingresso della mostra, prevede la creazione di un corridoio buio in cuisarà favorita l’esplorazione tattile dei materiali usati da Josef e Anni Albers, stimolando i visitatori a riconoscerne caratteristiche e peculiarità attraverso il tatto. Il pubblico si potrà avvalere diun’audioguida che si attiverà automaticamente quando i visitatori si avvicineranno ai punti diinteresse. Le audioguidePer la visita sono state predisposte delle audioguide, progettate insieme a Tooteko, uno spin-offdello IUAV di Venezia, che ha prodotto un dispositivo che consente di esplorare con il tatto superfici tridimensionali a rilievo e di ricevere informazioni audio pertinenti e localizzate. Il sistemaconsiste in tre elementi di base: un braccialetto hi-tech, un supporto tattile dotato di tag NFC e unaapplicazione per tablet o smartphone. Il braccialetto hi-tech legge i tag NFC e, grazie alla TootekoApp, comunica wireless con lo smartphone o tablet. Durante la navigazione tattile dei supporti,quando la mano raggiunge un hotspot riconoscibile grazie alla codifica Braille, il braccialetto identifica il tag NFC in esso contenuto e attiva la traccia audio relativa al punto toccato. In questo modo, ad ogni hotspot corrisponde una informazione audio pertinente al dettaglio toccato. Sezione musicale Un’intera sezione della mostra è dedicata all’ascolto e alla musica, che metterà in relazione lecopertine da Josef Albers disegnate per la Command Records con le musiche contenute nei relativivinili. Un’altra suggestione sarà data dall’associazione fra la figura musicale del basso ostinato e la modularità scelta da Josef Albers, anche in relazione al basso ostinato, per la realizzazione di alcune opere ispirate a architetture messicane.I modelli tattili Nel percorso espositivo sarà possibile toccare dodici riproduzioni in resina delle opere in mostra,realizzate dall’Istituto dei ciechi di Milano alle quali si aggiungono le riproduzioni dei Matières edei Paper folding, esercitazioni che Albers faceva fare agli allievi per stimolare la tecnica manuale ela creatività, riprodotte da Fritz Horstman.Il tavolo di Josef Albers Sarà ricreata una sperimentazione che Josef Albers descrisse nel suo testo Interazione del colore.Per metterlo in pratica in mostra saranno accostate, su un piano, tre vasche d’acqua a temperaturediverse che permetteranno di sperimentare che la percezione tattile della temperatura può essererelativa così come la percezione visiva dei colori.Infine il catalogo e il sito web saranno realizzati in funzione del progetto: il catalogo della mostrasarà completamente in braille con all’interno riproduzioni tattili in termoriliev mentre il sito web realizzato ealizzato e certificato dall’Istituto dei Ciechi di Milano, può essere accessibile anche ai nonvedenti. Tutte le didascalie in mostra, inoltre, saranno in braille.
Nicoletta Curradi
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