lunedì 29 novembre 2021

Al via il 21esimo

 



River to River è stato il primo festival fuori dall’India interamente dedicato al cinema indiano. Giunto alla sua ventunesima edizione, l’iniziativa ha come obiettivo quello di far conoscere un cinema appassionante, diverso e ricco di linguaggi innovativi. Una squisita occasione per esplorare la città caotica di Mumbai o i paesaggi rurali dell’India, il tutto assaporando le pietanze locali e infiltrandoci nelle vite segrete dei personaggi.


Dal 3 dicembre all’8 dicembre la piattaforma di MYmovies accoglierà una selezione di lungometraggi, documentari, corti e una nouva serie web in streaming.


La categoria dei lungometraggi raccoglie sei film di generi molto diversi. Per gli amanti delle commedie, Rk/Rkai mette in scena la preparazione di un film dove un personaggio, durante la fase di montaggio, esce dal film e arriva nel mondo reale. The Tenant, invece, è una commedia dallo stampo leggermente più drammatico dove un tredicenne incontra una donna dall’aura misteriosa che nasconde un passato segreto.


Gli animi romantici apprezzeranno sicuramente Wingman – The Universal Irony of Love. Omi lavora in un call center per gli appuntamenti ma paradossalmente la sua vita amorosa rimane un disastro. Anche il regista Suman Mukhopadhyay affronta il tema dei rapporti. Nel suo film Nazarband, due persone vengono rilasciate dal carcere lo stesso giorno e il loro ritorno verso casa rappresenta un passo verso la libertà e un poetico processo di conoscenza dall’altro. Attraversando tutta la città di Calcutta diventeranno sempre meno sconosciuti.


Non si può parlare del cinema indiano senza menzionare Bollywood, presente anche in quest’edizione del festival. Chehre di Rumi Jaffery è un thriller psicologico dove la super star di Bollywood Amitabh Bachchan è al centro della storia. L’attore ha interpretato oltre duecento film e la sua fama è giunta fino a noi, tanto da consacrargli un’effigie al museo Madame Tussaud di Londra. Medium Spicy, commedia Bollywood, ci porta nelle cucine di Nissim. Tra il via vai di pietanze e persone il chef cerca di trovare il suo vero amore.


Sempre incentrato su Bollywood, il documentario Patrick Goes to Bollywood descrive il sogno di diventare attore di un giovane ragazzo che lascia la Germania per una nuova esperienza in India. Tra le serie di documentari, Bhumchu - The Drops of Eternal Life riesce a trasmetterci l’essenza del festival buddista dedicato all’importanza e alla funzione sacra dell’acqua. Un salto nella loro tradizione colorata e vivace. Altrettanto tipico e culturale, è il ruolo del cibo. Life in a Bowl ci racconta alcune storie di pietanze influenzate dall’esperienza della vita, perché il cibo si sviluppa a contatto con persone, storie, arte e letteratura. Il quarto documentario è Womb: Women of My Billion, un ritratto della condizione delle donne in India costituito dalla lotta contro ogni forma di violenza, alla rivendicazione dei diritti e ai sogni turbati dall’arrivo dell’epidemia del Covid-19.


La ricchissima sezione dei corti analizza, anch’essa, alcune questioni sociali. Ram Kamal racconta in Ek Duaa la vita di una famiglia di Mumbai dove la bambina è discriminata rispetto al figlio maschio. The Song We Sang di Aarti Neharsh ha già vinto il migliore cortometraggio al Mumbai International Queer Film Festival e racconta una lunga passeggiata tra due donne che sfocia in un innamoramento. Il Busan International Film Festival ha invece ospitato il film di laurea di Apoorva Satish. In quindici minuti la regista si interroga sulle difficoltà di un’adolescente che vive a cavallo tra valori culturali occidentali e orientali. La ragazza vorrebbe diventare nuotatrice professionista ma l’arrivo delle mestruiazioni segna uno shock…


My Mirror vede come protagonista una sposa trascurata dal marito che si ritrova a chattare su un’app incontrando qualcuno che le scombusserà la vita. Di tutt’altro genere, Gowripuram investiga sul problema della siccità in un villaggio rurale dell’India. Una metereologa deve rispondere alle credenze popolari e alle supertizioni di uno scienziato. Hussina Raja ci regala Roots, un’opera biografica sulla sua coppia che deve superare tanti ostacoli per farsi accettare; una riflessione sulla tradizione e sulla modernià. Anubhav è alle prese con l’ipocondria nel corto drammatico Itwaar: la sua salute mentale impatterà il legame famigliare. Rahul Srivastava rappresenta la vera trama dell’India anche in questa storia complessa. Il corto animato disegnato a mano Under the rug chiude in bellezza la sezione con un lavoro sull’ossessione di una famiglia per la loro routine.


Il festival introduce anche una serie web promettente, Mumbai Diaries, rendendo disponibili gli 8 episodi della prima stagione. L’autore Nikhli Advani, che ha ricevuto il premio nazionale indiano in direzione, produzione e sceneggiatura, mette in scena la vita dell’ospedale centrale di Mumbai con i suoi nuovi assistenti e l’arrivo di pazienti in gravi condizioni.


Info: https://www.rivertoriver.it/edizione-festival-2021/


Fabrizio Del Bimbo

domenica 28 novembre 2021

Successo per l' Asics Firenze Marathon 2021





Edizione letteralmente graziata dalla pioggia e baciata dal sole la Asics Firenze Marathon 2021 numero 37, quella della ripartenza dopo un anno di stop, fortemente voluta dagli organizzatori supportati dal Comune di Firenze per dare un segnale di rinascita e di festa. E festa è stata, con il plotone dei 3850 podisti (separati in due onde) che, con una temperatura ideale di circa 12 gradi, sono partiti da Piazza Duomo in direzione piazza San Marco e poi i Viali di Circonvallazione.  Subito dopo lo start dato dal sindaco Dario Nardella, presente anche lassessore allo sport Cosimo Guccione, gli atleti si sono liberati dalle mascherine e si sono avviati verso il traguardo per completare i 42 km e 195 metri del percorso, di fatto un anello intorno e nel cuore della città, per poi tornare in Piazza Duomo. Capiamo la difficoltà di organizzare una maratona e per questo contemporaneamente siamo orgogliosi di poterla sostenere e ospitare, ed è bello che finalmente si è tornati a correre la maratona nel centro di Firenze, ha sottolineato lassessore Guccione.

E la gara è stata tecnicamente tra le più interessanti di sempre con i primi tre atleti uomini che entrano nella top 10 di sempre a Firenze (rispettivamente 2°, 5° e 9° tempo di sempre) e tra le donne con le prime cinque che hanno realizzato il 4°, 5°, 6°, 7° e 9° crono di sempre a Firenze.  

A vincere tra gli uomini il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 20859 mentre tra le donne prima letiope Tsehay Alemu Maru in 2:2717.


I PODI 

Vince dunque la 37esima Asics Firenze Marathon il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 2h0859, crono di soli 19 più lento rispetto al primato del percorso di James Kutto del 2006. Alle sue spalle sventola ancora la bandiera keniana grazie a Samuel Lomoi con 2h0954, mentre terzo è il burundiano Olivier Irabaruta (Us Quercia Trentin Grana) con un più che valido 2h1013. Primo italiano è Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso) con 2h2208, già vincitore della Verona Marathon una settimana fa che ha preceduto Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate) con 2:2229.


Campionessa al femminile della 37esima Asics Firenze Marathon è l'etiope Tsehay Alemu Maru in 2h2717 che ha preceduto di soli quattro secondi la connazionale Megertu Ifa Geletu sulla finish-line in 2h2721. Terzo posto sempre di stampo africano con la keniana Mercy Jerop Kwambai con 2h2732.

Prima italiana la fiorentina Marta Bernardi (G.s. Le Panche Castelquarto), triatleta azzurra di livello internazionale che si classifica 10^ assoluta con il nuovo primato personale di 2h4318. Demolito il 2h5011 fissato sempre alla Firenze Marathon nel 2015. Sono felicissima, ho fatto a Maiorca in ottobre il mio ultimo Ironman 70.3, una paio di settimane di recupero e qualche lungo per mettere chilometri. Questa la mia strada per questo per me grandissimo risultato. Sono felicissima, Firenze è grande. Per Marta è lottavo tempo italiano dellanno


LA CRONACA

Gara maschile che ha registrato una seconda parte più veloce rispetto alla prima metà, al 21,097km un gruppo di cinque uomini è passato in 1h0507 che faceva pensare ad un possibile crono finale superiore alle 2h10. Così non è stato, il ritmo prudente dei primi chilometri è via via aumentato, con la scrematura avvenuta già al 30km con un passaggio di 1h3148 solo per Lomoi, Kotut e Oqbe mentre al 35km è rimasto un affare a due con 1h4657 per Lomoi e Kotut. Al 40km erano invece 21 i secondi di vantaggio per Kotut (2h0235) su Lomoi (2h0256). Da qui in poi un assolo e un incremento del distacco da parte del vincitore Kotut che in via dei Calaziuoli ha fatto il vuoto per presentarsi in solitaria, vincente, in piazza Duomo.

Cybrian Kimurgor Kotut è stato in carriera già vincitore della maratona di Parigi nel 2016, gara dove fissò il suo primato personale di 2h0716, mentre è stata una grande giornata per Samuel Lomoi che ha fissato qui a Firenze il suo personal best. Aveva 2h1214 fatto questanno a Munster, ma il 2h0954 sulle strade fiorentine lo proiettano nel gota degli atleti che possono vantare un primato sotto il muro delle 2h10.

Nella top ten degli arrivati troviamo anche il secondo italiano, Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate), 8° assoluto in 2h2209 anche lui al personale seguito da Domenico Ricatti (Terra dello Sport), 9° in 2h2333. In gara anche Alessandro Degasperi (Trentino Running) celebre Ironman Triatleta che alla sua prima vera maratona, che non sia allinterno di una gara triathlon, chiude in 2h2954, 19esima posizione. 


Gara femminile che ha visto il passaggio alla mezza maratona in 1h1314, qualche secondo in ritardo rispetto alla tabella prevista dal direttore tecnico Fulvio Massini, ottimo comunque il lavoro svolto da Massimo Mei oggi in gara con il compito di lepre sulla testa gara donne. In questo caso seconda metà di gara leggermente più lenta e con competizione comandata da un sestetto composto da Naomy Tuei, Megertu Geletu, Mercy Kwambai e Obse Deme, Souad Kanbouchia e Tsehai Maru, tutte insieme ancora al 35km in 2h0244. Al 40km ancora in quattro davanti in 2h2017, mentre si staccano Deme e Tuei in ritardo di circa 20. E volata finale a quattro negli ultimi due chilometri, battaglia vera e traguardo tagliato appunto per prima da Tsehai Alemu Maru in 2h2717 e le prime quattro raggruppate in soli 31, tutte sotto le 2h28. E primato personale per tutte le prime tre classificate, la vincitrice aveva 2h2849. 


GUIDO PAIER VINCE TRA I DIVERSAMENTE ABILI

Come sempre alla Firenze Marathon tanta attenzione anche alla competizione riservata ai diversamente abili con le hand bike. La vittoria è andata a Guido Paier (categoria H5) della Sport Team Vallagarina che ha chiuso in 1 ora 2601

Secondo, come lo scorso anno, è stato Alberto Glisoni del Team Alove, con il tempo di 1:3418. Terzo Luca Giacomo Micheli, anche lui dello Sport Team Vallagarina, col tempo di 2:0257.

Prima donna Grazia Colosso.


LE AUTORITA'

Presenti ad accogliere gli atleti all'arrivo e poi al cerimoniale, oltre allassessore Guccione, tra gli altri anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il presidente Fidal Toscana, Alessandro Alberti, il vicecomandante Territorio dellIstituto Geografico Militare di Firenze, Generale di Brigata Michele Vicari.  


LA DIFFERITA RAI

La Rai ha comunicato gli orari e i giorni in cui andrà in onda la sintesi della gara sui canali Raisport 57 e 58.

Si potrà rivedere la domenica stessa dell'evento dalle 17 alle 18, poi lunedì 29 la mattina dalle 11, e anche sabato 4 alle ore 13, salvo variazioni del palinsesto Rai.


Appuntamento per l'edizione numero 38, fissata al 27 novembre 2022


Nicoletta Currradi

Castiglion Fiorentino ospita il IX Premio Internazionale Semplicemente Donna

"Ospitare il Premio Internazionale Semplicemente Donna, per la terza edizione consecutiva, è per la nostra città un onore – ha dichiarato Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – A volte quando sentiamo parlare di violenza sulle donne nelle cronache televisive o nelle grandi testate, la percepiamo come qualcosa di distante da noi. Ma basterebbe informarsi a fondo e leggere i dati per capire che invece la violenza di genere ci riguarda da vicino. È un fenomeno subdolo che ci riguarda da vicino, che affligge tutti i territori e tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. Ecco perché ascoltare le testimonianze di coraggio che, ogni anno, ci portano le premiate di questa manifestazione diventa un modo per smuovere le coscienze, per creare educazione, e per mettere in moto gli ingranaggi del cambiamento. Un cambiamento che può e deve partire da ognuno di noi.”

Per questo è così importante che la cerimonia del Premio Internazionale Semplicemente Donna si svolga proprio qui a Castiglion Fiorentino, al Teatro "Mario Spina".





Personaggi di spicco, grandi testimonianze e delicate tematiche d’attualità hanno animato la IX edizione del Premio,  lasciando il segno e aprendo una finestra attuale sui temi della violenza e della disparità di genere

Grandi esempi di coraggio, momenti di intensa commozione e messaggi di vera rinascita: si è concluso con successo il IX Premio Internazionale Semplicemente Donna che, venerdì 26 novembre, ha portato sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino le difficili e drammatiche storie di donne e uomini, da sempre impegnati nella lotta contro la violenza e la discriminazione di genere, aprendo una finestra su situazioni di profondo disagio, ma anche su esperienze di riscatto, solidarietà e realizzazione professionale. 

Sostenuta dal presenting sponsor Menchetti e caratterizzata dal ritorno della manifestazione all’interno degli istituti superiori della provincia aretina, l’edizione 2021 ha permesso, attraverso uno strumento potente come quello della testimonianza diretta, di accendere un focus su tematiche di estrema attualità: fra queste, l’emergenza-femminicidio, inaspritasi in questi anni di pandemia, la tragica condizione delle donne in Afghanistan, la lotta della legalità contro le mafie e la necessità di una corretta narrazione mediatica della violenza e della disparità di genere. 

“Essere parte integrante, in veste di presenting sponsor, di questa IX edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è stata una grande emozione - dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro S.r.l - Le protagoniste di quest'anno sono  esempi di forza, determinazione e tenacia, ma ci hanno mostrato come il percorso verso l'effettiva parità di genere sia ancora lungo. Noi siamo fieri che il 50% della nostra azienda sia composto da donne, molte delle quali lavorano nei punti strategici della nostra attività, ricoprendo cariche di rilievo e dimostrando come, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti della gestione e dell'organizzazione aziendale, le capacità e la visione femminili possano essere un vero valore aggiunto".

Condotta dalla giornalista di SkyTg24 Monica Peruzzi, e svoltasi nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, la cerimonia del Semplicemente Donna 2021 ha profondamente colpito la platea del “Mario Spina” dando anche vita a momenti di significativa riflessione. Il premio per i “Diritti umani” è stato ben rappresentato da Sua Eccellenza Ms. Sania A. Ansari, presidente dell’omonima holding e della Fondazione Ansari, impegnata nella tutela delle donne, dei minori e dei rifugiati, e dall’atleta afghana Samira Asghari, il più giovane membro del Comitato Olimpico Internazionale, ma soprattutto il primo eletto dell’Afghanistan in seno al CIO. La nuova categoria “Donna e sport” ha visto trionfare l’atleta paralimpica Nicole Orlando, attuale detentrice di ben due record mondiali nei 100 metri e nel salto in lungo. Nicole merita una menzione speciale per la sua simpatia: è veramente una ragazza eccezionale.




Il premio per la “Ricerca scientifica” è stato ritirato dalla direttrice del laboratorio di virologia dell’INMI “Spallanzani”, Maria Rosaria Capobianchi che, con il suo team, ha isolato la sequenza parziale del virus SARS-CoV-2 nel febbraio dello scorso anno. E se la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata alla manager Diva Moriani, vicepresidente del colosso Intek e membro del CDA della Fondazione Dynamo Camp Onlus, il riconoscimento “Uomo per i diritti umani” è andato a Don Aniello Manganiello, il parroco anti-camorra del tristemente noto rione napoletano di Scampia. A ricevere il premio nella categoria “Impegno sociale e civile” è stata l’avvocato Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, da vent’anni promotrice di importanti progetti umanitari nelle zone più povere del pianeta, mentre il riconoscimento per il “Giornalismo” è stato assegnato a Luisa Betti Dakli, giornalista d’inchiesta esperta di diritti umani, direttrice del network d’informazione DonneXDiritti. Il premio “Donna Coraggio” è stata, infine, l’occasione per condividere le testimonianze di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta alle violenze dell’ex marito che, nel 2019, l’ha data alle fiamme procurandole ustioni sul 50% del corpo, e di Chiara Frazzetto, figlia e sorella di vittime di mafia, da anni schierata in una lunga battaglia a favore della legalità. 

“Si è appena conclusa una serata che ha davvero lasciato il segno, grazie alle preziose e significative testimonianze delle nostre premiate -  aggiunge Angelo Morelli, presidente del Comitato organizzatore – Un ringraziamento particolare a tutte loro che, con le loro storie, ci hanno fatto vivere emozioni irripetibili. Donne provenienti da mondi e da paesi diversi, con un vissuto diverso, a volte molto triste, altre volte contraddistinto dalla volontà di dimostrare quanto la fiducia in loro stesse le abbia gratificate e portate a ricoprire ruoli importanti. Tutte persone che, ogni giorno, vivono in trincea per la conquista dei loro diritti, tutte quante accumunate dal desiderio di lottare per se stesse e per le altre donne che, in ogni parte del mondo, soffrono e non hanno la possibilità di dimostrare quanto possa valere la loro esistenza”.

Castiglion Fiorentino, sabato 27 novembre

Di seguito l’elenco completo delle categorie e dei premiati dell’edizione 2021:

H.E. Dr. Sania A. Ansari – categoria “Donna per i diritti umani”

Samira Asghari – categoria “Donna per i diritti umani”

Chiara Frazzetto – categoria “Donna coraggio”

Maria Antonietta Rositani – categoria “Donna coraggio”

Nicole Orlando – categoria “Donna e sport”

Maria Vittoria Rava – categoria “Donna per l’impegno sociale e civile”

Maria Rosaria Capobianchi – categoria “Donna per la ricerca scientifica”

Diva Moriani – categoria “Donna per l’imprenditoria sociale”

Don Aniello Manganiello – categoria “Personaggio uomo per i diritti umani”

Luisa Betti Dakli – categoria “Donna per il giornalismo”


Nicoletta Currradi

mercoledì 24 novembre 2021

A Firenze il primo Festival internazionale delle espressioni culturali



Un viaggio in oltre 45 territori del mondo insieme al Movimento Life Beyond Tourism






Firenze si prepara ad ospitare la prima edizione del Festival Internazionale delle espressioni culturali del mondo “The World in Florence” sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco e organizzato dal Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue e il Centro Studi e Incontri Internazionali. Nei giorni 25, 26, 27 e 28 novembre, in orario 10-18, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (ingresso da via Cavour), l’evento ideato dal Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue chiamerà a raccolta oltre 45 territori del mondo (in rappresentanza di Azerbaijan, Camerun, Cina, Georgia, Giappone, India, Italia, Kosovo, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia), impegnati in un esercizio di narrazione dei luoghi  in cui sono coinvolti studenti (sia universitari che di istituti di istruzione superiore), pubbliche amministrazioni, enti di promozione del territorio, musei e fondazioni.

Si tratta della prima di cinque edizioni che puntano a favorire l'interpretazione e la comunicazione delle espressioni culturali dei luoghi e a promuovere la consapevolezza culturale delle comunità locali. E soprattutto valorizzare l'attrattività internazionale dei territori trasformando il turismo in ospitalità per l'inclusione, la solidarietà e il dialogo interculturaleThe World in Florence rappresenta la fase di “ritorno” di un progetto circolare concepito e avviato dal Movimento LBT-TTD nella fase più difficile della pandemia.

 

«Gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi due anni delle nostre vite dimostrano che l’equilibrio del mondo, sia ambientale che sociale, economico e relazionale è fragile – spiega Carlotta Del Bianco, presidente del Movimento Life Beyond Tourism - Travel To Dialogue -. Nel bel mezzo del lockdown pandemico abbiamo quindi deciso di creare qualcosa che potesse viaggiare per il mondo, mentre tutti noi dovevamo restare a casa, per continuare il dialogo interculturale e la valorizzazione delle espressioni culturali. Nonostante fossimo in pieno isolamento pensavamo a cosa fare, mossi dal desiderio di ritorno alla normalità. Consapevoli che si sarebbe trattato di una sfida importante». 

 

Con la collaborazione della Fondazione Romualdo Del Bianco e del Centro Studi e Incontri Internazionali, il Movimento LBT-TTD ha avviato il progetto “Back to Life - Revitalisation of Places post Covid19” per coinvolgere le Università e le Istituzioni di Formazione della rete Life Beyond Tourism nella interpretazione, presentazione e valorizzazione delle espressioni culturali locali di uno specifico sito del patrimonio nel proprio Paese, adottando la metodologia Life Beyond Tourism. Questo, a sua volta, ha dato il via alla creazione della rete internazionale Infopoint Life Beyond Tourism che oggi conta 36 centri di diffusione LBT in 17 Paesi del mondo (Azerbaijan, Georgia, Giappone, India, Italia, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Kosovo, Lettonia, Lituania, Marocco, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia, Taiwan) e tanti altri se ne stanno attivando. 

 

Contestualmente il Movimento LBT-TTD ha pensato a come poter contribuire alla valorizzazione e comunicazione dell’autenticità dei territori, anch’essi in forte difficoltà. Grazie al modello Life Beyond Tourism è stato scelto il tema del dialogo per immagini, partendo dal racconto della città di Firenze in una mostra internazionale, interattiva e itinerante: “Florence in the World”. La mostra ha iniziato a viaggiare all’interno della rete internazionale Infopoint LBT ponendo le basi di un programma più articolato. È nato così il progetto di marketing territoriale circolare di respiro internazionale “Florence in the World - The World in Florence”. Un programma di attività a programmazione quinquennale (2021-2025) che coinvolge già molti degli attori presenti sui territori: pubbliche amministrazioni, enti territoriali, istituzioni formative, musei, fondazioni culturali, gruppi di giovani studenti, abitanti dei luoghi. 

Partendo dalla narrazione della città di Firenze, con “Florence in the World” l’osservatore viene introdotto alla conoscenza guidata del luogo attraverso la presentazione di dettagli e di espressioni culturali, con una possibilità di interazione sul portale www.lifebeyondtourism.org attraverso la tecnologia NFC (la comunicazione di prossimità - Near Field Communication). L’esposizione della mostra nei vari Infopoint LBT ha contribuito a diffondere, in termini pratici, quale sia una delle applicazioni possibili del modello Life Beyond Tourism nel racconto dei territori e coinvolgere i viaggiatori in un viaggio dei valori, etico e sostenibile.

 

Da qui, grazie al coinvolgimento delle istituzioni formative e culturali e a quello degli enti locali, nasce la seconda fase del programma, quella del ritorno: The World in Florence. I territori si presentano a Firenze nella loro interezza, con i loro saperi e il loro ‘saper fare’, i prodotti, i paesaggi e le curiosità utilizzando il dialogo con le immagini tramite tecnologia NFC. The World in Florence sposta dunque la narrazione territoriale a un livello superiore, trasformando la mostra e i contenuti NFC in uno strumento di marketing territoriale. Ma il programma continuerà a crescere nel quinquennio 2021-2025 arricchendosi di nuovi contenuti, nuovi territori, nuove narrazioni culturali per la valorizzazione e la comunicazione delle espressioni culturali del mondo. Anche The World in Florence viaggerà per il mondo per partecipare a importanti eventi nel settore del viaggio per ritornare, ancora, a Firenze nell’arco del quinquennio e mostrarsi più vario e interculturale che mai. Con l'obiettivo di arrivare a coinvolgere 100 Paesi con i propri territori, nell’edizione 2025.

 

Grazie all’iniziativa, Firenze diventa capofila di un progetto di marketing territoriale sui viaggi. «La città di Firenze, con la sua storia e la sua eredità umanistica, diventa così luogo ideale dove le giovani generazioni di studenti interessati a viaggio e patrimonio, amministrazioni locali e enti  possono condividere e offrire una visione autentica e interiorizzata del proprio luogo di nascita, fatta di poster fotografici, video e informazioni extra  fruibili grazie alla tecnologia NFC spiega Carlotta Del Bianco -.Tutto questo si traduce in un contributo concreto per la ripresa economica dei territori che potranno così presentarsi in modo autentico  e divenire quindi meta di viaggiatori consapevoli, in grado di apprezzare i prodotti a km0 che i vari luoghi propongono e i pezzi unici dell’artigianato artistico, che visitano i piccoli musei e possono diventare stimolo per altri viaggiatori. Superando così il concetto del turista “mordi e fuggi” e divenendo sempre più residenti temporanei con un conseguente auspicato aumento di soggiorno medio».

 

Tutte le istituzioni partecipanti dal mondo

Italia: B&B Hotels Italia con le cinque strutture di Bolzano, Firenze, Napoli, Roma, Verona, Comune di Conca della Campania, Comune di Pratovecchio Stia, Fondazione Francesco Saverio Nitti (Maratea), Museo del Tessuto di Prato, Tre Terre Canavesane del Piemonte (Agliè, Castellamonte, San Giorgio Canavese), Unione Montana dei Comuni del Mugello (Barberino del Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Serio, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vicchio), Università di Bologna.

Area Europea: AAB College of Pristina (Kosovo), Academy of fine arts Lodz (Polonia), European Humanities University (Lituania), Foundation "Ulyanovsk Capital of Culture" (Russia), Ivanovo State University (Russia), Moscow Architectural Institute - State Academy (Russia), Slovak Technical University of Bratislava, Institute of management (Slovacchia), South Moravian Region (Repubblica Ceca), Tambov State Technical University (Russia), University of Bratislava, Architecture Faculty (Slovacchia).

Area Caucaso: ASTICO Foundation/Abkhazia State University (Georgia), Azerbaijan Tourism Management University (Azerbaijan), Azerbaijan University of Architecture and Construction (Georgia), New Higher Educational Institute (Georgia).

Far East: Kyoto Seika University (Giappone), Zhong Art International (Cina).

Africa: Urban Community of Bertoua (Cameroon).

 

The World in Florence, Festival che ha ricevuto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, è promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco, organizzato dal Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue e dal Centro Studi e Incontri Internazionali in collaborazione con Europromo, Dotcom, La Toscana Nuova, Etaoin, Storico Mercato Centrale Firenze, Chiarello Puliti & partners, Travel Quotidiano, ItaliAbsolutely. Il Festival è sponsorizzato da: Bugnion spa, B&B Hotels Italia, Palazzo Coppini. Ha ricevuto i patrocini di: ICCROM, ICOMOS International, UCLG Africa, ALGA, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Unione Montana dei Comuni del Mugello, Camera di Commercio Toscana, Confcommercio Toscana, Fondazione Ernesto Balducci, Firenze Fiera S.p.A., Accademia delle Arti del Disegno, NEOS - Giornalisti di Viaggio Associati, Consolato Onorario della Repubblica Ceca a Firenze, A.R.C.A. - Amici della Repubblica Ceca Associati A.P.S., UNPLI - Unione delle Proloco Italiane, New Higher Educational Institute (Georgia), Azerbaijan University of Architecture and Construction, Azerbaijan Tourism and Management University, Academy of Fine Arts of Lodz (Polonia), Ivanovo State University (Russia), Togliatti Academy of Management  (Russia), Tambov State Technical University (Russia), European Humanities University (Lithuania), Kyoto Seika University (Giappone), Foundation «Ulyanovsk Capital of Culture» (Russia), Università degli Studi di Bologna (Italia), Slovak Technical University of Bratislava (Slovacchia), DRONAH-Development and Research Organisation for Nature, Arts and Heritage (India), Chandigarh College of Architecture (India), South Ural State University (Russia), Manipal University Jaipur (India), Novosibirsk State Academy of Architecture and Civil Engineering (Russia), Zhong Art International (China), Caucasus International University (Georgia), ISMAT - Instituto Superior Manuel Teixeira Gomes (Portugal), N. P. Ogarev National Research Mordovia State University (MRSU) 1957 (Russia), ONEU - Odessa National Economics University (Ukraine), OTIE - Observatory on Tourism in the European Island (Italia), State Service for Cultural Heritage, Development and Restoration under the Ministry of Culture of the Republic of Azerbaijan (Azerbaijan), Togliatti Academy of Management (Russia), Tyumen Industrial University (Russia), University of Belgrade, Faculty of Architecture (Serbia), University of Economics of Prague (Czech Republic), University of Pristina Kosovka Mitrovica (Kosovo), Volgograd State University (Russia), Western Caspian University (Azerbaijan).

 

Il Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue

Il Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue srl è una società benefit che opera da Firenze per la promozione e valorizzazione dei territori e delle identità locali. Offre proposte di consulenza per lo sviluppo di progetti di marketing territoriale e turistico, formazione, eventi, comunicazione, relazioni internazionali. La mostra si inserisce nella cornice dell’evento internazionale Building Peace through Heritage - World Forum to Change through Dialogue 13-15 Marzo 2020 che ha ricevuto oltre 100 patrocini da tutto il mondo.


Fabrizio Del Bimbo

giovedì 18 novembre 2021

Pregiati bastoni in mostra alla Galleria del Palazzo

Pregiati bastoni in mostra alla Galleria del Palazzo


Emma Costantino presenta una speciale selezione tra gli oltre 250 pezzi dalla sua collezione privata.






Una mostra, quella realizzata da Tommaso ed Emma, che valorizza l’artigianato artistico. L’esposizione – ha detto il consigliere PD Stefano Di Puccio – punta a valorizzare un settore, quello dell’artigianato artistico che, a Firenze, diamo per scontato ma che, invece, a volte viene dimenticato. I turisti che vengono a Firenze rimangono sempre sorpresi del nostro artigianato. L’obiettivo è continuare a portare avanti il bello”.

Donna delle idee precise e dei molteplici interessi che spaziano dal mondo imprenditoriale, (è titolare della società Eurogift Srl), a quello artistico, già nota del piccolo e grande schermo, (è stata protagonista per più di 50 film con il nome d’arte Erna Schurer), a quello del collezionismo e mecenatismo.

Tutto questo bagaglio e la sua esuberante fantasia l’hanno portata a esplorare nuovi interessi e a consolidare la ricerca sul ”Manufatto Artistico”, ritenendo che questa parte non istituzionale dell’Arte sia tanto bella, insolita, utile, curiosa, sofisticata, eccentrica, educativa, divertente e originale, quanto quella super osannata. Senza dubbio il “Bastone” ha esaltato nei secoli, la sua identità valoriale utilizzando spesso estro e creatività.

Un tempo il bastone veniva associato alle persone che avevano difficoltà a camminare. Col tempo il bastone – ha spiegato Emma Costantino – è diventato un oggetto di alto artigianato. Abbiamo raccolto oltre 250 bastoni e, una parte, saranno messi in mostra. Puntiamo a dare una nuova dignità al suo utilizzo. Ho fatto per tanti anni l’attrice, oggi voglio fare un regalo a Firenze: una mostra ricca di cultura, bellezza e creatività. Un impegno a valorizzare questo strumento artigiano che sta morendo”.

Il Bastone è un’Arte Minore fra le meno conosciute, quasi sempre trascurata dai circuiti istituzionali e commerciali nonché del grande pubblico, ecco dunque la necessità di promuoverla e divulgarla a tutti.

Guardare il passato per progettare il futuro”, è il leitmotiv dell’architetto Tommaso Agujari, curatore della mostra, che presenterà alcune sue brillanti idee per attualizzare e rendere più funzionale l’uso del bastone, quali un ironico bastone definito bastona virus. Il prototipo di bastone dedicato alla Nautica e definito “Quarto di Marinaio”, è il concept del progetto, per porre l’attenzione in confronti dei più giovani, sviluppato durante i Corsi Magistrali di Design dell’Università di Firenze diretti dall’architetto Massimo Ruffilli. Nell'ambito della mostra  i prototipi e le tavole realizzate da due brillanti giovani aretini in occasione della loro tesi di laurea.

Nicoletta Currradi


giovedì 11 novembre 2021

Il Congresso SIDO alla Fortezza da Basso





Alla Fortezza da Basso il 52° SIDO  si svolge dall'11 al 13 novembre nuovamente in presenza con la partecipazione del ‘gotha’ dell’Ortodonzia Italiana. Tre giorni no stop nei quali verrà posto l’accento sull’importanza della terapia ortodontica negli adulti e sulla possibilità di conseguire risultati stabili a lungo termine attraverso strategie cliniche sempre più richieste e competitive. I relatori condivideranno risultati e idee sul futuro dell’ortodonzia nel tentativo di rispondere a domande ancora irrisolte.


Prende il via giovedì 11 e proseguirà fino a sabato 13 novembre il 52° SIDO – 18°AIDOR INTERNATIONAL CONGRESS, promosso e organizzato dalla Società Italiana di Ortodonzia, che con il titolo “Fall … in SIDO” riunirà alla Fortezza da Basso oltre 2mila delegati italiani e stranieri e più di 100 relatori di fama internazionale.


Tra le varie tematiche, un focus particolare sarà dedicato al trattamento delle Malocclusioni delle Classi II e del Morso Aperto, e all’allineamento dei denti con apparecchiature invisibili con l’obiettivo di aprire nuovi orizzonti sui progressi delle tecniche diagnostiche e terapeutiche.


“Siamo estremamente felici di poterci ritrovare dal vivo dopo tanti webinar davanti agli schermi” – affermano Letizia Perillo, Presidente SIDO e David De Franco, Presidente AIDOR– “e di farlo in un luogo meraviglioso come Firenze”. “La comunicazione scientifica è il valore fondamentale della nostra Società e anche se la tecnologia ci ha permesso di portare avanti i percorsi formativi, potersi finalmente confrontare dal vivo sui nuovi trend e sulle nuove tecnologie ortodontiche è un’emozione impagabile”.


“In questi mesi di ripartenza post-covid, ancora una volta, il nostro quartiere si conferma luogo ideale e sicuro per ospitare gli eventi scientifici internazionali  – dichiara Lorenzo Becattini presidente di Firenze Fiera  - che prosegue: “Siamo molto contenti ed onorati di ospitare nei prossimi giorni la Società Italiana di Ortodonzia che ha già confermato anche per il 2022, nel mese di ottobre, il  suo congresso nei nostri spazi, a dimostrazione di una clientela sempre più fidelizzata, con ricadute positive sull’indotto della città e del territorio”.


INFO: www.sido.it


Nicoletta Currradi

venerdì 5 novembre 2021

A Firenze il primo congresso nazionale sui Paesaggi rurali storici

 Dal 5 al 7 novembre a Firenze i delegati di 27 luoghi iscritti al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici si confrontano con rappresentanti di Istituzioni e Università. Domenica mattina le conclusioni, con il Vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina

 


 

Dai vigneti eroici della Valtellina agli oliveti scavati nella roccia che hanno fatto da scenografia a Sofia Loren nel film “La Ciociara”, passando per i castagneti della Corona di Matilde (di Canossa) a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna: prende il via domani il Congresso nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, che riunisce dal 5 al 7 novembre a Firenze decine di ospiti tra rappresentanti di Governo, Amministrazioni locali, Università e delegati dei 27 luoghi iscritti al Registro dei Paesaggi Rurali Storici in tutta Italia (Auditorium Sant’Apollonia, via San Gallo 25/a).

 

L’evento è organizzato da Università degli Studi di Firenze, insieme allo spin off Horizons, la start up dell’Università di Firenze che si occupa della valorizzazione del paesaggio rurale, in collaborazione con il MIPAAF – Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Consiglio della Regione Toscana.

 

Ad aprire il Congresso, venerdì 5 alle ore 14.30 gli interventi di Mauro Agnoletti, professore della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze e coordinatore del comitato organizzatore , Vincenzo Ceccarelli, Consiglio della Regione Toscana, Gian Marco Centinaio, Sottosegretario Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Endo Yoshihide, Coordinatore del Programma FAO GIAHS, Giuseppe Ambrosio, Consigliere ministeriale e Presidente del Gruppo di lavoro MIPAAF UNESCO, Federico Caner, Assessore Turismo e Agricoltura Regione Veneto, Enrica Onorati, Assessora Agricoltura, Foreste Regione Lazio, Dino Scanavino, Presidente Nazionale CIA Agricoltori. A moderare la sessione di apertura sarà la giornalista Letizia Cini.

 

Sabato 6 dalle ore 9 protagonisti i territori della Toscana, con gli interventi relativi al Paesaggio policolturale di Fibbianello, all’area della bonifica leopoldina in Valdichiana, avviata con il celebre progetto di Leonardo da Vinci, i vigneti terrazzati di Lamole nel Chianti Classico, i castagneti secolari di Moscheta, le colline di Trequanda, accanto a quelle di Pienza e Montepulciano (fino alle ore 13.30). Il pomeriggio sarà dedicato ai tavoli tecnici tra i rappresentanti dei territori italiani. Domenica mattina il tavolo di lavoro conclusivo, moderato dal giornalista Fabio Bogo, con l’intervento – tra gli altri – di Maurizio Martina, Vicedirettore generale della FAO. 

 

Più di 10.000.000 di ettari di aree agricole, circa la metà delle aree un tempo coltivate – dichiara il professor Mauro Agnoletti - sono state abbandonate dal secondo dopoguerra. Oggi importiamo più del 50% delle materie prime.  Dal problema dell’Italian sounding (es. parmesan) e dai recenti attacchi ai prodotti tipici italiani con prodotti similari (prosek, aceto balsamico, ecc.) ci si può difendere associando il paesaggio alle produzioni di qualità: il paesaggio è un bene non riproducibile dalla concorrenza. E’ questo un punto di partenza per un modello di sviluppo che dovrebbe essere sostenuto dal Green Deal Europeo, attraverso la PAC e il PNRR”. La conservazione delle pratiche agricole tradizionali è considerata uno strumento in grado di rispondere alle sfide climatiche dalla FAO e dal Programma dedicato GIAHS.

 

Durante tutta la durata del Congresso sarà possibile visitare la mostra fotografica “Alla scoperta dei potenziali siti GIAHS italiani e mondiali” che presenta siti potenziali italiani e mondiali da iscrivere al Programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) istituito presso la FAO. La mostra è organizzata nell’ambito delle attività del progetto “GIAHS Capacity Building”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e che vede coinvolto il Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze in qualità di soggetto attuatore e Polo universitario città di Prato (PIN) in qualità di partner.

 

Nicoletta Currradi

Fabrizio Del Bimbo