martedì 22 febbraio 2022

Il ritorno di BigMat a Firenze

 Alla Fortezza da Basso di Firenze la sesta edizione dell’esclusiva fiera riservata ai punti vendita BigMat ha messo in evidenza l’importanza delle relazioni tra gli attori della filiera edile per confrontarsi sulle nuove sfide del mercato tra prospettive  di crescita, transizione ecologica e digitale.




Giunta alla sua sesta edizione, BigMarket si riconferma come appuntamento strategico per rafforzare la partnership e consolidare le  relazioni tra produttori e punti vendita BigMat. Dopo due anni di assenza a causa della pandemia, il 18 e il 19 febbraio la manifestazione è tornata ad animare i padiglioni della Fortezza da Basso di Firenze con due giornate di network e confronto che hanno visto la partecipazione di quasi 800 ospiti tra titolari, responsabili acquisti di 103 soci BigMat e 95 fornitori leader nel loro settore. Un’occasione importante di aggregazione e relazione tra i soci BigMat e il mondo della produzione, in una convergenza di intenti e coesione che rappresenta l’anima del BigMarket. Un'opportunità preziosa per ritrovarsi, allacciare nuovi rapporti di collaborazione, condividere reciproche competenze per affrontare  uniti le sfide di mercato e sviluppare nuove opportunità di business con la possibilità di scoprire prodotti e soluzioni innovative, Un comparto, quello dell’edilizia, dinamico e in trasformazione, che BigMat fronteggia da sempre in un’ottica di sviluppo:sia a livello europeo sia nel nostro Paese la rete di punti vendita continua a crescere in quantità e in qualità, con l’ingresso in Italia, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, di 14 nuovi socia riprova della«forza e della solidità del nostro Gruppo la cui essenza è racchiusa nel confronto interno, nel sostegno continuo agli associati, nel supporto al passaggio generazionale e nell’acquisizione di nuove realtà» sottolinea il presidente di BigMat Italia Alessandro Cerbai. Tutto questo si traduce in una serie di azioni che nel corso del 2022si concentreranno su quattro assi strategici quali«valorizzazione del brand, sviluppo e supporto della rete, sostenibilità e digitalizzazione che rappresentano i nostri punti di forza e gli obiettivi a cui stiamo lavorando per migliorare continuamente e offrire ai nostri soci strumenti incisivi ed efficaci»spiega il direttore di BigMat Italia e BigMat International Matteo Camillini.


Un rapporto tra distribuzione e produzione sempre più profondo e importante testimoniato anche dall’assegnazione(da sondaggio tra i soci BigMat),durante la tradizionale cena di gala di BigMarket, di quattro riconoscimenti ad altrettanti partner ai quali è stata consegnata una targa personalizzata: MAPEI: riconoscimento per innovazione e ricerca, declinato nel lancio di nuovi prodotti e sistemi, novità tecnologiche e utilizzo di materie prime innovative; KERAKOLL: per importanti azioni di sostenibilità ambientale come l’ impiego di materiali non inquinanti e riciclabili, l’utilizzo di i impianti produttivi a basso consumo energetico, inesistenza o riduzione di emissioni nocive negli ambienti dopo la messa in opera e lunga durata dei prodotti e sistemi; LATERLITE: riconoscimento per assistenza e formazione grazie alla disponibilità di agenti e tecnici sul territorio per supportare le vendite e all’organizzazione  di webinar e corsid  di formazione sui prodotti; BERTOLOTTOPORTE: riconoscimento per strumenti di marketing e comunicazione come l’alta qualità della documentazione tecnico-commerciale messa a disposizione come brochure, manuali, pubblicità, eventi, sitoweb e socialnetwork. All’interno della fiera, un focus particolare è stato riservato alla gamma degli oltre 400 prodotti a marchio BigMat,con un’area espositiva dedicata in cui era possibile conoscere e “toccare con mano” tutte lereferenze disponibili nelle varie categorie merceologiche: dall'edilizia alla pittura, dalla ferramenta all'utensileria. Realizzati in collaborazione con circa 40 fornitori partner, i  prodotti marchio BigMat possono essere acquistati solo nei punti vendita del Gruppo, consentendo ai soci di fidelizzare maggiormente il cliente, sia sul prodotto sulla rivendita. Non sono mancate infine le novità sul fronte dell’interior design con HABIMAT, il brand di BigMat dedicato alle finiture, che ha presentato in anteprima le 5 nuove nuance della palette colori “A New Place” di HABIMAT COLOR COLLECTION. Le nuove proposte cromatiche 2022 (Smeraldo,Pensiero, Blu Papavero, Salsedine, Rosso Ebano, Caramello e Zafferano), presto disponibili negli oltre 40 showroom HABIMAT in tutta Italia, aiutano le persone a costruire una nuova spensieratezza, sprendo sia un modo di guardare il mondo fatto di curiosità, audacia e rispetto.


CHI È BIGMAT  BigMat, fondato nel 1981, è il Gruppo leader in Italia e in Europa di punti vendita per la distribuzione di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. Con oltre 950 punti Vendita (di cui 200 in Italia) è presente in 7 paesi (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna) e ha un fatturato complessivo di oltre 2,6 miliardi di euro. 


Nicoletta Currradi

venerdì 18 febbraio 2022

Un convegno su responsabilità sanitaria in pandemia

Il 18 febbraio 2022 si tiene a Palazzo Incontri il convegno "Responsabilità sanitaria nella pandemia e tutele assicurative".




Il  rischio da responsabilità per il personale sanitario rimane uno dei problemi sociali del nostro paese e continua a richiedere attenzione ai fini di un suo trasferimento e gestione. La pandemia ha dato luogo a problematiche di ogni genere e ha messo in luce debolezze e criticità del sistema.

Il convegno intende portare avanti una riflessione che Aida Toscana e Cesifin hanno coltivato nel tempo, sin dal convegno del 2015 dedicato alla “Autoassicurazione” e alle sue applicazioni in particolare in ambito sanitario, unitamente all’attenzione che Cesifin da tempo ancor più risalente coltiva per le tematiche sanitarie, sia in sé, sia per tutti i connessi risvolti economico-finanziari.
L’evento riunisce, intorno al tema/problema dell’assicurazione della responsabilità sanitaria, accademici, magistrati, avvocati e operatori del settore al fine mettere in luce gli aspetti che primariamente richiedono interventi costruttivi nella normativa e nella sua interpretazione.
È prevista una sessione mattutina dedicata a temi di fondo dell’assicurazione della responsabilità sanitaria e una tavola rotonda pomeridiana. In quest’ultima sede verrà presentato il volume di Anna Carla Nazzaro Il sinistro nell’assicurazione della responsabilità lungolatente, ESI, 2021.

Nicoletta Currradi
Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 16 febbraio 2022

Ritorna Danzainfiera a Firenze



Cresce l’attesa per Danzainfiera 2022. Il popolo della danza si ritroverà dopo un anno di fermo alla Fortezza da Basso il 25, 26, 27 febbraio per rivivere le emozioni che questa manifestazione regala da ben sedici anni. RE-DANCE YOUR LIFE è lo slogan scelto per celebrare questa ripartenza e “per non fermarsi più”.


AUDIZIONI


Come sempre sono previste molte audizioni alle quali sono stati invitati a partecipare tanti ospiti internazionali. Arriveranno dall’America in cerca di giovani talenti i direttori Thelma Louise di Joffrey Ballet School, Tracy Inman di The Ailey School, Davis Robertson di New York Dance Project e Antonio Fini di Fini Dance New York (conosciuto al grande pubblico come giudice di Ballando on the Road). Ma saranno presenti anche le migliori accademie professionali italiane: dalla Lombardia A.U.B., ArteMente, Artichoke, Liceo Coreutico Giuditta Pasta, R.B.S., S.T.M.; dal Veneto Dreaming Academy ed MM Eventi; dall’Emilia Romagna Professione Danza Parma, Professione Musical Italia, Dance Movement Ballet; dalla Toscana Centro Opus Ballet, Ateneo della danza, Progetti per la Danza, Musical Times, CSEN; dal Lazio Balletto di Roma, Matrix legato ad AICS, R.I.D.A.; dalla Campania realtà legate ad AiMB,  CSI ed MSP.


STAGE


Anche il programma degli stage prevede la presenza di tanti artisti internazionali che affronteranno nell’ambito del contemporaneo il tema del repertorio con compagnie come Akram Khan Company, una delle più innovative al mondo per la visione artistica che contamina la forma kathak indiana con la danza contemporanea e come Les Ballets de Monte-Carlo diretta da Jean-Christophe Maillot, di ispirazione più NeoClassica, che cura con particolare attenzione gli aspetti interpretativi.


Altro focus è quello delle tecniche: per la prima volta a Danzainfiera il celebre Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra presenta uno stage di tecnica Release e la scuola ufficiale della compagnia Alvin Ailey American Dance Theater di New York conduce uno stage di tecnica Horton, repertorio Ailey.


FORMAZIONE


Non mancheranno momenti di formazione e approfondimento dedicati ai docenti, con un master sulla tecnica didattica modern contemporary, le presentazioni di nuovi metodi di approccio quali la Danzatricità® che sviluppa il ben-essere attraverso il gioco, la Ritmica Dalcroze o Metodo Jaques-Dalcroze che consente di avvicinarsi alla musica in modo creativo, il Metodo P.A.S.S. per le arti performative. Ma anche moVImento sTAtico® di Paolo Gagliardi, un nuovo metodo di danza e yoga che migliora il benessere psicofisico, cognitivo e relazionale ed ESSENZACORPO di Stefania Losasso un sistema di allenamento per la danza che mette il corpo al centro della ricerca: un corpo allineato, funzionale, integrato, emotivo.


Infine la rivista TuttoDanza fornirà una panoramica sui social media, i nuovi trend del 2022, le novità e le opportunità che il digitale può offrire al mondo della danza.


CONVEGNI


Sempre per un pubblico di operatori del settore, si terranno due convegni promossi da ADI, associazione di tutela e rappresentanza del mondo della danza  (che sarà possibile seguire anche in modalità on-line, guardando la diretta Facebook sulla pagina AssoDanza Italia): "Le Scuole di Danza verso il futuro” e "La qualifica professionale dell'insegnante di danza", tema, quest’ultimo, che verrà approfondito dalle Agenzie Formative accreditate per la formazione professionale dalla Regione Piemonte e Toscana, in un momento di orientamento alla formazione e certificazione degli insegnanti di danza in Italia.


EVENTI


Tanti immancabili eventi coreografici che animeranno i palchi di Danzainfiera: il Concorso Internazionale Expression, organizzato da I.D.A che giunge alla 17a edizione; Musical: il Concorso che festeggia il suo 10° anno; competizione Fiori all’occhiello Ballare Viaggiando, il giro del mondo in danza sostenuto dall’omonimo portale e dedicato alle danze folk e Contemporary on Stage, la vetrina aperta a giovani compagnie, ensemble e coreografi  emergenti con lo scopo di offrire opportunità lavorative incentrata sul repertorio del Musical di tutte le epoche – incluse opere inedite – rivolta a performer non professionisti; il Pop Tap Festival, che per la 6 a volta dà appuntamento agli amanti delle claquettes, in tutti gli stili di tap dance e clog dance con performance dei guest artist internazionali Ruben Sanchez e D’Angelo Bros, impegnati anche negli stage.


Come sempre, c’è posto per tutti, anche per chi, fermo da tempo, non si sente pronto per competere, ma non rinuncia a calcare le scene, trovando accoglienza nelle storiche rassegne Dance e Junior Parade, o all’interno di eventi organizzati da Associazioni ed Enti di Promozione del Coni e rivolti ai propri affiliati.


BATTLE


Chi invece ama le sfide non rinuncerà a partecipare alla all style battle Kidz Hip Hop Hurrah, che vedrà tra i giudici Sly e i docenti degli stage in tema “urban” Rada, una delle massime esponenti del Waacking in Italia e all’estero, e il Bboy Roman Froz, campione italiano ed europeo di breakdance. Ci si sfida anche nella Contemporary Battle, dove il vincitore si aggiudicherà un viaggio a New York.


E nella Jam Dance Session, per chi desidera solo ballare, senza pubblico, semplicemente per il piacere di lasciarsi andare sulle note della musica dal vivo dell’artista, performer e compositore Stefano Simmaco.


GALA: IL TRIONFO DEL CLASSICO E DEL NEOCLASSICO


Il momento di spettacolo è previsto, in chiusura, domenica 27 febbraio, con Les Italiens de l’Opéra, una compagnia formata da ballerini italiani che fanno parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, fondata e diretta da Alessio Carbone che dell’Opéra è primo ballerino. Tra i nomi annunciati Bianca Scudamore, Bleuenn Battistoni, Nicola Di Vico, Francesco Mura, Andrea Sarri e Alexandre Boccara, che si esibiranno in assoli e pas de deux alternando il repertorio classico a quello contemporaneo, da Bournoville fino a Bigonzetti.


Il Gala non è solo uno spettacolo per il grande pubblico, ma è il momento in cui culmina l’esperienza degli allievi che a Dif hanno studiato in sala con i protagonisti in questo caso frequentando lo stage di repertorio neoclassico/contemporaneo con la coppia Mariottini - Tognoloni e lo stage classico avanzato con Les Italiens de L’Opéra e il Maître de ballet Francesco Vantaggio.


TANTI SPECIAL GUEST E CASTING


Altri special guest da segnalare in questa edizione: i ballerini Marcello Sacchetta,  Santo Giulian e Alice Bellagamba noti al pubblico per la partecipazione alla trasmissione Amici, étoile e artisti internazionali quali Monica Perego, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, oltre ai fenomeni social del momento, la ballerina Marta Molinari con la sua live ballet experience e la coppia “Madre e figlio” Paola Manghisi e Lorenzo Azzolini, che danno appuntamento ai loro follower nel loro speciale stage di Hip Hop.


E ancora casting per agenzie di animazione come PeterPan e per noti programmi televisivi.


NUOVE DISCIPLINE


Tantissime lezioni aperte a chiunque, per approfondire le discipline che a Dif sono di casa e per scoprirne di nuove: le danze dal mondo - la Brush Dance irlandese o “danza della scopa”, che è figlia del Clog Dancing, i balli Afro Yoruba Yemayà originari di Cuba, la danza polinesiana stile Aparima, ma anche il Flamenco e il Tango Argentino -, le danze che nascono dalla fusione di diversi stili - la Martial Dance® che fonde danza e arti marziali, l’Acro Dance, la CardioDance - e le danze a ritroso nel tempo - il Lindy Hop e il Vintage jazz dei primi anni ‘30 del secolo scorso, “Le danze storiche di società nel balletto russo" come la Polka, la Polonaise e il Valzer, illustrate dall’omonimo libro edito da Gremese e approfondite in sala con la Compagnia Nazionale di Danza Storica che presenta il Gran Ballo dell’800. Per i più audaci l’Aerial Passion Zone, una speciale area dedicata alle arti aeree dove tutti i giorni grandi e piccini potranno sperimentare verticalismo, tessuti, cerchio e trapezio insieme ai tecnici ACSI, per vivere da protagonisti un’esperienza da circo.


NUOVE TENDENZE MODA


Anticipiamo qui solo alcuni dei prodotti e delle tendenze 2022 in anteprima a Dif: nell’area dedicata alle aziende, Grishko presenta la collezione Bolshoi Stars Magnifique, dai toni primaverili e floreali, che promette di rivelare la dea che c’è in ogni ballerina; Merlet Dance presenta Lena, la scarpa da punta francese ecotecnologica, mentre Bloch ha ideato la punta Balance Lisse per permettere un lavoro prolungato sulle punte senza sforzo. Attenzione all’ecologia e al rispetto della natura nei cicli produttivi, oltre che al massimo sviluppo della tecnologia a garanzia della protezione dagli infortuni, sono le linee guida che hanno ispirato i produttori di centinaia di brand del settore.


Un programma variegato, approfondito e scrupolosamente sicuro quello di Dif 2022, perché chiunque possa partecipare con serenità al ritorno della manifestazione più attesa dell’anno dal popolo della danza.


Il dettaglio di tutti gli appuntamenti su www.danzainfiera.it

Nicoletta Currradi

lunedì 7 febbraio 2022

Riapre la Sala del Colosso della Galleria dell'Accademia

 




La Galleria dell’Accademia di Firenze riapre al pubblico martedì 8 febbraio la sala del Colosso che è stata oggetto, a partire dall’ottobre 2020, di imponenti interventi di restauro architettonico-strutturale, di climatizzazione e di un restyling completo dell’allestimento, con un nuovo impianto di illuminazione, di ultima generazione, studiato per esaltare le opere esposte insieme al particolarissimo colore blu scelto per le pareti.

 

La sala del Colosso è il primo grande ambiente che si incontra nel percorso espositivo del museo, caratterizzata, al centro, dall’imponente bozzetto in terra cruda del Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna, e ospita la collezione della pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento. Per rendere più godibile la visione di queste opere, è stata creata una nuova saletta, a cui si accede attraverso quella del Colosso, dedicata nello specifico al Quattrocento, in cui trovano una perfetta collocazione capolavori come il cosiddetto Cassone Adimari dello Scheggia e la Tebaide di Paolo Uccello, finalmente leggibili in tutti i loro meravigliosi dettagli.

 



“Quando abbiamo deciso di agire sulle capriate della sala del Colosso, il cui stato verteva in gravi condizioni da anni, con un impianto che perdeva acqua creando pericolose infiltrazioni, è stato necessario disallestire la Sala” racconta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze. “È stata l’occasione per risistemare l’allestimento della collezione, qui conservata, con luci nuove e pareti colorate, per le quali abbiamo usato uno speciale blu che mi piace chiamare blu Accademia. Le opere sono state distanziate per rendere il percorso più fluido, utilizzando anche supporti più leggeri, meno invasivi, per le didascalie, tutte riviste e cambiate. Con Carlo Falciani, esperto del Cinquecento fiorentino, che mi ha affiancato in questo compito, abbiamo riordinato i dipinti, raggruppandoli per scuole secondo un criterio storico-artistico, oltre che estetico. Ho deciso di annettere la sala adiacente, solitamente utilizzata per le mostre temporanee, ed esporre qui la sezione dedicata al Quattrocento, con anche piccole opere, con l’intento proprio di creare una cornice più accogliente per questi capolavori.”

 



I grandi cantieri di ristrutturazione, manutenzione, riallestimento, illuminazione e climatizzazione delle sale, che riguardano tutto il Museo dal 2019 ad oggi, testimoniano l'impegno profuso della Galleria verso il MIC - Ministero dell Cultura, nel favorirne la migliore fruizione possibile non solo nell'immediato ma anche alle future generazioni.

 Nicoletta Currradi

Fabrizio Del Bimbo

sabato 5 febbraio 2022

Firenze Race Team, riparte la sfida


Il gruppo dell’Ateneo fiorentino si prepara alla nuova competizione studentesca internazionale

Con una monoposto a guida autonoma

Evento di presentazione sabato 5 febbraio in presenza e online




 

Si preparano a scendere nuovamente in pista per la competizione internazionale che vede gareggiare monoposto progettate da giovani studenti di Ingegneria. Sono i futuri ingegneri Unifi che compongono il Firenze Race Team.

Un nome che ha già una tradizione di tutto rispetto: Firenze Race Team riunisce dal 2000 studenti e studentesse dell’Università di Firenze che si cimentano in una originale esperienza di formazione ad alto tasso di creatività e in stretto contatto con il mondo del lavoro nel settore del motorsport.

La nuova sfida, ma soprattutto i nuovi obiettivi del team per la realizzazione di una monoposto a guida autonoma, sono al centro di un evento in programma sabato 5 febbraio (Fondazione Zeffirelli, Sala della musica, piazza San Firenze, 5 - ore 10), che si svolge con il patrocinio del Comune di Firenze e di Confindustria Toscana, dal titolo Firenze Race Team e il futuro della mobilità”. L’evento si svolge in presenza in numero limitato di posti e sarà diffuso in diretta online sulla pagina Facebook Firenze Race Team e sulla pagina Instagram @firenzeraceteam

In apertura, i saluti del prorettore dell’Università di Firenze Marco Pierini e dell’assessore sport e politiche giovanili del Comune di Firenze Cosimo Guccione.

Seguiranno gli interventi di Luca Marmorini, già direttore Motori ed elettronica della scuderia Ferrari, su “Dalla F1 alla strada, diamo uno sguardo al futuro della mobilità” e di Matteo Galletti, docente Unifi di Filosofia morale, su “L’etica dei veicoli a guida autonoma”.

Nicola Lanzi, team leader di Firenze Race Team, parlerà quindi dei prossimi impegni, cioè le competizioni 2022 e 2023, a cui il gruppo si prepara con grande motivazione.

Firenze Race Team si presenta, in questa occasione, anche alle aziende che hanno sostenuto il progetto, con l’obiettivo di coinvolgere nuovi sponsor a supporto di questa originale esperienza.

 

Nicoletta Currradi

mercoledì 2 febbraio 2022

Bosnia Express a La Compagnia


 Dopo il suo primo documentario, dedicato al popolo Rom di Bosnia Erzegovina, ‘Adisa o la storia dei mille anni’, del 2004, e il successo di  “Sàmara”, il suo primo lungometraggio di finzione, da lui scritto e diretto con Filippo Trojano, Marco Baliani, Federica Pulvirenti, e uscito in sala nel marzo 2012, il regista fiorentino Massimo D’Orzi ha realizzato, nel 2020, il documentario “Bosnia Express”, ispirato al libro omonimo di Luca Leone, che arriva in sala. Il film che racconta storie, luoghi, voci, tragedie e rinascite di terre che hanno visto e vissuto uno dei più recenti scontri armati del nostro continente e, allo stesso tempo, della loro rinascita.


Bosnia Express, tra diario intimo e documentazione storica, racconta in chiave originale e inedita Le vicende di uno dei paesi più martoriati dalla storia recente, fra tragedia, ironia e poesia, legate insieme da un filo sottilissimo. Bella e suggestiva la similitudine con la. Baklava, dolce tipico originario della Turchia, fatto a strati e con varie farciture:  la Bosnia è proprio così.  

 Parla di una guerra vicinissima, ma rapidamente relegata a fatto storico passato, pur essendo uno degli eventi che ha segnato la 

 storia del nostro continente. Nel film, un treno attraversa lento il cuore della Bosnia Erzegovina: Sarajevo, Tuzla, Srebrenica, Konjic, Mostar. Le diversità sono molteplici in questa zona e la tensione qui ha un potenziale distruttivo. Fortunatamente non sempre: talvolta può avere una forza creativa e rigenerativa. Al centro del film ci sono le donne, le prime vittime dei conflitti, che qui, invece, diventano l'emblema della vitalità di questo territorio, con le sue espressioni artistiche, le sue musiche, canti, danze, teatro e fotogrammi cinematografici. E sono immagini che toccano il cuore, "perché la vera immagine di una guerra, quella che più ferisce, non è la morte, ma la vita".



Bosnia Express ce lo conferma appieno, quando vediamo i volti magnifici di donne unite in un coro presso la stazione di Tuzla, giovani ballerine classiche, gruppi punk-rock che cantano un’indipendenza su paesaggi meravigliosi che la storia ha voluto far crollare. Il film indaga sulle cause del conflitto e mostra che la vitalità di questi luoghi non smette di brillare e di esprimere un'infinita bellezza.


Il documentario Bosnia Express è stato presentato in sala mercoledì 2 febbraio, al cinema La Compagnia di Firenze con il  regista Massimo D’Orzi collegato a distanza e  la montatrice Paola Traverso in sala . Il film resterà in programma a La Compagnia fino al 7 febbraio 


Nicoletta Currradi


Ercole in Tebe torna al Teatro della Pergola dopo 360 anni




Storia e spettacolo, connubio perfetto per un evento senza precedenti  che ci riporta indietro di oltre 360 anni, grazie all’iniziativa che vede insieme Comune di Firenze, Fondazione Teatro della Toscana, Museo dei Medici e Istituto Francese, il contributo della Fondazione Anna Maria Luisa de’ Medici e la collaborazione degli Amici della musica.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 9 febbraio, alle ore 20.30 al Teatro della Pergola di Firenze, quando andrà in scena Ercole in Tebe, festa teatrale in musica, riproposta in forma di concerto dopo oltre tre secoli e mezzo dal coro e dall’orchestra de I Musici del Gran Principe diretti dal maestro Samuele Lastrucci, per la regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini e con un cast che annovera, tra gli altri, anche il cantante di caratura internazionale Filippo Mineccia.

Tutto nasce dalla scoperta di quattro copie (in tre diverse biblioteche, ovvero alla Forteguerriana di Pistoia, alla Vaticana di Roma e alla Nazionale di Parigi) dello spartito originale dell’opera di Melani che fu presentata per la prima volta il 12 luglio 1661 nel Teatro della Pergola di Firenze realizzato da Ferdinando Tacca grazie al patronato del Cardinale Giovan Carlo de' Medici, fratello di Ferdinando II.

La Pergola fu affidata alla gestione degli Accademici Immobili, gruppo di nobili e intellettuali che vollero per le nozze di Cosimo III de’ Medici con Margherita Luisa d'Orléans un’enorme festa teatrale in musica. Il libretto venne scritto da Giovanni Andrea Moniglia, Accademico della Crusca, letterato erudito, tra l’altro medico personale di Giovan Carlo; della musica fu incaricato Jacopo Melani, uno di quei rappresentanti della stirpe di operisti, cantanti, organisti pistoiesi.

Il risultato fu un vero e proprio kolossal teatrale di cinque ore per il quale furono ingaggiati più di 300 interpreti e utilizzate 12 scenografie. Si trattò di una delle manifestazioni più emblematiche del Seicento fiorentino, che riprendeva la lunga tradizione degli spettacoli di corte fiorentini: infatti sin dal Cinquecento si celebravano importanti eventi dinastici con grande sfarzo e magnificenza.

Solo che stavolta fu anche la location a rappresentare la vera novità: perché Ercole in Tebe coincise con l’inaugurazione pubblica del Teatro della Pergola di Firenze - già parzialmente funzionante sin dal 1657, ma solo per iniziative degli accademici o per eventi carnascialeschi -, quando fu mostrata a tutti una nuova forma di teatro, quello che poi sarebbe diventato “all’italiana”.

Dopo quella storica “prima”, l’opera non fu mai più replicata fino al momento della scoperta delle quattro copie dello spartito originale che ne hanno permesso una rielaborazione in forma di concerto fortemente voluta da Samuele Lastrucci, direttore d’orchestra e del Museo dei Medici di Firenze che figura come capofila dell’intera operazione.

«Si tratta di un appuntamento da non perdere, risultato di un lungo e importante lavoro di ricerca  - dice la vicesindaca Alessia Bettini -. La scoperta dello spartito originale è avvenuta infatti grazie all'impegno certosino di alcuni giovani fiorentini che hanno fatto rete con varie realtà per approdare finalmente a questo obiettivo. Adesso è possibile riproporre quest'opera straordinaria al Teatro della Pergola, proprio lì dove tutto è cominciato, con la rappresentazione del 1661 che celebrò la fine dei lavori».

Quindi lo stesso Tommaso Sacchi, Presidente della Fondazione Teatro della Toscana, aggiunge: «Siamo felici di ospitare al Teatro della Pergola Ercole in Tebe, a 360 anni dall’inaugurazione pubblica del Teatro che avvenne proprio con questa Festa Teatrale di Giovanni Andrea Moniglia e Jacopo Melani. Grazie a un lungo lavoro di ricerca che ha coinvolto diverse realtà della cultura fiorentina coordinate da Samuele Lastrucci insieme a Dimitri Betti, Giulio Geti e Umberto Cerini, lavoro incentrato sull’analisi e la trascrizione degli unici quattro documenti esistenti di Ercole in Tebe, oggi è possibile riproporre l’opera grazie al Museo de’ Medici e con la collaborazione degli Amici della Musica. La serata vedrà anche la partecipazione dei giovani attori Francesco Grossi e Filippo Lai, due dei nostri diplomati al Corso per Attori Orazio Costa e membri dell’Associazione dei Nuovi».

Infine, dal canto suo il maestro Samuele Lastrucci afferma che «Ercole in Tebe è un'occasione straordinaria. È la dimostrazione che con la tenacia anche in Italia il merito può avere la meglio. Ercole in Tebe è una storia a lieto fine iniziata con un gruppo di giovani che fa ricerca e che - alla fine di un percorso a ostacoli dove regnano burocrazia e particolarismi - riesce dopo tre secoli e mezzo a riportare a casa sua un capolavoro dimenticato. Il 9 febbraio quella musica che un tempo inaugurò il primo teatro ‘all'italiana’ del mondo tornerà a vivere con un cast di prim'ordine e la preziosa regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini. Per me sarà il debutto in uno dei teatri per storia e bellezza più importanti al mondo, per il museo che dirigo l'occasione di imporsi come uno dei principali attori della scena culturale fiorentina. Grazie alla vicesindaca Alessia Bettini e al Presidente della Fondazione Teatro della Toscana, Tommaso Sacchi, che hanno voluto credere e scommettere in questo grande progetto».

Per lo spettacolo del 9 febbraio i biglietti (disponibili sul circuito Ticketone) vanno da 26 a 14 euro; sono comunque previste numerose riduzioni per i membri di varie associazioni, per i residenti del Quartiere 1 e per gli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze.

 

INFO SPETTACOLO
Ercole in Tebe
Opera in forma di concerto
Orchestra e coro de I Musici del Gran Principe
Direttore Samuele Lastrucci
Regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini
09.02.2022 ore 20.30
Teatro della Pergola
Via della Pergola 12/32, Firenze
Biglietti 26/14 euro disponibili su Ticketone (previste riduzioni)

Fabrizio Del Bimbo