mercoledì 21 dicembre 2022

Salute, a Santa Maria Nuova nuovi ecografi e sonde per le cure domiciliari degli anziani


Donati dalla Fondazione CR Firenze a quella di Santa Maria Nuova, serviranno ai Gruppi Intervento Rapido Ospedale Territorio




 

 Nuove apparecchiature che permetteranno ai Girot, i Gruppi Intervento Rapido Ospedale Territorio, di rendere ancora più efficaci le cure, a domicilio, degli over 65. Gli strumenti sono stati donati oggi dalla Fondazione CR Firenze alla Fondazione Santa Maria Nuova, che li indirizzerà ai Girot: si tratta di tre ecografi tablet piloter provvisti di altrettante sonde (convex, lineare e cardio) e di due sonde ecografiche provviste di tablet, più borse porta ecografi.


La donazione da parte Fondazione CR Firenze ammonta a oltre 65 mila euro.


Alla cerimonia di consegna, questa mattina all'Ospedale Santa Maria Nuova erano presenti Giancarlo Landini, presidente Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, Lorenzo Pescini, direttore amministrativo Ausl Toscana Centro, e Luigi Salvadori, presidente Fondazione CR Firenze. 


I Gruppi Intervento Rapido Ospedale Territorio sono unità mobili formate da equipe medico infermieristiche che, in partenza dall’ospedale, agiscono sul territorio intercettando i malati over 65 e curandoli efficacemente sul posto, in collaborazione con il medico di medicina generale. L'obiettivo è limitare gli accessi a ospedali e ambulatori, liberando spazi e risorse ed alleggerendo la pressione su queste strutture.



“Questi strumenti permetteranno ai geriatri, agli internisti e agli infermieri, che fanno parte dei Girot, di garantire un servizio sempre migliore. Tra il giugno 2021 e il giugno 2022 i Girot hanno curato 3.300 persone anziane a Firenze: di queste 1700 sono state prese in carico dal Dipartimento d'Emergenza e Accettazione  evitando il 30-40% dei ricoveri tra gli over 65” ha detto Giancarlo Landini. “Ringraziamo la Fondazione CR Firenze, che come sempre ci è vicina”.


“Con questa nuova, importante donazione - dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - proseguiamo la nostra opera di supporto alle strutture socio sanitarie del territorio che è continuata anche in questa fase post-Covid. Nelle scorse settimane abbiamo donato un ventilatore polmonare all’ospedale di Empoli e interveniamo ora in favore della Fondazione Santa Maria Nuova onlus favorendo l'acquisto di apparecchiature destinate al servizio Girot. Grazie a questa 'task force', i ricoveri degli anziani sono stati sensibilmente ridotti nel corso dell'anno ed è per noi motivo di orgoglio far parte di questo progetto''.


“Ringraziamo la Fondazione CR Firenze, che come sempre riserva una straordinaria attenzione alla nostra azienda e alle necessità dei suoi utenti”, ricorda Lorenzo Pescini, direttore amministrativo della Ausl Toscana Centro.


Fabrizio Del Bimbo 


Il treno Blues di Trenitalia arriva in Toscana





Il Blues, primo treno ibrido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a tripla alimentazione, elettrica, diesel e batteria arriva sui binari della Toscana.


Continua la rivoluzione del Regionale di Trenitalia, società Capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, che prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo della flotta nazionale.


Al binario 16 della Stazione di Firenze Santa Maria Novella il nuovo convoglio del Regionale di Trenitalia, progettato e costruito da Hitachi Rail, è stato presentato da Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e Dario Nardella, Sindaco di Firenze. 


“Trenitalia ha un piano di investimenti nazionale da 1,5 miliardi all’anno con una visione decennale che mira a rendere la mobilità collettiva sempre più integrata e sostenibile.


L’arrivo del Blues in Toscana dà un’ulteriore accelerazione al nostro percorso di rinnovamento della flotta dei treni regionali e contribuisce a rispondere meglio alle esigenze del territorio, rendendo l’esperienza di viaggio ancora più sostenibile” ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.




Presenti Sabrina De Filippis, Direttore Business Regionale Trenitalia, Valeria Giovanna Venuto, Responsabile Affari Istituzionali Polo Passeggeri, Marco Trotta, Direttore Direzione Regionale Toscana Trenitalia, Stefano Baccelli, Assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Toscana.


Il primo convoglio, nelle prossime settimane, circolerà tra Firenze e Borgo San Lorenzo e nel bacino senese.


Sono 44 i nuovi treni ibridi previsti dal contratto per la Toscana a cui si aggiungeranno 29 Rock e 19 Pop.


Il Blues, in Toscana, può viaggiare su linee non elettrificate - grazie al  motore diesel che può essere sostituito dalle batterie per entrare nei centri abitati – e su linee elettrificate usando il pantografo.


Una tecnologia ibrida di nuova generazione che si traduce in migliori prestazioni, riduzione del consumo di carburante e forte riduzione in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel.


Il primo treno ibrido di Trenitalia è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri, con un’impronta sostenibile che si evince dalle molteplici caratteristiche del convoglio: dalla scelta dei materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alle ampie superfici vetrate con finestrini di lunghezza maggiorata, fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici.


A disposizione dei viaggiatori 300 posti a sedere.


Il treno è, inoltre, dotato di un sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati e di uno spazio per i più piccoli.


Continua così il rinnovo e l’ammodernamento della flotta regionale nella regione, come previsto dal Contratto di Servizio.


Una vera e propria rivoluzione nell’esperienza di viaggio in termini di versatilità per un innovativo supporto al sistema turistico toscano e un aumento dei servizi per chi ogni giorno sceglie il treno per motivi di studio o lavoro.


Nicoletta Curradi 

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 19 dicembre 2022

Un cinema che rinasce: l'Astra in piazza Beccaria

 
ph  Marco Borrelli


Novità in piazza Beccaria: riapre i battenti  il cinema Astra che sarà attivo sette giorni su sette, mattina compresa. Dopo nove anni dalla chiusura, avvenuta nel 2014, nascerà il nuovo cinema Astra, che sarà inaugurato al pubblico il 26 gennaio 2023.


Il cinema è situato a due passi dal quartiere di Sant’Ambrogio e dai Lungarni, si affaccia su Piazza Beccaria, ed è facilmente raggiungibile dai viali di circonvallazione.


É di proprietà di Banca Cambiano, che avrà accanto una propria filiale. La gestione e programmazione è affidata a Prg e a Fondazione Stensen.


Il progetto della struttura, completamente rinnovata e modificata rispetto agli spazi precedenti, è stato realizzato dallo studio di architettura Archea di Firenze. La riapertura del cinema è stata resa possibile in virtù del regolamento urbanistico del Comune che prevede un riutilizzo a fini culturali delle sale cittadine dismesse. 


La sala cinematografica, di forma quadrata, ospiterà circa cento posti e avrà uno schermo di otto metri. Oltre che cinema sarà uno spazio polifunzionale, funzionante sette giorni su sette, aperto anche in estate. Il cinema sarà aperto dalla mattina alla sera, con una programmazione che spazierà dai titoli d’essai ai grandi film in lingua originale, dai classici del cinema ai documentari, con eventi dedicati ad autori italiani e stranieri. Un modello eclettico sempre più necessario alla sopravvivenza delle sale cinematografiche, che si adattano a pubblici con esigenze e gusti diversi. Oltre a questo, ci saranno incontri, convegni, conferenze, presentazioni di libri, momenti di confronto sulle tematiche di attualità e poi piccoli concerti, spettacoli, performance che conferiranno al nuovo cinema Astra una sua specifica identità culturale.  

Particolarità della sala è un avanzato sistema di sedute a scomparsa, grazie al quale le poltrone possono scomparire sotto il pavimento, lasciando la sala libera di adattarsi a ospitare eventi che non necessitino di sedute, rimodulandosi in base alle esigenze.


Una lunga storia, quella del cinema di piazza Beccaria. Nato negli anni Venti del secolo scorso col nome Metropolitan, poi diventato Alhambra, venne ristrutturato negli anni Ottanta dalla famiglia Germani e prese il nome di Astra 2, sulla scia del già esistente cinema Astra in via de’ Cerretani. L’ultimo passaggio di proprietà nel 2017 dalla famiglia Germani a Banca Cambiano. Una storica sala cinematografica punto di riferimento tra i cinema fiorentini, con eventi che in molti ancora ricordano, dall’anteprima di Johnny Stecchino con Roberto Benigni a quella de L’ultimo bacio con tutto il cast. 


“Siamo convinti che questo cinema diventerà un nuovo spazio vivace e polifunzionale per la città e sarà apprezzato dai fiorentini - ha detto Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen, che gestirà la sala insieme a Prg - L’esperienza cinematografica ha bisogno di spazi nuovi, flessibili, aperti e accoglienti, per venire incontro alle nuove abitudini del pubblico e offrire una multiprogrammazione variegata. Sarà una grande opportunità di ampliamento delle proprie attività anche per il cinema Stensen, per tutti i suoi dipendenti, collaboratori e operatori, dopo esserci messi alla prova con le nostre esperienze estive nelle arene cittadine. Ringraziamo Banca Cambiano per la fiducia nell’affidarci la gestione e la collaborazione dimostrata nei nostri confronti, che siamo certi ripagheremo al meglio”.


Info www.astrafirenze.it e sulla pagina Instagram “Cinema Astra Firenze”


Nicoletta Curradi 

martedì 6 dicembre 2022

Dall'11 dicembre torna Risonanze metropolitane







"Risonanze Metropolitane" torna dall’11 dicembre in cinque diversi luoghi di Firenze e provincia con performance site-specific


11 dicembre 2022 > 14 aprile 2023


Firenze | Luoghi vari | 2a edizione


Risonanze Metropolitane


Un progetto di Teatro Solare


Partecipa con l'arte al cambiamento della tua comunità


Festival di eventi site-specific nella Città Metropolitana di Firenze



La seconda edizione di “Risonanze Metropolitane”, il festival a cura del collettivo di artisti di Teatro Solare, torna dall’11 dicembre 2022 al 14 aprile 2023 con cinque eventi site-specific in cinque differenti luoghi della città di Firenze e della provincia: performance di teatro, danza, musica e non solo pensate e realizzate, in base a tematiche e affinità, per le diverse realtà del territorio.


Risonanze Metropolitane nasce nel 2021 per innescare contatti tra giovani artisti e spazi culturali e creare occasioni di crescita reciproca attraverso una partecipazione attiva del territorio. La prima edizione si è conclusa con successo, con oltre mille partecipanti, la seconda edizione vuole consolidare le comunità di pratica culturale nate nelle periferie della Città Metropolitana di Firenze. L’anima del festival è mettere in risonanza l’arte con le potenzialità inespresse dei territori, con interventi cuciti su misura per le aspirazioni della comunità ospitante, con un’attenzione sempre maggiore per le famiglie, gli studenti e gli artisti emergenti.


Si parte domenica 11 dicembre, ore 18 e ore 21, con Concerto per pugile e live electronics, in coproduzione con Fondazione Fabbrica Europa, all’interno della rassegna Autunno fiorentino progetto Oltre le mura, all’Accademia Pugilistica Fiorentina (Via di Rocca Tedalda 142 Firenze). La performance di Niccolò Gonnella e Alice Consigli unisce musica, corpo e linguaggio pugilistico nella continua sperimentazione di una partitura. È un processo di creazione artistica musicale basato sullo studio delle ritmiche e delle potenzialità sonore degli strumenti utilizzati nell’ambito dell’allenamento pugilistico. Dopo un corso di 14 incontri, dal 9 ottobre al 10 dicembre presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, il musicista e produttore Niccolò Gonnella e la ricercatrice e danzatrice Alice Consigli hanno collaborato a stretto contatto con un gruppo di giovani pugili per sviluppare un concerto in surround che vedrà questi ultimi diventare protagonisti ed esecutori.


Domenica 5 marzo, dalle ore 11 alle ore 16, in collaborazione con il Quartiere 2 del Comune di Firenze e il CCN Le Cure, sulle rive del Mugnone va in scena la passeggiata teatrale Boccaccia. Ludovico Fededegni, appassionato di Boccaccio e di giochi da tavola, costruisce per gli abitanti del quartiere una giornata ispirata ai temi, ai nomi e ai trabocchetti con cui è ricamato il Decameron che proprio da quelle parti era ambientato. Da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo, presso l’Istituto Superiore "Giuseppe Peano” (Via Andrea del Sarto 6/a, Firenze) si terrà un forum dedicato all’educazione civica: cinema, teatro di parola, teatro di figura, per affrontare: cyber bullismo, questione di genere, sostenibilità ambientale. Domenica 2 aprile, alle 14.30, al Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino (Viale delle Idee, 23), in collaborazione con il Collettivo degli studenti, si svolgerà una visita con la proiezione del documentario Beyond opposites. Maria Montesi e Clemente Bicocchi osservano questo luogo e le realtà che lo abitano, si interrogano sulle possibili risonanze fra la natura dei rapporti umani e quella che fonda l’interazione fra le particelle elementari. Venerdì 14 aprile, alle ore 19.00, in collaborazione con l’associazione Il Teatro dell’Inutile, presso il Circolo Ricreativo Culturale Antella (Via di Pulicciano, 53) vedremo lo spettacolo La novella dell’Antella. Giullarata di Giorgio Moretti, con Ludovico Fededegni. Un ritrovamento inatteso all’Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull’Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti.


Teatro Solare è un’associazione di artisti e formatori nata a Fiesole da una lunga tradizione di processi artistici partecipativi. “Guardando avanti – spiega Claudia Costantini responsabile rapporti con le scuole - continuiamo a vedere l’opportunità per ognuno nel contribuire alla vitalità del proprio territorio per un’offerta culturale locale a dimensione d’uomo, raggiungibile e aperta, un antidoto all’atomizzazione e alla disgregazione del tessuto sociale, uno stimolo a prendere una posizione attiva nella comunità e l’occasione per innescare un cambiamento”.


Il presidente Erik Haglund commenta “Ripartiamo dall’arte, come mezzo per porre domande a noi stessi e agli altri. Ripartiamo dai territori come orizzonte di vita quotidiana e in particolare da quelli di periferia dove l’offerta culturale è minore ma soprattutto dai giovani e dagli artisti emergenti che della precarietà del sistema culturale stanno soffrendo di più”.


I luoghi del festival: Accademia Pugilistica Fiorentina, quartiere Le Cure, Istituto Superiore “Peano”, Polo Scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino, CRC Antella.


Risonanze Metropolitane è realizzato con il contributo di: Fondazione CR Firenze, Città Metropolitana, Unicoop Firenze, Comune di Scandicci. In collaborazione con: Comune di Firenze - Quartiere 2, Comune Pontassieve, Comune Sesto Fiorentino, Fondazione Fabbrica Europa, ASD Accademia Pugilistica Fiorentina, IC Balducci Fiesole, IS Peano, IS Balducci di Pontassieve.


Info risonanze.teatrosolare.it




Programma Risonanze Metropolitane


11 dicembre 2022 > 14 aprile 2023 Firenze | Luoghi vari | II edizione



Domenica 11 dicembre 2022 – ore 18 e ore 21


Accademia Pugilistica Fiorentina, Firenze (ingresso 10 euro)


Concerto per pugile e live electronics


performance


di Niccolò Gonnella e Alice Consigli


a cura di PHYSALIA


con Alessia Alinari, Cosimo Camiciottoli, Tommaso Fallani


computer music design: Alberto Gatti, Michael Nannini


regia del suono: Francesco Perissi


disegno luci: Lucilla Baroni


costumi: Juliana de Nicola, Virginia Ottino


coproduzione Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito della rassegna Autunno fiorentino progetto Oltre le mura


Unire musica, corpo e linguaggio pugilistico nella continua sperimentazione di una partitura. Una ricerca di interazione con l’altro e il suo spazio, uno studio che attraversa diversi confini per approdare a quel punto di contatto dove la musica cede alle variabili del corpo e del movimento. Il corpo suona e viene suonato, è insieme esecutore e strumento nel momento del colpo al saccone; esso si adatta costantemente, cambia la sua relazione con ciò che gli è noto: una palestra che diventa spazio scenico. L’invito è quello di accedere ad una dimensione più intima: in scena il pugile al saccone, fuori dal ring. Corpi che si accordano, che abitano e costituiscono lo spazio in una direzione comune e comunitaria. Corpi che concertano, che combattono fianco a fianco, in un unisono quotidiano dove la musica si fa espressione di una tensione verso l’armonia, verso il superamento della fatica.


Nel corso di 14 incontri, dal 9 ottobre al 10 dicembre presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina, il musicista e produttore Niccolò Gonnella e la ricercatrice e danzatrice Alice Consigli collaborano a stretto contatto con un gruppo di giovani pugili per sviluppare un concerto in surround che vedrà questi ultimi diventare protagonisti ed esecutori. Il suono degli strumenti di allenamento sarà infatti sottoposto ad una manipolazione elettronica in tempo reale.


Il concerto è il risultato di un lavoro di composizione musicale e performativa che si nutre costantemente dello studio e di un confronto con la pratica pugilistica e il suo contesto. Nel corso di due mesi gli artisti prendono parte alla vita della comunità sportiva: dagli allenamenti e alle “riunioni” pugilistiche. Entrare dentro la quotidianità della palestra, coinvolgere e interessare i suoi frequentatori ha un profondo significato associato ad un lavoro di creazione che viene a formarsi all’interno di uno spazio specifico, inteso anche come luogo di relazioni e di pratiche quotidiane. Il progetto di residenza artistica e restituzione si configura come percorso di partecipazione culturale in cui gli artisti, compromettendosi personalmente con l’ambiente, produrranno una composizione segnata dal coinvolgimento diretto di una comunità che lo vive tutti i giorni.


Nel suo carattere aperto e sperimentale Concerto per pugile e live electronics segue il tracciato segnato dalla tradizione dei concerti per strumento e live electronics unito a una lente di ricerca che guarda al corpo come luogo di pratiche incarnate e potenziale per la creazione musicale e performativa.


Niccolò Gonnella si laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Sin dagli anni universitari sviluppa un approccio sperimentale alla composizione, confluito nel lavoro di tesi dedicato al legame concettuale tra musica e meccanica quantistica. Il suo interesse per le arti multimediali lo conduce alla realizzazione di colonne sonore per cortometraggi e di opere audio-visive, tra cui spicca Flux_10, presentata al festival NYU New Music Ensemble di New York. L’attività di ricerca lo coinvolge oggi nella produzione di metodi alternativi di spazializzazione sonora e nella loro applicazione in ambito concertistico.


Alice Consigli si laurea in Filosofia presso l’Università di Firenze e consegue un Master in Sociologia delle Migrazioni e Studi Etnici all’Università di Amsterdam. Si forma in danza contemporanea presso O.M.A. - Officina Movimento Arte e approfondisce lo studio di pratiche corporee che lavorano sulla presenza, attraverso l’attivazione di una dimensione meditativa o percettiva sul corpo e lo spazio. Dal 2021 cura PHYSALIA, un progetto che prende forma dalla necessità di conoscere, incontrarsi e scambiare/si saperi nell’ambito del settore artistico indipendente del territorio di Firenze. Si sviluppa attraverso un lavoro di ricerca e mappatura di artiste/i, collettivi e spazi che operano in varie discipline delle arti contemporanee, promuove la ricerca artistica curando formati residenziali e di creazione, eventi, presentazioni e laboratori. Nel 2021 cura lo spettacolo Alchi-Mina di Alessandro Marzotto Levy; collabora alla curatela di Neutopica edizione 2022 La Selva.



Domenica 5 marzo 2023 – dalle ore 11


Firenze, Le Cure, rive del Mugnone (quota di partecipazione 20 euro)


Boccaccia


gioco e passeggiata teatrale


“Signorine e Bamboccioni accorrete alla domenica del quinto dì del mese di marzo tra via Firenzuola, Sacchetti, Boccaccio e la Piazza… insomma alle Cure, con il grande Ser Giovanni giochiam per diletto l’un contro l’altro cercando il tesoro che al fondo dell’ultima giornata succulento si sta. Tra i negozi che per mercanteggiare frequentate, si nasconderanno pezzetti di beffe, trame e tranelli dal Decameron. Conciossiaché chi meglio Lo conosce saprà con destrezza, fortuna o ingegno superare le prove, dalla prima alla decima giornata. Per chi poi sia primo un gran premio, al secondo la metà, al terzo un nonnulla. E di lì, dopo il desco molle, con riposate membra e pance satolle, come Calandrin per il Mugnone andrem cercando un gran tesoro, scoprendo per diletto qual’è il confine che l’uomo non può attraversar…”


Ludovico Fededegni, appassionato di Boccaccio e di giochi da tavola, costruisce per gli abitanti del quartiere una giornata ispirata ai temi, ai nomi e ai trabocchetti con cui è ricamato il Decameron che proprio da quelle parti ambienta parecchie delle sue novelle. Con il piacere di attraversare le vie ed entrare nei negozi delle Cure i partecipanti saranno chiamati a gareggiare a squadre risolvendo arcani e superando prove proposte da personaggi rievocati all’uopo per poi risalire le vecchie sponde del Mugnone in una passeggiata dedicata al fiume e alle storie che dietro ad un dosso e sotto un ponte torneranno a noi dall’opera del sommo Giovanni.


Ludovico Fededegni nel 2012 viene ammesso al corso Attori della “Paolo Grassi”, collabora con Angelo Savelli e la compagnia “Pupi e Fresedde” del teatro di Rifredi. Prosegue gli studi a Modena, con il progetto di alta formazione prodotto da ERT e curato da Antonio Latella, che si conclude con lo spettacolo “Santa Estasi, Atridi: otto ritratti di famiglia”. Fra gli altri lavori, “il Decameron” di Villa Scheibler a Milano, regia di Maurizio Schmidt, “La Beffa del Grasso Legnaiuolo” regia di Angelo Savelli, “Il Lampadario” regia di Leonardo Lidi, “Chi ha paura di Virginia Woolf” di Antonio Latella, “It’s App to you” di Leonardo Manzan e “C’era una volta in Italia” spettacolo del Teatro Solare di Fiesole con cui prosegue un sodalizio ventennale.



Da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo 2023


Istituto Superiore "Giuseppe Peano” (attività riservata agli studenti)


Forum di educazione civica


Laboratori intensivi


L'Educazione Civica è una materia scolastica trasversale e multidisciplinare, da sviluppare ogni anno per un minimo di trenta ore seguendo tre nuclei concettuali: la costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. Tre coppie di artisti occuperanno gli spazi dell’Istituto Superiore “Peano” di Firenze per offrire percorsi intensivi che svilupperanno ognuno dei tre nuclei tematici proposti dalla linee guida ministeriali, veicoleranno l’insegnamento attraverso il coinvolgimento attivo dell’insegnante e la partecipazione degli studenti per arrivare infine ad una restituzione in forma artistica della materia scolastica.


Cinema, teatro di parola, teatro di figura, per affrontare cyber bullismo, questione di genere, sostenibilità ambientale. Il primo modulo sarà animato dalla regista Angela Burico e l’attrice Maria Durbà a partire dallo spettacolo sul tema del ruolo della donna nei secoli “Judith la sorella di Shakespeare”; il secondo vede impegnate la scenografa Elena Martongelli e l’attrice Alessandra Francolini che a partire da una grande esperienza sul tema del riuso e del riciclo in ambito teatrale si lanceranno nell’impressa di ridare un respiro vitale e un nuovo ruolo agli oggetti che quotidianamente vediamo come morti e da buttare; iI terzo ed ultimo modulo è affidato al videomaker Daniele Caini assieme all’attore Erik Haglund che guideranno una riflessione attiva sulla comunicazione digitale per immagini con attenzione alla questione della prevaricazione e della privacy.



Domenica 2 aprile 2023 – ore 14.30


Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino (Firenze) – ingresso libero


Beyond opposites


Visita e documentario


con Maria Montesi e Clemente Bicocchi


in collaborazione con il Collettivo degli studenti


Ogni giorno un gregge di un migliaio di pecore attraversa la piana di Sesto Fiorentino da quarant’anni. Da circa venti, fra l’autostrada e l’aeroporto, sosta attorno agli edifici del polo scientifico dove ricercatori affluiscono da vari paesi per interrogarsi sulle leggi dell’universo, sperimentano tecnologie basate sulla meccanica quantistica, riproducono condizioni di alte pressioni appartenenti al nucleo terrestre, di temperature cosmiche assenti sul nostro pianeta, danno vita a corpi autonomi delle dimensioni di un diametro di capello, risalgono alla composizione atmosferica del Pleistocene Calabriano.


Maria Montesi e Clemente Bicocchi osservano questo luogo e le realtà che lo abitano. Si interrogano sulle possibili risonanze fra la natura dei rapporti umani e quella che fonda l’interazione fra le particelle elementari; fra immaginazione e calcolo matematico; fra la costante e meticolosa dedizione del ricercatore e la solitaria devozione del pastore che “col suo gregge è nato e morirà”. Il film propone l’indagine di un mondo fatto di relazioni, prima che di oggetti.


Maria Montesi è un’artista visiva con un percorso di studi antropologico. Si è formata e ha esposto il suo lavoro tra Francia, Inghilterra e Olanda. La sua pratica sta al limite fra il cinema documentario e la video arte ed esplora le potenzialità del film come luogo di incontro e di apertura all’altro prima che di indagine oggettiva sulla realtà.


Clemente Bicocchi lavora nel campo dell'audiovisivo come montatore, regista, cameraman e ha realizzato documentari e film sperimentali presentati e premiati in vari festival internazionali. Ha scritto un romanzo e sta per pubblicare il secondo.


La piana di Sesto Fiorentino è luogo e soggetto del film: zona marginale e mal connessa, ma anche centro cardine della ricerca scientifica e terreno conteso da speculazioni pubbliche. Assieme agli studenti del Collettivo locale organizziamo una visita ad un luogo ricco di fermento e sconosciuto ai più per mostrarne il potenziale e ciò che manca per realizzarlo, dopo la visita seguirà la visione del film di Bicocchi e Montesi che fa emergere le contraddizioni proprie di un paesaggio ai confini della periferia urbana mettendosi in ascolto dei diversi linguaggi che lo animano e delle visioni del mondo che questi rappresentano.



Venerdì 14 aprile 2023 – ore 19


CRC Antella (Firenze) – ingresso 10 euro


La novella dell’Antella


Giullarata


di Giorgio Moretti


con Ludovico Fededegni


Un ritrovamento inatteso all'Archivio di Stato ha permesso di recuperare una vicenda trecentesca sull'Antella, la sua pieve e i suoi abitanti, attribuita a Franco Sacchetti. Fino a pochi mesi fa non se ne aveva che l'incipit: i manoscritti erano lacunosi o troppo rovinati. Una vicenda burlesca e romantica, imperniata sulla commissione di un'opera — testimonianza che adombra avvenimenti successivi e ben noti, che coinvolgono una delle creazioni più famose della storia dell'arte, e che si intrecciano fino ai giorni nostri, su tre livelli temporali, all'Antella, infatti le reazioni al ritrovamento sono state a dir poco contrastanti.


Raccontano gli autori: “Siamo partiti tuffandoci nell’etere informatico per avvicinarci a quel che fu Antella dalla sua nascita fino ad oggi, affiancando anche qualche ricerca negli archivi. Temevamo di non cavare un ragno dal buco e invece, com’era ovvio, siamo stati sommersi dal materiale. Abbiamo proseguito le indagini fra la gente, girando per il paese a caccia di quelle storie che sopravvivono solo da bocca a orecchio, dagli aneddoti dei commercianti ai ricordi degli anziani. Ben consci dell’impossibilità di riportarvi tutte le meraviglie emerse, speriamo almeno di regalarvi un assaggio dell’identità popolare che da secoli abita Antella. Vi aspettiamo, autoctoni e forestieri.”


Giorgio Moretti fiorentino, si occupa di linguistica dal 2010. Scrittore e sceneggiatore, è co-fondatore e autore principale del servizio di divulgazione online “Una parola al giorno”, attivo in oltre 90 Paesi.


Nicoletta Curradi 


giovedì 24 novembre 2022

SIMG: al via alla Fortezza da Basso il Congresso dei medici di famiglia.




COVID e influenza tra le priorità, ma attenzione ai pazienti cronici. Ecco la nuova formazione della Medicina Generale del futuro


“I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi” spiega il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG



Firenze, 24 novembre 2022. Si apre oggi (giovedì 24 novembre) alla Fortezza da Basso a Firenze il 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Politici, specialisti, manager protagonisti per tre giorni si confronteranno alla Fortezza sulla sanità territoriale.


L’evento proseguirà fino a sabato 26 novembre: attesi oltre mille medici di famiglia provenienti da tutta Italia. Temi scientifici e politica sanitaria al centro dell’attenzione, con particolare riferimento alla formazione professionale.


LA PROPOSTA DI UNA NUOVA MEDICINA TERRITORIALE – Dopo due anni e mezzo di pandemia è giunto il momento di bilanci e di proporre un nuovo modello di medicina del territorio. Il Decreto Ministeriale 77 determina una ristrutturazione organizzativa e una ridefinizione di ruoli e compiti, che dovrà essere declinata soprattutto all’interno dei nuovi distretti e delle Case di Comunità. L’assegnazione di fondi del PNRR, le diverse impostazioni che verranno proposte e attuate dalle regioni, i diversi modelli organizzativi legati ai fondi disponibili e a diversità territoriali andranno a riconfigurare nuovi modelli organizzativi di cure primarie. Questa situazione molto dinamica richiede risposte adeguate sia in termini di capacità organizzativa che in termini di qualità di cure.


“Occorre costruire una nuova e moderna Medicina Generale – afferma il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Attualmente c’è ancora molto da fare. La nostra proposta è di convogliare una maggiore quantità di servizi nella medicina del territorio, negli “spoke” periferici, piuttosto che negli “hub” centrali. I cittadini, veri fruitori del SSN, hanno bisogno di servizi, prestazioni e interventi di prossimità, vicini a casa, dove, sempre più vecchi e fragili, hanno necessità che tali servizi siano erogati. Altro elemento essenziale è la digitalizzazione, intesa come strumento che semplifichi i processi e che divenga l’alternativa allo spostamento fisico verso unità mastodontiche, come i distretti e le Case dalla Salute. Il modello oggi proposto è costoso e inefficiente”. 


FORMAZIONE DEI NUOVI MEDICI DI FAMIGLIA, TRA SIMULAZIONE E SIMG LAB – L’impegno della SIMG per la formazione del nuovo medico di famiglia si è recentemente arricchito di nuovi strumenti quali la certificazione delle competenze e la simulazione ad fedeltà, che trova nel SIMGLab una struttura di riferimento a questo proposito. “Il SIMGLab è da anni una presenza fissa dei congressi SIMG – spiega il Prof. Claudio Cricelli – Ma i simulatori evolvono e diventano sempre più pratici e facili da utilizzare. Stiamo pensando di farne un uso intensivo, al fine di apprenderne le tecniche dalle basi della medicina fino ai livelli più avanzati. In questo congresso abbiamo una grande partecipazione e cogliamo l’occasione per promuovere, accanto alla formazione teorica delle conoscenze, anche una formazione pratica, consistente nel saper fare delle attività, dimostrando di saperle fare. Il SIMGLab quindi non sarà solo all’interno del congresso, ma diventa una struttura permanente all’interno della nostra sede, come un laboratorio continuo di apprendimento”.


Nicoletta Curradi 

mercoledì 23 novembre 2022

Per la Firenze Marathon 2022 7500 al via

 




Dopo la ripartenza dello scorso anno torna quest’anno in grande spolvero la Firenze Marathon giunta all’edizione n° 38 come sempre nell’ultima domenica di novembre, il 27 novembre 2022. Sarà un ritorno con grandi numeri dato che si sono iscritti 7500 atleti entro la data limite del 18 novembre, dopo che lo scorso anno, in un momento ancora incerto per la pandemia, erano stati circa 4500. Il Comitato organizzatore diretto da Giancarlo Romiti, con la consueta stretta sinergia con le Amministrazioni coinvolte e il supporto fattivo del Comune di Firenze, forte dello zoccolo duro degli oltre 2500 volontari, ha lavorato per tornare ad allestire in grande uno degli eventi più amati dalla città, evento che dà anche una spinta al tessuto economico cittadino in un momento in cui i flussi turistici tendono a calare, mentre la maratona per contro riporta molte presenze in città.


Tra le curiosità c’è l’incremento della partecipazione straniera alla maratona (il 33 per cento degli iscritti) e quella delle donne (il 26%). Confermato il percorso con partenza e arrivo in piazza Duomo, di fatto una sorta di grande anello dopo i classici 42 chilometri e 195 metri della distanza ufficiale, percorso che includerà anche il passaggio in Piazza Pitti, il passaggio nel Parco delle Cascine polmone verde di Firenze, il passaggio sui lungarni e davanti a tutti i luoghi più suggestivi e artistici della città, il suggestivo del Campo di Marte, zona sportiva della città, con l’attraversamento per circa 300 metri sulla pista dello stadio di atletica Luigi Ridolfi gestito dall’Atletica Firenze Marathon, società ai vertici del movimento nazionale che naturalmente supporta il comitato organizzatore.





Confermata anche la logistica del servizio deposito borse, in piazza Santa Maria Novella, vicino a partenza e arrivo. E confermato pure lo “zoccolo duro” dei circa 2500 volontari. Saranno invece 36 gli assistenti di gara che avranno il compito di correre ai vari ritmi la maratona per accompagnare coloro che vi si affideranno. Per domenica si prevede una temperatura tra i 9 e i 13 gradi, ideale per correre una gara di questo tipo.


L’evento è stato presentato presso la Sala Riunioni della Fidal Toscana presenti tra gli altri Giancarlo Romiti, presidente del Comitato organizzatore di Firenze Marathon, Cosimo Guccione, assessore allo sport del Comune di Firenze, Alessio Piscini, consigliere nazionale della Federatletica, Alessandro Alberti, presidente Fidal Toscana, Simone Cardullo, presidente del Coni regionale, Luca Amoroso in rappresentanza di Atletica Firenze Marathon,

presente anche Marcello Marchioni, consigliere nazionale del Coni.


L’assessore Guccione ha annunciato un prossimo intervento di restyling della pista della struttura indoor dello stadio di atletica oltre a confermare l’imminenza del varo dei lavori per la pista del Campo Scuola di Sorgane. “Un’iniziativa sportiva – ha detto anche Guggione - da sempre apprezzata e partecipata, come riconfermano le 7500 presenze di questa 38esima edizione. La Firenze Marathon è ormai entrata nel cuore di tutti i fiorentini e degli amanti dello sport. E arrivo al culmine di un grande novembre di sport per la nostra città che è stata al centro di grandissimi eventi, dalla gara internazionale di ciclocross al parco dell’Argingrosso al Campionato europeo di karate amatoriale fino all’Autumn Nations Series 2022 di rugby e alla Supercoppa italiana di volley femminile, e infine, questa bellissima manifestazione. È bello vedere numeri altissimi che la riportano quasi ai livelli pre-covid per un evento che vede anche muoversi tante persone in città con un indotto importante: un’organizzazione rodata che prevede anche eventi collaterali e inoltre il coinvolgimento delle scuole, una vera e propria festa dello sport per la nostra città”.


“La maratona – ha detto il presidente Giancarlo Romiti - è un percorso organizzativo realizzato da una struttura con deleghe e professionalità e competenze importanti. Per l’edizione dello scorso anno è stato calcolato e certificato un incremento di indotto di oltre un milione e trecentomila euro per la città. Siamo contenti e fieri di essere parte e contribuire all’incremento del tessuto economico cittadino. La città è consapevole di questo, ed è per questo che da tanti anni ormai la Firenze Marathon è una vera e propria festa che coinvolge tutta la città”.


MARATHON EXPO


Il Marathon Expo che precede l’evento come nelle passate edizioni sarà aperto il venerdì 25 novembre dalle 10.30 alle 19.30, e il sabato, 26 novembre, dalle 9.30 alle 19.30 ed è unico punto di ritiro del pettorale di gara. Confermata la location all’interno dello spazio del Marathon Wellness in viale Malta (attiguo all’impianto del Mandela Forum) contiguo alla struttura indoor dello stadio di atletica Luigi Ridolfi (anche essa utilizzata per ospitare gli stand). I visitatori vi troveranno convegni, iniziative, spazi ospitalità, spazi ristoro, personaggi e novità legati al mondo del running e dello stare in forma, store e quanto altro per quella che di fatto è una grande fiera dello sport, unica a Firenze. Nell’arco della due giorni anche un convegno tecnico con la presenza del campione olimpico di Atene 2004, Stefano Baldini. Il luogo è molto comodo per la logistica, perché a due passi c’è la fermata della stazione Firenze Campo Marte, mentre a qualche centinaia di metri in linea d’aria c’è l’ampio parcheggio dello stesso Mandela Forum e della Piscina Costoli.


LEVA DI ATLETICA PER LE SCUOLE


Come da altra tradizione consolidata nel cuore della settimana che precede la maratona si svolgono (mercoledì 23 e giovedì 24 novembre) le gare della leva di atletica che coinvolge le scuole fiorentine, “I più forti, più veloci e più resistenti di Firenze”, allo stadio Luigi Ridolfi a cura dell’Atletica Firenze Marathon. Le premiazioni si svolgeranno presso il Marathon Expo venerdì 25 novembre alle ore 17.30. Coinvolti quasi 2000 studenti tra elementari, medie e superiori. A cura dell’Atletica Firenze Marathon anche la Ginky Family Run, l’evento per bimbi e famiglie che si terrà in centro storico a Firenze con partenza (alle 8.50) e arrivo in Piazza della Repubblica nell’attesa dell’arrivo dei primi concorrenti in piazza Duomo.


MESSA DEL MARATONETA


Tra le tante tradizioni che da anni ormai caratterizzano i giorni di vigilia della Firenze Marathon torna anche la messa del maratoneta e dei podisti. Per il nono anno sarà celebrata alla vigilia della gara, sabato 26 novembre alle 18 nella Basilica di Santa Maria Novella da monsignor Andrea Palmieri che tra l’altro prenderà il via alla maratona il giorno seguente insieme ad altri atleti della delegazione di Athletica Vaticana, la squadra ufficiale del Papa gemellata con la Firenze Marathon per promuovere il valore dello sport e della solidarietà.


TOP RUNNER


E’ toccato al direttore tecnico di Firenze Marathon, Fulvio Massini, illustrare il parco partenti per quanto riguarda i top runners di una maratona che sempre più nella storia ha incarnato i caratteri della internazionalità. Sono infatti 17 le nazioni che possono vantare almeno una vittoria nell’albo d’oro. Vittorie di 10 nazioni diverse tra gli uomini e 12 nazioni diverse tra le donne.


UOMINI


Al maschile, il record del percorso da battere è quello del kenyano James Kutto che detiene il primato dal 2006 con un ottimo 2h 08’40”. Sulla carta, ben cinque dei top runner in gara hanno la possibilità di avvicinarlo e di batterlo dato che hanno un primato personale sotto le 2h 10’. L’etiope Dejene Gonfa Debela vanta un primato personale di 2h 05’46”, quando giunse 2° alla maratona di Chicago, nel 2019. In lista troviamo il keniano Robert Kwemoi Chemosin con il primato di 2h 08’05” fatto segnare a Varsavia nel 2015, l’etiope Fikadu Debele Kebede che ha fermato il cronometro a 2h 08’27” a Dubai nel 2019. Pettorale N°1 invece per il bahreinita Abdi Ibrahim Abdo, 2° alla Maratona di Roma del 2018 quando tagliò il traguardo in 2h 08’32”. Torna il keniano Samuel Lomoi, 2° alla Firenze Marathon dello scorso anno in 2h09’54”: superfluo dire che punta alla vittoria finale, forte anche dell’esperienza del percorso. Lomoi nel 2019 ha vinto anche la Maratona di Padova. Occhio anche al connazionale David Kipkorir Rono con 2h 11’58” di primato personale. Il migliore italiano in lista di partenza risulta essere Andrea Soffientini con un primato di 2h22’29” fatto proprio alla Firenze Marathon un anno fa, ottavo assoluto.


DONNE


Per le donne difficile il compito di attaccare il primato della olimpica Lonah Chemtai Salpeter che nel 2018 lo ha abbassato di ben quattro minuti rispetto al precedente portandolo a 2h 24’17”. Fari sulla stella etiope Tesema Atsede Bayisa, tre volte vincitrice di una Major Marathon (Chicago 2010 e 2012, Boston 2016). Nelle sue gambe lo splendido primato di 2h22’03”, fatto a Chicago 2012. A contenderle la vittoria la keniana Rodah Tanui Jepkorkir, capace della vittoria della maratona di Buenos Aires 2019 con primato personale di 2h 25’46”. Una manciata di secondi la separa dalle etiopi Dubiso Mesera Hussen, prima a Dublino del 2018 e un personal best di 2h 26’28” e Fetale Tsegaye Dejene al primato personale e alla vittoria nell’ultima edizione della maratona di Saragozza con il crono di 2h 26’40” e già sul podio a Firenze nel 2017 quando chiuse terza con 2h 32’05”. Ancora Etiopia con Genet Habela Abdurkadir (2h 29’22”), Medhin Gebreslassie(2h 30’12”). Sarà invece al debutto la keniana Irene Birgen. In gara anche la ruandese Clementine Mukandanga vincitrice alla Maratona di Reggio Emilia nel dicembre 2021 con tanto di primato personale 2h 30’16” e anche vincitrice della Notturna di San Giovanni a Firenze nell’edizione del 2019, oltre che sul podio nella maratona di Firenze nel 2018 in 2h30’59. Torna Tetyana Gamera, Ucraina (2h 28’14”), che era presente a Firenze anche l’anno scorso quando si piazzò ottava in 2h37’56”, mentre per l’Italia la migliore in gara è Denise Tappatà (personale di 2h 45’45”).


LA MEDAGLIA DEI FINISHER


Per il terzo anno consecutivo l’ambita medaglia che viene messa al collo di coloro che portano al termine la maratona è stata disegnata e realizzata dalla designer di gioielli Susanna Alisi. La medaglia dell’edizione 2022, di una forma particolare, è un connubio tra i colori di Firenze, nei suggestivi luoghi toccati dal tracciato e quelli della bandiera della Pace, argomento la cui importanza non ha bisogno di sottolineature. La Medaglia della Pace, così è stata definita dalla stessa artista che l’ha progettata. Un valore aggiunto per chi partecipa e finisce l’edizione 2022.


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PARTNER


La Firenze Marathon, come tutte le attività del Comitato organizzatore e della “cugina” società di atletica si avvale da quest’anno di un nuovo partner tecnico, l’azienda di abbigliamento internazionale Joma. Nel pacco gara è inserita una maglia tecnica a maniche corte che ha già provato apprezzamenti unanimi da parte di chi l’ha già provata. Inoltre una scarpa tecnica Special edition, la “Storm Viper Firenze Marathon”, con il logo della maratona di Firenze, i colori bianco e rossi della città e la fascetta tricolore della bandiera italiana sarà in vendita a prezzo speciale nell’ampio spazio Joma all’interno del marathon Expo.


IL RED POINT ENERVIT E GLI ALTRI RISTORI


Un particolare booster energetico costituirà il ristoro nel decisivo 30esimo chilometro. Per correre una maratona – ha spiegato Elena Casiraghi, esperta in nutrizione e integrazione dell’Equipe Enervit - ci vogliono gambe e testa. Ma non solo. Anche una strategia d'integrazione che permetta di evitare il precoce esaurirsi delle riserve di energia e ridurre così il rischio di incorrere in crisi energetica col rischio di...sbattere contro al muro dei 33 km. Proprio per questo al 30esimo km della Firenze Marathon ci sarà un red point Enervit in cui i partecipanti potranno trovare gli Enervit Sport Gel. Si tratta di miscele a base di carboidrati che nell'immediato possono fornire energia per meglio supportare l'intensità di corsa e ridurre così la fatica muscolare. Anche l'idratazione infine vuole la sua parte, soprattutto in un autunno mai così caldo come quello di questo anno. Dunque la sola acqua non basta: è fondamentale assumere tutti i principali minerali presenti nel sudore (sodio, cloro, potassio e magnesio). Piccoli sorsi ma con costanza. Per questo in ogni ristoro i corridori potranno trovare Enervit Isotonic Drink, una miscela in polvere diluita in acqua appositamente studiata per favorire un adeguato stato di idratazione. Perché come sappiamo al ridursi del peso corporeo del 2% in termini di fluidi, corrisponde una riduzione della prestazione fino al 10% e ancor più un aumento della fatica muscolare. I ristori si avvalgono inoltre di prodotti idrici, alimentari e snack a cura di Conad e di Acqua San Benedetto, frutta a cura di Dole.


LOGISTICA E ALTRI SUPPORTI


Oltre al servizio Massaggi offerto in zona arrivo a cura di Pharmanutra, saranno presenti punti “foot medical care” grazie alla collaborazione con Master AID, azienda leader nelle medicazioni medicali: i corridori troveranno infatti

sia al km 30, in zona stadio, che in zona arrivo, la presenza di gazebo dove saranno forniti prodotti per la cura del piede. Confermati anche i partner Autostrade per L’Italia e Synlab, leader europeo nella fornitura di servizi di diagnostica medica. Presenti ancora una volta i mezzi BRT a supporto della logistica mentre i mezzi ecologici BMW Auto Eur Brandini accompagneranno da vicini la gara del primo uomo e della prima donna; altri partner sono Nuncas, Dorelan, Olio toscano, Sokom. I negozi Game 7 sono stati punto ufficiale di iscrizione durante tutto l’anno. Ringraziamenti anche alle istituzioni Comune di Firenze, Regione Toscana, Polizia Penitenziaria, Fidal, Esercito. Oltre a Lady Radio ed RDF come official radio e La Nazione per l’informazione locale, media partners dell’evento sono Corriere dello Sport e Tuttosport.


L’INIZIATIVA


Un boost di energia ai podisti della Firenze Marathon. È quello che offrirà, in qualità di partner dell’evento, Ditta Artigianale, la prima linea italiana di caffetterie dedicata al consumo consapevole di caffè e microroastery, agli iscritti alla maratona. Ogni partecipante alla gara avrà in omaggio una tazzina di caffè all’interno dei suoi locali dell’azienda fiorentina. Basterà infatti esibire il proprio pettorale per avere un caffè, utile per ricaricare le batterie dopo aver percorso i 42 chilometri e 195 metri della Firenze Marathon. Un modo anche per complimentarsi coi podisti stessi dopo la gara, comunque sia andata, oltre all’occasione e al pretesto per sperimentare l’ospitalità che si respira all’interno dei locali di Ditta Artigianale che a Firenze sono in via de Neri 32 r, via dello Sprone 5 r, via dei Carducci 2 r e in Lungarno Soderini 7 r.


MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE


Il percorso della gara è disegnato in modo che i viali di circonvallazione vangano percorsi nelle prime fasi di corsa e subito liberati. Per domenica in ogni caso il consiglio resta quello di lascaire l’auto a casa, salvo che per i motivi improcrastinabili, e gosersi la città a piedi in una giornata di festa magari accorrendo lungo le vie del passaggio della gara per godere del clima di festa, fare il tifo e sostenere i podisti. Per i dettagli delle modifiche alla circolazione stradale, vedi sito Comune di Firenze.


LA SCORSA EDIZIONE


Erano partiti 3850 podisti (separati in due “onde”), start dato dal sindaco Dario Nardella, presente anche l’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione. La gara è stata tecnicamente tra le più interessanti della storia della corsa fiorentina con i primi tre atleti uomini che sono entrati nella top 10 di sempre a Firenze (rispettivamente 2°, 5° e 9° tempo di sempre) e tra le donne le prime cinque tutte in top 10, con il 4°, 5°, 6°, 7° e 9° crono di sempre a Firenze. A vincere tra gli uomini era stato il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 2’08”59” mentre tra le donne prima l’etiope Tsehay Alemu Maru in 2:27’17”. Vinse dunque la 37esima Asics Firenze Marathon il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 2h08’59”, crono di soli 19” più lento rispetto al primato del percorso di James Kutto del 2006. Alle sue spalle ha sventolato ancora la bandiera keniana grazie a Samuel Lomoi con 2h09’54”, mentre terzo era stato il burundiano Olivier Irabaruta (Us Quercia Trentin Grana) con un più che valido 2h10’13”. Primo italiano Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso, già vincitore della Verona Marathon una settimana prima), settimo in 2h22’08”, che aveva preceduto Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate) con 2:22’29” e Domenico Ricatti. Campionessa al femminile della 37esima Asics Firenze Marathon è stata l’etiope Tsehay Alemu Maru in 2:27’17” che ha preceduto di soli quattro secondi la connazionale Megertu Ifa Geletu sulla finish-line in 2:27’21”. Terzo posto sempre di stampo africano con la keniana Mercy Jerop Kwambai con 2:27’32”. Prima italiana la fiorentina Marta Bernardi (G.s. Le Panche Castelquarto), triatleta azzurra di livello internazionale che si è classificata 10à assoluta con il nuovo primato personale di 2h43’18” demolendo il suo precedente limite di 2h50’11” fissato sempre alla Firenze Marathon, nel 2015.


IL PROGRAMMA DI DOMENICA


Ore 8.30 Piazza Duomo, partenza maratona


Ore 8.50, Piazza della Repubblica, partenza Ginky Family Run per i ragazzi e le famiglie


Ore 10.40, arrivo primi concorrenti maratona in Piazza Duomo


Ore 11.15, premiazioni ufficiali podio maschile e femminile in Piazza Duomo


Ore 14.30, fine del tempo massimo per concludere la gara


Nicoletta Curradi 

venerdì 4 novembre 2022

Enel e Brenmiller Energy inaugurano a Santa Barbara il Thermal Energy Storage

 

Il progetto del Thermal Energy Storage nasce dalla sinergia tra Enel e Brenmiller ed è stato realizzato per la prima volta al mondo su scala industriale presso il sito di Santa Barbara, in Toscana




La tecnologia innovativa di Brenmiller permette di immagazzinare l’energia sotto forma di calore e rendere la centrale più flessibile, con margini di crescita in chiave di decarbonizzazione della domanda termica industriale

 

 Il Gruppo Enel e Brenmiller Energy Ltd.  hanno inaugurato il 4 novembre scorso un innovativo impianto di accumulo sostenibile di energia questa mattina in Toscana, a Santa Barbara nel comune di Cavriglia (Ar), alla presenza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del Sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, dell’Ambasciatore designato di Israele in Italia Alon Bar, del Direttore Enel Green Power e Thermal Generation di Enel Salvatore Bernabei, del Direttore Innovability® di Enel Ernesto Ciorra e del Presidente e CEO di Brenmiller Energy Avi Brenmiller.



Costruire presso il sito italiano di Santa Barbara un sistema innovativo di accumulo termico, completamente sostenibile e in grado di accelerare la transizione energetica è stato l’obiettivo del progetto TES (Thermal Energy Storage). L’integrazione del TES con l’impianto esistente ha permesso a Enel e Brenmiller di validare la tecnologia sul campo, in condizioni operative sfidanti e su grande scala. Il sistema permette una riduzione dei tempi di avviamento dell’impianto e una maggiore velocità nelle variazioni di carico, caratteristiche di performance necessarie per permettere una crescente penetrazione delle rinnovabili. Il sistema potrà essere impiegato per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dalle fonti rinnovabili sotto forma di calore per offrire servizi di decarbonizzazione a clienti industriali e per integrare soluzioni di accumulo di lunga durata con gli impianti rinnovabili.


Brenmiller Energy ha sviluppato la tecnologia in Israele ed ha fornito il sistema di accumulo; Enel ha integrato il sistema con l’impianto di Santa Barbara e ha contribuito a validarne le prestazioni in ambiente reale. La tecnologia TES utilizza un processo di carica e scarica in due fasi per fornire energia termica. Nella fase di carica, il vapore generato dall’impianto di Santa Barbara passa attraverso tubi per riscaldare rocce frammentate adiacenti; nella fase di scarica, il calore accumulato viene rilasciato per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore per produrre elettricità. Il sistema TES, primo nel suo genere, ha la capacità di immagazzinare fino a circa 24 MWh di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per 5 ore, garantendo una significativa resilienza all’impianto.


La collaborazione tra Enel e Brenmiller è nata nell’ambito di un protocollo di collaborazione italo-israeliano volto alla accelerazione di cooperazioni tra aziende israeliane e grandi industrie italiane. Il progetto è stato finanziato in parte dalla Israel Innovation Authority, che ha sostenuto Brenmiller con un finanziamento di 1 milione di euro. 


 


“Flessibilità e adeguatezza sono due componenti fondamentali di un sistema elettrico efficiente ed affidabile, che possono essere fornite in modo sempre più efficiente dagli accumuli - ha dichiarato Salvatore Bernabei, Direttore Enel Green Power e Thermal Generation di Enel. “Questa sperimentazione ci permette di validare una famiglia di tecnologie innovative e sostenibili nel segmento degli accumuli di lunga durata, che permetteranno un’integrazione sempre maggiore delle rinnovabili nella rete”.


“Questa soluzione permette di rendere più affidabili, flessibili e resilienti le rinnovabili e può essere utilizzata per decarbonizzare settori che necessitano di calore ad alte temperature. - ha dichiarato Ernesto Ciorra, Direttore Innovability® di Enel. “Inoltre, non comporta alcun utilizzo di materiali rari e può essere realizzata ricorrendo a pietre disponibili in ogni parte del pianeta,quindi è scalabile in maniera sostenibile ovunque. Ringraziamo i colleghi dell'hub di Tel Aviv per averla trovata ed i colleghi italiani per averla realizzata, grazie anche al supporto economico derivante dalla collaborazione in essere tra i governi italiano ed israeliano.” 


Avi Brenmiller, Presidente e CEO di Brenmiller Energy, ha così commentato: “Il nostro sistema TES presso la centrale Enel di Santa Barbara, in Toscana, è il primo di questo tipo con un accumulo di energia termica su scala utility e offre agli utenti commerciali e industriali una strada percorribile verso la decarbonizzazione. Il TES inoltre rende possibile l'integrazione di ulteriori fonti rinnovabili in rete con maggiore affidabilità. Riteniamo che il successo di questo progetto rifletta il tipo di collaborazioni innovative necessarie per la transizione dell'economia globale da un contesto di forte, anche se in diminuzione, dipendenza dai combustibili fossili, verso la realizzazione di reti su cui viaggia energia pulita al 100%, flessibile e conveniente."


“Questa inaugurazione – ha detto Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana - conferma che il territorio toscano ha un ruolo centrale per l'energia, sia per la produzione che per l'innovazione. Accogliere la sostenibilità significa oggi far bene all'ambiente, attrarre investimenti e creare valore, per questo siamo particolarmente contenti della scelta di Enel di testare qui a Santa Barbara, da sempre terra di lavoro e di ingegno, nuove tecnologie che potranno essere applicate su scala mondiale. La Toscana è già una delle regioni italiane più virtuose con oltre il 50% dell'energia autoprodotta da fonti rinnovabili e un tessuto di ricerca e innovazione importante, oggi compiamo un nuovo passo nel futuro con l’auspicio che sia un ulteriore contributo per superare la crisi energetica”.


“Celebriamo oggi un’esperienza di cooperazione italo-israeliana di successo grazie alla quale l’Italia beneficerà di un’innovativa soluzione made in Israel per lo stoccaggio energetico”, ha detto l’Ambasciatore designato d’Israele in Italia, Alon Bar. “Una tecnologia che rileva nella ricerca internazionale di soluzioni di energia pulita per far fronte all’attuale crisi energetica mondiale. Il partenariato Brenmiller Energy-Enel si concretizza come una prosecuzione dell’impegno profuso dall’Ambasciata d’Israele nel promuovere il protocollo di collaborazione tra Israel Innovation Authority ed Enel sottoscritto nel 2015. Ciò ci rende particolarmente felici ed entusiasti nel continuare ad aiutare tali società a prosperare”. 


Enel, che quest’anno festeggia il suo 60° anniversario, è una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili.  


A livello mondiale, è il più grande operatore privato di rinnovabili, il primo operatore di rete per numero di utenti finali e il maggiore operatore retail per numero di clienti. Il Gruppo è leader mondiale in demand response e la più grande utility europea per EBITDA ordinario[1].  


Enel è presente in 30 paesi nel mondo e produce energia con una capacità totale di circa 92 GW.  


Enel Grids, la business line globale del Gruppo dedicata alla gestione del servizio di distribuzione di energia elettrica a livello mondiale, fornisce energia elettrica attraverso una rete di circa 2,3 milioni di chilometri a più di 75 milioni di utenti finali. Il Gruppo fornisce energia a circa 70 milioni di case e aziende. Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel gestisce le rinnovabili, conta su una capacità totale di circa 55 GW con un mix di generazione che include impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici e di accumulo, in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania. Enel X Global Retail, la business line globale di Enel attiva nei servizi di fornitura ed efficienza energetica, ha una capacità totale di circa 7,9 GW di demand response gestiti a livello globale e 62 MW di capacità di accumulo “behind the meter”. Inoltre, Enel X Way è la nuova società del Gruppo interamente dedicata alla mobilità elettrica, che gestisce oltre 380.000 punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici in tutto il mondo, sia direttamente che attraverso accordi di interoperabilità.  



Brenmiller Energy Ltd. offre soluzioni e servizi scalabili di accumulo di energia termica che consentono ai clienti di decarbonizzare le proprie attività in modo economicamente vantaggioso. La sua tecnologia di stoccaggio termico brevettata bGen consente di utilizzare risorse energetiche rinnovabili e calore di scarto per riscaldare rocce frantumate a temperature molto elevate. In seguito, è possibile immagazzinare questo calore per minuti, ore o addirittura giorni prima di utilizzarlo per processi industriali e di generazione di energia. Con bGen, le organizzazioni hanno la possibilità di utilizzare l'elettricità, la biomassa e il calore di scarto per generare il vapore pulito, l'acqua calda e l'aria calda di cui hanno bisogno per modellare la plastica, lavorare alimenti e bevande, produrre carta, fabbricare prodotti chimici e farmaceutici o azionare turbine a vapore senza bruciare combustibili fossili.


Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 28 ottobre 2022

Le start up innovative emergenti riunite in un evento a Firenze

 



Il 28 ottobre 2022 a Firenze si sono dati appuntamento alcuni tra i maggiori esperti di venture capital e new economy per una serata dedicata alle startup innovative emergenti in Toscana e nuovi potenziali investitori interessati a scommettere su questo settore. 

Simplex Domus, Tips Here, Genuino Blockchain: sono alcune delle startup candidate per il percorso di crescita di Open Seed, holding di partecipazioni che il 28 ottobre 2022 all'auditorium della Camera di commercio di Firenze ha organizzato un appuntamento per presentare le startup, comprendere un nuovo mercato in espansione, conoscere nuove opportunità e capire come e dove investire, uscendo dai circuiti più tradizionali. La serata si è aperta con un tavolo di lavoro nazionale su "Venture Capital, analisi e proposte per la crescita dell'ecosistema italiano", a cui è seguita una tavola rotonda con interlocutori del territorio.

Sono seguite poi le nuove candidate per il percorso di crescita di Open Seed come Simplex Domus, market place immobiliare che consente di concludere affari online a prezzo ridotto rispetto alle tradizionali agenzie; Tips Here, startup che crea un vero e proprio mercato di notizie e segnalazioni immobiliari; Genuino Blockchain, universo per collezionisti dove gli Nft incontrano gli oggetti reali. Per finanziare realtà come queste Open Seed ha appena lanciato una raccolta di crowdfunding, con gettone minimo di 500 euro.
La raccolta ora attiva online ha superato l'obiettivo minimo dei 100.000 euro in pochi giorni e si attesta attualmente sui 250.000 euro, con l'obiettivo di arrivare a 500.000 entro i primi di dicembre. A fronte di circa mezzo milione di euro investito negli ultimi 5 anni, oggi Open Seed vale oltre 2 milioni di euro. Al momento Open Seed partecipa in 25 società, che si sono rivalutate del 300%: con il crowdfunding punta ad ampliare il numero delle partecipazioni e il volume dei fondi da investire sul territorio.

Nicoletta Curradi 

martedì 25 ottobre 2022

Al via il 63esimo Festival dei Popoli

 




Sono cento i film in programma alla 63° edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà a Firenze dal 5 al 13 novembre. Un viaggio che abbraccia temi variegati, dall'ambiente alla musica, dal sociale alla città, nei film in programma nei cinema La Compagnia, Stensen, Spazio Alfieri e Institut Français e in altri luoghi della città: MAD –Murate Art District, 25 Hours Hotel, VideoLibrary Mediateca Regionale Toscana e a Prato al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.


La fiamma che arde e si spegne nella carriera di Sinead O’Connor in Nothing Compares di Kathryn Ferguson; l’omaggio ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne con una retrospettiva a loro dedicata, una masterclass e la prima nazionale del loro ultimo film Tori e Lokita; il cambiamento climatico nel distopico Everything Will Change di Marten Persiel, capofila dell’ampia sezione dedicata all'ambiente. La firma inedita del Nobel Annie Ernaux come regista, al fianco del figlio, in The Super 8 Years. Ancora, il focus sulle ferite aperte in Italia, la storia della battaglia degli operai della Gkn di Campi Bisenzio in E tu come stai? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, e quella per la verità a più di vent’anni dai fatti del G8 di Genova in Se fate i bravi di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone; lo scoppio della rivolta oltreoceano, in Cile nel 2019, nelle splendide immagini di My Imaginary Country di Patricio Guzmán; la dedica a Werner Herzog: Radical Dreamer di Thomas von Steinaecker, per festeggiare al meglio gli 80 anni del grande regista tedesco. E le storie da Firenze: quella dell’Isolotto in Le chiavi di una storia - La comunità dell’Isolotto di Federico Micali e la dedica a Margherita Hack in Margherita. La voce delle stelle di Samuele Rossi. 


La manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese, per la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci – presenterà il meglio del cinema documentario mondiale in un programma ricco e accompagnato da numerosi ospiti internazionali e nazionali. La 63ma edizione è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua.


Il festival sarà inaugurato sabato 5 novembre alle 21 dalla prima nazionale di Everything Will Change di Marten Persiel, il documentario prodotto dalla Wim Wenders Grant of Film e distribuito in Italia da Cloud 9, protagonista anche del manifesto dell’edizione 2022 del festival, dedicato al futuro dell’ambiente. Il film ci porta in un distopico 2054: tre giovani anticonformisti intraprendono un viaggio tra le memorie naturali e la loro bellezza oggi dispersa, sperando di scoprire cosa è successo al loro pianeta. 


Il programma propone 100 documentari divisi in varie sezioni. Oltre alle opere del Concorso Internazionale (18 inediti in Italia) e il Concorso Italiano (7 inediti nazionali di giovani talenti del nostro Paese), il festival presenta poi, come di consueto, una selezione proveniente dall’archivio storico del festival, Diamonds Are Forever, quest’anno a cura di Alina Marazzi, tra cui spicca la firma del Premio Nobel per la Letteratura, la scrittrice Annie Ernaux, che firma The Super-8 Years con il figlio David Ernaux-Briot, con i girati familiari realizzati tra il 1972 e il 1981, dove l’intimo, il sociale e la storia del tempo rivivono con il gusto e il colore di questi anni. Ancora, quest’anno sarà dedicata una retrospettiva ai fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne, protagonisti anche di una masterclass, mentre la sezione degli omaggi continua con le proiezioni dedicate ai rivoluzionari Lucien Castaing-Taylor e Véréna Paravel, e al cinema visionario del regista Pierre-Yves Vandeweerd.


Si aggiunge alla sezione degli omaggi Jennifer Baichwal, una delle cineaste più impegnate nel raccontare l’impatto delle azioni dell’uomo sull’ambiente. Torna e cresce di intensità il focus sulle sfide ambientali in Habitat, come i documentari per le famiglie e i più giovani di Popoli for Kids and Teens. I titoli per il grande pubblico sono proposti nella sezione Doc Highlights fuori concorso, novità di quest’anno, con grandi cineasti protagonisti (due sue tutti: Patricio Guzman e Werner Herzog), e in Let the Music Play, la sezione dedicata al documentario musicale, con originali profili di artisti storici e contemporanei. Uno sguardo alle nuove generazioni in Doc At Work – Future Campus, con i corti di giovani registi e registe provenienti dalle scuole di cinema di tutta Europa. Si rinnova l’appuntamento di Pop Corner: incontri ai confini della realtà, i talk del festival presso il salotto del 25th Hours Hotel Firenze (Piazza di San Paolino, 1) dal 7 al 10 novembre alle ore 19: ogni sera un tema, due ospiti e un moderatore per animare una chiacchierata aperta al pubblico. “Immaginare Mondi possibili”, “Immaginari femminili”, “Immaginari al Lavoro”, “Immaginari Sostenibili” sono i temi delle 4 serate collegate ad alcuni dei film in programma.


Il Concorso Internazionale presenta 18 titoli in prima italiana e internazionale (lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi) per la giuria composta da Jordan Cronk (USA, Los Angeles), Heidi Fleisher (USA, attiva a Parigi) e Paolo Moretti (Italia) che assegnerà i seguenti premi: Premio al Miglior Lungometraggio (euro 8.000); Premio al Miglior Mediometraggio (euro 4.000); Premio al Miglior Cortometraggio (euro 2.500) e la Targa “Gian Paolo Paoli” al Miglior Film Antropologico.


Nei nove giorni di programma, fari puntati sul Concorso Italiano: 7 documentari che rappresentano il meglio della produzione italiana del 2022. Il concorso si apre con la prima nazionale di Ardenza di Daniela De Felice (6/11), un ritratto femminile d’emancipazione nell'Italia degli anni 90, attraverso l'atmosfera inebriante dell'impegno politico e l'onnipotenza della giovinezza. La storia dell'isola-carcere Gorgona, a 19 miglia dalla costa Toscana, ultima colonia penale agricola d’Europa, viene ripresa in Gorgona di Antonio Tibaldi (9/11). Una storia italiana protagonista anche in Il Posto (7/11) di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese: è quella di un autobus, che viaggia di notte a basso costo, che porta una moltitudine di infermieri del Sud Italia, ogni mese, attraverso il Paese per tentare il concorso pubblico nelle grandi città del Nord, dove solo pochi di loro troveranno posto e lavoro. Stonebreakers di Valerio Ciriaci (12/11) interroga il rapporto tra storia e lotta politica in un’America, colta nel mezzo della rivolta Black Lives Matter, che mai come oggi è chiamata a fare i conti con il proprio passato. Sempre negli USA è ambientato Last Stop Before Chocolate Mountain di Susanna Della Sala (10/11), sulle rive di un lago tossico, nel deserto della California, a Bombay Beach: qui la videocamera indaga una comunità dove l'arte riesce, nei modi più inaspettati, a guarire gli animi. Storie di immigrazione, poi: di chi riscopre le origini, nel viaggio intimo nella vita di Sokuro, figlio di immigrati burkinabé residenti in Italia, che tramanda la tradizione di famiglia sposando Nassira, in An Italian youth di Mathieu Volpe (8/11), o come quelle, più drammatiche, di chi cerca di approdare in Europa tramite il confine balcanico, nel film Go Friend, Go di Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso e Andrea Settembrini (11/11), ambientato tra Patrasso in Grecia, Šid in Serbia, Bihać in Bosnia e Trieste in Italia. La giuria del concorso italiano è composta dalla produttrice Nadia Trevisan, dal regista Duccio Chiarini e dalla curatrice e ricercatrice Giulia Simi che assegnerà il Premio al Miglior Documentario Italiano (€ 3.000,00).


Nella sezione Doc Highlights si torna in Italia, a due assi da Firenze: a Campi Bisenzio, dentro la fabbrica della Gkn con E tu come stai? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori (10/11). Tra i “toscani”, da segnalare Le chiavi di una storia - La comunità dell'Isolotto del fiorentino Federico Micali (6/11), che racconta la storia e la vita, la resilienza che origina dalle contestazioni del ‘68, dello storico quartiere di Firenze. 


 Fabrizio Del Bimbo 


La pausa pranzo da scoprire al ristorante – pizzeria Settebello di Firenze


 Il ristorante – pizzeria Settebello si trova all’interno del giardino della piscina Nannini in Lungarno Aldo Moro 6 a Bellariva. La posizione è sicuramente intrigante in estate quando si può mangiare in terrazza soprattutto la sera quando si può godere del fresco. Ma il locale è aperto tutto l’anno sia a pranzo che a cena ed è gestito dal 2016 da Nico Fejzaj, che si occupa della sala,  insieme a  sua moglie Ana che dirige la brigata

di cucina e si dedica al forno a legna per le pizze. 


“Il ristorante pizzeria Settebello non è legato alla piscina Nannini, come qualcuno potrebbe pensare – spiega Nico Fejzaj – anzi, è completamente

indipendente anche se, non nego, che l’attività agonistica dell’impianto natatorio in alcuni giorni della settimana possa essere d’aiuto. Per questo

vogliamo farci conoscere e presentare le nostre proposte soprattutto per il pranzo”.


Bellariva è una zona molto frequentata con tante attività commerciali ed uffici e il locale può essere una valida alternativa per pranzi molto veloci. Il menu per il pranzo è infatti veloce, dote indispensabile per questa pausa a metà giornata, gustoso, abbondante, salutare e anche bello a vedersi. Il menu è composto da primi, secondi, contorno e piatti unici di carne o pesce,vegetariano e vegano le insalatone con un costo che varia dai sette ai dieci euro con acqua e coperto compreso. 


Ḕ possibile anche un pranzo composto da primo, secondo, contorno, acqua, caffè e coperto compreso, con proposte scelte dal menu o a seconda della disponibilità delle materie prime che sono sempre fresche e di qualità, al

prezzo speciale di dieci euro. 


Da gustare gli spaghetti Settebello, pomodori, burrata, granelli di pistacchi, il

salmone e fagioli e riso in bianco, il piatto vegano riso in bianco con verdure

saltate e ceci e quello vegetariano riso in bianco con uovo sodo e fagiolini.


Piatti leggeri, per non appesantire il rientro al lavoro, ma gustosi.


A cena invece si mangia à la carte oppure la pizza. Consigliati gli spaghetti allo scoglio, la frittura di gamberi e calamari e la selezione di dolci tra cui la Crema Catalana. 


Le pizze sono cotte nel forno a legna e sono altrettanto buone. Da provare la Tartufata, pomodoro, mozzarella, salsiccia fresca, porcini e crema di tartufi, la Gustosa, pomodoro mozzarella, speck, datterini rossi e burrata, mentre le pizze bianche è consigliata la Bianco, mozzarella, acciughe, burrata e scorza di limone. 


La carta dei vini comprende vini toscani e italiani, sia fermi che mossi, ebirre alla spina o in bottiglia anche analcoliche. Da provare la Hoegaarden, una classica birra Blanche belga non filtrata a base di frumento.


Viene servita nel suo bicchiere ghiacciato per esaltarne il profumo fragrante e speziato con note di coriandolo e scorza d’arancia. Il gusto è fruttato e leggermente mielato che la rende piacevole, dissetante e beverino. 


Ristorante pizzeria Settebello

Lungarno Aldo Moro, 6 Firenze

(all’interno del giardino della piscina Nannini a Bellariva)

Tel. 055 606840 - settebellobellariva@yahoo.it


Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Sabato aperto solo a cena.


Fabrizio Del Bimbo