giovedì 22 settembre 2022

Arte e innovazione: a Firenze i tabernacoli ora “parlano” grazie alla tecnologia




Altari a cielo aperto per celebrare messa durante le pestilenze; edicole che segnavano il cammino dei condannati a morte; immagini capaci di attirare tanti devoti da dover chiudere al traffico le strade limitrofe; affreschi presso cui hanno dimorato Cimabue, Giotto e Buffalmacco e altri di fronte ai quali si sono consumati efferati delitti: per le vie della città 37 gioielli d’arte e architettura si raccontano tra tech e passaparola, entrando nella rete internazionale dei Luoghi Parlanti®


L’iniziativa è di Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue in collaborazione con Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini - Comitato per il Decoro ed il Restauro dei Tabernacoli, nell’ambito del 2/o Festival delle Associazioni Culturali


Firenze, 22 settembre 2022 – 37 gioielli d’arte e architettura, nascosti in piena vista per le strade della città, che si rivelano a appassionati, residenti e passanti attraverso un sistema di targhe interattive, tra tecnologia e passaparola. È così che i tabernacoli fiorentini diventano Luoghi Parlanti®, entrando a far parte dell’omonimo progetto di “turismo sostenibile” di Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue che propone un nuovo modo di esplorare il territorio grazie a una rete di QR code e all'unico strumento davvero indispensabile per il viaggiatore contemporaneo: lo smartphone.

Altari a cielo aperto per celebrare messa durante le pestilenze evitando il contagio; edicole che accompagnavano al patibolo i condannati; immagini sacre capaci di attirare un numero tale di offerte e devoti da dover chiudere al traffico le strade limitrofe; affreschi presso cui hanno dimorato Cimabue, Giotto e Buffalmacco e altri di fronte ai quali si sono consumati efferati delitti. Con la collaborazione di Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini - Comitato per il Decoro ed il Restauro dei Tabernacoli, nell’ambito del 2/o Festival delle Associazioni Culturali, una selezione di tabernacoli del centro storico della città, tornati all’antico splendore dopo le operazioni di restauro (a cura del comitato stesso), si raccontano a chiunque voglia ascoltarli, ma non solo. Avvicinando il telefono all’apposita targa digitale si potrà accedere a informazioni, cenni storici, curiosità e suggerimenti per completare il proprio percorso di visita sul territorio, ma anche interagire, condividere foto, suggerimenti e esperienze caricandole sulla apposita piattaforma digitale, visitabile su www.luoghiparlanti.com.

I tabernacoli entrano così nella rete che ha già attivi oltre 20 territori nazionali, da Trieste a Roma, da Milano a Napoli (a Firenze il primo luogo parlante è Palazzo Coppini, dimora storica, museo e centro congressi internazionali, sede del Movimento Life Beyond Tourism), ai 9 comuni del Mugello e alle Terre Canavesane, appena approdata su scena internazionale in Repubblica Ceca con i 13 distretti e Praga; da poco i Luoghi Parlanti® sono anche una guida cartacea, grazie alla collaborazione con Touring Club.


Tra le opere di maggior rilievo che sarà possibile riscoprire ci sono il celebre Tabernacolo delle Fonticine in via Nazionale, splendido esempio di arte robbiana; quello all’angolo tra piazza Santa Maria Novella e via della Scala, voluto dall'Arte dei Medici e degli Speziali; quello tra via del Porcellana e via Palazzuolo, preziosa testimonianza della vocazione all'assistenza di questo angolo di città, legato all'antico ospedale del Porcellana. E poi il tabernacolo cosiddetto “delle cinque lampade”, di fronte a cui nel 1731 fu perpetrato un delitto che sconvolse la città ai danni di Tommaso Bonaventuri, funzionario di corte del Granducato di Toscana, al tempo del granduca Gian Gastone de' Medici; quello tra via Sant'Antonino e via Faenza, contenente un’immagine mariana – ritenuta protettrice di inquilini e sfollati – che nel periodo a cavallo tra le due guerre fu protagonista di un fatto di cronaca: una mattina del 1926 le strade limitrofe dovettero essere chiuse al traffico, talmente era ingente la folla di persone, radunate presso il tabernacolo; e l’opera suggestiva posizionata su un angolo smussato dell’edificio tra via del Leone e via della Chiesa, attribuita al figlio di un allievo di Giotto.

Inoltre, per chi è interessato a percorsi più articolati, sono stati pensati cinque diversi itinerari suddivisi per zone.


Il concetto alla base della una rete in costante crescita dei Luoghi Parlanti® è quello di narrare ogni destinazione in un’ottica glocal, ribaltando culturalmente la figura del viaggiatore che così diventa un vero e proprio residente temporaneo del luogo che lo ospita. Il Movimento Life Beyond Tourism nasce per mettere in pratica i princìpi della filosofia teorizzati dalla Fondazione Romualdo Del Bianco nella sua ultratrentennale esperienza di dialogo tra culture per il rispetto reciproco, la valorizzazione dei territori e dei loro saperi e saper fare. Luoghi Parlanti si inserisce in questo contesto e si pone come un’esperienza itinerante che invita alla scoperta e interviene sul territorio per creare un legame più profondo, una conoscenza autentica e una connessione diretta con la comunità locale, superando il turismo di massa, quello mordi e fuggi che ha finito per depauperare i territori, e affermando un nuovo modo di viaggiare nel rispetto di luoghi, persone, culture e tradizioni. Il racconto parte da istituzioni, soggetti privati e stakeholder vari, ma viene implementato dai residenti di tutto il mondo grazie alla possibilità di inserire foto e commenti direttamente sulla piattaforma interattiva con l’obiettivo anche di aprirsi a collaborazioni nazionali e internazionali per favorire una sinergia anche con progetti già esistenti ma che hanno una scala più locale.


Il progetto dei “tabernacoli parlanti” è presentato nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine: fino al 30 settembre moltissime iniziative e oltre 40 realtà coinvolte tra visite guidate, concerti, cinema, teatro, conversazioni e approfondimenti su arte, letteratura e storia in 34 luoghi inconsueti e affascinanti della città, molti accessibili in via straordinaria per l’occasione. In più, una serie di iniziative  si terranno nel dopofestival dal 1 al 19 di ottobre. L’evento è a cura di Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS per Estate Fiorentina del Comune di Firenze, in collaborazione con Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze

(info su www.associazioniculturalifirenze.org).



I cinque percorsi dei Tabernacoli


Si inizia con Sant’Ambrogio e Santa Maria Nuova, partendo dal Tabernacolo dei condannati di borgo La Croce per continuare in piazza Sant’Ambrogio con l’omonimo santo policromo di Giovanni della Robbia, l’Annunciazione in piazza dei Ciompi, la Sacra Famiglia in via Sant’Egidio e la Madonna col Bambino di Matteo Rosselli in via Folco Portinari, con l’emblema della stampella sulla cornice. Conclusione con l’elegante edicola all’angolo tra via Bufalini e via dei Servi e il celebre affresco con la Madonna in trono, circondata da San Zanobi e San Giovanni Battista, dipinto da Cosimo Rosselli tra via Ricasoli e via dei Pucci.


Nell’area di San Lorenzo potrà essere ammirata una Sacra Famiglia con San Giovannino e San Rocco, probabile pittura votiva legata a un’epidemia di peste e, addentrandosi in via Panicale, due Madonne col Bambino sul muro che delimitava il perimetro dell'antico convento di San Barnaba. All’incrocio con via Chiara, dove nel 1500 nacque Benvenuto Cellini, si trova uno splendido esempio di maiolica toscana, mentre all’angolo tra via Taddea e via de’Ginori il Cristo in croce di Giovanni Antonio Sogliani, per arrivare poi in via Nazionale con lo splendido Tabernacolo delle Fonticine di Giovanni della Robbia, figlio di Andrea.


Ricchissima di storia è anche la zona compresa tra via Faenza e via Sant’Antonino. S parte in piazza dell’Unità col medaglione di terracotta smaltata in azzurro su cui aggettano le figure della Madonna col Bambino, attribuito a Andrea della Robbia, per continuare in via Sant’Antonino con due immagini mariane trecentesche, entrambe ad opera di pittori fiorentini. In via Faenza invece potranno essere ammirate due mirabili copie di Madonna col Bambino: quella di Benedetto da Maiano, eccellente architetto e scultore fiorentino della seconda metà del XV secolo, autore di un'identica Madonna conservata ora alla National Gallery of Art di Washington, e quella di Antonio Rossellino, individuata nel rilievo in marmo conservato nella collezione del Morgan Library and Museum di New York; senza dimenticare una composizione seicentesca di Giovanni da San Giovanni.


Si prosegue tra Santa Maria Novella, via della Scala e via Palazzuolo. Da piazza Santa Maria Novella si entra in via della Scala, trovando subito sull’angolo la copia dell’affresco di Francesco d'Antonio (1467), realizzato nel 1960 da Tullio Micheli. Tra via del Porcellana e via Palazzuolo un dipinto trecentesco di scuola di Taddeo Gaddi, mentre ai diversi incroci di via della Scala troviamo una Madonna col Bambino di foggia botticelliana, una Madonna incoronata, una “Madonna del Giglio” realizzata negli anni '50 da Pellegrino Banella, e, all'interno di un'edicola, una giovane, tenera Madonna che stringe a sé il Bambino nudo, probabilmente commissionata da Nannina de' Medici, sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico. Conclusione con una Sacra Famiglia seicentesca, in via Palazzuolo all’altezza del civico 89.


Spazio anche all’Oltrarno: dalla Pietà e la Vergine di piazza San Felice alla Madonna col Bambino all’angolo tra via dei Preti e via delle Caldaie, probabilmente databile intorno alla pestilenza del 1495 a causa della presenza dei due santi protettori contro la peste, San Rocco e San Sebastiano. Dalla Madonna in Gloria tra via Maffia e via Sant’Agostino a quelle col Bambino tra piazza del Carmine e piazza Piattellina, una trecentesca e una del Cinquecento, ridipinta tuttavia nel secolo scorso. E poi il grande tabernacolo con l'arco a tutto sesto animato da numerosi lobi con gli stemmi gentilizi scolpiti nei pennacchi tra piazza Piattellina e via del Leone, al termine della quale troviamo una Madonna dipinta da Giottino, che si dice si trovasse originariamente nella piazza di Santo Spirito. In via del Campuccio si incontrerà una Vergine con San Giovanni Battista e San Bernardino da Siena, e una Madonna col Bambino del pittore novecentesco Ennio Cocchi. Si termina in viale Pratolini, con una sacra edicola il cui rispetto è testimoniato dall’epigrafe affissa a fianco: "Il bando del 16 ottobre 1618 vieta ogni atto improprio nelle vicinanze del tabernacolo affinché non vengano pregiudicati il decoro e la sacralità del luogo; per la sua violazione è prevista una sanzione pecuniaria o una pena corporale”.


Da oltre trent’anni la Fondazione Romualdo Del Bianco promuove il dialogo tra culture e la valorizzazione dei territori attraverso i siti Patrimonio Mondiale UNESCO. Quest’attività ha posto le basi per lo sviluppo della filosofia Life Beyond Tourism, di cui il Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue si fa portavoce: contribuire alla diffusione di valori universali quali il rispetto e l’armonia fra i popoli, per trasformare l’esperienza del viaggio da semplice occasione di svago in momento di incontro, in opposizione al concetto di turismo di massa. Nasce così la rete interculturale che ha portato alla creazione del Museo Fondazione Del Bianco, a Firenze, presso Palazzo Coppini dove sono esposti oggetti provenienti da tutto il mondo, simbolo di stima e amicizia. Ad oggi la rete Life Beyond Tourism conta la collaborazione e il coinvolgimento di oltre 550 istituzioni da 111 paesi, tra cui Azerbaigian, Repubblica Ceca, Giappone, India, Italia, Kazakistan, Kirghizistan, Kosovo, Lettonia, Lituania, Marocco, Polonia, Russia, Slovacchia, Taiwan e Regno Unito.


Fabrizio Del Bimbo 


venerdì 16 settembre 2022

Piero Chiambretti ospite d"onore della Biennale dell' Antiquariato di Firenze

 BIAF - BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO DI FIRENZE

24 settembre – 2 ottobre 2022





Sarà Piero Chiambretti l’ospite d’onore all’apertura della 32ma dizione della BIAF Biennale Internazionale dell’Antiquariato, il 24 settembre


Quest’anno basta politici… quest’ anno arriva Piero Chiambretti!

Si torna alla tradizione del passato della Biennale dove a essere madrine della Mostra furono Gina Lollobrigida, Sofia Loren, le star del mondo allora magico del cinema. Erano presenze che bloccavano l’intera città. Questo anno la decisione coraggiosa del Segretario Generale e del comitato è stata la figura di Piero Chiambretti, il più geniale showman della televisione italiana, colto e irriverente allo stesso momento: una vera è propria star.

Chiambretti, che ha condotto alcuni dei programmi più importanti e sofisticati della televisione italiana è anche un appassionato d’arte. “Ci è parso – afferma Fabrizio Moretti – il testimonial perfetto per questa edizione, che, arrivando dopo la pandemia, aveva bisogno di una scossa e quella scossa sarà Chiambretti. Siamo molto onorati che Piero abbia accettato il nostro invito”. BIAF, che è la più autorevole tra le mostre mercato nel mondo, apre così superati recinti e fa circolare aria nuova”.

Il messaggio è chiaro: il mondo dell’antiquariato non è di interesse solo per istituzioni, collezionisti e addetti ai lavori, che certo saranno all’appuntamento e che   continuano ad avere un ruolo fondamentale. Ma una manifestazione del rilievo nazionale e internazionale come BIAF punta – come del resto tutto il settore dell’antiquariato di qualità in Italia e all’estero – ad avvicinare nuovi pubblici e a farlo coniugando sapere con simpatia, presentando opere di altissima qualità – e a Palazzo Corsini i capolavori non mancano di certo - con competenza ma anche con un sorriso. Del resto va in questo senso anche la proiezione in anteprima di “Eternal Memories”, il primo docu-game al mondo che intende raccontare alle giovani generazioni l’arte antica attraverso un momento ludico per avvicinarli a questo universo. Il gioco è prodotto per BIAF da Golem Multimedia, con la collaborazione di TuoMuseo e il sostegno di Consultinvest.

La cerimonia di inaugurazione inizierà alle ore 10.30 a Palazzo Vecchio alla presenza del Sindaco di Firenze e Presidente della BIAF Dario Nardella e delle maggiori autorità cittadine, seguirà il classico taglio del nastro a Palazzo Corsini.


Nicoletta Curradi 


giovedì 15 settembre 2022

I capolavori di arte senese della collezione del Monte dei Paschi al Santa Maria della Scala




È stata aperta il 15 settembre a Siena nel complesso museale di Santa Maria della Scala la mostra Arte senese. Dal tardo Medioevo al Novecento, selezione di capolavori della Collezione del Monte dei Paschi.

La Banca Monte dei Paschi di Siena, da sempre legata ai territori di origine e a quelli di riferimento, ha raccolto in secoli di vita una vasta gamma di opere d’arte che è il risultato di una stratificazione storica di committenze e importanti acquisizioni mirate.

Una raccolta che, a poco a poco, ha assunto la fisionomia di una vera e propria Collezione.

Le prime opere d’arte, infatti, furono realizzate per dar lustro e fama all’Istituto negli episodi rilevanti della sua secolare attività.

Il maggiore sviluppo della Collezione è avvenuto, però, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, quando, in maniera illuminata, furono previsti spazi appositamente destinati ad ospitare una struttura museale nel complesso di palazzi della Sede storica, a Siena.

Da allora la Banca ha rivolto la sua attenzione ad opere di “scuola artistica” senese, considerata, fin dai suoi esordi, una delle più significative nella storia della cultura figurativa del nostro Paese.

L’obiettivo della mostra nel complesso museale, collocato di fronte al duomo, è quello di raccontare la storia dell’arte senese dal tardo Medioevo al Novecento, presentando al pubblico una serie di capolavori conservati nelle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena



Opere di maestri del calibro di Pietro Lorenzetti, Tino di Camaino, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, Domenico Beccafumi, Bernardino Mei, Cesare Maccari e Fulvio Corsini permettono di ripercorrere il secolare amore di Siena per le arti figurative.

Sono in mostra grandi personalità artistiche capaci di affermarsi in patria e non solo, che testimoniano lo straordinario valore delle collezioni della Banca Monte dei Paschi di Siena, indissolubilmente legate alla città, alla sua memoria e ai suoi valori.

Le collezioni sono costituite da dipinti, sculture e arredi, per lo più di scuola senese dal XIV al XIX secolo, non senza interessanti incursioni sul Novecento italiano.


Nicoletta Curradi 





Al via Artigianato e Palazzo 28/a edizione

 



ARTIGIANATO E PALAZZO XXVIII edizione, dal 16 al 18 settembre 2022 al Giardino Corsini di Firenze, porta all’attenzione un’originale nuova selezione di oltre 90 testimoni della più alta tradizione artigiana, con un focus particolare sulle generazioni emergenti, selezionate fra Italia ed Europa. 


Promossa dall’Associazione Giardino Corsini, di cui è presidente Sabina Corsini, insieme a Neri Torrigiani ideatore e organizzatore della mostra, con il determinante contributo di Fondazione CR Firenze, ARTIGIANATO E PALAZZO propone anche quest’anno un viaggio inedito tra i protagonisti della cultura artigiana di ieri e di oggi - dagli artigiani agli artidesigner - lungo un percorso che si snoda tra le Limonaie del Giardino rinascimentale ed alcuni ambienti di Palazzo Corsini che, animato da mostre, installazioni, laboratori, eventi, offre un’occasione per riflettere sul ruolo dell’artigiano nella società contemporanea.


"In questi ventotto anni il nostro impegno è stato e continuerà ad essere non solo quello di portare all’attenzione di un vasto pubblico le migliori maestranze artigiane, ma soprattutto quello di salvaguardare l’indipendenza delle botteghe, che sono il perno stesso della loro esistenza, risultato di ingegno creativo e sperimentazione sul campo” - dichiarano Sabrina Corsini e Neri Torrigiani - “Perché parlare di “artigianato made Italy” significa soprattutto ricusare la globalizzazione e sviluppare la prossimità”.

“La contemporaneità dell’artigiano non si giudica solo dall’innovazione tecnologica che porta con sé, ma anche e soprattutto per il suo essere un esempio di ‘scelta sostenibile’ - continuano - “perché di fronte ai cambiamenti economico-sociali, l’artigiano con il suo lavoro a basso impatto ambientale, sottolinea ciò che possiamo ‘riprendere a fare’ per rispettare la Terra e inquinare meno: salvaguardare la tradizione è oggi la nostra sfida verso un futuro migliore”.


Nasce così la scelta di ARTIGIANATO E PALAZZO di dedicare la Mostra Principe al “Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale" formato da un gruppo di aziende che, raccontando la loro storia, sottolineano come una lavorazione artigianale possa stare al passo con i tempi e con l’evoluzione della moda.


“Siamo orgogliosi che il Consorzio abbia accettato il nostro invito, individuando in ARTIGIANATO E PALAZZO l’appuntamento idoneo per condividere il valore delle loro produzioni sostenibili con un pubblico ampio e trasversale e poter costruire così, in prospettiva, un cambiamento più consapevole nella scelta d’acquisto” dichiara Neri Torrigiani.


 “Accogliamo una eccellenza del distretto Toscano dove la lavorazione delle pelle ha origini antiche e un presente prestigioso, come lo testimoniano i tanti poli produttivi di brand internazionali di accessori di alta gamma che hanno sede in questa parte della toscana”, afferma Sabina Corsini.





INCONTRI MOSTRE DIBATTITI

Tre giorni, quelli che propone ARTIGIANATO E PALAZZO, dove scoprire i capolavori di oltre 90 maestri artigiani; incontrare i giovani vincitori dal concorso “Blogs&Crafts Europe”; comprendere la preziosità di una pelle lavorata con la concia al vegetale nella Mostra Principe dedicata al Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale; assistere agli incontri presso il Giardinetto delle Rose tra i quali la presentazione dei risultati di un’indagine condotta per il progetto “Gentilezza e Sostenibilità”; ascoltare Annamaria Tossani e i suoi nuovi ospiti durante gli appuntamenti con “Ricette di Famiglia“ e assaggiare i piatti realizzati dagli chef–docenti della Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze sulla cucina allestita da CASTA Professional Cooking Equipment e serviti al pubblico sui piatti in porcellana decorata a mano di Fornasetti, dell’iconica serie “Tema e Variazioni”; visitare nello spazio Focus la nuova mostra di Artex dedicata alle eccellenze del vetro della Toscana; fare un’esperienza immersiva nell’installazione  video di Toscana Promozione Turistica allestita nella  Biblioteca di Palazzo Corsini per raccontare il legame tra turismo e artigianato; viaggiare con la fantasia tra gli espositori provenienti dalla Regione del Centro Valle della Loira; ammirare sotto la Loggia le installazioni del laboratorio di falegnameria della Comunità di San Patrignano nell’inedito allestimento curato da Cosimo Bonciani & Partners; imparare nei laboratori gratuiti all’aperto tante tecniche artigianali per grandi e piccini.

E tutto questo lungo un percorso espositivo che si snoda tra il Giardino, le Limonaie e il Palazzo e comprende anche gli spazi privati al piano terra con i padiglioni esclusivi realizzati artigianalmente in tela decorata a mano da Guido Toschi Marazzani Visconti nel suo laboratorio di Torino.



Atmosfere che diventano i soggetti della nuova campagna di comunicazione affidata quest’anno ai disegni di Paolo Fiumi - architetto, scenografo teatrale e illustratore fiorentino - i cui disegni negli ultimi anni sono comparsi sui migliori periodici di moda. 


Si accede alla Mostra anche dal Palazzo (via Il Prato, 58), oltre all’ingresso consueto dal Giardino (via della Scala, 115), comodissimo per chi viene da fuori città in treno, tramvia e auto. 




CURIOSANDO TRA GLI ARTIGIANI …

Approccio upcycling dei materiali riciclati, per dare nuova vita e trasformarli in oggetti funzionali di design, come i lumi di Malvadía Gadì; i complementi d’arredo della Bottega di Ciro; quelli di Filippo Reppucci, dalle radici della Valle di Fiemme. Ma anche in originali gioielli, ne è un esempio Mani in Coccio che crea accessori recuperando vecchi piatti e tazze in ceramica; o per riadattare una vecchia pelliccia, come lo propone “Sabelle Atelier”.


La manualità del passato si unisce alla “testa nel web” - e parlano dell’incontro tra generazioni - nelle opere in canapa di Rizza Artexture dove tombolo, fili e pigmenti naturali si uniscono alla stampa 3D per creare i supporti ai merletti; nelle caraffe e bicchieri in vetro soffiato e ceramica di Tuttoattaccato: padre e figlio reinterpretano lavorazioni del veneto in chiave contemporanea; nelle borse fatte a mano Giratine nate dall’incontro di una nonna, di sua figlia e della nipote.


Ricerca, originalità, eleganza nei gioielli di Giulia Sorvillo, un micro lusso accessibile, etico ed essenziale che sperimenta la matericità di perle di fiume, pietre dure semipreziose e pietre naturali; nella bigiotteria “AN.GI” di Angel Ubah e nelle borse in pelle di Kyoko Morita. 

Convertono la materia in linguaggio artistico – ceramica, marmo, granito, quarzo e roccia vulcanica – per complementi d’arredo unici per la casa e outdoor Alice Gori, Flavia Lombardi Vallauri, e Novotono.


Rende omaggio all’arte orafa rinascimentale la Bottega Penko, con l’esposizione alla Limonaia “Grandi Maestri di alcune grandi opere eseguite a mano, dal Maestro Paolo Penko insieme ai figli Alessandro e Riccardo, con tecniche dell’antica tradizione fiorentina per preziosi trafori, accurate incisioni e cesellature. Tra questi: il Collare del Toson d’oro, lo Scettro e la Corona granducale, importanti simboli del potere di Cosimo I de’ Medici; la Corona del Marzocco, posta sulla testa del Marzocco di Donatello in Piazza della Signoria; e la replica del diamante Il Fiorentino.


Portano la cultura artigiana della Valle della Loira - riuniti negli spazi dell’Androne di Palazzo Corsini - le ceramiste Catherine Azoulai e Caroline Peltier, che per i loro manufatti si ispirano alla natura e al mondo animale; il laboratorio “Attento”, specializzato nella fabbricazione di farfallini papillon in legno; Valérie Vayre con i gioielli e oggetti decorativi in vetro che lei rende voluminoso per un effetto “magico”;  i lumi di Alain Pelletier e le collezioni tessili di Efti. 


MOSTRA PRINCIPE: “CONCIAPELLI. Eredi di un’arte maggiore”. 

CONSORZIO VERA PELLE ITALIANA CONCIATA AL VEGETALE


La “Mostra Principe” dal titolo “CONCIAPELLI. Eredi di un’arte maggiore”, allestita nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini, è dedicata al “Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale" che, fondato nel 1994 da un ristretto gruppo di conciatori toscani, oggi riunisce 20 concerie a produzione di pellame conciato al vegetale attive fra le province di Firenze e Pisa, unico distretto riconosciuto nel mondo per questo particolare tipologia di lavorazione di alta qualità, che affonda le proprie radici nella tradizione toscana. 


La mostra vuole raccontare come la Toscana sia stata capace di creare nei secoli la cultura di un prodotto che da umile è diventato iconico, nobilitato dalle sapienti mani di maestranze capaci, la vacchetta toscana. I visitatori di ARTIGIANATO E PALAZZO potranno conoscere i segreti di una lavorazione antichissima che, ora come allora, utilizza solo estratti di legno - Castagno, Quebracho, Tara e Mimosa - per la lenta lavorazione della concia al vegetale che trasforma la pelle grezza in cuoio. Un processo prodigioso, un’alchimia di ingredienti affidata alle sapienti mani dei conciatori, che dosano le miscele di tannini naturali estratti dalle piante, l’acqua buona del territorio e lo scorrere del tempo, il loro più fedele alleato. 


Il percorso espositivo prevede inoltre immagini, parole, sensazioni tattili e olfattive con l’obiettivo di dare al pubblico le informazioni e i concetti basilari per far conoscere e riconoscere un prodotto artigianale e di qualità in mezzo a tante alternative oggi presenti sul mercato. Ci sono le voci dei conciatori, le pelli di vacchetta toscana, i prodotti finiti realizzati in pelle conciata al vegetale da giovani designer di tutto il mondo.


Il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale - proprietario esclusivo del marchio di prodotto Pelle Conciata al Vegetale in Toscana - è un ente senza scopo di lucro che opera per salvaguardare questa tradizione secolare, tutelare un prodotto tipicamente toscano, garantire la qualità della materia prima e la lavorazione a regola d’arte, promuovere un metodo di lavorazione che da sempre accompagna la storia dell’uomo, e guarda avanti.

Le sue attività sono molteplici: studi scientifici e ricerche storiche, mostre, conferenze, seminari tecnici, laboratori pratici, progetti di formazione per giovani designer e studenti di scuole di moda e design. Nel tempo il Consorzio ha lavorato per creare una cultura del prodotto declinata in eventi che hanno legato l’artigianato all’arte in ambientazioni suggestive come il Guggenheim Museum di New York o il Centre Pompidou di Parigi, contribuendo ad affermare il prestigio del Made in Tuscany.


“GENTILEZZA E SOSTENIBILITÀ”: I RISULTATI DEL SONDAGGIO

“Gentilezza e Sostenibilità” è il progetto che ARTIGIANATO E PALAZZO ha chiesto di realizzare ad Irene Ivoi - ecodesigner e industrial designer esperta in politiche e prevenzione rifiuti - immaginando un’invito guidato che orienti ad agire secondo i principi di un’economia circolare. Il progetto ha visto la realizzazione di una GUIDA ed un GLOSSARIO presentati nella passata edizione della mostra e consultabili sul sito www.arttigaiantoepalazzo.it.


Nell’ambito di questo progetto, ARTIGIANATO E PALAZZO ha svolto una indagine fra artigiani e designer di piccole e ricercate produzioni per conoscere quali argomenti enunciati nel format "Gentilezza e Sostenibilità 2021" sono più sentiti, con l’impegno di restituire in futuro risposte verticali adeguate.

I risultati della ricerca – ottenuti anche grazie al coinvolgimento attivo dei partner Artex, ADI Toscana, Centrinno, ZeroW, ALIA, OmA, Michelangelo Foundation, Fondazione Cologni, MIDA e Comune di Firenze e Lampoon -vengono presentati venerdì 16 settembre alle 16,00 nel Giardinetto delle Rose. 


“BLOGS & CRAFTS” EUROPE

Anche quest'anno il concorso BLOGS & CRAFTS i giovani artigiani e il web rivolto a crafts under 35 oltrepassa i confini grazie alla collaborazione con il World Crafts Council Europe. 


Ospiti a Firenze di ARTIGIANATO E PALAZZO, riuniti nell’area espositiva delle “Scuderie” di Palazzo Corsini, arrivano dall’Europa: Christian Muscat  (Malta), specializzato in tecniche tradizionali di tessitura, filatura, macramè e fabbricazione di corde; Hugh Byrne (Irlanda), crea coltelli con legni naturali o materiali trovati; Louise Mc Keever  (Francia), ha imparato le piante e le tecniche dei mestieri dei cestai, per creare cestini originali; Moeki Yamada (Spagna), realizza borse in stile giapponese e tessuti con carta filata a mano secondo l’antica tecnica SHIFU,; Teona Gorgiashvili Teio Ceramics (Georgia), oggetti in ceramica con l’uso di diversi tipi di argilla e accostamenti dell’acciaio ad altri materiali. I “CRAFTS” stranieri sono ospiti per quattro notti di 25 hours Hotel.


Dall’Italia: Sofia Sarria_Atelier Volante (Venezia), nel suo lavoro la cartapesta tradizionale veneziana si fonde con la ricerca di un linguaggio nuovo ce utilizza solo carta di recupero: Giulia Bonura_Keramo” (Varese), oggetti in ceramica e sculture astratte ispirate al futurismo; Marianna Capuano “Macavè” (Salerno) complementi d’arredo e gioielleria in vetro lavorato secondo l’antica Tiffany ma su progetti di modellazione 3D; Margherita Sala_“Margart” (Milano), prodotti di design sostenibili di lusso; Pietro Algranti _Algranti Lab (Milano), rende accessibile a tutti oggetti di design con materiali di recupero:  bancali, grondaie, botti e lamiere diventavano mobili, lampade, specchi e pavimenti; Bernardo Bartalesi_Bernardo Bespoke Shoes (Firenze), Scarpe su misura personalizzate realizzate mano; Alessandra Orsi_Dalwin Designs (Milano) carta da parati e articoli per la casa dipinti a mano con motivi sofisticati/ironici ispirati alla natura. 


Ai talents il compito di raccontare live blogging la Mostra sui loro canali social, ospiti di Starhotels. 

Dinner offerto da La Ménagère.


Grazie alla collaborazione con la Fondazione Ferragamo, i vincitori di BLOGS&CRAFTS 2022 avranno l’opportunità  di visitare l’Archivio della Salvatore Ferragamo, custode della tradizione dell’azienda e di quella artigianalità tanto cara al suo fondatore. Inoltre, la Camera di Commercio di Firenze organizzerà per loro un incontro sul tema “Come diventare imprenditore di se stessi” a cura di PromoFirenze.


RICETTE DI FAMIGLIA: “IL CRIMINE È SERVITO”

L’appuntamento di RICETTE DI FAMIGLIA - a cura della giornalista Annamaria Tossani – dal titolo quest’anno “IL CRIMINE È SERVITO” vede protagonisti, con alcuni dei loro Libri, quattro fra i più importanti scrittori italiani di gialli e non solo: Patrizia Debicke Van Der Noot, Lucio Nocentini, Marco Vichi e Enzo Fileno Carabba.

Attraverso i loro racconti ci parleranno di come nasce l’ispirazione di un libro giallo e i segreti per creare la suspense, sino alla risoluzione del caso. Ma soprattutto le ricette che caratterizzano i loro personaggi ai fornelli, creando così un diversivo e una finestra sul loro quotidiano.

Le ricette raccontate nei libri saranno realizzate live dagli chef della Scuola d’Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze - con il prezioso contributo delle sue fondatrici Cristina Blasi e Gabriella Mari - sulla cucina professionale allestita da CASTA Professional Cooking Equipment. E servite ai presenti negli esclusivi piatti di porcellana Fornasetti della serie “Tema e Variazioni”, finemente decorati a mano. Ad ogni appuntamento, un book corner per il firmacopie a cura di Brac.


Ogni giorno alle 18,00 nel Giardinetto delle Rose: 

Venerdì 16 settembre Patrizia Debicke Van Der Noot, L’eredità medicea. Vittima…o carnefice? ed.Tea; 

Sabato 17 settembre Lucio Nocentini, Tutti insieme assassinatamente ed. Delos Digital; 

Domenica 18 settembre Marco Vichi, Non tutto è perduto ed. Guanda e Enzo Fileno Carabba, Il digiunatore 

ed. Ponte alle Grazie


CRAFTING EUROPE: NUOVI MODELLI PER L’ARTIGIANATO D’EUROPA

Oltre ai vincitori di BLOGS & CRAFTS Europe, lo spazio delle Scuderie sarà dedicato al progetto “Crafting Europe” co-finanziato da Europa Creativa, che promuove l'integrazione del digitale e delle nuove tecnologie nel sistema produttivo tradizionale. “Crafting Europe” è una partnership europea composta da nove organizzazioni specializzate nel settore dell'artigianato artistico e situate in Irlanda, Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Olanda, Georgia e Ucraina. Artex, Centro per l'Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, è il partner del progetto per l'Italia e quest'anno presenta il risultato delle sperimentazioni di iAtelier Online: un percorso che ha visto collaborare artigiani e designer da tutta Italia, guidati da un team di tutor esperti, per sviluppare idee progettuali innovative unendo tecnologie abilitanti e digitale al saper fare tradizionale. 


APPUNTAMENTI E PREMI

Nel Giardinetto delle Rose, tutti i giorni alle 12,00, si svolgeranno anche gli appuntamenti con alcune presenze eccellenti in Mostra che verranno raccontate al pubblico da testimonial d’eccezione: 

“Una conversazione con… la Comunità di San Patrignano”: Virgilio Albertini, vicepresidente Comunità di San Patrignano; Alessandro Pieri, responsabile Design Lab San Patrignano, Maria Beatrice Garagnani ambasciatrice di San Patrignano, Cosimo Bonciani, architetto cofondatore Cosimo Bonciani and Partners


“Una conversazione con… il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale”: Leonardo Volpi, presidente Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale; Simone Remi, responsabile comunicazione Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale, Mario Bemer Calzolaio fiorentino, Eva Desiderio, Critico di moda - QN 


 “Una conversazione con… la Bottega Orafa Penko”: Paolo Penko, fondatore; Claudio Bini, presidente Società San Giovanni Battista; Carlo Francini, Comune di Firenze, Ufficio Unesco



Tra le iniziative, l’assegnazione del Premio Perseo all’espositore più apprezzato dal pubblico e il “Premio Giorgiana Corsini” per lo stand più bello che, votato dal Comitato Promotore, darà al vincitore l’opportunità di uno stand omaggio alla Mostra del 2023.


RACCOLTA FONDI

Continua la raccolta fondi “ARTIGIANATO E PALAZZO: GIAMBOLOGNA E LA FATA MORGANA”, già arrivata a 30mila euro, a favore del prezioso complesso monumentale della Fonte della Fata Morgana, immerso ai piedi del colle di Fattucchia nel Comune di Bagno a Ripoli.


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 12 settembre 2022

Gli Arditi, una storia mai dimenticata





Gli Arditi, un nome che suscita entusiasmi e simpatie nell’immaginario popolare. Se ne parlerà mercoledì 21 settembre, alle ore 17, presso la Biblioteca Roncioniana, in occasione della presentazione del volume che lo storico militare Niccolò Lucarelli ha dedicato a questo corpo speciale, nato nel 1916 da un’intuizione del Maggiore Bassi, e che portò sensibili miglioramenti alla condotta della guerra italiana, tanto che la battaglia della Bainsizza fu vinta anche grazie al loro apporto. E si trattò della vittoria più importante sul fronte dell’Intesa in tutto il 1917. Superata dal Regio Esercito la disfatta di Caporetto, anche gli Arditi tornarono pienamente operativi, affiancando la fanteria nelle battaglie del Solstizio e di Vittorio Veneto nel 1918. Arditi! (Delta Editrice), traccia quindi la storia delle truppe speciali italiane negli anni della Grande Guerra, documentando anche l’impegno sui fronti francese e albanese.

Lo studio di Lucarelli prosegue però anche nella Seconda Guerra Mondiale, perché anche Mussolini volle le sue truppe speciali, per le quali investì parecchie risorse, salvo farlo in un momento in cui le sorti del conflitto erano ormai quasi del tutto compromesse: i nuovi reparti d’assalto furono infatti costituiti nel maggio del ’42, e impiegati in Nordafrica e in Sicilia. Con l’Armistizio dell’8 settembre, anche gli Arditi si divisero fra coloro che si arruolarono sotto il Regno del Sud, e coloro che preferirono mantenere fedeltà alla Repubblica Sociale, combattendo sia in Italia sia, con i tedeschi, in Ucraina e in Francia. Pagine ancora non troppo note, e che si inseriscono nel quadro tragico e controverso della guerra civile italiana, con il Paese spaccato a metà e occupato dall’esercito tedesco. 

Per gli Arditi si trattò di una situazione ancora più paradossale, e a mortificare il profondo senso dell’onore che li contraddistingueva non fu tanto la ritirata in Africa prima e in Sicilia poi, quanto, appunto, l’Armistizio e il modo in cui vi si giunse: ai loro occhi si trattava di un tradimento che ledeva l’onore militare dell’Italia, e in quest’ottica si può forse comprendere la scelta di molti di loro di continuare a combattere al fianco dei tedeschi. Sapevano di scegliere una posizione scomoda, che la storia avrebbe poi condannato, ma non può essere messo in discussione il loro valore di soldati. Con altrettanto coraggio e altrettanta rispettabilità hanno combattuto quegli Arditi che decisero di unirsi agli Alleati, per costruire una nuova Italia libera dal nazifascismo. 

Il volume di Lucarelli è arricchito da un apparato di oltre 120 immagini d’epoca, che accompagnano la narrazione dei fatti storici. Alla presentazione, moderata dalla Professoressa Chiara Recchia (presidente dell’associazione culturale Il Castello), interverrà anche il Professor Luciano Bozzo dell’Università di Firenze,.

L’evento inaugura la stagione della Biblioteca Roncioniana, che proseguirà poi con gli appuntamenti della rassegna Un autunno da sfogliare, ed è fruibile anche in diretta streaming al link https://meet.jit.si/PresentazioneinBibliotecaRoncioniana


Fabrizio Del Bimbo 



martedì 6 settembre 2022

Al via la seconda edizione del Festival delle Assiociazioni Culturali

 

La presentazione al Teatro della Pergola 


Ville storiche e giardini contemporanei, oratori segreti, archivi, atelier, palazzi e residenze private normalmente chiuse al pubblico. Dall’8 al 30 settembre 2022 la Firenze più affascinante e inconsueta aprirà le porte per la seconda edizione del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine: più di un mese di eventi e oltre 40 realtà coinvolte tra visite guidate, concerti, cinema, teatro, conversazioni e approfondimenti su arte, letteratura e storia in 34 luoghi della città, a cura di Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS.


In programma un calendario fitto di appuntamenti che offrirà ai partecipanti la possibilità di scoprire spazi di immenso valore storico e artistico, di cui molti accessibili straordinariamente per l’occasione. Non solo: dal 1 al 19 ottobre in programma una selezione di appuntamenti dopofestival. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Estate Fiorentina, Comune di Firenze, Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze, sponsor tecnico Unicoop. Le singole giornate prevedono importanti collaborazioni quali la Fondazione Teatro della Toscana e l’Auditorium al Duomo. 


Elemento distintivo della manifestazione sono i luoghi che la ospitano: da spazi iconici della cultura fiorentina – tra gli altri il Teatro della Pergola, l’Istituto Francese, la Biblioteca delle Oblate, il Giardino delle Rose, la Basilica della SS Annunziata, la Villa Medicea La Petraia, Villa Bardini e il Museo Stibbert – a spazi che deviano dagli itinerari consueti – come Piazza del Limbo, il Parco della Rimembranza e la Certosa di Firenze – fino a palazzi, chiese, residenze e istituzioni private normalmente chiusi al pubblico, che per un giorno riveleranno i propri tesori: la Casa del Mutilato, per un viaggio tra architettura, opere d'arte e arredi dal XIV secolo al primo Novecento; Villa Tornabuoni Lemmi, con la sua storia, la vicinanza alla Villa Medicea di Careggi e la poco conosciuta Loggia Platonica; l’archivio storico del Maggio Musicale e la sua collezione inestimabile di documenti, bozzetti originali dei grandi maestri della pittura del 900 e contemporanea, maquettes di scena, costumi, manifesti e fotografie; Casa Museo Schlatter, atelier del pittore mistico Carlo Adolfo Schlatter; Villa Il Palmerino, dimora della poetessa e scrittrice Vernon Lee; e ben sei antichi oratori sconosciuti anche agli stessi fiorentini.


Inaugurazione giovedì 8 settembre ore 16.15 presso il Saloncino “Paolo Poli” del Teatro della Pergola, con un doppio concerto su brani di Johannes Brahms, Ludwig van Beethoven, Claudio Monterverdi, Henry Purcell, Gaetano Donizetti, Francesco Paolo Tosti, Charles Gounod, Georges Bizet e Manuel de Falla. A seguire Ottavia Piccolo sarà protagonista di “Cosa nostra spiegata ai bambini”: un’attrice, un ensemble di voci, la scrittura di Stefano Massini, la regia di Sandra Mangini e la storia di una donna, Elda Pucci, eletta sindaco della città di Palermo, la cui abitazione saltò in aria due anni più tardi. La Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi con le parole di Massini, dando struttura a un teatro civile in cui il racconto passa attraverso la voce di coloro che spesso non l’hanno, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana.


Tra gli eventi da non perdere il 12 settembre a Villa Tornabuoni Lemmi, oggi sede istituzionale INAIL, un tempo importante centro umanistico nella Firenze del ‘400, il simposio che ripercorrerà la storia della Villa Medicea di Careggi e della sua Accademia Neo-Platonica (ore 16.00); mentre il 18 settembre “La verde collina di San Miniato”, itinerario fra giardini e luoghi della memoria con tre diverse visite guidate: una mattinata al Giardino delle Rose con le sculture di Folon, che comprenderà laboratori per famiglie e un momento musicale (ore 10.00); il pomeriggio presso il Parco della Rimembranza (ore 15.30), e conclusione da EdV a Garden with a View, un singolare giardino contemporaneo in cui si uniscono bellezza e sostenibilità (ore 16.45). Il 19 settembre sarà poi possibile approfondire la conoscenza della Basilica della SS Annunziata in un pomeriggio scandito da due appuntamenti: una visita guidata che comprenderà straordinariamente anche la Cappella di San Luca, restaurata di recente (ore 15.00), e una serie di interventi su potere e devozione nella famiglia Medici (ore 16.30).


E ancora: alla storia di Firenze sarà dedicato il convegno in programma per il 22 (ore 15.45) e 29 settembre (ore 15.45) tra l’Auditorium al Duomo e Villa Il Palmerino dal titolo “L’idea di Firenze. Relazioni fra la cultura fiorentina e quella europea nel XIX e XX secolo”. Luogo principe di cultura europea, Firenze ha attratto artisti, poeti, scrittori di ogni parte del mondo che, nei decenni a cavallo fra Otto e Novecento, l’hanno eletta loro residenza. I relatori invitati spazieranno dalla presenza di Giovanni Verga nei caffè e nei vivaci e colti salotti cittadini di Firenze capitale alle Memorie di Harold Acton, che da villa La Pietra ricostruisce i protagonisti, le abitudini, i gusti e gli intrecci culturali di quel mondo; dal cosmopolitismo di Frederick Stibbert, all’ internazionalità delle famiglie fiorentine e al racconto delle donne venute da lontano che hanno trovato riposo nel Cimitero agli Allori. Architettura e arte delle fortificazioni saranno al centro della conferenza organizzata il 25 settembre presso la Certosa di Firenze (ore 16.00); mentre una giornata su studi d’artista, libri e cultura nel quartiere di San Lorenzo, e in particolare in via Panicale tra Otto e Novecento sarà convocata il 27 settembre presso l’Auditorium Fondazione CR Firenze. Inoltre, per l’occasione, sarà illustrato il progetto di rigenerazione urbana “Custodi del Bello per San Lorenzo” (ore 16.00).


Letteratura: il territorio, la città al centro della narrativa del Novecento e di oggi, è il tema della tavola rotonda alla Biblioteca delle Oblate il 15 settembre, con la partecipazione di Daniela Cavini, Marco Vichi e Paolo Ciampi (16.30). Non mancheranno le celebrazioni: mercoledì 21 settembre a Palazzo Medici Riccardi, per onorare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Pace istituita dalle Nazioni Unite, in programma una mattinata di approfondimento che si aprirà con una prima parte legata alla memoria del centenario della nascita di Padre Balducci, esempio di una comunità volta a costruire la pace in piena guerra fredda. La seconda parte verterà sulla prospettiva internazionale declinata a livello locale da parte del Club per l’UNESCO di Firenze (ore 10.00). E poi il cinema: nel centenario della nascita di Ugo Tognazzi il 24 settembre a Villa Bardini è indetta una grande festa tra cucina, film, ospiti e zingarate. Saranno presenti gli amici del grande interprete insieme ai registi e attori Gianmarco e Ricky Tognazzi, per una giornata che prevede presentazioni di libri tra cinema e gastronomia – grande passione di Tognazzi – e proiezioni. Inoltre le Mariette di casa Artusi, proporranno una dimostrazione di pasta fresca fatta a mano, oltre alla degustazione della ricetta n. 604 “Panettone Marietta” (dalle 15.30).


“Un programma ricchissimo e diffuso: è il risultato di un grande lavoro di squadra e di un forte spirito di collaborazione che si rivela ancora una volta vincente. Questa rete di associazioni è la dimostrazione concreta di quanto importante sia la cittadinanza attiva nel campo della cultura. Il festival presenta un’offerta ampia dal cinema alla letteratura, un esempio di progettualità dal “basso” che ha consentito di mettere in campo appuntamenti interessanti in tutti i quartieri, per una ‘cultura di prossimità’”, ha evidenziato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.


Antonia Ida Fontana, presidente del Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS, commenta: “Firenze, città della bellezza, deve sempre più diventare la città del benessere socio-culturale e della coesione sociale. La partecipazione ad eventi di cittadini, diversi per età, interessi, formazione, diventa fattore di equità e di dialogo e promuove l'incontro fra le persone. Per queste ragioni il Festival 2022 con i suoi moltissimi eventi si diffonde dal centro alla periferia, in ben 34 luoghi diversi, con il proposito di generare valore per la comunità e per i singoli”.


“Proporre una serie di incontri il cui comune denominatore è l’associazionismo culturale – spiega la storica dell’arte Francesca Fiorelli Malesci – è una grande opportunità e così l’abbiamo immaginata quando nel 2021, dopo l’esperienza delle Settimane delle Associazioni, abbiamo proposto il Festival. Anche quest’anno abbiamo lavorato a questi incontri ascoltando le proposte delle Associazioni e provato a fare “sistema” riunendo, su argomenti, luoghi e soggetti una variegata offerta che mette bene in luce le tante anime associative, i tanti interessi, non ultimo lo stretto legame con la città e le sue numerose energie. Aprire luoghi insoliti e dimenticati, andare ad approfondire temi più o meno desueti, vuole riportare il cittadino al centro dell’attenzione, in una città che spesso dimentica i propri abitanti per “inventarsi” a misura dei turisti dal mondo”.


IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO


Inaugurazione


Si parte giovedì 8 settembre alle 16.15 presso il Saloncino del Teatro della Pergola. Ai saluti istituzionali seguirà un doppio concerto inaugurale che vedrà avvicendarsi sul palco l’Accademia Fiorentina Pro Arte – con Miriam Sadun al violino e Ginette Ubaldi al piano con brani di Johannes Brahms e Ludwig van Beethoven – e Il Foyer – Amici della Lirica di Firenze – con il mezzosoprano Marina Comparato ed Elisabetta Sepe al pianoforte su note di Claudio Monterverdi, Henry Purcell, Gaetano Donizetti, Francesco Paolo Tosti, Charles Gounod, Georges Bizet e Manuel de Falla. A seguire Ottavia Piccolo sarà protagonista di “Cosa nostra spiegata ai bambini”: un’attrice, un ensemble di voci, la scrittura di Stefano Massini e la storia di una donna, Elda Pucci, eletta sindaco della città di Palermo, la cui abitazione saltò in aria due anni più tardi. La Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi con le parole di Massini, dando struttura a un teatro civile in cui il racconto passa attraverso la voce di coloro che spesso non l’hanno. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire. In collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana.


Arte, architettura e beni culturali


All’interno del cartellone ampio spazio è dedicato ad arte, architettura e beni culturali, con approfondimenti multidisciplinari e itinerari alla scoperta di meraviglie disseminate sul tessuto urbano.


I convegni si apriranno a Villa Tornabuoni Lemmi, oggi sede istituzionale INAIL e un tempo importante centro umanistico nella Firenze del ‘400, sarà luogo di un “Illustrazione storico-artistica” a cura di Comitato Fiorentino per il Risorgimento, Società Filosofica Italiana Sezione Fiorentina e Montecatini Short Film Festival. Dopo i saluti di Anna Maria Pollichieni, direttore regionale INAIL, e un’introduzione all’attività istituzionale dell’Istituto con Rossana Ruggieri, Sergio Casprini e Gaspare Polizzi ripercorreranno la storia della Villa Medicea di Careggi e della sua Accademia Neo-Platonica. Sarà presente anche Anna Eleonora Borgia per l’Associazione Culturale Colline di Careggi. La serata si concluderà con la proiezione del cortometraggio di Maria Paola Viano “Combattimento di Tancredi e Clorinda. Dai Madrigali guerrieri et amorosi di Claudio Monteverdi, versi di Torquato Tasso”, con introduzione di Marcello Zeppi. A seguire passeggiata nella villa e nel suo giardino (12/09 ore 16.00, Villa Tornabuoni Lemmi).


Sarà possibile riscoprire la Basilica della SS Annunziata in un pomeriggio scandito da due appuntamenti promossi da Amici della Santissima Annunziata, Centro Turistico Acli Firenze, Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali, Associazione Culturale Akropolis. Si parte da una visita guidata che comprenderà straordinariamente anche la Cappella di San Luca, recentemente restaurata, oltre all’accompagnamento musicale dell’organista Simone Stella. Seguirà una riflessione su “Potere e devozione nella famiglia Medici”: dopo il benvenuto di Padre Alessandro Greco, Priore della Basilica, i professori Patrizia Vezzosi, Dino Angelaccio ed Emilio Monciatti, discuteranno su Medici e luoghi della Fede, Mirco Ulandi e Debora Rossi racconteranno il ruolo dell’associazione nella tutela del Patrimonio, mentre Angelo Biondi spiegherà il legame tra comunità ebraica e cristiana a Pitigliano. Coordina Antonio Palma (19/09 dalle 15.00, Basilica della SS Annunziata).


E ancora; un incontro tra esperti di giardini storici si terrà alla Villa Medicea La Petraia grazie alla sinergia tra Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini, Amici delle Ville e dei Giardini Medicei, Fondazione Angeli del Bello e Associazione Musicale Fiorentina, con il coordinamento di Mariangela Molinari. Dopo una visita guidata e i saluti del Direttore della Villa Marco Mozzo, Ulisse Tramonti approfondirà la storia di Piazza d’Azeglio, mentre Giulia Coco, curatrice delle collezioni, introdurrà al pubblico la vita e le vicende degli spazi verdi della Villa, Carlo Francini parlerà di giardini e ville toscane Patrimonio Mondiale Unesco, Massimo Bacci discuterà del connubio tra cultura e turismo e Alessandra Zecchi illustrerà l’attività degli Angeli del Bello per la cura dei giardini. In chiusura intervento musicale di Ensemble Minima Choralia, diretta da Giovanna Riboli (20/09 dalle 14.30, Villa Medicea La Petraia).


All’architettura e all’arte delle fortificazioni sarà dedicata la conferenza organizzata da Amici della Certosa – Comunità di San Leolino, Accademia Il Fauno, Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Toscana. Don Carmelo Mezzasalma, Fondatore e Superiore della Comunità di San Leolino coordinerà gli interventi di Lorenzo Gnocchi e Giovanni Leoncini, che si focalizzeranno sulla vita e l’arte di Leonardo Buonafede; Enzo Cancellieri, che discuterà su architettura e storia della Certosa; e Nicoletta Maioli, che si soffermerà sull’arte delle fortificazioni. Conclusione in musica con il Gruppo Vocale Cantori di San Giovanni che eseguiranno il concerto “È tanta la sua Virtù. Giacomo Antonio Perti alla Corte del Gran Principe” (25/09 ore 16.00, Certosa di Firenze).


Una giornata di studi sullo storico quartiere di San Lorenzo sarà convocata su iniziativa di Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli e Fondazione Angeli del Bello: dal nuovo volto dell’area dopo il 1866, spiegato da Giovanni Cipriani, allo studio Fantacchiotti Gabbrielli di via Panicale, su cui interverrà l’erede Valentino Moradei Gabbrielli. Si prosegue con il ruolo di via Panicale nella cultura cittadina nel primo Novecento, scandagliato da Claudio Di Benedetto. Infine Alessandra Zecchi illustrerà il progetto di rigenerazione urbana “Custodi del Bello per San Lorenzo”. Conclusione con un intervento musicale a cura di Associazione Insieme per San Lorenzo, con il coordinamento di Francesca Fiorelli Malesci (27/09 ore 16.00, Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio).


Per quanto riguarda gli itinerari guidati, l’offerta è più che variegata: dalla Casa Museo Schlatter, uno dei pochissimi esempi di casa studio d’artista a Firenze, con Alessandra Schlatter (10/09 ore 11.00), ai tabernacoli d’Oltrarno con Lorenzo Manzani, a cura di Amici dei Musei e dei Monumenti Fiorentini (11/09 ore 10.00). Si continua con la Casa del Mutilato, che già fu monastero, centro umanistico, stazione metereologica e dal 1917 sede dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, insieme a Alessandro Sardelli e Carla Taiuti con l’ausilio dei volontari di Conoscere Firenze (11/09 ore 15.30-17-00). E ancora: gli oratori di San Martino dei Buonomini, di San Niccolò al Ceppo, dei Vanchetoni, di San Sebastiano dei Bini, oltre alla chiesa di San Francesco Poverino e di Santa Elisabetta delle convertite saranno eccezionalmente visitabili grazie all’Associazione Conoscere Firenze (17/09 ore 10.00).


Grande attenzione anche ai giardini storici, con l’itinerario alla scoperta del Giardino delle Rose e delle sculture di Folon con Amici dei Musei Fiorentini Didattica e la Fondazione Angeli del Bello, che comprenderà i laboratori per bambini e famiglie e sarà conclusa dal concerto del complesso bandistico dell’Associazione Musicale Fiorentina, diretto da Alessandro Giusti (18/09 ore 10.00). Si prosegue presso il Parco della Rimembranza: un itinerario per conoscere non solo un luogo della memoria, ma anche una foresta urbana di enorme impatto ambientale, con una visita condotta da Alessandro Sardelli di ANMIG e da Serena Savelli di Verdiana Network, arricchita dall’accompagnamento dei giovani musicisti dell’Accademia degli Assetati, diretti da Leonardo Pacini (18/09 ore 15.30). Conclusione da EdV a Garden with a View, un singolare giardino contemporaneo in cui si uniscono bellezza e sostenibilità, dentro al quale i visitatori saranno accolti da Vittoria Gondi, presidente del Garden Club Firenze, ed Alice Esclapon de Villeneuve, creatrice del giardino. Visite a cura degli Amici dei Musei Fiorentini Didattica (18/09 ore 16.45).


L’emozione di una visita notturna alla Chiesa dei Santi Apostoli in Piazza del Limbo sarà offerta dall’Associazione Ars et Fides (22/09 ore 21.00), mentre il Centro turistico ACLI Firenze accompagnerà gli interessati a visitare la Chiesa di San Pietro a Varlungo (24/09 ore 10.30-12.00). L’Associazione Culturale Akropolis proporrà una passeggiata dal titolo “Borgo Pinti, una via da scoprire lunga un chilometro tra palazzi, giardini e antichi conventi” (28/09 ore 10.00); mentre in occasione delle Giornate Nazionali dei Castelli Domenico Taddei per l’Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Toscana condurrà il pubblico alla scoperta di Forte Belvedere e Porta San Giorgio (30/09 ore 16.00).


Letteratura


Due gli appuntamenti centrati sulla narrativa. Il primo sarà un grande omaggio a Marcel Proust, nel centenario della morte. Dopo i saluti del Direttore dell’Istituto Francese di Firenze e di Antonia Ida Fontana, Marco Lombardi illustrerà il ruolo dell’Istituto come luogo d’incontro tra lingua e cultura francese e italiana, mentre Laura Desideri approfondirà come Proust sia stato inizialmente recepito dai lettori fiorentini. Seguirà la relazione di Michela Landi sul “Tempo Ritrovato” per poi passare al concerto “L’età di Proust”, che vedrà protagonisti la soprano Silvia Capra e il flautista Paolo Zampini, con musiche di André Caplet, Albert Roussel, Jacques Ibert e Roland Alexis Manuel Levy. Su iniziativa di Amici dell’Istituto Francese di Firenze, Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze, Società Dante Alighieri-Comitato di Firenze (9/09 ore 16.00, Istituto Francese di Firenze).


“Il territorio, la città al centro della narrativa del Novecento e di oggi” è il tema della tavola rotonda con la partecipazione di Daniela Cavini, Marco Vichi e Paolo Ciampi, moderata da Leonardo Bucciardini e introdotta di Marino Biondi. Chiamare scrittori di oggi non a parlare del loro ultimo libro pubblicato, ma a mettersi a nudo riflettendo su quanto la loro città condiziona e fa da sfondo alla narrazione, evidenziando il rapporto con quanto ereditato dagli interpreti della letteratura del Novecento italiano, è la proposta di Ideerranti. Conclusione con Associazione Musicale Fiorentina, che proporrà il concerto della formazione Musica Insieme, diretta da Gianni Pantaleo (15/09 dalle 16.30, Biblioteca delle Oblate).


Cinema


In occasione del centenario della nascita di Ugo Tognazzi è in programma “Semplicemente Ugo”: una grande festa tra cucina, film e zingarate, a cura di Associazione Nazionale Case della Memoria. Tanti gli ospiti, oltre agli amici del grande interprete del cinema italiano, i registi e attori Gianmarco e Ricky Tognazzi, con il coordinamento di Marco Capaccioli. Saranno presentati i volumi “Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio”, di Ricky, Gianmarco, Thomas e Maria Sole Tognazzi, oltre che “A tavola con i Grandi”, di Marco Capaccioli e Adriano Rigoli. Durante la giornata, le Mariette di casa Artusi, proporranno una dimostrazione di pasta fresca fatta a mano, oltre alla degustazione della ricetta n. 604 “Panettone Marietta”. In serata si terrà la proiezione dei film “Tognazzi. La voglia matta di vivere” di Ricky Tognazzi e “L’ultima zingarata” di Federico Micali e Yuri Perrettini (24/09 dalle 16.30, Villa Bardini).


Storia


Alla storia della città di Firenze è dedicato il convegno in due giornate “L’idea di Firenze. Relazioni fra la cultura fiorentina e quella europea nel XIX e XX secolo”, a cura di Francesca Fiorelli Malesci. Luogo principe di cultura europea, Firenze ha attratto artisti, poeti, scrittori, uomini e donne di ogni parte del mondo che, nei decenni a cavallo fra Otto e Novecento, l’hanno eletta a loro residenza. Barbara Maria Affolter e Laura Rossi parleranno di fiorentini e forestieri nell’archivio della Misericordia; Alessandra Campagnano di Giovanni Verga nei caffè cittadini all’epoca di Firenze capitale; Enrico Colle del cosmopolitismo di Frederick Stibbert; Alessandra Schlatter della storia della sua famiglia, tra Svizzera e Italia; Carlotta Del Bianco di una nuova idea per raccogliere e tramandare la memoria: quella dei luoghi parlanti. In chiusura l’esibizione della pianista Mina Yasuda (22/09 ore 15.45, Auditorium al Duomo). La discussione riprenderà poi in una seconda giornata di lavori che vedrà avvicendarsi tra i relatori Silvestra Bietoletti, sull’internazionalità delle famiglie fiorentine e le residenze sui colli “di qua d’Arno”; Francesca Baldry sull’”Idea di Firenze” attraverso le Memorie di Harold Acton, Elisa Bizzotto su Vernon Lee, tra arte, attivismo e tradizione. Si continua con una conversazione con l’autrice Alessandra Jatta, che dialogherà con Claudio Di Benedetto sul suo romanzo “Foglie sparse” (Voland); il racconto delle donne venute da lontano che hanno trovato riposo nel Cimitero agli Allori di Grazia Gobbi Sica e Lucia Tonini, e un excursus su americani a Firenze firmato da Carlo Sisi (29/09 ore 15.45, Villa Il Palmerino). Associazioni coinvolte: Amici dei Musei di Palazzo Davanzati e Casa Martelli, Arciconfraternita della Misericordia di Firenze-Archivio Storico, Comitato Fiorentino per il Risorgimento, Amici del Museo Stibbert, Il Foyer-Amici della Lirica di Firenze, Associazione Dimore Storiche Italiane-Sezione Toscana, Amici degli Allori, Amici di Palazzo Pitti.


Celebrazioni


Mercoledì 21 settembre ricorre la Giornata Internazionale della Pace istituita dalle Nazioni Unite: per festeggiarla il Club per l’UNESCO di Firenze e Fondazione il Fiore organizzano un’intera giornata di celebrazioni che si aprirà, dopo l’introduzione di Paolo Orefice, con una prima parte legata alla memoria del centenario della nascita di Padre Balducci, esempio di una comunità volta a costruire la pace in piena guerra fredda, attraverso le parole di Maria Giuseppina Caramella, Andrea Cecconi e Alessandro Distante, in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, ARCITeatro Firenze e con la partecipazione della Fondazione Ernesto Balducci. La seconda parte verterà sulla prospettiva internazionale declinata a livello locale da parte del Club per l’UNESCO di Firenze, con la riflessione degli Studenti del Liceo Machiavelli che svolgono un percorso formativo con il Club e interventi di Micaela Frulli, Daniel Ruiz, Stefano Cosi, e il coordinamento di Vittorio Gasparrini (21/09 ore 10.00, Palazzo Medici Riccardi).


Dopofestival


Da non dimenticare gli eventi dopofestival: la visita guidata alla dimora storica e all’archivio dell’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, a cura dell’ Arciconfraternita (1/10 ore 15.30-17-.30); la tavola rotonda in vista del 25° Congresso Mondiale di Filosofia promossa da Società Filosofica Italiana Sezione fiorentina, che vedrà intervenire Corrado Claverini, Francesca Fidelibus, Wolfgang Kaltenbacher, Gaspare Polizzi e Riccardo Pozzo sul tema “I congressi mondiali di filosofia in Italia e la partecipazione dei filosofi fiorentini”, con il coordinamento del Presidente della SFI fiorentina Matteo Galletti. Conclusione con il concerto di Sodatsu String Ensemble, una serata dedicata agli archi, alla musica Celtica e a quella da film realizzata da Il Trillo Scuola di Musica e Arte (7 ottobre ore 16.00, Biblioteca delle Oblate); la presentazione del plastico della Battaglia di Campaldino di Ugo Barlozzetti per Associazione Fiorentina Battaglie in Scala (11 ottobre ore 16.30, Biblioteca delle Oblate); l’incontro “San Giovanni di Dio a Firenze: un ospedale da non dimenticare”, che punta ad approfondire questo tassello di storia cittadina, con un saluto di Sandro Rogari, Presidente Accademia La Colombaria, l’introduzione dello storico dell’arte Antonio Natali e l’intervento dell’architetto Esther Diana, storica delle strutture della sanità, a cura del Centro Turistico ACLI Firenze (12/10 ore 17.00, Accademia La Colombaria); la presentazione del libro “Memorie in Camicia Rossa - Nobili e popolani volontari garibaldini - Campagna del 1866 in Tirolo” (edizioni Arnaud) con Ugo Barlozzetti, Simona Di Marco, Marco Andrea Piermartini e Alfredo Meletti, per Amici del Museo Stibbert (13/10 ore 17.00, Museo Stibbert). Il Fuori festival si chiude con un brindisi sulle note di “Un pomeriggio all’Opera con Giuseppe Verdi”, con il Coro Città di Firenze diretto da Concetta Anastasi (19/10 ore 18.00, Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze).


Il Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine è reso possibile dai contributi dell'Estate Fiorentina e della Fondazione CR Firenze. Con il patrocinio della Regione Toscana e la sponsorizzazione tecnica di Unicoop Firenze.


Il Centro Associazioni Culturali Fiorentine APS è stato fondato nel 1996 su progetto degli Avvocati Torricelli e Speranza, con le finalità di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e culturali anche presso gli stranieri, contribuire alla formazione di un’opinione pubblica sempre più sensibile alle problematiche del patrimonio artistico, favorire l’interscambio e la conoscenza fra culture diverse. Obiettivo prioritario è la sinergia fra le Associazioni che operano in ambito culturale a Firenze. Le organizzazioni che il Centro riunisce sono esempio di una galassia che vede entità storiche e altre più recenti, espressioni tutte dell’attivismo culturale caratteristico della nostra città. Le circa 40 Associazioni aderenti operano in ambiti tematici diversi, dai beni culturali alla musica, dalla storia alla letteratura, e forniscono così un ampio panorama della vita intellettuale, artistica e musicale di Firenze e svolgono una funzione insostituibile quali serbatoi di memorie e di tradizioni da consegnare alle giovani generazioni. Molte le iniziative, dalle pubblicazioni alle conferenze, ai concerti pensati anche per gli stranieri, dai corsi per i soci al calendario on-line. Dal 2015, con l’intento di offrire una vetrina e di favorire la reciproca conoscenza e la collaborazione fra le associate, viene organizzata annualmente la Settimana delle Associazioni Culturali, che dal 2021 si è rinnovata in forma di Festival.


Ingresso gratuito per tutti gli appuntamenti


Info e prenotazioni

www.associazioniculturalifirenze.org

associazioniculturali.fi@gmail.com



Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 1 settembre 2022

Ricordo della Prof ssa Frabetti

 A seguito della scomparsa della Professoressa Annamaria Frabetti, avvenuta in luglio ma per volontà dell’estinta resa nota soltanto a esequie avvenute, il Rettore Michele Coppola ricorda la sua figura umana e intellettuale.





Risulta difficile descrivere chi era Annamaria Frabetti, da tutti conosciuta come la Professoressa Frabetti. Una donna gentile, dal carattere forte, operosa e volitiva ma sempre aggraziata sempre disponibile all' ascolto, rispecchiava in pieno la caratteristica degli Emiliani, persone abituate alla sostanza più che alla forma. Era l' ultima socia fondatrice rimasta in vita dell' Accademia Internazionale Medicea, aveva poco più di vent’anni quando si caricò di una responsabilità enorme: trattare temi di respiro internazionale affinché potessero essere condivisi senza guardare le differenze di religione, di etnie o di lingue che troppo spesso, invece, allontanano i popoli. La Professoressa Frabetti rappresentava alla perfezione il motto dell’Accademia: “aedificans”. Ha visto la nascita dell’Accademia e durante tutti gli anni é stata la garante dello statuto, e ha ideato e organizzato molteplici eventi, mostre, manifestazioni, condividendo anche l' amore e la vicinanza alla Folgore dell’attuale Rettore Michelel Coppola e del Dott. Tedesco, attivandosi per far nascere e consolidare questo legame sempre più sentito. Dal 2019 aveva ricoperto l'incarico di Presidente perché fortemente voluta da tutto il Consiglio e su decisione unanime e ha portato avanti l’incarico anche durante gli anni difficili della pandemia.

Aveva conosciuto e trattato  con  importanti personalità del mondo della cultura, da Umberto Veronesi a Giovanni Spadolini, da Carlo Rubbia a Vittorio Gassman, da Umberto Eco a Zichichi, da Nino Manfredi fino ad arrivare ai nostri giorni con Nespoli e Ruiz.

Questo il ricordo del Rettore Coppola: “Nei miei anni di vicepresidenza prima e di Rettorato poi non l' ho mai vista lamentarsi ne del carico di lavoro ne di tutti gli imprevisti che si verificavano all'ultimo momento. Lei come un Comandante di una nave era sempre al suo posto, con un suo sorriso ed un suo :'' vedrà andrà tutto bene '' riusciva a convincermi che ci fosse il sole  anche quando diluviava e noi non avevamo neanche l'ombrello. La cosa più bella che ho potuto vedere in lei è che trattava tutti dalle persone più umili a quelle più importanti nella stessa maniera, non faceva alcuna differenza, lei era speciale per la sua gentilezza e la sua bontà. Fra i tanti ricordi, ne ho uno indelebile: era il 2018 e durante il Consiglio Accademico che precedeva il Premio Lorenzo il Magnifico stavamo trattando vari punti tra cui anche l'imminente rientro di Paolo Nespoli dallo spazio che sarebbe stato poi nostro ospite, ed io quel giorno non sapendo dove lasciare  mio figlio di soli 3 anni,  lo portai al Consiglio Accademico e lo lasciai giocare sotto i tavoli con il suo dinosauro preferito e, ad un tratto, durante una domanda rivolta proprio a me circa Paolo Nespoli mio figlio aziono' per gioco il dinosauro che emise un fragoroso verso.. Beh… la Professoressa Frabetti iniziò a ridere e contagiò con la sua risata i Professori Napoli, Cappelli, Ariani, Cirrincione di cui temevo la reazione essendo io il membro  più giovane e loro i membri più anziani. Più ridevano loro e più mi sentivo in imbarazzo io, ma lei la cosa la fece scivolare così. Ecco, la Professoressa Frabetti era anche questo, una donna serissima ma al tempo stesso leggera che con la sua voce delicata al telefono lavorava  sempre  per il bene dell'Accademia. 

In qualità di Rettore e a nome di tutto il Consiglio Accademico mi unisco al dolore  della sua famiglia e di tutti i suoi cari”. 


Arrivederci Professoressa Frabetti

Arrivederci Presidente Frabetti

 

 Il suo Consiglio Accademico