domenica 23 dicembre 2018

UAM Pass, un biglietto lungo un anno ai Musei del Bargello



Dal 1 gennaio 2019, i Musei del Bargello amplieranno l’offerta e le modalità di visita con l’introduzione di nuove tipologie di bigliettazione. Oltre a mantenere le tariffe e i singoli biglietti in vigore per ciascun istituto (Bargello 8 euro, Cappelle Medicee 8 euro, Davanzati 6 euro), sarà possibile acquistare un biglietto cumulativo, al costo di 18 euro, valido 3 giorni dalla data di emissione e, soprattutto, la grande novità sarà la possibilità di acquistare lo UAM Pass – biglietto annuale per 50 euro. 
Questa tessera offrirà un numero di accessi illimitato a tutto il gruppo dei Musei del Bargello, garantirà la priorità di ingresso, la possibilità di visitare le mostre senza maggiorazione del biglietto, la partecipazione gratuita a visite guidate, conferenze, eventi, laboratori per famiglie e concerti durante l’apertura dei Musei. Lo UAM Pass potrà essere acquistato nelle biglietterie dei Musei del Bargello (Cappelle, Davanzati e Bargello stesso) oppure online, e consentirà inoltre di usufruire di un 15% di sconto nei bookshop dei Musei del Bargello.


Il Direttore dei Musei del Bargello, dottoressa Paola D’Agostino, spiega che «l’introduzione di UAM Pass – un biglietto lungo un anno, così l’abbiamo definito, è stata oggetto di attenta valutazione da parte del CdA e del Comitato Scientifico dei Musei del Bargello e, quindi, approvata dalla Direzione Generale Musei. La maggior parte delle card e delle politiche di bigliettazione introdotte negli ultimi anni sono indirizzate prevalentemente ai turisti in visita per pochi giorni a Firenze. UAM Pass va ad arricchire ulteriormente le proposte già in essere perché è dedicato in primo luogo a fidelizzare i residenti a Firenze e in Toscana, ma naturalmente è esteso a tutti, visitatori italiani e stranieri per incoraggiarli a tornare più volte, seguendo percorsi unici e itinerari di visita, attraverso il centro storico fiorentino per rivedere le collezioni dei Musei del Bargello, scoprirne aspetti inediti, e immergersi nei principali edifici monumentali della città. UAM Pass vuole anche incentivare una diversa modalità di visita e fruizione dei Musei del Bargello: l’atmosfera che caratterizza molti degli istituti afferenti ai Musei del Bargello è di accoglienza, intimità, possibilità di soffermarsi a guardare le opere, interagire con esse, in modi diversi e meno frettolosi. Con lo UAM-Pass i possessori potranno sentirsi componenti attivi di questi Musei per condividere e raccontare essi stessi la storia del Rinascimento e dell’eccellenza dell’arte fiorentina, italiana e del mondo».

Per raccontare la ricchezza delle collezioni, per tutelare la preziosità ed unicità dei monumenti che le accolgono, il 2019 sarà un anno ancora più ricco di novità, con nuovi allestimenti, inaugurazioni, eventi culturali, attività didattiche, e avvio di grandi lavori strutturali che la Direzione dei Musei dei del Bargello è lieta di anticipare al pubblico che vorrà visitare più volte questi splendidi cinque musei nel corso del prossimo anno.
Comunicazione, promozione, eventi e didattica: i Musei del Bargello al servizio degli amanti dell’arte
Il nuovo Pass si inserisce in più ampio e articolato piano di comunicazione e promozione il cui fine è favorire la miglior conoscenza di questo complesso museale la cui genesi organizzativa è relativamente recente. I Musei del Bargello comprendono ben cinque gioielli monumentali (Bargello, Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, Orsanmichele e Casa Martelli), ciascuno con una propria storia e identità ma tutti saldamente legati tra loro da una fitta trama di connessioni e rimandi storico-artistici. I cinque musei sono inoltre i luoghi privilegiati attraverso i quali scoprire, leggere e ammirare, attraverso le sue testimonianze scultoree, la storia dell’arte rinascimentale fiorentina nel suo nascere e divenire. 
Passaggi importanti di questo messaggio comunicativo sono stati, nel 2018, la presentazione della nuova denominazione, dell’identità visiva unitaria e il lancio di una campagna social sul nuovo profilo Instagram. Per il nuovo anno verranno realizzate delle nuove brochures dei musei che illustreranno ai nostri visitatori, in modo semplice ed elegante, gli ambienti e quei capolavori “da non perdere” che rendono questi musei famosi in tutto il mondo.
Una nuova segnaletica di orientamento per i visitatori e delle didascalie aggiornate verranno realizzate all’interno del Museo delle Cappelle Medicee sviluppando un modello informativo che verrà quindi esteso agli altri quattro musei.
I Musei del Bargello sono luoghi vivi all’interno dei quali turisti e fiorentini possono vivere una molteplicità di esperienze culturali come concerti, eventi, presentazioni, performance. Tra i più noti si possono ricordare i concerti dell’Estate al Bargello e i Giovedì a Casa Martelli. Per il 2019 questi musei vogliono tentare un salto di qualità: non limitarsi a ospitare tali iniziative ma diventare parte attiva della loro programmazione e organizzazione. Per tale ragione verrà nominata ad inizio 2019 una Commissione artistica, composta da personalità illustri del mondo della cultura, che avrà il compito di vagliare e selezionare le proposte culturali che saranno presentate all’interno di un bando pubblico.
Nel prossimo anno verrà poi sviluppato un programma didattico che mira a collocare i musei nella loro funzione primaria di educazione al patrimonio, realizzata anche secondo le più moderne forme di mediazione di conoscenza. Tra visite guidate e laboratori didattici si sta pazientemente costruendo una rete di potenziali visitatori futuri e, soprattutto, si sta conducendo una campagna di conoscenza e divulgazione del nostro patrimonio, in forme più tradizionali e in forme di comunicazione digitale. Particolare attenzione verrà riservata ai temi dell’inclusione e dell’accessibilità attraverso appositi laboratori multisensoriali destinati alle persone ipovedenti.
Durante le vacanze di Natale e tra gennaio e marzo sono previste una serie di visite didattiche alle collezioni dei Musei. In particolare saranno calendarizzate delle visite per famiglie dedicate alla scoperta della Firenze dei Medici e ai maestri di Leonardo da Vinci attraverso le collezioni del Bargello e di Orsanmichele e di Palazzo Davanzati.

Restauri, riallestimenti e grandi lavori strutturali: i Musei del Bargello al servizio del patrimonio 
Nei Musei del Bargello è in corso un ampio programma di rinnovamento che investe soprattutto una nuova e più moderna filosofia espositiva. In maniera graduale, e mantenendo l’obiettivo primario di garantire al pubblico la possibilità di accesso al maggior numero di sale possibile, molti ambienti sono stati ripensati e verranno riallestiti secondo più aggiornati criteri di allestimento, oltre a migliorare la sicurezza delle collezioni. Si avrà cura inoltre di ampliare e rendere più moderni ed efficaci gli apparati didattici e la segnaletica di orientamento visitatori al fine di migliorare la fruibilità degli edifici monumentali e delle collezioni, nonché renderle più accessibili ai giovani e alla nuove fasce di visitatori dei nostri Musei.
Al Museo Nazionale del Bargello a inizio anno avremo gli esiti della gara, in corso con Invitalia, per la fornitura di nuove vetrine dopodiché partiranno, tra giugno e settembre 2019 i riallestimenti della Sale degli Avori e della Sagrestia, realizzati su progetto di Guicciardini e Magni, che si prevede di concludere entro il nuovo anno. Riaperte al pubblico queste due importanti sezioni verranno riallestite la Sala del Medagliere e quella barocca, con l’esposizione anche nuove di sculture che finora erano tenute nei depositi dei Musei.


Nicoletta Curradi

venerdì 21 dicembre 2018

Home TexStyle a febbraio a Firenze

Torna in grande stile a Firenze la fiera sulle collezioni di biancheria per la casa, tessile per l’arredamento e nautica.Firenze Home TexStyle, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con Acropoli Srl di Bologna, si svolgerà dal 2 al 4 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso in contemporanea con la 12° edizione di Immagine Italia & Co., anteprima collezioni intimo – lingerie, promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Pistoia.  
La manifestazione va a colmare un tassello rimasto vuoto in questi ultimi anni (dal 2014) nel panorama fieristico italiano, cioè un evento interamente dedicato all’eccellenza del ‘pianeta’ tessile. Coinvolti tutti i settori del comparto: dalla biancheria alle tovaglie, tende, tappeti, editoria tessile, tessile per la nautica.


Una mostra che vuole ripartire alla grande per rispondere alle esigenze sia del mercato italiano che internazionale, ma a misura d’uomo, alla quale sarà infatti riservato il padiglione Cavaniglia.3.300 metriquadri di forte allure e suggestione con le mura perimetrali del monumento ‘mediceo’ cinquecentesco a vista su un lato dell’edificio.

Uno spazio di grande fascino e supertecnologico, a disposizione delle aziende espositrici che da sabato 2 a lunedì 4 febbraioprossimo presenteranno i mood del momento, i nuovi stili e le ultime tendenze associate ad accostamenti inediti ed originali per un pubblico di buyer, professionisti e operatori di settore sempre più esigenti e a caccia di nuove proposte e suggestioni creative.   

L’intento è quello di mostrare in tutta la sua vitalità ed ampiezza di espressioni il talento italiano e l’artigianalità delle aziende italiane di settore, della quale oggi più che mai abbiamo bisogno per rilanciare l’economia italiana. Con il made in Italyil prodotto italiano viene infatti percepito non solo come prodotto d’eccellenza e di qualità ma anche come simbolo di un insieme di valori tradizionali senza uguali nel resto del mondo.  Il confronto con l’estero è aperto attraverso l’invito rivolto ad aziende internazionali.

L’ambizione è quella di riportare a Firenze la fiera di riferimento su scala nazionale per il tessile declinato su tutti i settori. Ne è convinto Carlo Amadori amministratore unico di Acropoli, partner di Firenze Fiera nella progettazione e commercializzazione dell’evento, che afferma: “Dopo aver progettato ben 78 manifestazioni in Italia, da Abitare il Tempo e Tesori dal Tempo di Verona al Salone dell'arte del Restauro a Ferrara, fino ad AbitaMi, nel settembre 2011 in concomitanza con il Macef e sempre per Fiera Milano, aver collaborato ad HOMI -  ho compreso quanto mancasse una manifestazione di settore: l’importanza del tessuto in Italia ha fatto sì che mi rendessi conto che bisognava tornare a pensare ad un’unica manifestazione.  La presenza di Immagine Italia in questo panorama, da ormai 13 anni, ha fatto sì che, insieme a Firenze Fiera si tornasse a puntare su un’unica fiera del tessile, ampliando il tema intimo / underwear fino a ricomprendere i settori: Biancheria, Tovaglie, Tende, Reggitende, Tappeti, Editoria Tessile e Nautica”.
“Nasce così Firenze Home TexStyle– conclude Amadori - il nuovo grande evento sul tessile per la casa che mi auguro possa diventare il punto di riferimento per aziende, espositori e buyer per il mondo tessile.”

INFO:
Firenze - Fortezza da Basso – Padiglione Cavaniglia
Da sabato 2 a lunedì 4 febbraio 2019
 Orario di apertura : sabato 2 e domenica 3 febbraio: 9,00 – 18,00 – lunedì 4 febbraio: 9,00 – 15,00

Nicoletta Curradi 

giovedì 20 dicembre 2018

La Terrazza Marasco vive anche in inverno in chiave streetfood



Trippa, lampredotto e altre specialità tipiche fiorentine sbarcano in piazza Poggi
I piatti più rappresentativi della cucina di strada fiorentina in uno dei luoghi più iconici della città: al Kiosko di Easy Living sulla Terrazza Marasco (piazza Poggi) sbarca lo streetfood degli Eredi Nigro. Ogni giorno, domenica esclusa, dalle 11 alle 17 sarà possibile gustare trippa, lampredotto, lingua, hamburger, hot dog di chianina e altre specialità della tradizione fiorentina con vista sull’Arno e sulla città.
Chiusa la stagione estiva, che vede Easy Living protagonista da oltre 10 anni in San Niccolò, la Terrazza Marasco torna così a vivere anche d’inverno, grazie alla collaborazione con Lorenzo Nigro, titolare e volto di uno dei food truck più celebri d’Italia.
Sulla lavagna sarà sempre possibile scegliere tra diversi piatti del giorno come inzimino di lampredotto con carciofi, porri, bietole o fagioli con pomodoro, peposo, bollito, poppa o nervetti in insalata. Tra i best seller della ditta Eredi Nigro naturalmente il panino con il lampredotto “con il tuffo” (ovvero con il pane imbevuto nel brodo), anche in versione salsa verde al tartufo e piccante, seguita dalla vaschetta di trippa, l’hamburger e l’hot dog di chianina.
“Questa partnership – dichiarano i titolari di Easy Living ed Eredi Nigro – sancisce la collaborazione tra due realtà appartenenti a mondi differenti ma ugualmente radicate in città. Un segnale positivo per Firenze e un modo per valorizzare una zona che d’inverno entra in letargo, ma è comodamente raggiungibile anche in auto, restando fuori dalla Ztl”.
“Ci aspettiamo molti fiorentini in pausa pranzo – aggiungono i gestori dell’attività – anche perché in quest’area della città manca un prodotto del genere. Ma anche famiglie e stranieri”. Per questo ci saranno anche ricette più family oriented e proposte veg in grado di accontentare il gusto di un pubblico più ampio, con prezzi pop da 1 euro per il crostino fino ai 3,5 euro del panino e i 5 euro per l’hamburger.



Nicoletta Curradi 

mercoledì 12 dicembre 2018

Una nuova mostra a Casa Buonarroti: Vasimania


Nel 1726 usciva a Firenze il De Etruria Regali di Thomas Dempster con l’aggiunta delle Explicationes et conjecturae di Filippo Buonarroti, il quale aveva corredato l’intera opera di un ricco apparato grafico di reperti archeologici. Partendo da questa importante pubblicazione curata dal Buonarroti, la mostra Vasimania intende analizzare l’interesse per una classe di materiali che da questo momento entra sempre di più nel panorama antiquario e collezionistico: la ceramica. Il contributo dato dal Buonarroti, attraverso le immagini, allo studio dei vasi, allora considerati etruschi, ben presto darà origine all’importante dibattito sui luoghi di produzione di tali manufatti – risolto grazie all’intuizione di Luigi Lanzi all’inizio dell’Ottocento – e alla formazione di grandi collezioni di ceramica.
 La mostra è suddivisa in tre sezioni. La prima sezione, La forza dell’immagine, è dedicata alle pubblicazioni settecentesche che trattano di ceramica e che vedono la luce sulla scia delle Explicationes et conjecturae, fino ad arrivare alle opere monografiche, come quella monumentale di Pierre-François Hugues d’Hancarville (1766-1776) e quella di Wilhelm Tischbein (1791-1795) sulle collezioni di sir William Hamilton, o quella antologica di Giovanni Battista Passeri (1767-1775) sulle principali collezioni vascolari italiane dell’epoca. 
Nella seconda sezione si sviluppa il tema Un nuovo collezionismo. Il panorama collezionistico dell’epoca è univoco sia per quanto concerne le più ridotte ma selezionate collezioni, sia per le più copiose. A Firenze una considerazione particolare merita la collezione granducale che ha origine fino dal “bellissimo vaso di terra antiquissimo”, destinato a Lorenzo il Magnifico. L’importanza e la cura dedicata dai Medici al collezionismo di ceramica antica è testimoniato da una serie di manufatti, come i piani di tavolo in commesso di pietre dure eseguiti dalla Manifattura granducale. La terza sezione, Il Vaso Medici, è dedicata al vaso marmoreo che Filippo Buonarroti, come testimoniano disegni conservati tra le sue carte, ebbe modo di ammirare a Roma a Villa Medici prima che venisse portato a Firenze, il che sarebbe avvenuto solo nel 1770. Restaurato nel 1779 da Francesco Carradori, il vaso fu esposto nella Galleria degli Uffizi, nella Sala dei Niobidi, dove costituì una delle attrazioni maggiori per visitatori e artisti.


Firenze, Casa Buonarroti, 12 dicembre 2018 - 28 febbraio 2019

Nicoletta Curradi 

lunedì 10 dicembre 2018


Dal 14 dicembre 2018 al 5 maggio 2019 a Palazzo Monferrato
Via San Lorenzo 21 - Alessandria

Vernissage di venerdì 14 dicembre 2018  ORE 18 Ingresso APERTO A TUTTI

#AlessandriaScolpita |1450-1535 Sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento


Stiamo entrando nella settimana clou dell’inaugurazione di una mostra enorme: Alessandria Scolpita porta a Palazzo Monferrato una cinquantina di opere per un totale di 70 pezzi quasi tutti restaurati di recente, provenienti da 37 prestatori fra privati e musei (da Roma, Milano, Torino, Genova, Savona e Chiusi della Verna), con il coinvolgimento di Confraternite e Chiese di varie località piemontesi delle province di Torino, Asti, Cuneo oltre naturalmente ad Alessandria, la più rappresentata. 
La mostra vuole ricostruire l’identità culturale originale del territorio dell’attuale provincia di Alessandria fra Gotico e Rinascimento. 
Avrà una durata importante (fino al 5 maggio) e ha raccolto molti consensi e patrocini da istituzioni e privati. Insomma, un lavoro enorme che merita di essere raccontato.

Si tratta anche di un nuovo modo di proporre una città che vuole recuperare un ruolo artistico e culturale. Anche per turismo.

La mostra di Palazzo Monferrato infatti ha un collegamento esterno dall’esposizione, con sette punti di interesse artistico nella città.

Sette sono le sedi in cui sono presenti opere di scultura e di pittura - legate al filo della narrazione espositiva di Palazzo per fare conoscere la città anche proprio attraverso l’arte e la sua cultura. Questi punti esterni al Palazzo, sono uniti da un fil rouge di storia dell’arte.
Per questo itinerario culturale e affascinante, che può essere libero o guidato, sono previsti materiali di supporto per chi volesse da dicembre a maggio, scoprire liberamente il prosieguo della mostra in città, oppure optare per visite guidate e organizzate (una al mese), itinerari artistici da godere “a piedi” che fanno conoscere il valore  culturale e slow di questa bella città piemontese
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Nicoletta Curradi

venerdì 7 dicembre 2018

"Firenze su misura", la nuova guida dell'alto artigianato fiorentino


Una prestigiosa iniziativa è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno della Fondazione CR Firenze con la creazione di  ‘Firenze su misura’, la guida dedicata all’alto artigianato fiorentino.

Una nuova edizione rinnovata nel design e nei contenuti in cui storie, volti e immagini raccontano l’eccellenza dei mestieri d’arte a Firenze. attraverso sei categorie - home décor, gioielleria, pelle, accessori, sartoria e profumi – una selezione dell’artigianato fiorentino e con esso il passato, il presente e il futuro della città stessa. Un viaggio suggestivo tra tradizione, manualità e creatività, attraverso botteghe ultracentenarie, ma anche laboratori di recente costituzione e artigiani che di queste arti si sono innamorati e che sono ritratti nella nuova edizione di ‘Firenze su misura’. La guida dedicata all’alto artigianato fiorentino rinnovata nel design e nei contenuti è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno di Fondazione CR Firenze, e con il patrocinio del Comune di Firenze. Attraverso storie e immagini ‘Firenze su misura’ apre le porte di quelli che sono dei veri e propri templi del saper fare agli amanti del bello, mostrandone, oltre ai volti, le creazioni più iconiche selezionate appositamente per questa pubblicazione. Sono 280 pagine in doppia lingua (inglese-italiano), ricche di colore, con più di 350 foto inedite scattate da Dario Garofalo. La guida è presente nelle migliori librerie della Toscana, di Milano e Roma, e distribuita nelle più importanti strutture alberghiere di Firenze.



Il volume è stato presentato  il 6 dicembre scorso al Museo  Nazionale del Bargello, da sempre luogo di grande ispirazione per l’artigianato, grazie ai capolavori e alle collezioni qui custodite. Al progetto Firenze su misura sono legati 7 video, realizzati appositamente e dedicati alle sei categorie della guida, che attraverso ritmo, colore e scene di lavorazione, mostrano sia la grande manualità e sapienza di questi artigiani che la loro creatività e contemporaneità.
La guida è stata realizzata anche grazie al contributo di The Mall Luxury Outlets, da sempre impegnato a valorizzare qualità, bellezza, eleganza e il legame con il territorio.
A partire da fine agosto, per due mesi, The Mall Firenze sarà il luogo di un ciclo di appuntamenti che vedranno come protagonisti alcuni dei maestri artigiani in collaborazione con OMA e Gruppo Editoriale.


"La Fondazione è lieta di aver sostenuto questa guida perché rappresenta una vetrina importante delle eccellenze fiorentine - ha affermato Giovanni Fossi, consigliere di Fondazione CR Firenze e vicepresidente OMA - Da anni, con OMA siamo impegnati per dare visibilità e offrire un aiuto alle botteghe artigiane, che vantano un incredibile know how e meritano di essere conosciute e valorizzate".  


“Le nostre aziende ne hanno fatta di strada - racconta Maria Pilar Lebole, responsabile Associazione OMA per Fondazione CR Firenze- Hanno dimostrato di segnare un modello vivo e produttivo e una continua proposta stilistica e formale. Alcuni dei maestri artigiani qui raccontati, sono approdati, con le loro opere d’autore, nei più importanti parterre europei e internazionali e hanno portato lo stile fiorentino all’attenzione dei più quotati critici e esperti di mestieri d’arte.”

“Nell’anno della candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l’artigianato - aggiunge Cecilia Del Re, assessora Sviluppo economico e turismo città di Firenze, che ha dato il suo patrocino all’iniziativa - ci fa molto piacere presentare questa guida: uno strumento utilissimo non solo per i cittadini, ma anche per tutti coloro che vengono a visitare la nostra città e possono trovare nelle botteghe fiorentine luoghi di storia e saper fare. Un saper fare che si tramanda di generazione in generazione e che proprio qui trova linfa e un ambiente da sempre creativo.”
“I Musei del Bargello (nella nuova articolazione che comprende oltre allo stesso Bargello, capofila, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Cappelle Medicee) - spiega Paola d’Agostino, direttrice dei Musei del Bargello - raccontano attraverso le proprie collezioni, edifici e vicende storiche, lo strettissimo nesso tra sofisticata invenzione artistica ed esperta technè artigiana della città gigliata. Siamo lieti, quindi, di ospitare la presentazione di Firenze su misura proprio al Bargello che, con le sue collezioni enciclopediche di sculture e arti decorative, rende visibile l’eccellenza delle manifatture fiorentine del passato che trova ancora oggi eco nelle botteghe presentate in questa guida”.

Nicoletta Curradi

mercoledì 5 dicembre 2018

Dal 6 dicembre l'Antologia scelta 2019 della Tornabuoni Arte


TORNABUONI ARTE
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ANTOLOGIA SCELTA 2019
Firenze, Lungarno Benvenuto Cellini 3
Inaugurazione sede Firenze
giovedì 6 dicembre 2018, ore 18.00

Tornabuoni Arte propone anche quest’anno il consueto appuntamento con la mostra antologica della sua collezione, come sempre con una doppia inaugurazione nelle sue sedi di Firenze e di Milano. Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2019, aprirà giovedì 6 dicembre alle ore 18.00 nella galleria fiorentina in lungarno Benvenuto Cellini 3 e giovedì 13 dicembre, alle ore 17.30, presso la sede milanese di via Fatebenefratelli, 36.
Questa preziosa antologica, documenta il complesso lavoro di ricerca e di studio che Tornabuoni Arte persegue con passione da sempre, attraverso il significativo circuito espositivo e culturale che ha attivato sia in Italia che all’estero, coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, con una programmazione internazionale, realizzata grazie al rapporto consolidato con critici d’arte, curatori e collezionisti. La raccolta di opere moderne e contemporanee, esposta in parte nelle due sedi italiane, è uno strumento importante dedicato a un pubblico attento ed esigente allo stesso tempo, ma anche ai numerosi addetti ai lavori.
L’Antologia 2019 propone opere dagli anni Venti del Novecento ad oggi e si sviluppa in ordine alfabetico. L’arte sia italiana che internazionale è ben rappresentata da oltre un centinaio di artisti e dai capolavori da loro prodotti. La copertina del volume è un omaggio ad Alberto Savinio, Le prisonniers, dipinto nel 1931, legato al ciclo dei Giocattoli, al tema dell’infanzia, ricorrente e fondamentale nelle sue opere.
Partendo dalla A, apriamo con due donne, la prima è Marina Abramović, madre della performance contemporanea, di cui troviamo una foto del 2005, Banging the skull, tratta dalla serie Balkan Erotic Epic. La seconda è una grande interprete dell’astrattismo in Italia, a partire dalla fine degli anni Quaranta, Carla Accardi, con uno dei suoi sicofoil, Oro arancio, del 1967, che tanto hanno contribuito a renderla celebre. Seguono Adami, Afro, Agnetti, Arcangeli e Giacomo Balla con la grande tela Ballalucecolormare, del 1924, e Fiori + Spazio; Motivo decorativo floreale, del ’25, dove si accentuano alcuni dei temi della sua sperimentazione ovvero “la linea della velocità”, la scomposizione spaziale, la compenetrazione di forze e di forme.
Di Alighiero Boetti ci sono ben cinque opere: due carte intelate del 1980 e del 1990, due ricami su tessuto, un Tutto del 198 e un ricamo, Talvolta sole talvolta luna, la persona e il personaggio…  , inoltre un ricercatissimo Lavoro postale (Permutazione), sempre dell’89, formato da 20 buste affrancate e timbrate accompagnate da 20 fogli con calligrammi. Ricordiamo che Tornabuoni Arte ha collaborato nel 2017, alla realizzazione della mostra Alighiero Boetti: Minimum/Maximum, a cura di Luca Massimo Barbero, presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia, a testimonianza della continua attenzione verso la ricerca e l’offerta culturale, così come ha promosso la pubblicazione del volume Burri-Plastiche, a cura di Bruno Corà, presentato ad Art Basel nel 2018. Qui, nell’antologia scelta, Alberto Burri è presente quattro opere, tra cui Catrame, 1950, e Muffa, 1951, che rappresentano “l’ebrezza materica” dell’artista di Città di Castello.
Insieme a Burri, Tornabuoni Arte, ci mostra un gruppo di artisti come Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi che hanno condiviso l’esperienza della XXXIII Biennale di Venezia del 1966. Quattro bellissimi Concetti spaziali, dal 1957 al 1959, e Attesa, essenziale taglio su tela bianca del 1964, per Fontana. Una rara superficie blu, 1963, per Enrico Castellani. Per Bonalumi, due tele estroflesse, Blu, 1972, e Grigio, 1981. Di Scheggi, a cui la galleria ha riservato una considerazione particolare negli ultimi anni, ci saranno invece, tre opere: Intersuperficie curva bianca e Intersuperficie curva dall’azzurro, rispettivamente del 1964 e del 1966, insieme a Zone riflesse, 1964.
Anche a Piero Dorazio, Tornabuoni Arte ha dedicato una bellissima pubblicazione e una mostra con 10 suoi capolavori, in corso presso la sede di Milano fino al 10 dicembre, e che ha, in questo volume, ben sei dipinti.
L’antologia tiene conto anche dei Movimenti e Gruppi che hanno determinato il panorama artistico dal secondo Novecento come il Nouveau Rèalisme, teorizzato da Pierre Restany nei primi anni Sessanta con opere di Arman, Christo, Mimmo Rotella. Come anche la Scuola di Piazza del Popolo a Roma che ha qui alcuni dei lavori più significativi di Tano Festa, Mambor, Pino Pascali. L’Arte Povera, oltre al già citato Boetti, è rappresentata da Pierpaolo Calzolari, Ceroli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Pistoletto e Giuseppe Penone con un’opera del 2000, Respirare l’ombra. Non mancano anche alcuni dei capolavori della Transavanguardia, da Nicola De Maria a Sandro Chia e Mimmo Paladino.
Questa incredibile raccolta, selezionata per il 2019, si chiude con uno sguardo sulle ricerche più contemporanee di artisti quali Gilbert & George, Anish Kapoor, Günther Ueker, Antonie Tàpies e Andy Warhol con il ritratto di Karen Lerner del 1972.
Info: Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze

orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì (9.00-13.00/15.30-19.30); sabato (11.00-19.00); ingresso libero
Tel. 055/6812697 – Fax 055/6812020 – e.mail: info@tornabuoniarte.it - www.tornabuoniarte.it
Nicoletta Curradi 













martedì 4 dicembre 2018

A Santa Maria della Scala l'evento conclusivo dedicato dalla Toscana all'anno del cibo italiano





Nell'evento conclusivo dell'anno del cibo italiano la Toscana ha scelto di trattare di arte, paesaggio, cultura e  naturalmente di cibo.   ‘Toscana, l’arte del gusto, il gusto dell’arte, turismo, cultura, enogastronomia e territorio’ è il titolo dell'iniziativa che si è svolta il 3 dicembre con grande affluenza di pubblico presso il complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena. L’organizzazione era a cura di Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, in collaborazione con gli assessorati regionali al turismo e al commercio e all’agricoltura, del Comune di Siena e di Santa Maria della Scala. A Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze nei giorni scorsi  l’assessore regionale a turismo e commercio Stefano Ciuoffo ha presentato in anteprima l’iniziativa. A Siena si è voluto puntare i riflettori sul contagio secolare tra arte ed enogastronomia, con l’evento clou, la prestigiosaLectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio. La giornata è stata pensata e ideata insieme a Vetrina Toscana da vari ormai impegnata, grazie ad un circuito strutturato creato insieme ad Unioncamere, a far conoscere ed apprezzare una delle leve più importanti per la promozione turistica del territorio”.L’evento clou dell’anno del cibo è stato dedicato alle sinergie fra cibo, arte, cultura e turismo e ha avuto come momento centrale la Lectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio, dal titolo ‘L’Arte del gusto e del vivere in Toscana’, che si è tenuto all’interno di un luogo d’arte d’eccezione, Il Pellegrinaio, che contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, con scene di vita quotidiana che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici. Gli chef di Vetrina Toscana hanno presentato alcune esperienze che ben rappresentano il circolo virtuoso che si può instaurare tra arte, cultura, territorio ed enogastronomia. Poi si è parlato  della dimensione territoriale della cultura con ‘Il Giardino di Daniel Spoerri e il ristorante Non solo Eat Art’ con Roberto Rossi, proprietario del ristorante ‘Silene’ e gestore dei servizi all’interno del parco; dell’ integrazione e reciproca valorizzazione tra musei e ristoranti con ‘Il Museo e il Giardino di Villa Bardini e La Leggenda dei Frati’ con Filippo Saporito. Infine, Christian Borchi, dell’Antica Porta di Levante di Vicchio, ha trattato della cultura e dei prodotti tipici nei borghi con ‘L’influenza del territorio sulla cucina nella terra dei Medici’.Oltre all’arte spazio anche ad alcuni numeri sul turismo enogastronomico: la professoressa Roberta Garibaldi, dell’Università degli Studi di Bergamo, illustrerà tendenze nazionali e internazionali. Per fare il punto sull’Anno del Cibo Italiano in Toscana interverranno Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita e gli assessori regionali Stefano Ciuoffo e Marco Remaschi.Il pomeriggio è stato dedicato alla comunicazione enogastronomica con due appuntamenti: ‘Dallo story telling al menu: l’arte di sapersi raccontare’ e ‘Buone pratiche del Bel Paese a confronto’, dove Sicilia, Piemonte e Toscana hanno dialogato sui temi del turismo e dell’enogastronomia.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 3 dicembre 2018

Il River to River diventa maggiorenne: dal 6 all'11 dicembre la 18/a edizione


Dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze e in vari spazi della città. Tra i temi, i sentimenti al giorno d’oggi tra tabù sociali ed emancipazione femminile, l’aspirazione al successo dei giovani fino alla battaglia per l’istruzione elementare
Il River to River Florence Indian Film Festival diventa maggiorenne: al via la 18/ma edizione
35 gli eventi in programma per festeggiare i diciotto anni del festival, tra proiezioni, mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off

Un’edizione in cui attualità e cultura pop si incontrano, raccontando l’India contemporanea
Ha detto Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze, durante la conferenza stampa: “L’india non è più così esotica e lontana, anzi ogni anno ritorna a deliziarci a dicembre con un cinema di altissimo livello e suggestioni che fanno riflettere e che toccano temi cari a tutti”


Diventa maggiorenne il River to River Florence Indian Film Festival, unico festival in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana. Protagonista di questa 18/ma edizione sarà l’India contemporanea, con i suoi desideri, le battaglie sociali, gli usi e i costumi, raccontati in 35 pellicole in prima italiana ed europea. Le proiezioni si terranno dal 6 all’11 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) e in vari spazi della città, alla presenza di registi e ospiti.
Fra le tematiche: dalle storie d’amore senza tempo, che sfidano i tabù e la differenza di estrazione sociale, nella prima italiana di “Sir” della regista Rohena Gera (in sala dalla primavera 2019) all’emancipazione femminile in “Chitra (Nude)” di Ravi Jadhav bandito da vari festival internazionali che mette il mondo del nudo al centro del film; dalle aspirazioni canore e i sogni di successo in “Fanney Khan”, satira sul mondo dello spettacolo di Atul Manjrekar con le star Anil Kapoor e Aishwarya Ray Bachchan; alla love story in salsa Bollywood “Manmarziyaan” (Husband Material) di Anurag Kashyap e i conflitti e le differenze tra musulmani e hindu in “Mulk” di Anubhav Sinha alla presenza dell’attrice Taapsee Pannu (protagonista anche del film di chiusura Manmarziyaan), dall’esilarante pellicola on the road “Karwaan” di Akarsh Khurana, commedia degli equivoci con la star internazionale Irrfan Khan, passando dal tema dell’istruzione elementare raccontato in “T for Taj Mahal” lavoro di Kireet Khurana, ospite del festival, fino a quello de lavoro con “The Lift Boy” di Jonathan Augustin, tratto da un’incredibile storia vera.
In programma anche eventi collaterali tra cui mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off, tutti sotto la direzione di Selvaggia Velo, affiancata per la prima volta nella selezione dei film dal consulente alla programmazione Massimo Benvegnù. Un’edizione in cui attualità e cultura pop si incontrano, raccontando l’India di oggi, attraverso pellicole anticonvenzionali, che sfidano i pregiudizi sociali, e commedie romantiche.
Afferma Cristina Giachi, vicesindaca del Comune di Firenze: “Un festival che era maturo da tempo, per la sua offerta, la qualità e la cura delle proiezioni. Quest’anno, tra le novità, le food-box che accompagnano le proiezioni con la possibilità di mangiare le specialità di cui si parla. Quest’anno il festival dedica ampio spazio alla tematica dell’amore oltre che alle donne. I temi toccati non sono mai scontati, ma al cento di un caleidoscopio sociale che l’India rappresenta per noi. L’india, dunque, non è più così esotica e lontana, anzi ogni anno ritorna a deliziarci a dicembre con un cinema di altissimo livello e suggestioni che fanno riflettere e che toccano temi cari a tutti. Ogni anno vengo volentieri al River to River come spettatrice e appassionata dell’India!”
Per il primo anno, il festival ha un nuovo sostenitore: la Bagri Foundation, una fondazione di tipo familiare creata nel 1990 con sede in Regno Unito, gestita da tre generazioni tutte accomunate dallo stesso spirito di curiosità. Tramite un ampio e vario programma artistico e formativo, la Fondazione offre agli artisti e agli studiosi di tutta l’Asia una maggiore visibilità sulla scena globale. La Bagri Foundation crede nel potere della collaborazione e mira a contribuire al dibattito globale, promuovendo il dialogo artistico tra le varie culture e discipline, a dare un generoso supporto alle nuove opere artistiche di talenti straordinari, condividere conoscenze e competenze derivate, riguardanti o ispirate alle culture di tutta l’Asia e sostenere interpretazioni artistiche innovative e nuove idee che coinvolgono creativamente tradizione e contemporaneità (https://www.bagrifoundation.org/). La Bagri Foundation è lieta di essere il major sponsor della diciottesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival. La Trustee Alka Bagri ha dichiarato: “Crediamo nella visione del festival, che è quella di realizzare uno spazio dedicato che permetta al pubblico di assimilare, farsi coinvolgere e riflettere sul mondo del cinema indiano, offrendo una piattaforma vitale per espandere la portata di questi film verso pubblici internazionali e ampliare la conoscenza della cultura cinematografica indiana”.
Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema.
Il festival si avvale del sostegno del major sponsor Bagri Foundation e degli sponsor Salvatore Ferragamo e Instyle; dei partner tecnici Hotel Roma, Pensione Canada, Air India, Fondazione Studio Marangoni, Marchesi Frescobaldi, Amblè, Cescot Firenze, Buh!, Pocket Films , Indian Association of North Italy; infine, dei media partner MYmovies.it, Firenze Spettacolo, The Florentine, Rdf e Novaradio.
Il programma del festival si divide tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima visione italiana, spesso alla presenza di ospiti internazionali tra registi e attori. Di ogni categoria il pubblico decreterà il vincitore, a cui sarà assegnato il “River to River Audience Award”.


Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

Materia e creatività, una mostra all'Accademia delle Arti del Disegno

Dal 5 al 29 dicembre 2018, l’Accademia delle Arti del Disegno, con il proposito di favorire il dialogo e la riflessione sulla Scultura e la varietà delle sue espressioni artistiche, dedica una mostra a diciannove scultori dell’Accademia: Simone Azzurrini, Pier Giorgio Balocchi, Beatrice Barni, Franco Berretti, Luca Calò, Giuseppe Calonaci, Roberto Ceccherini, Mario Daniele, Antonio Di Tommaso, Piero Gensini, Marcello Guasti, Giancarlo Marini, Valentino Moradei Gabrielli, Niccolò Niccolai, Gabriele Perugini, Guido Pinzani, Silvano Porcinai, Vincenzo Vigoroso, Antonio Violano.


Personalità affermate la cui attività attraversa un arco temporale di quasi cinquant’anni nel corso dei quali si sono avvicendati movimenti, tendenze stilistiche, materiali e tecniche di esecuzione. Diciannove sculture realizzate in marmo, bronzo, ferro, legno, terracotta, smalto, grès, plexglass, policarbonato, pietra sintetica, gesso patinato e sfere di quarzo delineano il percorso della collettiva “Materia e Creatività”, a cura del Prof. Antonio Di Tommaso, Presidente della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno, allestita nella Sala delle Esposizioni, in Via Ricasoli n.68 (angolo Piazza San Marco), a Firenze, e visitabile con ingresso gratuito.

Gli scultori hanno indagato le tradizioni del mondo occidentale e orientale e dalle loro opere emerge una panoramica varia e articolata delle espressioni, degli stili, dell’uso dei materiali e delle tecniche operative rispondenti al percorso formativo di ciascuno, al personale mondo interiore e alle finalità che ognuno attribuisce all’arte. Sono così delineate anche le correnti artistiche alle quali, pur con l’originale contributo di ogni artista, tali opere possono essere ricondotte. I più maturi si sono forgiati nella Firenze fervida d’arte del Ventennio e del dopoguerra e partiti in tanti, se non tutti, da una formazione che dava ampio spazio al figurativo, ognuno di loro ha compiuto un personale percorso, puntualmente discostandosi dalla formazione acquisita e inoltrandosi spesso nei terreni della sperimentazione.
Molti si sono lasciati alle spalle la lunga tradizione del figurativo e hanno intrapreso percorsi inediti, guardando alle tendenze nazionali e internazionali, ampliando la gamma dei materiali utilizzati e volgendo l’attenzione verso l’informale e l’astratto, superando i pregressi modelli espressivi oppure consolidandoli, ricorrendo o meno al simbolismo, alla metafora linguistica, rappresentando la natura, la figura umana, oppure l’ambiente.

Fin dal Medioevo a Firenze e in Toscana, l’importanza attribuita alla Scultura l’ha resa elemento dominante nelle grandi cattedrali, esaltata da artisti straordinari come Donatello nel Quattrocento e Michelangelo nel Cinquecento, oltre che da una schiera di maestri eccellenti come Bandinelli, Ammannati, Cellini e Giambologna; questo ha determinato che Firenze divenisse, fino al XVII secolo, la capitale europea della Scultura. Nei secoli successivi aumentò l’interesse per la Pittura, al punto tale da mettere un po’ in ombra la Scultura, meno facilmente accessibile, trasportabile e comprensibile, oltre che, quasi sempre, più costosa. Anche per questa ragione la mostra organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno permette al pubblico e agli esperti di cogliere il valore di un’espressione creativa certamente complessa, continuamente chiamata a confrontarsi con i materiali antichi e moderni, a misurarsi con gli spazi aperti, in contesti urbani o in ambienti naturali modellati dall’arte dei giardini e del paesaggio.

Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, sottolinea che “gli scultori toscani hanno voluto proseguire le loro diverse rotte accogliendo e interpretando le novità, senza perdere di vista le eccellenze offerte dal territorio, come la tradizione apuana del marmo e la diffusa presenza di fonderie d’arte tra Firenze e la costa. Firenze stessa, con le città e i centri della Toscana, non può non aver contribuito alla loro formazione anche inconscia, grazie alla presenza nei diversi siti di una statuaria d’eccellenza, che allinea capolavori nelle chiese e nei musei, così come sulle pubbliche piazze e vie e negli spazi ameni dei giardini”.

L’iniziativa espositiva trae ispirazione anche dalla consapevolezza della responsabilità della Scultura nella società attuale e nella storia, anche alla luce della lunga tradizione che vede la Scultura come portatrice di densi significati simbolici, civili, etici ed estetici, ed è a questo proposito che Antonio Di Tommaso, Presidente della Classe di Scultura e curatore della mostra, afferma: “la scultura non è solo “idea”, è anche concretezza, richiama ad un’analisi del “fare”, propone l’uso di molte tecniche possibili e di svariati materiali. Il confronto fra artisti di varie tendenze e opinioni è il “nutrimento” essenziale della Scultura e dell’Arte tutta, affinché dall’analisi e dalla riflessione scaturisca un pensiero sia estetico che etico”. Un linguaggio e un dialogo, quindi, “utile per stimolare e alimentare un impegno civile, capace di raggiungere in particolare i giovani; un impegno che susciti in loro nuovi percorsi e nuove idee le quali, oltre a comunicare un messaggio estetico, siano anche lette come impegno civile e morale”.

A corredo della mostra è stato realizzato un catalogo edito da Polistampa con i testi di Cristina Acidini, Antonio Di Tommaso e Antonio Frintino.


La mostra sarà visitabile dal 5 al 29 dicembre 2018 con i seguenti orari: 
Da martedì a sabato: ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00
Domenica: ore 10.00-13.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero

 Nicoletta Curradi 

venerdì 30 novembre 2018

Il GP Duomo e il Campionato delle Amazzoni al Visarno il 2 dicembre


Domenica 2 Dicembre 2018, presso l'ippodromo Visarno a Firenze si potrà assistere alla 72 ^ edizione del GP Duomo, Gruppo 1 sui 1600 metri, munito di euro 154.000. Probabilmente questa è la miglior versione degli ultimi anni, grazie ad un campo che comprende alcuni fra i migliori trottatori in attività in Italia, come il 5 anni Uragano Trebì, pupillo di Holger Ehlert vincitore del Città di Montecatini e del Nazioni 2018, la nove anni dei Gocciadoro Peace of Mind, campionessa uscente del Duomo 2017, vincitrice del Palio a Montegiorgio ed Urlo dei Venti,orfano di Enrico Bellei, inattivo nel periodo, ma sempre una delle migliori risorse giovanili del nostro Trotto.In partenza Arazi Boko vorrà far valere la sua arma migliore, il lancio supersonico, prenotando un possibile posto sul podio, sempre che riesca a resistere al sicuro assalto dell'arrembante Urlo dei Venti.In questo caso in arrivo entrerebbero in gioco Uragano Trebì e nondimeno la sprinter Peace of Mind. Questa è soltanto un'ipotesi, quel che conta è che per vincere e piazzarsi occorrerà trottare sul piede dell'1.11, regalando al raffinato palato del pubblico fiorentino un degno spettacolo.In ogni modo il nostro pronostico reso complicato da un equilibrio di valori che rende incerto ed avvincente il GP Duomo, indica Uragano Trebì su Peace of Mind, mentre per la terza piazza se la vedranno Arazi Boko ed Urlo dei Venti .Il record della corsa appartiene alla giumenta dei Gocciadoro, che nel 2017 vinse la 71^ edizione sfrecciando in 1.11.4 sulla veloce pista di Firenze , demolendo il precedente limite di Pacha dei Greppi. La stagione autunnale impedisce le velocità strabilianti che hanno caratterizzato la storia del Duomo e una riflessione sulla possibilità di ricollocare in primavera questa importante competizione si rende sempre piu' urgente.
A fianco della classica gigliata si disputerà il 46° Campionato Europeo per Amazzoni del Trotto, che si articolerà su tre prove da duemila metri con la presenza di 13 Lady provenienti da ogni parte del Vecchio Continente, Francia esclusa. La nostra fuoriclasse Elena Villani Orlando punterà al successo dopo aver ottenuto per due volte il titolo di ViceCampionessa Europea. In sintesi a firenze Trotto domenica lo spettacolo non mancherà a partire dalle ore 13. 15. Dalle 14 ci saranno i laboratori per bambini, il temporary bar Campari e dj set dalle 15.30. Biglietto a 2 euro solo per i signori.

Nicoletta Curradi 

giovedì 29 novembre 2018

Una nuova mostra a Etra Studio Tommasi


LA ROSA E IL TEMPO
opere di Claudio Sacchi
30 novembre 2018 – 6 gennaio 2019




Etra studio TOMMASI
Firenze

Inaugurazione venerdì 30 novembre, ore 18
Dal 30 novembre 2018 al 6 gennaio 2019, Etra Studio Tommasi, a Firenze, ospiterà La rosa e il tempo, una mostra di lavori per lo più inediti di Claudio Sacchi.
Nel laboratorio dove Benvenuto Cellini scolpì il Perseo per la Loggia dei Lanzi, in via della Pergola, Claudio Sacchi vuole rendere omaggio, con queste opere, a un luogo che ha frequentato assiduamente in gioventù grazie all’amicizia con Marcello Tommasi che, acquistandolo all’inizio degli anni Settanta, lo rese protagonista di una nuova stagione artistica.
Oltre 30 dipinti, alcuni più lontani nel tempo insieme ad alcuni ritratti di famiglia, offrono un excursus nella pittura dell’artista offrendoci la possibilità di comprendere il contributo che le sue pennellate danno all’arte di oggi.
Nato dalla lezione di Pietro Annigoni e approdato a quella che fa capo a Mario Donizetti, Sacchi, pur avendo tratto dal primo l’intelligenza della forma e dal secondo l’aggressività, esito di un lungo percorso di maturazione da parte del maestro bergamasco, è rimasto indipendente dall’uno e dall’altro: proprio l’avere metabolizzato ciò in cui si esprime l’aspetto significativo dell’arte italiana moderna incarnato dai suoi maestri, vale a dire tecnica e tradizione, da intendere rispettivamente come intenzione esecutiva e mentalità, gli ha permesso di affermare una sua autonoma e robusta personalità, rendendolo artista originale, colto e innovativo, con un altissima qualità pittorica.
La viva memoria culturale e figurativa dei modelli passati, che permea l’opera di Sacchi, non impedisce però a quest’ultimo di lasciarvi i segni della sua epoca, il suo stile sembra smentire la teoria secondo cui nella storia dell’arte tutto sarebbe già stato fatto, dimostrando che nel campo della figurazione si può essere vivi senza indulgere in alcuna forma di stanca rievocazione o di ostentata citazione. Infatti, proprio attraverso la conservazione dell’esperienza classica, Sacchi ribadisce la piena legittimità di un modo di fare arte, quello legato alla tradizione (tra l’altro prepara i colori da sé), che la critica contemporanea per molto tempo ha voluto rimuovere dalle nostre coscienze. Nella tradizione individua e adotta un linguaggio universalmente accessibile a tutti, senza rinunciare al mestiere, uno dei postulati su cui poggia l’adesione di Sacchi alla tradizione, insieme alla mimesis. Ha il coraggio essere sofisticato e popolare, allo stesso tempo, conciliando due termini che nell’arte contemporanea risultano troppo spesso antitetici. È un potente ritrattista e un acutissimo descrittore di un reale al limite tra il verosimile e l’assurdo.
Claudio Sacchi è nato a Pesaro il 19 dicembre del 1953. Ha frequentato inizialmente la Scuola d'Arte di Urbino, proseguendo poi i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Fondamentale per la sua formazione sono stati gli incontri e la frequentazione di Pietro Annigoni dal 1973 e di Enrico Del Bono dal 1977. Dal 1977 è stato inserito nell'archivio del Kunsthistorisches Institut di Florenz per l'arte italiana del Novecento. Nel 1979 collabora con il Centro di Ricerca e Divulgazione della tecnica delle arti di Mario Donizetti a Bergamo.
La sua prima esposizione avviene nel 1968 nella Casa di Raffaello ad Urbino e la prima personale a Firenze nel 1977. Ha poi esposto nelle maggiori città italiane e straniere.
Dopo lunghi soggiorni all’estero si trasferisce a Firenze, dove svolge un’intensa attività di ritrattista e lavora per diverse gallerie italiane.
Nel 2014 ha ottenuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica alla 41° edizione del premio Sulmona.
Negli ultimi tre anni, in diverse chiese, ha affrescato per un totale di circa 500 metri quadrati di pareti, dipingendo oltre 200 personaggi.
La sua pittura si basa su un eccellente capacità grafica e su un uso del colore molto raffinato, rinnovato sulla memoria dei fasti pittorici rinascimentali.
Attualmente vive a Sansepolcro.
Info: Etra Studio Tommasi
Via della Pergola, 57 – 50121 Firenze
www.etrastudiotommasi.it  |  info@etrastudiotommasi.it
Orari: martedì – sabato dalle 15.00 alle 19.00

Nicoletta Curradi 















mercoledì 28 novembre 2018

La X Conferenza Internazionale FUA

RARE AND UNIVERSAL
Leonardo’s Humanism Across Time and Space



X Conferenza Internazionale organizzata da FUA - Florence University of the Arts in collaborazione 
con Stony Brook University di New York sull’Umanesimo di Leonardo da Vinci a 500 anni di distanza

Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre 2018 avrà luogo a Firenze la X edizione della Conferenza Internazionaleorganizzata da FUA - Florence University of the Artsin collaborazione con Stony Brook University di New York, dal titolo RARE AND UNIVERSAL: Leonardo’s Humanism Across Time and Space.

Questo evento si inserisce nel contesto delle celebrazioni internazionali per il 500° anniversario della morte di Leonardo, previste per il 2019.

Giovedì 29 novembre, alle ore 17, nella Biblioteca della FUA, in Corso dei Tintori 21, verrà ricordato il Professor Carlo Pedretti, grandissimo studioso di Leonardo, parlando del suo libro Leonardo e Io, con la presentazione del Prof. Marco Cianchi.

L’inaugurazione della conferenza si svolgerà venerdì 30 novembre, alle ore 9, nella Sala Ferri del Gabinetto Viesseux a Palazzo Strozzi.

Il Keynote Speech sarà tenuto da Elisabetta Scungio, responsabile del progetto relativo all’Anno del Patrimonio Europeo, del Ministero per i Beni e Attività Culturali, che parlerà dell’eredità di Leonardo nel 2018.

Interverranno anche Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Leonardo da Vinci, Maurizio Seracinidi Editech ePaolo Ermini, direttore del Corriere Fiorentino.

La giornata proseguirà nella sede della Florence University of the Arts in Corsi Tintori 21, nel Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi.

Il pranzo, come tutti i coffee break, saranno offerti da FUA e preparati dagli studenti dei corsi di cucina di Apicius International School of Hospitality.

Il pomeriggio si aprirà con riflessioni sull’arte leonardiana, proseguendo poi sui temi più disparati, come Leonardo e il Cinema, i Diritti Umani, il Genio universale, la Religione.

Sabato 1 dicembrela conferenza continuerà per tutta la giornata a Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi con tanti interventi organizzati dagli studenti FUA e da una serie di professori e dottori di ricerca che provengono da molte università italiane - come Università di FirenzeUniversità L’Orientale di Napoli, Università La Sapienza di Roma, Università di Bologna, -  e internazionali, come Stony Brook, Westfield State University, Fairfield University,  Oglethorpe University, Rutgers University. 

I temi che affronteranno riguarderanno il teatro, la prospettiva, la civilizzazione delle macchine, il Made in Italy, la moda, il design, l’intrattenimento, la sessualità, il simbolismo, e le emozioni.

L’iniziativa fa parte del calendario degli eventi eventi dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, iniziativa del Ministero per i Beni e Attività Culturali e del Turismo

Per ulteriori informazioni sulla conferenza www.fua.it- email: conferences@fua.it- Cell. 393 5399065.


Nicoletta Curradi 

martedì 20 novembre 2018

Open/01: a Firenze un convegno dedicato al turismo outdoor





Human Company, gruppo protagonista del settore open air in Italia, ha lanciato il primo convegno dedicato al turismo outdoor. Un'occasione per confrontarsi sulle nuove tendenze del settore e sulle nuove opportunità per il territorio
Sviluppo economico, innovazione e valorizzazione del territorio. Quali nuove opportunità può offrire il turismo outdoor? Se n'è  parlato il 19 novembre a Firenze, presso la Palazzina Reale, in piazza della stazione, dove è andata in scena OPEN/01, la prima edizione del convegno promosso da Human Company, gruppo leader in Italia del settore turismo all’aria aperta.
Un momento d’incontro e confronto per individuare, insieme ad amministratori locali e istituzioni, investitori e operatori del settore, nuove strategie di valorizzazione del territorio puntando su un settore turistico in continua crescita, che stima un valore complessivo di 5 miliardi di euro e oltre 60 milioni di presenze. Ad aprire il convegno, Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Marco Galletti, Ceo di Human Company. A Simona Tedesco, direttore di DOVE, il compito di moderare tutti gli interventi.
Tra i protagonisti di OPEN/01, non e mancato Massimo Sumberesi, Head of Doxa Marketing Advice, che ha messo in luce tendenze e trend emergenti nel turismo di oggi, e Mirko Lalli, Founder e CEO Travel Appeal, che ha portato l’attenzione sulle regioni italiane che più si distinguono per l’offerta di turismo outdoor. Tra queste si distingue il Veneto, rappresentato da Cristiano Corazzari, Assessore al Territorio, Cultura, Sicurezza e Sport Regione Veneto. 

Il turismo outdoor può essere interpretato anche come motore di sviluppo per rilanciare il turismo nel centro-sud Italia, come evidenzia Bernardo Mattarella, Ceo Banca del Mezzogiorno. Marco Gragale, Responsabile del progetto Futur-e Enel, illustra il ruolo di Futur-e nella riqualificazione dei territori, mentre Sebastiano Ferrante, Managing Director, Head of Germany and Italy PGIM Real Estate, spiega cosa vuol dire investire oggi nel turismo di qualità.

OPEN/01 ha dato spazio anche a diversi protagonisti del settore che, attraverso il racconto del proprio lavoro e delle esperienze degli ultimi anni, hanno illustrato quali sono le possibili spinte dal basso di realtà dinamiche, innovative e valorizzanti. A parlare di innovazione e tendenze future sono: Alberto Yates, Regional Manager Booking.com Italia, Wim Backers, Founder e Owner Vacansoleil, Nick Riggs, Managing Director Al Fresco, Daniele Tognaccini, Creatore MilanLab, Stefano Mereu, CCO Human Company e CEO Mercato Centrale.


Nicoletta Curradi





domenica 18 novembre 2018

Inaugurata la Piazzetta dello Sprone


Ecco la nuova Piazzetta dello Sprone, un'oasi di relax per tutti 
Il sindaco Dario Nardella: "Un luogo sconosciuto ai più, incastonato nell’Oltrarno, che finalmente oggi viene riqualificato e valorizzato in tutta la sua unicità





Un luogo storico di Firenze, che ospita una casa torre del XIII secolo e sul quale si affaccia un condominio progettato dal celebre architetto Giovanni Michelucci nel 1954, per decenni in stato di degrado e incuria, viene oggi riqualificato e donato alla città, diventando un posto aperto a tutti, dove fare una sosta di relax: è Piazzetta dello Sprone, a due passi da Ponte Vecchio e da piazza della Passera, nel cuore dell’Oltrarno fiorentino.
Lo spazio, una specie di cortile all’interno dei palazzi, diventato col tempo - oltre che un parcheggio - un posto di spaccio e un ricovero di fortuna per senzatetto, è adesso, dopo un attento lavoro di riqualificazione, estetica e funzionale, una vera e propria piazzetta con tanto di sedute, piante e rastrelliere per le biciclette.
L’allestimento, completamente removibile, è stato svelato il 17 novembre nell’incontro alla presenza del sindaco Dario Nardella. La riqualificazione, sostenuta interamente da Ditta Artigianale Srl, che qui nel 2016 ha aperto una caffetteria con cucina, dedicata al “consumo consapevole di caffè", in collaborazione con Comune di Firenze, è diretta da Marco e Luca Baldini dello studio di architettura Q-Bi.
Tra le proposte per valorizzarla, quello di organizzarci progetti culturali, musicali e di alto artigianato, dai laboratori per bambini ai concerti di musica classica, al coinvolgimento delle botteghe storiche di artigianato, uno dei gioielli per cui questo quartiere di Firenze sta rapidamente diventando popolare nel mondo, in collaborazione con associazione IN Piazza, Trattoria 4 Leoni e Florence Factory.
Ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Un luogo sconosciuto ai più, incastonato nell’Oltrarno, che finalmente oggi viene riqualificato e valorizzato in tutta la sua unicità. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto che restituisce un luogo suggestivo alla città sottraendolo al degrado”.
“Una bella occasione di collaborazione tra Comune e privati – ha affermato l’assessore ad ambiente e decoro Alessia Bettini, che ha curato l’iter dei lavori – che segue quella analoga effettuata con piazzetta dei Tre Re, vicino a via dei Calzaiuoli, e con la quale restituiamo alla città un piccolo angolo nascosto e dimenticato per farne un nuovo spazio di aggregazione e socialità”.
Patrick Hoffer e Francesco Sanapo di Ditta Artigianale dichiarano: “Piazzetta dello Sprone è un’area rimasta quasi sempre sconosciuta ai fiorentini. Per la prima volta viene recuperata e le viene data una fruizione pubblica, e siamo felici che il Comune di Firenze ci abbia sostenuto in questo percorso. Quando siamo arrivati qui qualche anno fa, ce la immaginavamo proprio così, con delle oasi verdi che la rendono più attrattiva e vivibile per i passanti, i residenti, o i turisti. Ringrazio tutti quelli che credono nel progetto, e sono qui”.
Ado Cursano, presidente Confcommercio Firenze aggiunge: “"La giornata di oggi è una festa, un motivo di orgoglio per chi come me fa impresa. Questo intervento di riqualificazione è un atto di amore per la nostra città e rappresenta un valore aggiunto per una realtà come quella di Ditta Artigianale che dà ancora di più un contributo alla socialità di Firenze”.
Marco e Luca Baldini dello studio Q-Bic spiegano: “Con questa riqualificazione, abbiamo optato per un approccio più informale rispetto a quello che in genere si propone nell’ambito di arredo urbano. Volevamo una specie di giardino domestico, dove tutti potessero sentirsi accolti, a casa. Per questo l’utilizzo di piante verdi è preponderante, anche un po’ in omaggio al Giardino di Boboli, che è qui vicino. Invitiamo tutti a concedersi del tempo, anche breve, in quest’isola di relax”.
Ha aggiunto Stefano Di Puccio di associazione IN Piazza: “Come da tempo facciamo con la Trattoria 4 Leoni per Piazza della Passera, organizzeremo qui nella nuova Piazzetta una programmazione di eventi, in via di definizione. Secondo noi è uno spazio perfetto per eventi più intimi, come performance teatrali, letture, concerti di musica classica, ma anche mostre di fotografia, pittura, tanto altro. Una sorta di ridotto di piazza della Passera, ma senza per questo sminuire l’importanza del luogo ma semmai valorizzandolo con eventi "su misura" di livello più alto, difficilmente realizzabili in un contesto urbano più grande come quello della piazza. Con Patrick Hoffer abbiamo quindi pensato di unirci per valorizzare il quartiere dove lavoriamo, promuovendo socialità e cultura”.
Concludono Jacopo Lotti e Lorenzo Bertini di Florence Factory, realtà dedicata all'alto artigianato: “Da tempo selezioniamo e organizziamo eventi e workshop con designer emergenti, artigiani contemporanei e botteghe storiche che rappresentano il più alto significato di Made in Italy e delle produzioni artigianali indipendenti. In un'ottica comune di valorizzazione delle risorse dell’Oltrarno, partiamo oggi con questa bella collaborazione. Proprio ora si stanno esibendo gli artigiani di Ceramica Giusti, tra i più noti. Tra le idee per il futuro, la produzione di oggetti, quali piatti e tazze coi ceramisti, cartoline e t-shirt con gli stampatori, laboratori di intrattenimento per bambini etc”.
Durante l’evento inaugurale, si sono tenute degustazioni di caffè secondo le ultime tendenze di consumo con il campione di caffè Francesco Sanapo, ideatore di Ditta Artigianale, e produzione di ceramica artigianale dal vivo con Studio Ceramico Giusti. Sono inoltre state presentate le nuove specialità del cuoco Marco Ardito e la rinnovata cocktail list con Stefano Cicalese, master distiller di Peter in Florence, il primo gin interamente fiorentino.

Nicoletta Curradi