martedì 28 febbraio 2023

L’industria italiana dei congressi e degli eventi si incontra a Firenze

 




Dal 3 al 4 marzo Palazzo degli Affari ospiterà la XIV Convention nazionale di Federcongressi&eventi, l’associazione che rappresenta l’intera filiera dell’industria dei congressi e degli eventi. Attesi oltre 300 professionisti della meeting industry



Dal 3 al 4 marzo Firenze sarà la capitale del turismo congressuale. Negli spazi del Palazzo degli Affari si riuniranno infatti oltre 300 professionisti della meeting industry italiana per la XIV Convention nazionale di Federcongressi&eventi, l’associazione che rappresenta l’intera filiera dell’industria dei congressi e degli eventi. L’appuntamento sarà un’occasione di formazione, networking e confronto con istituzioni e stakeholder di un comparto decisivo per lo sviluppo del turismo di qualità e per la crescita economica, sociale e culturale del Paese Italia e in costante sviluppo.


I congressi e gli eventi organizzati in Italia registravano infatti prima della pandemia un tasso di incremento medio annuo del numero di eventi pari al 4,1%. Nel 2021, l’anno della ripartenza, in Italia sono stati complessivamente realizzati 86.438 eventi in presenza o in formato ibrido (partecipanti in parte in presenza e in parte collegati da remoto) registrando un aumento pari al +23,7%rispetto al 2020. I partecipanti in presenza sono stati 4.585.433 (+14,7% rispetto al 2020) e le presenze 6.798.425 (+16,3% rispetto al 2020).

La manifestazione è promossa e organizzata da Federcongressi&eventi con il supporto di Destination Florence Convention & Visitors Bureau e di Firenze Fiera.


“La Convention si svolge momento di grande fervore del settore dei congressi e degli eventi: certo, il contesto sociale ed economico è complesso ma questi primi mesi dell’anno confermano e rafforzano la ripartenza del mercato già avviata nel 2022. Ulteriore a riprova del trend positivo è la grande affluenza di partecipanti a questa edizione della Convention al cui successo contribuisce la scelta di una destinazione leader nel segmento del turismo sia leisure sia MICE e simbolo della bellezza e dell’imprenditorialità italiana”, commenta la Presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile.


“È un onore poter ospitare la convention in una destinazione che da anni investe nel congressuale, anche attraverso l’attività capillare di Destination Florence Convention & Visitors Bureau. Da più di 25 anni, infatti, il convention bureau si occupa della promozione di Firenze a livello internazionale, incentivando la sinergia tra pubblico e privato e coordinando un’importante filiera di operatori. Questa convention sarà l’occasione di celebrare non solo i successi di Firenze, ma anche quelli delle altre destinazioni italiane, che negli anni hanno scalato le classifiche ICCA. La costante collaborazione con le altre città è per noi fondamentale, come dimostra anche il duplice ruolo della Direttrice del convention bureau Carlotta Ferrari, recentemente eletta come rappresentante della categoria Destinazioni e Sedi nel Consiglio Direttivo di Federcongressi&eventi”,dichiara il Presidente di Destination Florence Convention & Visitors Bureau, Federico Barraco.


“Siamo molto onorati di ospitare nel nuovo Palazzo degli Affari la XIV Convention Nazionale di Federcongressi&eventi – afferma il Presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini- perché è proprio qui, nel nostro quartiere fieristico-congressuale che nel 1965 venne fondato il Centro Internazionale dei Congressi di Firenze, che segnò il debutto della meeting industry fiorentina. Capi di stato, premi Nobel, scienziati di fama mondiale, direttori d’orchestra, testimonial dell’imprenditoria italiana e internazionale sono stati protagonisti di tanti prestigiosi eventi ospitati nelle nostre tre strutture: la Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi e il Palazzo degli Affari”.“Il nostro impegno -conclude Becattini - è quello di offrire un quartiere sempre più competitivo sul mercato globale con spazi contemporanei, versatili, ipertecnologici e sostenibili come mostra il Palazzo degli Affari e il piano di recupero della Fortezza con i nuovi padiglioni Bellavista e Cavaniglia”.


Nicoletta Curradi 


Giovani imprenditori, quattro storie di successo con Confcooperative Toscana


Dalla cooperativa pratese a quella composta da giovani maremmani: l’evento  oggi a Firenze 





Dalla cooperativa che si occupa della gestione dei condomini e di consulenza sull'efficientamento energetico, a quella che segue i ragazzi con gravi problemi mentali, passando per quella che organizza visite culturali ed infine chi tramite la sua attività del territorio è fra i promotori di una fondazione di comunità. Sono le storie che sono state proposte nel corso dell'evento 'Racconti e confronti tra giovani imprenditori',  organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confcooperative Toscana, che si è tenuto oggi allo spazio Collegamenti, in via Giovanni da Montorsoli a Firenze

Durante la giornata sono state prese in esame quattro aziende: Insula Net, Cooperativa Sociale Allenamente, Cooperativa Sociale Gemma e Cooperativa Prato Cultura. La prima è stata fondata da quattro ragazzi maremmani che, durante il Covid, hanno aperto a Milano una startup nata per la gestione dei condomini a 360 gradi, amministrazione condominiale, sharing service e building & community Management. Allenamente si occupa di educazione, supporto compiti, logopedia e neuropsicomotricità per bambini e ragazzi. La cooperativa Gemma di Pistoia, lavora con minori e persone emarginate combattendo la povertà educativa, inoltre è tra i promotori della Fondazione della comunità pistoiese, nata da poche settimane fa. Prato Cultura attraverso percorsi didattico-culturali proposti alle scuole, attività e servizi culturali, ha tra gli obiettivi principali quello di valorizzare e far conoscere il patrimonio storico-artistico dell’area tra le province di Pistoia, Prato e Firenze.

“Si tratta di storie di successo che meritano di essere conosciute e approfondite – ha detto Ester Macrì, coordinatrice gruppo giovani imprenditori di Confcooperative Toscana -. Storie di ragazzi giovani che si sono messi in gioco, hanno faticato, seguendo sogni e ambizioni. Alla fine il lieto fine c'è perché tutte queste cooperative hanno un ruolo importante e sono riconosciute”.

L’evento si è svolto nello “Spazio Collegamenti”, creato dalla cooperativa sociale Allenamente in collaborazione con Spazio Posso, un luogo pensato e costruito per ospitare persone, idee ed emozioni.


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 21 febbraio 2023

Un mese di spettacoli per Materia Prima Festival

 



Oltre un mese di spettacoli, presentazioni e incontri per esplorare l’orizzonte delle scene contemporanee. Festeggia la 10/ma edizione Materia Prima Festival: dal 2 marzo al 18 aprile al Teatro Cantiere Florida di Firenze e in altri spazi della città spettacoli pluripremiati, nuove produzioni, artisti internazionali, maestri del presente e giovani emergenti, selezionati tra quelli che più stanno alimentando il dibattito teatrale e performativo a livello italiano ed europeo, a cura di compagnia Murmuris.


 


“Una disperata vitalità”: questo il tema che legherà gli appuntamenti in cartellone, tratto da uno scritto di Pier Paolo Pasolini. “Anche nei momenti più drammatici della storia recente e lontana il teatro non si è fermato”, spiega Murmuris. “Questo è per noi il lavoro culturale: riuscire in ogni situazione a produrre e sostenere l’arte e lo spettacolo”.


 


Un calendario di appuntamenti rivolto a ogni fascia di spettatori, con il sostegno e il contributo di Mic - Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze, per sensibilizzare il pubblico ai linguaggi del palcoscenico e alimentare la relazione tra teatro e comunità. Apertura giovedì 2 marzo alle 18.00 presso l’Ex Convento di Sant’Orsola con un debutto in prima assoluta: “Le Case del malcontento”, lettura scenica itinerante dall’omonimo romanzo di Sacha Naspini (edizioni e/o): un’epopea crudele, rurale e universale al tempo stesso, che dalla penna dall’autore tradotto in 25 lingue arriva sul palcoscenico in una nuova coproduzione firmata Murmuris e Attodue in collaborazione con TempoReale (in anteprima mercoledì 1 marzo sempre alle 18.00 a Sant’Orsola). La chiusura, martedì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Cantiere Florida, sarà affidata a “In Arte son Chisciottə”, riscrittura al femminile del capolavoro di Cervantes prodotta da Officine della Cultura.


 


Tra i titoli da segnalare “Pietre Nere”, ultimo lavoro della premiatissima formazione Babilonia Teatri, Leone d’argento alla Biennale di Venezia, che indaga il concetto di “casa” e ne scardina le basi, sovvertendo la nostra idea di abitare (9 e 10 marzo ore 21.00, Teatro Cantiere Florida). E poi “Entrelinhas (Tra le righe)”: dopo il discusso “Catarina e a beleza de matar fascistas” il ritorno in Italia di Tiago Rodrigues, drammaturgo portoghese e attuale direttore del Festival di Avignone, con lo spettacolo che è valso al protagonista Tónan Quito la nomination come miglior attore al premio internazionale Time Out, in prima toscana (14 e 15 marzo ore 21.00, Teatro Cantiere Florida). Si continua con “Ashes”, performance vincitrice ai Premi Ubu 2022 della celebrata realtà Muta Imago, che vede tra gli interpreti Monica Piseddu e Marco Cavalcoli, a loro volta pluridecorati agli Ubu, per un racconto sonoro che prende forma soltanto nella mente degli spettatori (21 marzo ore 21.00, Teatro Cantiere Florida); “Sovrimpressioni”, l’omaggio a “Ginger e Fred” di Federico Fellini firmato Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, alfieri del teatro di ricerca in tutta Europa (30 e 31 marzo ore 21.00, Palazzina Reale); “Questa splendida non belligeranza”, frizzante satira della famiglia e del quieto vivere vincitrice al Premio Inbox 2022, di Marco Ceccotti (4 aprile ore 21.00, Teatro Cantiere Florida).


 


Spazio agli spettacoli tout-public con “Renart. Processo a una volpe”, lavoro pensato sia per il pubblico adulto che per i giovani spettatori che, a partire dall’omonimo racconto popolare del Medioevo francese, tratta i temi della giustizia e del bullismo, prodotto dall’applaudita compagnia Kronoteatro, già vincitrice agli Ubu e omaggiata con una personale alla 46° Biennale Teatro di Venezia (19 marzo ore 16.00, Teatro Cantiere Florida).


 


Da segnalare gli incontri con gli addetti ai lavori, tra cui la presentazione dell’ultimo numero della rivista di approfondimento teatrale “La Falena”, prodotta dal Metastasio di Prato, insieme ai critici Lorenzo Donati, Alessandro Toppi e Rodolfo Sacchettini (14 marzo ore 18.30, Teatro Cantiere Florida). Sacchettini sarà poi protagonista di un appuntamento per discutere il suo ultimo saggio "Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia" (18 aprile ore 18.30, Teatro Cantiere Florida).


 


Durante Materia Prima culmina inoltre il lavoro portato avanti da Murmuris durate tutto l’arco dell’anno con iniziative di formazione per spettatori consapevoli, mirate a ricostituire il rapporto tra teatro e comunità nella convinzione del ruolo pubblico delle arti sceniche in termini di sviluppo civico, di partecipazione e di rinnovamento sociale. I ragazzi delle scuole superiori partecipanti al progetto di educazione alla visione “Noi” – giunto alla quinta edizione e realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze –  saranno coinvolti attivamente nel festival, con la possibilità di viverlo dall’interno, rendendosi protagonisti del racconto della sua preparazione, di ciò che accade in scena e del dietro le quinte. Murmuris è inoltre promotrice di “Casateatro”, percorso nato in collaborazione con Unicoop Firenze e giunto alla cifra tonda di dieci edizioni, che mette in rete 14 teatri attivi sul territorio regionale con l’obiettivo di strutturare l’ascolto dei bisogni degli spettatori e dare risposta alle loro attese.


 


“Dieci anni di Materia Prima Festival, un progetto bellissimo che porta l’arte in tanti luoghi, alcuni anche meno canonici, realizzando un’interconnessione tra realtà differenti e promuovendo ancora una volta quella cultura diffusa in cui anche come amministrazione crediamo moltissimo”, ha evidenziato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini. “Un grande plauso agli organizzatori che hanno messo in campo anche quest’anno un programma ricchissimo, ponendo al centro il dialogo e il confronto tra spettacolo e spettatore e non tralasciando una riflessione attenta sull’attualità. Murmuris dimostra ancora una volta di investire su giovani talenti, facendo davvero una produzione culturale di livello capace nel contempo di dare grandi opportunità e di far conoscere belle novità sul piano culturale”.



“Arriviamo a questa decima edizione con grandissimo entusiasmo – racconta Murmuris – fieri del lavoro fatto e con la consapevolezza che la strada è ancora lunga. Ma le nostre forze si moltiplicano, perché il pubblico in 10 anni è aumentato in modo significativo e costante, riconoscendo di volta in volta la qualità delle proposte che abbiamo voluto portare in città, spesso in prima regionale. Non è mai stato facile andare controcorrente, scegliere spettacoli provocatori, compagnie sconosciute al vasto pubblico e scommettere su drammaturgie originali. L'ambizione è quella di alimentare un rapporto vivace e intenso tra artisti e spettatori, uno scambio che renda entrambi migliori, grazie a un teatro che sia motore di cambiamento per la società in cui viviamo”.


 


Murmuris è una realtà culturale che dal 2007 si occupa di promozione del contemporaneo attraverso progetti, laboratori, spettacoli, eventi. Tema fondante della sua identità è il continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del rapporto fra scena e spettatore. Parallelamente alla attività creative e produttive, Murmuris si occupa di organizzazione: dal 2007 al 2013 cura la direzione artistica e organizzativa del Teatro Everest di Firenze, per diventare dal 2013 parte della multiresidenza creativa del Teatro Cantiere Florida, insieme a Elsinor Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.


 


Materia Prima è in collaborazione con
Inbox,
Firenze dei Teatri,
Bando Toscana Terra Accogliente, Rat - Residenze Artistiche Toscane,
Quadrato - Ecosistema teatrale.
Nell’ambito della Multiresidenza Creativa Flow
insieme a Elsinor - Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.



IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO (per ulteriori specifiche si veda il documento dedicato)


 


Il sipario si aprirà sul festival giovedì 2 marzo alle 18.00 nel suggestivo scenario dell’Ex Convento di Sant’Orsola con “Le Case del malcontento”, lavoro in prima assoluta nato dalla collaborazione con lo scrittore maremmano pubblicato in tutto il mondo Sacha Naspini. In scena Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Francesco Migliorini, Roberto Gioffré, Annibale Pavone, Francesco Mancini, con il trattamento sonoro a cura di Tempo Reale. Le Case è un borgo millenario nell’entroterra maremmano. Un paese come tanti, un microcosmo di personaggi che sembrano essere lì da sempre e per sempre e che ci somigliano, ma al contempo sono così lontani e universali. Con questa nuova produzione Murmuris e Attodue vogliono raccontare la storia di un paese dove ognuno è dato in pasto al proprio destino, con i suoi sprechi, le aspettative bruciate, le passioni, i giochi d’amore e di morte. A Le Case l’universo umano non fa sconti e si mostra con oscenità, si covano segreti inimmaginabili, ci si vende, si uccide, si disprezza, si perdono fortune e si tramano vendette, raccomandandosi a Dio e vendendo i propri figli. A Le Case si vive di superstizioni, si torna per salvarsi, si tradisce e si ruba, si cerca una nuova vita e si gioisce per le disgrazie altrui. Talvolta però, inaspettatamente, si ama (in anteprima mercoledì 1 marzo sempre alle 18.00 a Sant’Orsola).


 


Si prosegue giovedì 9 marzo ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida con “Pietre nere”. Progetto di Babilonia Teatri, formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk, caratterizzato da uno sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo, il lavoro nasce da un’indagine sul concetto di casa a partire da luoghi che, agli occhi dei più, casa non sono: casa di riposo, casa-famiglia, carcere, ospedale, strada, centro di accoglienza, dormitori. L’intento è spostare il punto di vista per accogliere e adottare lo sguardo di chi questi luoghi li abita. Viene dato spazio a composizioni e riflessioni su voci, suoni e immagini che indagano le infinite declinazioni di ciò che significa “casa”, quindi personali e sociali, intime e pubbliche, del passato e del futuro. Le persone vivono il mondo e costruiscono le identità dall’interno della propria casa, che è anche cura di sé e luogo di molteplici fratture e divisioni, è incarnazione della separazione tra urbano e naturale, è corpo, è la persona amata, è un affetto. Con Francesco Alberici, Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Orlando Castellani (in replica venerdì 10 marzo ore 21.00, Teatro Cantiere Florida).


 


Martedì 14 marzo le attività di Materia Prima partiranno alle 18.30 al Teatro Cantiere Florida con la presentazione della rivista “La Falena” e della sua uscita più recente, dal titolo “Al buio”. Pubblicazione a cadenza trimestrale che coinvolge alcuni delle più interessanti voci della critica teatrale contemporanea, “La Falena” affronta in questo numero temi che spaziano dal disinteresse della politica all'iperproduttività e all'iperburocratizzazione, dalle forme di attivismo che rischiano di scivolare nella moda all'incertezza dei festival, fino alle perplessità sul binomio welfare-cultura. A condurre la discussione Lorenzo Donati, Rodolfo Sacchettini e Alessandro Toppi, modera Murmuris. Alle 21.00, sempre al Teatro Florida, in scena “Entrelinhas (Tra le righe)”: il regista e drammaturgo Tiago Rodrigues e l’attore Tónan Quito sono legati professionalmente da lungo tempo. Questa volta, però, il nuovo testo scritto dall’uno per l’altro viene ritardato da una serie di incidenti tanto reali quanto letterari. Lo spettacolo parte dal fatto accaduto per descrive l’enigmatica relazione tra autore e attore. Avvinto in un labirinto narrativo, il pubblico si trova di fronte Tónan Quito intento a spiegare le motivazioni che hanno portato al fallimento dello spettacolo promesso: si crea in questo modo un rapporto intimo tra attore e spettatore costruito sul limite indistinguibile tra realtà e finzione (in replica mercoledì 15 marzo ore 21.00, Teatro Cantiere Florida).


 


Domenica 19 marzo ore 16.00 al Teatro Cantiere Florida sarà il momento di “Renart. Processo a una volpe”, firmato dalla pluripremiata compagnia Kronoteatro con la regia di Tommaso Bianco e adatto ai giovani spettatori e alle loro famiglie. Sul palco Filippo Tampieri, che modulando il linguaggio originale del romanzo – testo popolare del Basso Medioevo galloromanzo – in toni più contemporanei e pop, assisterà il pubblico nella scelta del destino della volpe Renart, che dopo aver ingannato gli altri animali antropomorfi sarà chiamata davanti al Re Nobile. Quale sarà la sorte decisa dagli spettatori? Il perdono, l’esilio o la prigionia? Il moderno giullare Filippo il Bello avrà la funzione di voce narrante e burattinaio: con riprese dirette proiettate sul fondale, guiderà i presenti all’interno del plastico in cui si svolge la vicenda, dove giustizia e responsabilità tesseranno le fila di un futuro da costruire (età consigliata: tra gli 8 e i 12 anni).


 


E ancora: martedì 21 marzo ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida in programma lo spettacolo Premio Ubu 2022 per il miglior progetto sonoro / musiche originali: “Ashes” di Muta Imago: formazione romana composta da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, sound designer, che si avvale di artisti sempre diversi nella realizzazione dei suoi lavori. Protagonisti della performance Marco Cavalcoli, Ivan Graziano, Monica Piseddu e Arianna Pozzoli, per una riflessione sul potere immaginifico del suono e della parola in un viaggio sonoro immersivo che si dipana con una sequenza discontinua di accadimenti: brevi frammenti di vite private, compleanni, feste, morti, cadute, uccisioni, animali, alberi di natale, dinosauri, microbiologia, geologia, tutto quello che passa e non resta, ma che definisce e conferisce un significato preciso alla vita degli esseri umani. Gli interpreti parlano, giocano, urlano, lottano, confessano segreti e fanno dichiarazioni d’amore, riflettendo sull’importanza dell’“ora” e della sua caratteristica di impermanenza affascinante e disturbante. Un tappeto e alcuni microfoni costruiscono uno spazio che non cambia mai: sono il tempo e il suono che si muovono in continuazione e creano mondi attraverso la presenza immateriale del fiato che si dissolve.


 


Giovedì 30 marzo alle 21.00 ci si sposta alla Palazzina Reale con uno spettacolo liberamente ispirato a “Ginger e Fred” di Federico Fellini. In “Sovrimpressioni”, dopo anni di lavori condivisi con altri, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini tornano in scena come la coppia che li ha fatti conoscere. Hanno avuto a loro modo successo, la prolungata vicinanza ha confuso alcuni confini tra i due e nello stesso tempo la lunga convivenza sul palco li ha resi meno amici, più appuntiti nel bisogno di evidenziarsi. Lei non ha una grande simpatia per Giulietta Masina, trova il costume che le hanno messo nel film demodé, ma questa parola che credeva negativa si rivela un’occasione, un traguardo. Scopre che dietro l’irritazione che sente per quella figura femminile così apparentemente docile ci sono punti in comune inizialmente inaspettati. Lui ha paura di invecchiare, come Fellini stesso. Trova coraggioso che Marcello Mastroianni si sia fatto diradare i capelli dal truccatore, strappati uno a uno con le pinzette in modo che anche nell’aspetto della pelata assomigliasse al regista come una goccia d’acqua. Deflorian e Tagliarini sono seduti ai capi di un lungo tavolo insieme a dei truccatori. Intorno, il pubblico. Quello che succede scorre tra il momento in cui i due attori entrano nello spazio e quello in cui, dopo un’ora, si ritrovano fisicamente invecchiati. Non per assomigliare ai due attori o ai due personaggi, ma per calarsi nell’età che hanno e che dall’esterno ancora non vedono (in replica venerdì 31 marzo ore 21, Palazzina Reale). Il documentario “Siamo qui per provare” di Greta De Lazzaris e Jacopo Quadri, che racconta la genesi dello spettacolo, sarà proiettato il 26 marzo al cinema La Compagnia (Firenze).


 


Martedì 4 aprile al Teatro Cantiere Florida alle 21.00 sarà la volta di “Questa splendida non belligeranza. Una storia così, poi così e infine così”, spettacolo vincitore Premio Inbox 2022 scritto e diretto da Marco Ceccotti. Una commedia sul devastante quieto vivere di una famiglia composta da un padre, una madre e un figlio. Il primo, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari, mentre la seconda, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror. Il figlio Luigi, invece, è ossessionato dalla morte in senso negativo e racconta finali di libri e di film a persone in fin di vita. Le giornate dei tre si susseguono tra abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati e traumi ricercati. Vorrebbero odiarsi quel tanto che basta per definirsi normali, ma è difficile odiarsi per chi non è mai riuscito a dirsi nemmeno un “ti voglio bene”. La famiglia vive in uno stato di tranquillità e pace che li distrugge, e conduce un’esistenza fondata sul non detto, sul non fatto, sul non essere abbastanza, sul non conoscersi e sul non riuscire a comunicare. Poi, un giorno, arriva la guerra.


 


Il sipario calerà sulla manifestazione martedì 18 aprile al Teatro Cantiere Florida, con una giornata che inizierà alle 18.30 con la presentazione del libro "Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia", del critico teatrale Rodolfo Sacchettini, alla presenza dell’autore. Alle 21.00 le attrici Luisa Bosi ed Elena Ferri saranno Don Chisciotte e Sancho Panza in “In Arte son Chisciottə”, una produzione Officine della Cultura per la regia di Samuele Boncompagni. “In arte son Chisciottǝ” è un intreccio di linguaggi: giochi di ombre, pop up e oggetti animati si articolano su tavoli disposti a ferro di cavallo. Come supporto e non solo sottofondo, quattro musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo suonano dal vivo, elemento d’obbligo delle produzioni di Officine della Cultura. Un viaggio che, tra giochi di specchi, visioni e illusioni che mettono a confronto il falso col vero, incrocia tre piani di lettura e un racconto di sogni, di avventure, di speranze, di fallimenti che vogliono parlare della vita in tutta la sua complessità e semplicità. Attraverso temi come il genere, la violenza, i diritti e il riscatto, In arte son Chisciottǝ riflette su cosa significhi essere donne e uomini che vivono in un territorio da condividere, in un mondo da condividere, in una realtà da condividere, dove nessuno sovrasta l’altro, ma tutti accolgono tutti.



INFO E PRENOTAZIONI


T. 329 9160071


M. organizzazione@murmuris.it


W. www.materiaprimafestival.com


W. www.murmuris.it


W. www.teatroflorida.it



I LUOGHI DEL FESTIVAL


Teatro Cantiere Florida, via Pisana 11R, Firenze


Ex convento di Sant’Orsola, via Panicale, Firenze


Palazzina Reale, piazza della stazione 50, Firenze


 


INGRESSO PRESENTAZIONI


Gratuito


 


INGRESSO SPETTACOLI


Intero 15€


Ridotto 12€ (convenzionati Cral, Unicoop Firenze, Tessera Arci, Over 65, Under 26, Università dell’Età Libera) / 10€ (convenzionati FAF e Tropos Club) / 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro) / 5€ (bambini sotto i 12 anni, operatori)


Ingressi speciali (da comunicare entro il 06 marzo): “Le case del malcontento” – ingresso unico 10€ / “Renart. Processo a una volpe” – ingresso adulti 7€, ingresso bambini sotto i 12 anni 5€ / “Sovrimpressioni” – ingresso unico 15€


Carnet Materia Prima: 3 spettacoli a scelta 30€ (esclusi “Le case del malcontento” e “Renart. Processo a una volpe”)



Biglietti acquistabili online sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita abilitati


La biglietteria è aperta la sera di spettacolo dalle 19.30 per l’acquisto e il ritiro


I biglietti prenotati e non ritirati entro le 20.45 saranno venduti fino a esaurimento posti


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 16 febbraio 2023

BigMat 7a edizione alla Fortezza da Basso il 16 e 17 febbraio

 




L’edilizia si è ritrovata alla Fortezza da Basso di Firenze il 16 e 17 febbraio 2023 per l’evento   commerciale di BigMat che fa incontrare i distributori e i produttori di materiali edili.

Tra le novità la presentazione del bagno ideale 'rmato dall’interior designer Andrea Castrignano in esclusiva per BigMat; le novità del Premio Internazionale di Architettura; i nuovi stili di vendita del libero servizio,senza dimenticare l’approccio digital e la sostenibilità.


“We are BigMat” è il motto della 7a edizione di BigMarket, la era esclusiva di BigMat, Gruppo leader in Italia e in Europa di punti vendita di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. Un’affermazione che ribadisce il ruolo da protagonista delr Gruppo BigMat, che si conferma partner di crescita per tutta la filiera delle costruzioni con iniziative sempre nuove: 

Per due giorni (giovedì 16 e venerdì 17 febbraio 2023) la Fortezza da Basso di Firenze si è trasformata in una “piazza” dove oltre 95 fornitori selezionati e i 150 soci BigMat hanno avuto la possibilità di allacciare preziosi rapporti di collaborazione. 


L’evento è un momento di incontro e confronto dedicato al mondo dell’edilizia e delle finiture e coinvolge tutta la filiera delle costruzioni.

Due giornate di relazione, innovazione e formazione, dove poter scoprire le ultime tendenze e le proposte del mercato in termini di prodotti e soluzioni ma soprattutto alcuni dei nuovi progetti di BigMat.


LA CRESCITA DI BIGMAT: QUANTITÀ E QUALITÀ


È un inizio 2023 all’insegna della crescita quello di BigMat, che sta vivendo un momento di fondamentale sviluppo. E proprio l’accrescimento del network è uno degli asset su cui il Gruppo ha costantemente lavorato arrivando a oltre 230 punti vendita e a 150 soci, con un fatturato in Italia di oltre 850 milioni di euro nel 2022, confermando il ruolo da protagonista della distribuzione edile grazie ai valori condivisi e alla solidità di una struttura che o#re servizi innovativi a supporto delle realtà imprenditoriali. 

Una crescita costante in dimensione ma soprattutto in qualità e in aree economiche strategiche del Paese, con nuovi soci di grande caratura imprenditoriale.


La formula vincente di BigMat pone le sue basi sulla trasparenza e indipendenza dei soci, sulla condivisione del know-how tecnico e strategico, senza dimenticare l’expertise specializzata e la prossimità al territorio e ai professionisti del settore.

A fare di BigMat la scelta di molti imprenditori negli ultimi mesi sono stati i servizi e i numerosi progetti messi a disposizione dei soci aderenti, e il BigMarket è l’occasione per scoprirne alcuni dal vivo.


LE NOVITÀ DI BIGMAT





IL BAGNO SARTORIALE DI ANDREA CASTRIGNANO


Un comparto che genera il circa il 20% del fatturato annuale del Gruppo: le niture di interni e dei complementi di arredo sono un’area di business sempre più importante all’interno del network.

Per questo all’interno del BigMarket è stata dedicata un’area ad hoc per esplorare il format espositivo HABIMAT (il brand di BigMat dedicato al mondo dell’interior design) e tutte le novità legate allo stile di vendita degli showroom di niture d’ interni. 

Sono circa 40 gli showroom sul territorio nazionale, che puntano a raddoppiare nei prossimi anni facendo di HABIMAT la prima rete di showroom di un consorzio con un format riconoscibile e replicabile dove la vendita è sostenuta da un expertise edile e decorativa e una proposta sartoriale che trasforma il processo da “semplice scelta e acquisto” a un’experience narrativa, visiva, tattile ed emozionale.

Sul concetto di sartorialità è, infatti, costruito anche l’ultimo progetto in ambito finiture d’interni, presentato in anteprima a BigMarket: il bagno sartoriale by Andrea Castrignano. Si tratta di un concept per l’ambiente bagno, disegnato in esclusiva per BigMat dall’interior designer, autore di “Cambio Casa, Cambio Vita!” e testimonial del Gruppo BigMat. Una proposta di “bagno sartoriale” che interpreta l’abitare contemporaneo e che sarà disponibile negli showroom aderenti dove il cliente – privato, architetto o artigiano/applicatore – potrà personalizzare e adattare il concept alle sue esigenze grazie al supporto di BigMat e HABIMAT.


LIBERO SERVIZIO


Sempre alla ricerca di modi più eFcienti per supportare la rivendita e i suoi clienti, BigMat propone in questa edizione di BigMarket anche l’allestimento di una nuova area libero servizio. BigMat ha, infatti, ideato un progetto specico per l’allestimento del libero servizio nei propri negozi: un “concept” chiavi in mano che può essere declinato da ogni socio, secondo le proprie esigenze e specificità, e con il totale supporto del Gruppo in ogni fase della sua configurazione e implementazione in rivendita. Durante la fiera è stata allestita una vera e propria area libero servizio, dove poter scoprire dal vivo il percorso di vendita e le caratteristiche del layout studiato da BigMat per soddisfare le necessità dei punti vendita e dei clienti, con un’o#erta chiara e intuitiva delle soluzioni e prodotti dei fornitori partner, ideale per semplificare le fasi d’acquisto.


BIGMAT E L’ARCHITETTURA


Dieci anni fa, nel 2013, venivano assegnati i primi premi del BigMat International Architecture Award e oggi il premio biennale di architettura di BigMat giunge alla sua sesta edizione con grandi novità. Il Premio Internazionale di Architettura iBgMat si rinnova, infatti, con un nuovo format, una nuova categoria e nuovi premi per essere sempre più vicini al mondo dell’architettura in tutte le sue forme e dimensioni, dalla grande alla piccola scala.


Il BMIAA ’23, infatti, assegnerà quest’anno due Premi internazionali di Architettura: uno per i progetti della categoria “Architettura residenziale su piccola scala” e l’altro alla categoria “Grandi opere di architettura”; ci saranno poi anche i Premi Nazionali, uno per ogni Paese in cui è presente il marchio BigMat, e una Menzione giovani architetti; per un valore complessivo di 79.500 euro.


Con questo Premio BigMat supporta e contribuisce all’architettura e all’edilizia di qualità, sostenendo i piccoli e grandi progetti che ridisegnano il paesaggio urbano.


DIGITALIZZAZIONE


L’innovazione per BigMat passa anche dalla tecnologia e dal digitale, tra i progetti strategici del Gruppo è prioritaria la digitalizzazione. Esempio di innovazione digitale in questo ambito è DPrice, lo standard per la digitalizzazione dei listini prezzi dell’edilizia. Un progetto, nato dallo studio congiunto di Sercomated ed Edilportale, sostenuto e voluto da BigMat, uno strumento indispensabile per la competitività delle aziende del settore edile.


LA GREEN REVOLUTION BIGMAT


Rinnovare il patrimonio edilizio esistente riducendo le emissioni di gas serra e i consumi di energia è una priorità per BigMat che è da sempre attento al tema della sostenibilità ambientale e a come l’innovazione tecnologica dei materiali edili possa contribuire alla “rivoluzione verde”. Altra novità è infatti GreenMat, una selezione di prodotti a marchio – realizzati con i fornitori partner BigMat – che rispondono a un protocollo di ecosostenibilità sviluppato con un importante partner tecnico scientico. 


BigMat ambisce così a sviluppare un progetto strategico in area sostenibilità con una linea di private label a marchio GreenMat, che nei prossimi mesi si arricchirà di nuovi prodotti che saranno disponibili nelle rivendite associate.

Molti altri sono i progetti in progress di BigMat che verranno svelati e approfonditi nei prossimi mesi.



Nicoletta Curradi


mercoledì 15 febbraio 2023

Presentata l'85esima edizione del Festival del Maggio Musicale




Il Festival del Maggio Musicale compie 90 anni ma ne dimostra un po’ meno: 85! Raggiungendo quella di quest’anno, tante sono state fin ora le edizioni andate in scena e che hanno formato e arricchito la prestigiosa storia del Teatro del Maggio così strettamente legata al suo Festival che resta il punto centrale della programmazione del Teatro. Assieme ai due “nuovi festival satelliti” vale a dire, quello d’Autunno e quello di Carnevale, il Maggio Musicale Fiorentino rende a tutti gli effetti Firenze la “Città dei Festival”. Due mesi e mezzo di programmazione con tre opere e otto concerti, con una “coda” in settembre e novembre a comporre poi un “ciclo Mehta-Mozart”.


Al pubblico saranno offerte quattro formule di abbonamento declinate sui tre turni, A, B e Matinée: un abbonamento complessivo alle cinque opere e agli otto concerti, un abbonamento solo per le cinque opere, uno solo per gli otto concerti e uno per il ciclo Mehta-Mozart con le tre opere della Trilogia dapontiana.


Tre le prime opere liriche, Don Giovanni, di Mozart, Otello, di Verdi, entrambe dirette da Zubin Mehta e l’attesissima Die Meistersinger von Nürnberg di Wagner diretta da Daniele Gatti, più, per comporre il ciclo mozartiano, le riprese di altre due opere dapontiane Le nozze di Figaro in settembre e Così fan tutte in novembre dirette entrambe da Zubin Mehta per cinque opere in totale. Otto i concerti sinfonici che prendono avvio il 22 aprile inaugurando il Festival con la direzione di Daniele Gatti e altri sette concerti, tra cui quello del 10 maggio dedicato al progetto “Viva Verdi” messo in cartellone per contribuire all’acquisto, da parte del Ministero della Cultura, di Villa Sant’Agata la casa-museo di Giuseppe Verdi, e un fuori programma il 17 giugno, al Visarno Arena con l’Orchestra impegnata con gli Who. Inoltre un’opera per bambini dedicata a Carmen e un convegno internazionale su Maria Callas.


I tre registi chiamati per le prime tre opere sono David Pountney per Don Giovanni -in scena dal 30 aprile al 12 maggio-, Valerio Binasco per Otello -in scena dal 20 maggio al 3 giugno - e Damiano Michieletto per Meistersinger—in scena dal 22 giugno al 7 luglio -. Le compagnie di canto schierano molti grandi artisti nei tre cast, qui citati solo alcuni nei ruoli principali: Luca Micheletti (Don Giovanni), Markus Werba (Leporello), Jessica Pratt (Donna Anna), Anastasia Bartoli (Donna Elvira), Ruzil Gatin (Don Ottavio), Benedetta Torre (Zerlina) nel Don Giovanni; Fabio Sartori (Otello), Anastasia Bartoli (Desdemona), Luca Salsi (Jago), Joseph Dahdah (Cassio) in Otello; Michael Volle (Hans Sachs), Wilhelm Schwinghammer (Veit Pogner), Kirsten MacKinnon (Eva), Markus Werba (Sixtus Beckmesser), Klaus Florian Vogt (Walther von Stolzing), Maximilian Schmitt (David), Claudia Huckle (Magdalene) in Die Meistersinger von Nürnberg.


Il Don Giovanni programmato nel Festival entra anche nel ciclo Mehta-Mozart che presenta nel complesso le tre opere dapontiane con la ripresa prima di Le nozze di Figaro - in scena dal 21 al 30 settembre – allestimento con la regia di Jonathan Miller (ripresa da Georg Rootering) e nel cast Bo Skovhus (Il Conte d’Almaviva), Mojca Erdmann (La Contessa), Francesca Pia Vitale (Susanna), Alessandro Luongo (Figaro), Giuseppina Bridelli (Cherubino) e poi del più recente Così fan tutte – in scena dal 3 al 12 novembre – con la regia di Sven-Eric Bechtolf (ripresa da Paolo Vettori) e con Valentina Nafornita (Fiordiligi), Vasilisa Berzhanskaya (Dorabella), Matthew Swensen (Ferrando), Markus Werba (Guglielmo) Benedetta Torre (Despina) e Thomas Hampson (Don Alfonso).


Il fronte sinfonico con i suoi 8 concerti vedrà sul podio il direttore principale Daniele Gatti il 22 aprile con il concerto inaugurale, al quale seguiranno i concerti del 10 maggio, e quello di chiusura dell’8 luglio; poi Zubin Mehta, direttore emerito a vita del Maggio, con i concerti del 29 aprile e del 25 maggio; Myung-Whun Chung il 5 maggio, Andrés Orozco-Estrada, il 19 maggio e Philippe Jordan il 29 giugno. I solisti impegnati a fianco dei Direttori sono Julia Hagen con Orozco-Estrada, Andrea Lucchesini con Zubin Mehta il 25 maggio, Thomas Zehetmair con Philippe Jordan e Lilya Zilberstein con Daniele Gatti l’8 luglio.


Da segnalare il 17 giugno il concerto straordinario, nel vero senso del termine, che vedrà l’Orchestra del Maggio, impegnata alla Visarno Arena nel concerto con una delle storiche band rock britanniche, i The Who, nell’unica tappa italiana del loro tour The Who-Hits back! Per questo concerto i biglietti sono disponibili presso Firenze Rocks.


Per festeggiare l’inaugurazione del Festival, domenica 23 aprile 2023 è stato varato il progetto “Ben venga il Maggio! Musica nella città” in collaborazione con Anbima APS (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome). Firenze sarà “invasa” dalla musica delle bande toscane. Le esibizioni dei complessi si terranno in varie piazze del centro della Città; al tramonto le bande si riuniranno in Piazza Vittorio Gui, davanti al Teatro del Maggio, per un pirotecnico finale musicale.


Per gli spettacoli per bambini, le scuole e le famiglie continua la feconda collaborazione con Venti Lucenti che con Manu Lalli metterà in scena La Historia de Carmen, tratta da Carmen di George Bizet dall’1 al 7 giugno in sala Mehta.


Nel mese di maggio è in calendario un importante convegno internazionale, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali, imperniato sulla figura di una delle più celebri e acclamate artiste di tutti i tempi: l’iconica Maria Callas. “La fiamma possente” è il titolo del convegno che vedrà impegnate numerose personalità a tratteggiare gli esordi del grande soprano.


Le opere e i concerti del Festival saranno trasmessi in diretta o in differita da Rai Radio 3, proseguendo una collaborazione storica con l’emittente radiofonica nazionale che dura da oltre settant’anni.


Come di consueto, prima di ogni recita e di ogni concerto, verranno offerte al pubblico le guide all’ascolto e le presentazioni delle opere per il ciclo “Prima le parole, poi la musica”.


Tutte le cinque opere saranno messe in scene sul palcoscenico della Sala Grande. L’opera per bambini è prevista in Sala Mehta.


Continua la collaborazione del Maggio con il Museo Novecento per la realizzazione del manifesto emblema del Festival. Per l’edizione 85, l’opera d’arte che lo identificherà graficamente è stata affidata all’artista Nico Vascellari.


Nicoletta Curradi 

Fonte: Ufficio stampa Teatro del Maggio

lunedì 6 febbraio 2023

Inaugurato a Firenze il primo Enel X Store della Toscana

 

All’interno dell’Enel X Store, in viale Don Minzoni 44, saranno disponibili per cittadini e imprese soluzioni a 360° per ambienti efficienti, sostenibili e a prova di caro energia. Al taglio del nastro presenti tra gli altri il responsabile Enel X Italia Augusto Raggi, gli assessori del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e Cecilia Del Re: “Firenze modello di innovazione e smart city”.



 

Debutta in Toscana, proprio nel capoluogo fiorentino, il primo Store di Enel X, la business line del Gruppo Enel che si occupa di innovazione per la transizione energetica, con tante opportunità per cittadini e imprese di efficienza energetica ed energia rinnovabile, servizi alla persona e alla casa sostenibili e accessibili a tutti, per risparmiare e rendere la vita di tutti i giorni più semplice e confortevole.

 

Il primo Enel X Store della regione, aperto a Firenze in viale Don Minzoni 44 e realizzato in sinergia con Speak Over, partner specializzato nella consulenza energetica, è stato infatti inaugurato ufficialmente questa mattina alla presenza degli assessori del Comune di Firenze al commercio e attività produttive Giovanni Bettarini; all’urbanistica, innovazione tecnologica e smart city Cecilia Del Re; del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi; del responsabile Enel X Italia Augusto Raggi, del responsabile global sales di Enel X Alessandro Zaccaro, del responsabile Enel X Toscana Carlo Pastorelli; della responsabile affari istituzionali Enel centro Italia Cristiana Di Torrice, del vicepresidente Confindustria Firenze Lapo Baroncelli e degli imprenditori Andrea Torricelli e Marco Filippelli, titolari dell’azienda partner che gestirà l’Enel X Store.

 

L’Enel X Store di Firenze, che sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, nonché il sabato dalle 9:00 alle 13:00, metterà in campo personale specializzato composto da un team di circa 10 persone tra consulenti di vendita e tecnici installatori, per assistere i fiorentini e tutti coloro che vorranno usufruire delle opportunità del nuovo store nella scelta delle soluzioni più adatte alle proprie esigenze e usufruire della posa in opera.

 

Ampio e completo il ventaglio delle proposte presenti nell’Enel X Store che spaziano da caldaie ad alta efficienza e climatizzatori a pompa di calore, in grado di assicurare un risparmio immediato anche del 40% in bolletta, fino a impianti fotovoltaici tradizionali e da appartamento, che consentono di autoprodurre energia per la casa da fonti rinnovabili. L’Enel X Store si occuperà anche dell’installazione degli impianti e risponderà a tutte le esigenze di intervento grazie ai servizi di assistenza per la casa di Enel X. I cittadini avranno infine la possibilità di acquistare prodotti di smart home e relativi dispositivi, servizi di assistenza, manutenzione e riparazione per la casa, nonché di usufruire dei servizi di pagamento Enel X Pay.

 

“Questa apertura a Firenze - ha sottolineato Augusto Raggi, responsabile Enel X Italia - rientra nel piano di sviluppo di una rete di negozi fisici sul territorio che ci consentirà, da un lato, di sostenere la crescita dei piccoli imprenditori che costituiscono il cuore del tessuto economico, sociale e produttivo italiano, e dall’altro di essere ancora più vicini ai nostri clienti, diventando dei punti di riferimento per soluzioni di efficienza energetica a livello locale. Firenze costituisce una tappa importante di questo percorso”.

 

“In questo senso gli Enel X Store - ha aggiunto Alessandro Zaccaro, responsabile global sales di Enel X – hanno un ruolo chiave nella transizione energetica del Paese e rappresentano per noi una scelta strategica che vogliamo allargare a un numero sempre maggiore di partner, in Italia e negli altri Paesi dove siamo presenti con il nostro portfolio di prodotti e servizi”.

 

Gli assessori del Comune di Firenze Giovanni Bettarini e Cecilia Del Re, presenti insieme al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, hanno sottolineato come le città siano un grande laboratorio di trasformazione in questo tempo di transizione energetica: in tale contesto Firenze si pone come modello di innovazione e smart city, a partire dall’integrazione tra le energie rinnovabili e il contesto urbano di grande pregio artistico e architettonico, per arrivare ai grandi progetti come il nuovo stadio che proprio in questo quartiere costituirà un esempio di sostenibilità e di efficienza energetica. Avere un punto di riferimento di Enel X a Firenze, a disposizione di istituzioni, cittadini e imprese, significa fare un passo importante nel futuro per proseguire sulla strada dell’elettrificazione come elemento cardine per la transizione ecologica.

 

Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo