martedì 10 novembre 2020

Il rock di Patti Smith inaugura il 61/o Festival dei Popoli




 La prima mondiale di Patti in Florence di Edoardo Zucchetti inaugura la 61° edizione del Festival dei Popoli, il Festival Internazionale del Film Documentario, che si terrà on line dal 15 al 22 novembre su Più Compagnia, la sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze in collaborazione con MYmovies.itIl documentario sarà visibile dal 15 e on demand per una settimana.

Patti in Florence (15/11 alle 21) è un racconto in musica e parole sul rapporto speciale tra Patti Smith e la città di Firenze, nato in occasione del leggendario concerto del 10 settembre 1979 allo Stadio Artemio Franchi davanti a 60.000 spettatori.  Un ponte culturale tra gli Stati Uniti e l'Italia, tra New York e la Toscana, che la stessa Patti Smith ha voluto celebrare trent'anni dopo con il progetto “I was in Florence”, fatto di performance e improvvisazioni, fra strade, musei, teatri e piazze. “Per tutto il tempo che passò in città fui la sua ombra – spiega il regista - con una telecamera mal funzionante, una manciata di nastri e una buona dose di incoscienza; volevo immortalare il suo girovagare e raccontare per immagini l’amore che aveva lei per la città e la città per lei. Avevo 22 anni, ero appena uscito dall’università e volevo fare il regista”. “Pensavo di esordire giovanissimo – ha detto Zucchetti - con un documentario come “No Direction Home: Bob Dylan”, ma all’epoca il materiale non convinse chi avrebbe potuto finanziare il progetto e rimase quindi chiuso in un cassetto fino al 2015”.

Edoardo Zucchetti, regista - Era l’anno in cui la Patti Smith Band celebrava i quarant'anni dal tour Horses, con la stessa scaletta del 1979 e del 2009, ed io nel frattempo avevo fatto la giusta gavetta fra teatro, opera e cinema. Mi feci nuovamente avanti, insieme agli organizzatori del concerto, con Fondazione Sistema Toscana e trovai il partner ideale per questa impresa. Dopo aver setacciato gli archivi della Biblioteca Nazionale, della Rai, di New Press Photo e di Radio 100 Fiori iniziai a chiedere interviste ai compagni di viaggio di Patti. I primi a prestarmi la loro voce furono il chitarrista e storico membro della band Lanny Kane, e il batterista Jay Dee Daugherty, suoi compagni di viaggio che l’avevano accompagnata dal CBGB di New York City al Doccione in Casentino. Negli anni si sono aggiunti racconti, ricordi, volti amici e collaboratori della cantante: i giornalisti Ernesto Assante, Gino Castaldo e Luca Sofri, che dagli anni '70 ne narrano le continue incursioni europee; il tour manager Stefano Righi insieme a Massimo Gramigni e Claudio Bertini, organizzatori dei suoi concerti fiorentini dai tempi del PCI e di Radio Cento Fiori, per la quale sono presenti Michele Ventura, Massimo Bellomo, Ernesto Ferrara; i fotografi Saulo Bambi, Stefano Rovai, e Massimo Sestini. Infine, un tributo all’amicizia con Emergency nata sotto la statua di Dante in Piazza Santa Croce, raccontata da Cecilia Strada, Maso Notarianni e la Casa del Vento, band aretina e unico gruppo di artisti italiani ad aver inciso alcuni brani in un album di Patti Smith.

 

La manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino per la parte artistica e Claudia Maci per l’organizzazione generale - è realizzata con il contributo di MiBACT - Direzione Generale Cinema; Regione Toscana; Fondazione Sistema Toscana; La Compagnia; Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.

 

A partire da 9.90 € l’utente potrà abbonarsi direttamente sul sito https://www.mymovies.it/ondemand/popoli/ e potrà seguire il calendario del festival con qualunque dispositivo connesso “come se avesse a disposizione un posto prenotato al cinema” per scegliere le “proiezioni” e inoltre assistere a panel, masterclass e incontri con gli autori in esclusiva.


Fabrizio Del Bimbo 

 

venerdì 6 novembre 2020

La storia delle Camicie Nere in un volume di Niccolò Lucarelli



Pur in modalità online, non si ferma l’attività culturale della Biblioteca Roncioniana, che continua la sua  opera di riflessione sulle tematiche più svariate della cultura italiana. Mercoledì 11 novembre alle ore 17, nell’ambito del cartellone autunnale della Biblioteca, sarà presentato in diretta streaming il libro Camicie  Nere. L’epopea, dello storico militare Niccolò Lucarelli, edito da Delta Editrice. L’incontrò sarà introdotto  dal Dr. Giovanni Pestelli, della Biblioteca Roncioniana, e moderato dal giornalista Fabio Barni.

Il volume affronta una capitolo difficile della storia italiana recente: il fascismo, come tutti i “regimi forti”,  aveva bisogno dei propri pretoriani, una forza paramilitare che dipendesse direttamente dal potere politico. 

Per questo nacque nel 1923 la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, che la popolazione chiamava e semplicemente “Camicie Nere”, appellativo che fu presto ufficializzato. Questi reparti assolvevano s essenzialmente a tre compiti: partecipazione a operazioni belliche al fianco delle altre forze armate, difesa  del regime e compiti di polizia. Nelle intenzioni dell’autore, il volume ricostruisce il quadro normativo e la  nascita delle Camicie Nere, il contesto politico e i teatri di guerra in cui agirono (a volte anche con autentico a valore militare), il tutto da un punto di vista rigorosamente storico, senza quindi tralasciare le pagine più  scomode, ovvero quelle dei crimini di guerra contro i civili.

L‘opera, illustrata con una quantità di materiale iconografico senza precedenti, ricopre tutta l’epopea di  questo corpo e costituisce un documento storico fondamentale per ogni cultore e studioso della storia militare  del nostro Paese.

Per partecipare collegarsi mercoledì 11 novembre alle ore 17.00 al seguente indirizzo: 

https://meet.jit.si/PresentazioneinBibliotecaRoncioniana.

Fabrizio Del Bimbo 

Il rock di Patti Smith inaugura il 61° Festival dei Popoli Dal 15 al 22 novembre



Dal 15 al 22 novembre 48 film in streaming sulla piattaforma di Più Compagnia in collaborazione con MYmovies.it

In Concorso Italiano sette documentari con la prima mondiale de L'occhio di vetro di Duccio Chiarini

Tra gli eventi speciali Bulletproof di Todd Chandler sulla cultura della violenza negli Stati Uniti

Il rapporto speciale tra la grande rocker Patti Smith e la città di Firenze, a partire dal leggendario concerto del 1979 all’Artemio Franchi, nel documentario Patti in Florence di Edoardo Zucchetti; la risposta delle scuole americane alla violenza armata in Bulletproof di Todd Chandler; il ruolo delle donne nella storia della musica elettronica, mai raccontato finora, in Sisters With Transistors di Lisa Rovner con la voce narrante di Laurie Anderson. Sono alcune première della 61° edizione del Festival dei Popoli, il Festival Internazionale del Film Documentario, che si terrà on line dal 15 al 22 novembre su Più Compagnia, la sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze in collaborazione con MYmovies.it (tutti i film sono disponibili nella data di programmazione e in streaming fino a sette giorni dalla proiezione).

La manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino per la parte artistica e Claudia Maci per l’organizzazione generale - è realizzata con il contributo di MiBACT - Direzione Generale Cinema; Regione Toscana; Fondazione Sistema Toscana; La Compagnia; Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.




“Ancora una volta – hanno detto Claudia Maci e Alessandro Stellino – i festival sono rimasti senza una casa e ne hanno trovato una in quella di ogni spettatore. La 61° edizione del Festival dei Popoli entra nelle abitazioni di tutti con un programma ricco di voci che raccontano il tempo che viviamo nel suo stesso dispiegarsi davanti ai nostri occhi e l’instabilità di un panorama sociale e politico che va monitorato da occhi attenti e civili”. 

Inaugurazione domenica 15 novembre

La prima mondiale del documentario Patti in Florence del regista fiorentino Edoardo Zucchetti è un racconto sul rapporto speciale tra Patti Smith e la città di Firenze, nato in occasione del leggendario concerto del 10 settembre 1979 allo Stadio Artemio Franchi davanti a 60.000 spettatori. Le rare immagini d’archivio si intervallano con le sequenze che il regista ha girato con la rocker in città, tra performance e improvvisazioni nelle strade, musei, teatri e piazze per un film che diventa una lettera d’amore della musicista nei confronti del capoluogo toscano.

La cantante è chiamata in causa anche in Now di Jim Rakete (distribuito da Wanted Cinema e programmato anch’esso in apertura di manifestazione), documentario sulla spinta dei giovani attivisti decisi a sollecitare risposte e azioni da parte dei politici sulla problematica del cambiamento climatico, con la volontà di trovare modi nuovi e alternativi per vivere un futuro sostenibile. Tra i protagonisti del film Greta Thunberg, Luisa Neubauer (Fridays for Future), Felix Finkbeiner (Plant for the Planet) e Nike Mahlhaus (Ende Gelände), con testimonianze di tante celebrità tra cui Patti Smith stessa e Wim Wenders.

Il programma propone 60 documentari divisi in varie sezioni. Oltre al Concorso Internazionale (18 film tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e al Concorso Italiano (7 i titoli, tutti inediti assoluti, un viaggio nell’Italia oggi) presenta la sezione Let the Music Play dedicata ai documentari musicali e un focus sull’ambiente dal titolo Habitat. Tra le novità di quest’anno la sezione Popoli for Kids & Teens, una selezione di documentari rivolti ai giovani che avrà anche una giuria composta da adolescenti tra i 14 e i 17 anni per eleggere il miglior documentario della sezione. E poi Doc Explorer, sezione sperimentale sull’ibridazione dei linguaggi e le nuove frontiere espressive del cinema del reale, e Diamonds Are Forever, dedicata all’archivio storico del festival che consta di 15mila titoli. È dedicato alla formazione e ai talenti emergenti il Doc at Work – Future Campus, realizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Cinema La Compagnia e Toscana Film Commission: oltre alla selezione di 12 documentari, una serie di webinar per professionisti del settore e giovani produttori in collaborazione con CNA Toscana, volti a immaginare il territorio come un serbatoio importante dei nuovi mestieri e del sapere fare cinema (il programma di questa sezione sarà online sulla piattaforma di Più Compagnia dal 26 al 29 novembre).

Il Concorso Internazionale presenta di 18 titoli in prima italiana e internazionale (lungometraggi, mediometraggi e cortometraggi) per la giuria composta da Joëlle Bertossa (Svizzera), Maria Bonsanti (Italia), Andrei Ujica (Romania) che assegnerà i seguenti premi: Premio al Miglior Cortometraggio (euro 2.500); Premio al Miglior Mediometraggio (euro 4.000) e Premio al Miglior Lungometraggio (euro 8.000) e la Targa “Gian Paolo Paoli” al Miglior Film Antropologico (per il dettaglio delle opere in concorso si veda il documento relativo allegato).

Fiore all’occhiello del programma 2020 è il Concorso Italiano con sette documentari in competizione per la giuria composta da Marta Donzelli, produttrice, Maria Letizia Gatti, fondatrice della casa di distribuzione Reading Bloom e Alessandro Raja, CEO di Festival Scope, che assegnerà il Premio al Miglior Documentario Italiano (euro 3.000). Il concorso propone il meglio della produzione italiana corrente. In programma la prima mondiale de L’occhio di vetro del fiorentino Duccio Chiarini (15/11) che, prendendo spunto dal diario di guerra di suo prozio e con l’ausilio di rari materiali d’archivio, fotografie e lettere, compone un raffinato mosaico nel quale un momento cruciale della Storia d’Italia viene visto attraverso la lente di complesse dinamiche familiari. Ci sono gli occhi di una regista italiana, Laura Lamanda, dietro L'îles des perdus (16/11), a descrivere il “Service des Objets Trouvés” l’ufficio parigino che raccoglie gli oggetti smarriti quotidianamente lungo le strade della metropoli. In programma, poi, Il libro di Giona di Zlatolin Donchev (17/11), in cui Massimiliano, che vive per strada all’interno della sua auto, conduce un’esistenza fatta di libri e sogni; Aylesbury Estate di Carlotta Berti (18/11), su una comunità resistente alla speculazione nel più grande complesso di public housing di Londra, costruito negli anni ’60 sulle macerie di vecchie case popolari. In L’armee Rouge il regista Luca Ciriello (19/11) racconta la storia di Idriss Koné, in arte Birco Clinton, arrivato dalla Costa D’Avorio cinque anni fa e oggi abitante dei Bipiani di Ponticelli, nella periferia est di Napoli, da dove lancia la scalata alla scena musicale della comunità ivoriana con l’obiettivo di organizzare una grandiosa festa di Natale. In Bosco, la regista Alicia Cano (20/11) narra i ricordi di suo nonno, che non ha mai visto il proprio luogo di nascita, un paesino toscano di 13 abitanti, ma ne può descrivere ogni angolo basandosi sulle memorie e gli aneddoti tramandati da generazioni.

Fabrizio Del Bimbo