mercoledì 20 dicembre 2023

BigMat Italia chiude il 2023 con 156 soci e 240 punti vendita

 




Negli ultimi sei mesi altre sette aziende hanno scelto BigMat per rafforzare la propria presenza sul territorio e continuare a crescere.


Dalla Toscana alla Campania fino alla Sicilia, la crescita del network BigMat è stata continua e costante in questo 2023. Sono sette i nuovi aderenti al Consorzio, nell’ultimo semestre, che vanno a rafforzare la presenza di BigMat in tre aree strategiche nel Sud e Centro Italia.

 

BigMat in Sicilia copre tutte le aree strategiche dell’isola.

È, infatti, approdato anche a Termini Imerese con Edil Bova: primo punto vendita nella provincia di Palermo. L’azienda, fondata dai fratelli Bova, è attiva dal 1972 nella produzione di soluzioni in laterocemento, isolanti e movimentazione terra, a cui nel 1993 ha affiancato la vendita di materiali da costruzione. Guidato oggi dalla seconda generazione della famiglia, si sviluppa su una superficie complessiva di 5.150 mq, di cui 2mila mq di piazzale per l’edilizia pesante, ferro, tubi e legno lamellare; 250 mq di area ferramenta, due tintometri, idraulica, termoidraulica ed elettricità e 320 mq di showroom di ceramiche, sanitari, rubinetteria, porte e infissi. Sono 18 le persone dello staff a disposizione di artigiani, imprese e privati per i quali l’azienda rappresenta un punto di riferimento grazie a un vasto assortimento di prodotti e servizi offerti: assistenza pre e post-vendita, consegna in cantiere, progettazione e rendering. Una realtà in continua crescita come spiega Giovanni Bova, titolare del punto vendita: «Un progetto a cui tengo molto e che abbiamo abbracciato con entusiasmo e orgoglio; far parte della famiglia BigMat ci consente di proseguire e accelerare il nostro percorso di sviluppo, con il supporto del Gruppo saremo ancora più competitivi».

 

A Marsala è invece Mediedil Srl a fare il suo ingresso nel Gruppo. «Siamo molto entusiasti di essere entrati in BigMat – racconta l’amministratore unico Salvatore Galfano – e ancor più che il Gruppo si stia espandendo in Sicilia, a dimostrazione di una distribuzione edile a livello locale solida che con BigMat può crescere ulteriormente». Sul territorio dal 1965, BigMat Mediedil è un punto di riferimento per il mercato edile della zona: rivendita dal 1989 grazie alla capacità imprenditoriale del professore Pietro Galfano, padre di Salvatore che oggi è alla guida dell’azienda. Grazie alla posizione strategica la rivendita presidia l’area cittadina, il centro storico e tutta la provincia offrendo a imprese edili,

artigiani, professionisti ma anche privati le migliori soluzioni costruttive. Nella rivendita, con 1.500 mq di magazzino e punto vendita e 25mila mq di area scoperta, sono disponibili prodotti per l’edilizia e la ferramenta, un’area colore con tintometro e lo showroom di 70 mq dedicato alla resina. Sono 4 i membri dello staff amministrativo e 4 gli addetti alla vendita e logistica che offrono consulenza e assistenza specializzata.

Un’azienda in costante crescita e con un fatturato a +30% nell’ultimo anno: «Abbiamo scelto BigMat perché ammiriamo la sua filosofia. L’atmosfera di collaborazione che si respira è un incentivo a fare ancora meglio grazie anche ai molteplici servizi a disposizione, ai progetti importanti e alla formazione continua che ci aiuterà a sviluppare il nostro business».

 

Altra prima volta per BigMat in Sicilia è a Noto con La Nuova Commerciale, prima rivendita del Gruppo nel siracusano.

Dal 1971 la bottega della famiglia Carpino, a 16 km da Noto, ha ampliato la gamma di prodotti con ferramenta, idraulica ed elettroutensili fino a diventare, nel 1990 con il figlio Salvatore Carpino, La Nuova Commerciale: rivendita all’ingrosso di materiale edile che oggi, alla terza generazione, è un punto di riferimento per la zona di Noto, Siracusa e Ragusa. Il magazzino di circa 15mila mq offre materiali per l’edilizia, coperture, utensileria, attrezzature e antinfortunistica ma anche lavorazione del legno, colore e finiture per esterni. Sono dodici i dipendenti che mettono a disposizione una consulenza specializzata pre e post-vendita affiancata da una logistica evoluta. Per il responsabile commerciale Vittorio Aparo, BigMat è «una realtà nazionale ed europea che ci permette di aggiungere prodotti, servizi e come sempre qualità alla nostra attività». L’azienda netina ha scelto BigMat per sviluppare il business grazie ai servizi a disposizione. «Ci ha entusiasmato il confronto reciproco tra soci – spiega Federico Carpino –, condividere obiettivi e strategie è quello che cercavamo oltre alle vantaggiose politiche di acquisto, i progetti di digitalizzazione e di marketing ma anche, ad esempio, il programma fidelity BigCard». BigMat La Nuova Commerciale ha in serbo un ampliamento delle sedi per estendere l’area di business anche alle finiture d’interni e tra i progetti c’è un nuovo sito eCommerce.

 

Ad Agrigento la famiglia BigMat cresce con Iacolino Srl, azienda fondata da Antonio nel 2001 e ora guidata dai figli Calogero e Morena. Nel punto vendita di 1.500 mq trovano spazio prodotti e soluzioni dei migliori marchi per una progettazione a 360 gradi dalle nuove costruzioni alle ristrutturazioni, grazie all’offerta di soluzioni all’avanguardia del comparto elettrico, termoidraulico e utensileria ma anche edilizia tradizionale, colore e domotica.

Imprese, installatori e privati possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno supportati dal team di BigMat Iacolino, composto da 20 persone pronte a soddisfare ogni richiesta, dai sopralluoghi in cantiere allo sviluppo dei progetti, dalla consulenza tecnica pre e post-vendita alla consegna dei materiali.

Una struttura ben organizzata a cui si affianca uno spazio espositivo di 60 mq, inaugurato nel 2018 a Favara (AG), in cui si possono scoprire da vicino i sistemi e gli impianti di climatizzazione e domotica che BigMat Iacolino progetta.

L’ingresso nel Gruppo BigMat «ci consente di essere ancora più competitivi nel mercato dell’edilizia, in cui ci siamo affacciati da poco ma che ci sta dando grandi soddisfazioni. Scegliere BigMat rappresenta un importante investimento per la nostra crescita, grazie all’ampio ventaglio di marchi che collaborano con il Gruppo puntiamo, infatti, ad affermarci ancor più come partner strategico di professionisti e imprese, con il supporto della Centrale, i corsi di formazione organizzati dalla Scuola BigMat e la collaborazione e al confronto con gli altri soci potremo proseguire il percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso nel ramo edile» racconta il titolare Calogero Iacolino.


Risalendo lo Stivale in Campania troviamo Edil Lamberti di Salerno che entra a far parte del Gruppo BigMat.  


L’azienda della famiglia Lamberti nasce a Cava De’ Tirreni (SA) nel 1997, dallo spirito imprenditoriale di Antonio Lamberti. Nella rivendita di 9mila mq, di cui 6mila scoperti e 3mila di coperto, è possibile trovare tutte le soluzioni costruttive e un’ampia gamma di prodotti di edilizia pesante e leggera, ma anche ferramenta e un’area colore con due tintometri. A questi si aggiunge il servizio di noleggio di attrezzature di piccola dimensione e grandi macchine da cantiere. Lo staff di nove persone, otto addetti alla vendita e un amministrativo, assiste con competenza la clientela nelle fasi di pre, post-vendita e consegna in cantiere. La forza di BigMat dal punto di vista commerciale, la visione strategica del mercato e i servizi messi a disposizione sono tra gli aspetti del Gruppo a cui Edil Lamberti guarda con interesse: «Grazie all’incremento del mercato della ristrutturazione degli ultimi anni siamo cresciuti e per proseguire questo sviluppo è importante oggi affidarsi a un brand noto, di caratura nazionale e internazionale, che può supportarci per ampliare il nostro business ed essere più competitivi. Non vediamo l’ora di confrontarci con altre realtà di tutta Italia e poter accedere alle molte iniziative del Gruppo» conclude Lamberti.



Infine, in Toscana sono due i nuovi associati BigMat.  


 

B&G Materiali Edili di Pistoia (PT) – attiva dal 1992 come centro per la vendita di materiali da costruzione, fa capo dal 2016 alla famiglia Niccolai. Nel punto vendita, sviluppato su una superficie di 12mila mq, trovano posto laterizi, cartongesso, profilati metallici, ferro da carpenteria oltre a legname e tutto il necessario per l'edilizia. Abbigliamento professionale, vernici e ferramenta, trovano posto nei 400 mq di showroom dove sono esposti anche pavimenti, rivestimenti e arredobagno «settori che abbiamo inserito nella nostra offerta in modo graduale e su cui punteremo per intercettare un numero maggiore di clienti privati» sottolinea Franco Niccolai. Il punto vendita BigMat B&G Materiali Edili offre consulenza pre e post-vendita, servizio tintometrico, taglio delle travi, sopralluoghi in cantiere sia per le imprese sia per i privati, inoltre fornisce un servizio di progettazione d’interni ed esterni, eseguito in showroom da uno staff altamente qualificato composto da geometri e architetti.


Un’azienda che guarda al futuro con fiducia ed entusiasmo grazie al progetto di ristrutturazione del fabbricato esistente e di una nuova costruzione di 1.000 mq che andranno ad ampliare l’area di stoccaggio dei materiali edili a cui si aggiungeranno altri 200 mq che saranno dedicati alla vendita di prodotti di ferramenta e vernici.


In questo scenario di grandi cambiamenti in atto, fondamentale per il punto vendita di Pistoia è l’ingresso in BigMat, «un grande Gruppo, il cui supporto nelle attività di comunicazione sarà cruciale per farci conoscere meglio e raggiungere in modo più capillare i professionisti del territorio. Tutto questo sarà possibile grazie agli investimenti fatti e al sostegno della centrale BigMat. Contiamo, inoltre, nei prossimi anni di ampliare ulteriormente la gamma prodotti del nostro showroom inserendo il segmento porte e finestre per completare la proposta di finiture».

 

Nella provincia di Lucca è lo storico magazzino COMID di Querceta, frazione di Seravezza (LU), a scegliere BigMat.

L’azienda versiliese COMID (acronimo di Commercio Materiale Idraulico) è nata nel 1965 su iniziativa di Silvano Croci ed è oggi guidata dal figlio, Paolo Croci. Nel magazzino di oltre 1200 mq coperti e 6mila mq di piazzale si trova tutto ciò che serve per costruire e ristrutturare: materiali edili, ferramenta, utensileria e anche finiture e arredobagno nello showroom di 600 mq dedicato ad architetti e privati. Grazie allo staff di 20 persone BigMat Comid offre un servizio completo dalla consulenza pre e post-vendita alla consegna in cantiere e anche la progettazione in 3D in showroom. «Soluzioni all’avanguardia, supporto a 360 gradi e sinergia tra magazzino edile e showroom sono i cardini con cui teniamo testa alla forte concorrenza nella nostra zona – racconta il titolare di BigMat Comid –. Abbiamo scelto BigMat per essere ancora più competitivi e capillari, è una realtà ben strutturata che ci supporterà dal punto di vista comunicativo e pubblicitario per aumentare la nostra visibilità e dal punto di vista commerciale. Esser parte del Gruppo è per la nostra azienda un importante biglietto da visita, una conferma della nostra affidabilità e professionalità».

Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 6 dicembre 2023

Al Congresso SIMIT si è parlato anche di vaccini "Fondamentali per fragili e over 65"

 





Lo dicono gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) riuniti a Firenze al Palaffari per il XXII Congresso nazionale


I soggetti fragili sono in aumento: tra questi, non solo gli anziani, ma anche i pazienti oncologici, immunocompromessi o con gravi malattie respiratorie e cardiovascolari. Per proteggere queste persone dalle complicanze delle infezioni sono disponibili coperture vaccinali sicure ed efficaci contro influenza, Covid, pneumococco, Herpes zoster, virus respiratorio sinciziale (Rsv). Così dicono gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), riuniti a Firenze per il XXII Congresso nazionale che si è concluso oggi.


"Da un po' di tempo si sta parlando di virus respiratorio sinciziale negli anziani e nei soggetti fragili - osserva Roberto Parrella, neo presidente Simit - Il virus respiratorio sinciziale è ben noto soprattutto per le problematiche collegate alle bronchioliti dei bambini, ma è evidente che nella popolazione anziana è in grado di determinare situazioni a rischio, fino anche a provocare il decesso. Ci sono dati americani che indicano fino a 120mila ricoveri con alcune migliaia di decessi collegati al virus. Nei Paesi industrializzati, negli adulti, provoca oltre 420mila ricoveri ogni anno e 29mila decessi. Finora non sono state disponibili terapie e vaccinazioni, ma è da poco disponibile in Italia il primo vaccino per gli adulti, con straordinaria efficacia nei soggetti con patologie concomitanti: nello studio cardine ha mostrato una riduzione del 94,1% della malattia grave da Rsv e un'efficacia complessiva del vaccino dell'82,6%".


Il virus respiratorio sinciziale si manifesta in maniera differente, che varia da persona a persona, con sintomi che possono essere curati generalmente dai 7 ai 15 giorni. Nell'adulto e nell'anziano sfocia in forme che somigliano all'influenza, con sintomatologia respiratoria come febbre elevata, dolori muscolari, sintomi respiratori e con relative complicanze, ad esempio, le polmoniti. "Il vaccino - evidenzia l'esperto - è fondamentale per la prevenzione e la profilassi".


"I soggetti fragili che contraggono il virus respiratorio sinciziale - continua Parrella - sono ad alto rischio di malattie gravi a causa del declino dell'immunità correlato all'età e delle condizioni sottostanti. Se infatti la maggior parte delle persone guarisce entro una o due settimane, il virus può assumere una forma grave nelle persone vulnerabili, come gli anziani e coloro che hanno malattie polmonari o cardiache e diabete. L'Rsv può esacerbare condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), l'asma e l'insufficienza cardiaca cronica e può portare a esiti gravi come polmonite, ospedalizzazione e morte".


In generale, "chi ha patologie pregresse rischia un aggravamento delle proprie condizioni e va incontro a tassi di ospedalizzazione più elevati. Recenti studi americani rilevano come ogni anno ci siano da 60mila a 120mila ricoveri dovuti all'Rsv, di cui circa 6-8mila decessi. Altri mostrano che 20-25% di anziani ricoverati con problematiche di infezioni respiratorie acute del tratto inferiore risultano positive al virus respiratorio sinciziale. Da questi dati si evince l'importanza che può rivestire uno strumento preventivo come il vaccino".


Altro tema trattato:

HIV ed Epatite C, l’impegno sul territorio in Toscana. Serve una proroga all'impiego dei fondi per l’HCV e un ampliamento delle classi d’età


“In Toscana dovrebbero essere oltre 800mila le persone da sottoporre allo screening per HCV e solo in 12mila vi si sono sottoposti. Ampliando le coorti d’età coinvolte ed estendendolo al 2024 potremo rilevare l’1% di HCV positivi probabilmente presenti nella popolazione” sottolinea Danilo Tacconi, copresidente Congresso SIMIT


 


Si rinnova l’impegno della Regione Toscana nella lotta all’Epatite C e all’HIV. Per l’Epatite C ripartono le iniziative per favorire l’emersione del sommerso, ma l’appello della comunità scientifica è di allargare gli screening alle fasce più fragili, in particolare anziani e pazienti a rischio, utilizzando i fondi già disponibili e pronti, con l'auspicio che possano essere estesi sino alla fine del 2024. Un altro canale fondamentale è quello dell’intervento sulle popolazioni speciali. A questo proposito, nel XXII Congresso della Società italiana di Malattie Infettive - SIMIT in corso a Firenze è stata presentata una survey sulla casa circondariale di Sollicciano, dove si è osservato, al momento, un aumento del numero di persone con Hiv seguite nel 2023.


REGIONE TOSCANA ATTIVA SUGLI SCREENING, MA RESTA MOLTO DA FARE – Grazie ai nuovi farmaci antivirali ad azione diretta, che consentono di eradicare l’HCV definitivamente, senza effetti collaterali e in poche settimane, è possibile eliminare l’Epatite C dal nostro Paese entro il 2030 come prospettato dall’OMS, ma occorre favorire l’emersione del sommerso. La Toscana è una delle regioni cui sono partiti i programmi di screening dell’Epatite C per le coorti di pazienti nati tra il 1969 e il 1989, oltre che per popolazioni speciali come detenuti e tossicodipendenti. La Regione ha elaborato una proposta su tre punti: organizzare un sistema di offerta attiva per gli screening; consolidare il sistema di linkage-to-care per la presa in carico dei soggetti con HCV attivo; informatizzare i dati provenienti dall’attività di screening con l’utilizzo della piattaforma “#insalute” già attiva sul territorio regionale.


“La Toscana ha iniziato molto bene l’impiego dei trattamenti antivirali dal 2015, trattando circa 18mila casi, ma questo nuovo programma volto a far emergere il sommerso con screening gratuiti è partito solo dal 4 settembre presso le Aziende Usl e le Associazioni di volontariato e i numeri non sono ancora soddisfacenti – sottolinea Danilo Tacconi, Responsabile Area Dipartimentale Malattie Infettive Azienda Usl Toscana sud est – Affinché questo programma di screening dia risultati, occorre che vi partecipi la maggior parte della popolazione. Ampliando le coorti d’età coinvolte ed estendendolo al 2024 potremo ottenere dei risultati che metteranno in evidenza l’1% di HCV positivi che probabilmente sono presenti nella popolazione generale. In Toscana dovrebbero essere oltre 800mila le persone da sottoporre a screening e solo in 12mila vi si sono sottoposti. Serve pertanto una maggiore sensibilizzazione della popolazione e il supporto dei Medici di Medicina Generale”.


IL RUOLO DEL MMG NELLA LOTTA ALL’HCV E GLI STRUMENTI DI SIMG - “In questo quadro in cui numerose regioni sono partite con i programmi di screening finanziati dal Ministero e rallentati a più riprese dal Covid, il ruolo del medico di famiglia diventa ancora più importante per analizzare le coorti a maggiore rischio – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – Il ruolo dei Medici di Medicina Generale deve essere pertanto implementato. La SIMG è impegnata in un’operazione di supporto offrendo a tutta la rete dei medici di famiglia sistemi informatici, corsi di formazione, alert nelle cartelle cliniche a cui siamo al lavoro da tempo e che in questa fase costituiranno un punto di riferimento per agevolare questo compito”.


IL LAVORO NEL CARCERE DI SOLLICCIANO: EFFICACI GLI SCREENING PER HCV, AUMENTA IL NUMERO DI DETENUTI SEGUITI PER HIV – Tra le popolazioni speciali su cui si incentrano i test per l’Epatite C e per l’HIV vi sono i detenuti. In carcere, infatti, lo screening è fondamentale, in quanto questo luogo è concentratore di malattie infettive, nonché fonte di opportunità perché permette di coinvolgere persone non facilmente raggiungibili sul territorio. Le malattie infettive in carcere sono la seconda classe di patologie subito dopo quelle psichiatriche. Le più frequenti sono HCV, HBV, HIV e tubercolosi. Secondo il Report ARS Toscana del 2017 (il più recente, visti i limiti che il Covid ha provocato sulle successive indagini) le malattie infettive e parassitarie nella regione caratterizzando il 16,2% della popolazione carceraria. Da questo quadro è partito il lavoro presso la Casa Circondariale di Solliciano.


“Il progetto di microeliminazione ha previsto l’effettuazione di oltre 150 trattamenti totali per l’Epatite C dal 2016, di cui 55 dal 2020, ottenendo una significativa riduzione della circolazione del virus – sottolinea la dott.ssa Elena Salomoni, Ospedale Santa Maria Annunziata, Firenze – Infatti, nei detenuti che erano risultati negativi allo screening HCV di ingresso e che sono stati ritestati grazie alla delibera regionale, non si è osservata nessuna nuova infezione durante il periodo detentivo. Negli ultimi 5 anni a fronte di una consistente riduzione del numero dei detenuti (dovuta alla lotta al sovraffollamento richiesta dal covid), non si è abbassata la percentuale di detenuti HIV presenti: negli anni 2019-2022 era rimasta intorno al 3-4%, mentre nel 2023 si è registrato un aumento della percentuale dei pazienti HIV, pari al 6.6%. Per queste persone difficili da trattare il carcere è anche opportunità di cura: il 10% delle persone che vivono con HIV di Sollicciano, infatti, ha avuto la prima diagnosi proprio in detenzione e probabilmente non avrebbe mai fatto il test. Dei pazienti rilevati con HIV, il 93.4% è stato messo in terapia, con ottimo impatto sulla carica virale. Pertanto la presenza dell’infettivologo in carcere si rivela fondamentale per la presa in carico di una popolazione che poi rientrerà in comunità. Il carcere rappresenta anche una grande opportunità di screening per l'infezione tubercolare latente, ovvero per l'identificazione di quelle persone che sono entrate in contatto con il batterio della tubercolosi e hanno l'indicazione a iniziare un trattamento che evita la progressione verso la malattia attiva. La popolazione carceraria ha caratteristicamente un'elevata prevalenza di infezione tubercolare latente, per questo nel carcere di Sollicciano lo screening è proposto in maniera sistematica a tutti i nuovi giunti in istituto. Pur nella difficoltà di mantenere la continuità di cura a causa delle possibili improvvise scarcerazioni, abbiamo osservato che dei pazienti che hanno iniziano il trattamento una buona percentuale riesce a completarlo all'interno dell'istituto”.


GLI APPUNTAMENTI ONLINE E IN PRESENZA A FIRENZE – I temi della lotta ad HIV e HCV sono stati al centro di recenti iniziative in presenza e online organizzate dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG e della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT. Dopo la tavola rotonda online congiunta delle due società, il tema è stato ripreso in occasione del 40° Congresso SIMG e nel XXII Congresso SIMIT, entrambi a Firenze. Presidenti del Congresso SIMIT sono il Prof. Alessandro Bartoloni, Professore Ordinario Malattie Infettive,Università Firenze; Massimo Antonio Di Pietro, direttore della struttura operativa complessa Malattie infettive 1 dell'Ausl Toscana centro; il Prof. Marco Falcone, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Università Pisa; Danilo Tacconi, Responsabile Area Dipartimentale Malattie Infettive Azienda Usl Toscana sud est.


Nicoletta Curradi 


venerdì 1 dicembre 2023

Ad ALPHA General Contractor di Firenze il Premio Le Fonti Awards per l’Innovazione




 

Un riconoscimento prestigioso per un’azienda fiorentina leader nel comparto dell’edilizia come contraente unico. ALPHA GC si è aggiudicato la XIII edizione del Premio Le Fonti Awards per l’Innovazione come Eccellenza dell’anno per il Settore General Contractor, consegnato durante la serata di gala ospitata presso la sede di Borsa Italiana in Piazza Affari a Milano.

Premio assegnato “per la capacità di garantire un alto livello di qualità, efficienza ed efficacia nella gestione del processo costruttivo, grazie all’utilizzo di metodi flessibili in grado di ottimizzare risorse e ridurre tempi e costi ed avvalendosi dei prodotti più innovativi presenti sul mercato. Per rispondere tempestivamente a qualsiasi criticità, preservando il cliente dagli imprevisti burocratico/economici del settore”.

“Una bella soddisfazione per una realtà come la nostra che in pochi anni - commenta Asmaa Gacem, amministratrice unica di ALPHA - è cresciuta tantissimo, espandendo i propri orizzonti e spaziando dall’edilizia residenziale a quella commerciale e industriale, per proporsi come partner per la realizzazione di grandi progetti grazie a standard qualitativi sempre elevati e a una progettazione integrata che garantisce efficienza”.

Fabrizio Del Bimbo