È in corso fino a domenica 18 luglio presso gli spazi della Fortezza da Basso di Firenze l'8/o congresso AICPE che vede presenti un gran numero di chirurghi plastici estetici.
Abbiamo scambiato due parole con il Presidente di AICPE Dr. Pierfrancesco Cirillo che afferma che il settore della chirurgia estetica non ha conosciuto crisi e che complice il lockdown, è emersa l'importanza del volto: le persone, stando a lungo in casa, davanti ad uno schermo, seguendo webinar o facendo videochiamate, hanno sentito più forte il bisogno di curare il volto,rispetto al corpo, soprattutto il terzo inferiore e il collo. Quindi la tecnica del fat grafting si è rivelata la soluzione agli inestetismi. E alcuni esperti ne parlano durante il congresso: è una tecnica che usa il grasso corporeo, presente anche nei soggetti più magri, per ricreare il volume perduto. Essendo il grasso un tessuto autologo, non estraneo, non c'è rischio di rigetto e inoltre è ricco di cellule staminali. Si utilizza per tutto il volto, zigomi e guance comprese. La qualità del risultato è molto buona e il fatto di poter trascorrere a casa la convalescenza e la mancanza di socialità durante la pandemia ha favorito i pazienti.
Quindi nel 2020 si è registrata un notevole aumento di richieste di interventi di chirurgia estetica, il 10 % in più rispetto al passato.
L'AIPCE , che conta circa 400 iscritti. è gemellata con varie altre associazioni europee. In Italia sono attivi 1500 chirurghi estetici.
Info: www aicpe.it
Nicoletta Curradi
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