giovedì 15 febbraio 2018

Successo per la Chianti Classico Collection 2018


Si è concluso  nei giorni scorsi alla Stazione Leopolda di Firenze l’evento di presentazione delle nuove annate del Chianti Classico ai massimi esperti del settore, un’occasione unica per conoscere a fondo la denominazione, le sue etichette e le ultime novità da uno dei territori vinicoli più importanti del mondo.
I numeri sono sempre più importanti: 186 aziende per 659 etichette in degustazione. Un totale di oltre 9000 bottiglie che sono state aperte e servite da una squadra di 50 sommelier nella due giorni di manifestazione, alla presenza di oltre 250 giornalisti provenienti da 30 diversi paesi del mondo e più di 1800 operatori, italiani e stranieri. 59 le anteprime da botte dell’annata 2017 e ben 92 le etichette di Chianti Classico Gran Selezione.


“Arriviamo quest’anno a Firenze dopo una stagione difficile – ha dichiarato Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico - che però siamo riusciti a gestire con le migliori armi su cui oggi può contare il viticoltore moderno: la conoscenza profonda del proprio territorio e la capacità di saper aspettare il momento giusto. Così, se da un lato abbiamo dovuto registrare un significativo calo quantitativo nella produzione 2017. Come sempre la Collection mette in mostra e al vaglio della critica il nostro lavoro degli ultimi anni, non solo della vendemmia appena passata., Si può ben dire che il nostro “anno del vino” inizi proprio con la Collection e ritengo doveroso cogliere l’occasione per continuare a sottolineare l’importanza del nostro territorio nei suoi molteplici aspetti, che vanno dalla bellezza paesaggistica alla vocazione enologica, al suo aspetto umano e sociale. L’edizione di quest’anno, la venticinquesima, parla di un grande rafforzamento della denominazione: oltre ai numeri economici, la partecipazione sia da parte dei soci che della stampa e degli operatori di settore segna un record storico.”
Alla Leopolda è stato possibile assaggiare in degustazione anche gli oli di 23 aziende produttrici di DOP Chianti Classico.
Partner della manifestazione sono stati anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia e dell’industria a questa legata, come alcuni dei migliori prodotti DOP italiani che, sotto il cappello istituzionale di AICIG (l’Associazione Italiana Consorzi  Indicazioni Geografiche), si sono presentati al pubblico della Collection attraverso incontri e degustazioni a cura di: Consorzio Tutela del Formaggio Parmigiano-Reggiano DOP, Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP, Consorzio di Tutela Oliva da Mensa La Bella della Daunia DOP, Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP, Consorzio di Tutela Pecorino Toscano DOP, Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Consorzio Tutela Grana Padano DOP.

La degustazione dei vini proposti non ha deluso nemmeno quest'anno.  Tra le annate 2016 spiccano Antico Borgo di Sugame Fiore, che presenta sentori di menta e tracce di legno, Carpineto, che si presenta sapido e di buona struttura, Casale dello Sparviero, che denota sapore di frutti rossi e viole, Castello di Ama, con caratteristiche floreali e di ciliegia,  Castello Vicchiomaggio San Jacopo, che è sapido e persistente al palato, Collazzi - Bastioni, speziato e con forte tannino, Guidi 1929 San Giorgio allo Spadaio, che offre note floreali e di agrumi.

L'annata 2015 ha dato buoni risultati per Borgo La Stella, Castello di Verrazzano, Fattoria Montecchio, Ormanni. Per quanto riguarda le riserve 2015 sono da segnalare Antico Borgo di Sugame, Felsina e La Sala.
Nonostante la siccità del 2017 si è registrato un record di vendite con tre 37 milioni di bottiglie vendute in 140 paesi del mondo, hanno affermato il Presidente del Consorzio Sergio Zingarelli e il nuovo Direttore Carlotta Gori. Gli USA si confermano  il primo mercato per la denominazione, che assorbe il 33% delle vendite totali, in crescita dell'1% rispetto al 2016. La crescita è stata registrata anche nel mercato interno, in cui vengono vendute il 23% delle bottiglie.  Al terzo posto troviamo la Germania, seguita da Canada, paesi scandinavi  Regno Unito, Svizzera, Giappone. Sergio Zingarelli si è detto molto soddisfatto del trend positivo negli USA e in Canada.  La produzione di Chianti Classico 2017 a causa della siccità è stata di circa 207.000 ettolitri con un calo del 37% rispetto all'anno precedente, il quantitativo più basso da 40 anni. Comunque la qualità è rimasta sempre molto elevata. Da ricordare che il distretto produttivo del Chianti Classico presenta un fatturato globale di oltre 700 milioni di euro.



Nicoletta Curradi 

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