martedì 4 dicembre 2018

A Santa Maria della Scala l'evento conclusivo dedicato dalla Toscana all'anno del cibo italiano





Nell'evento conclusivo dell'anno del cibo italiano la Toscana ha scelto di trattare di arte, paesaggio, cultura e  naturalmente di cibo.   ‘Toscana, l’arte del gusto, il gusto dell’arte, turismo, cultura, enogastronomia e territorio’ è il titolo dell'iniziativa che si è svolta il 3 dicembre con grande affluenza di pubblico presso il complesso museale di Santa Maria della Scala a Siena. L’organizzazione era a cura di Vetrina Toscana, il programma di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, in collaborazione con gli assessorati regionali al turismo e al commercio e all’agricoltura, del Comune di Siena e di Santa Maria della Scala. A Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze nei giorni scorsi  l’assessore regionale a turismo e commercio Stefano Ciuoffo ha presentato in anteprima l’iniziativa. A Siena si è voluto puntare i riflettori sul contagio secolare tra arte ed enogastronomia, con l’evento clou, la prestigiosaLectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio. La giornata è stata pensata e ideata insieme a Vetrina Toscana da vari ormai impegnata, grazie ad un circuito strutturato creato insieme ad Unioncamere, a far conoscere ed apprezzare una delle leve più importanti per la promozione turistica del territorio”.L’evento clou dell’anno del cibo è stato dedicato alle sinergie fra cibo, arte, cultura e turismo e ha avuto come momento centrale la Lectio Magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio, dal titolo ‘L’Arte del gusto e del vivere in Toscana’, che si è tenuto all’interno di un luogo d’arte d’eccezione, Il Pellegrinaio, che contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, con scene di vita quotidiana che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici. Gli chef di Vetrina Toscana hanno presentato alcune esperienze che ben rappresentano il circolo virtuoso che si può instaurare tra arte, cultura, territorio ed enogastronomia. Poi si è parlato  della dimensione territoriale della cultura con ‘Il Giardino di Daniel Spoerri e il ristorante Non solo Eat Art’ con Roberto Rossi, proprietario del ristorante ‘Silene’ e gestore dei servizi all’interno del parco; dell’ integrazione e reciproca valorizzazione tra musei e ristoranti con ‘Il Museo e il Giardino di Villa Bardini e La Leggenda dei Frati’ con Filippo Saporito. Infine, Christian Borchi, dell’Antica Porta di Levante di Vicchio, ha trattato della cultura e dei prodotti tipici nei borghi con ‘L’influenza del territorio sulla cucina nella terra dei Medici’.Oltre all’arte spazio anche ad alcuni numeri sul turismo enogastronomico: la professoressa Roberta Garibaldi, dell’Università degli Studi di Bergamo, illustrerà tendenze nazionali e internazionali. Per fare il punto sull’Anno del Cibo Italiano in Toscana interverranno Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita e gli assessori regionali Stefano Ciuoffo e Marco Remaschi.Il pomeriggio è stato dedicato alla comunicazione enogastronomica con due appuntamenti: ‘Dallo story telling al menu: l’arte di sapersi raccontare’ e ‘Buone pratiche del Bel Paese a confronto’, dove Sicilia, Piemonte e Toscana hanno dialogato sui temi del turismo e dell’enogastronomia.

Fabrizio Del Bimbo

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